Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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piano - Cucitura a soppunto, che  si  fa nella stoffa allorché si rivoltano due volte i lembi
- Cucitura a soppunto, che si fa nella stoffa allorché  si  rivoltano due volte i lembi della medesima, non muniti di
muniti di vivagno, perché non ispiccino. Orlo a traforo -  Si  eseguisce nella medesima direzione dell'impuntura a
Costura - Cucitura a punto cieco o a minutella, che  si  fa a qualche distanza dai lembi della stoffa e
può essere aperta e rivoltata. È aperta quando i lembi  si  lasciano liberi per essere spianati in direzione opposta, e
in direzione opposta, e se non sono muniti di vivagno  si  sopraffilano a punto di sopraggitto lungo e molle. È
a punto di sopraggitto lungo e molle. È rivoltata quando la  si  fa con ribattitura. Spianati i lembi della cucitura, si
la si fa con ribattitura. Spianati i lembi della cucitura,  si  rivoltano in dentro a guida d'orlo, lasciando una larghezza
acciocchè la costura riesca sottile e piana; quindi  si  ferma il lembo rimboccato col soppunto. Increspatura -
unire due pezzi di stoffa d'una lunghezza disparata,  si  riduce in crespe il più lungo, facendo una filza a punti
l'ampiezza e la qualità della stoffa, ma sempre uguali.  Si  ritira il filo delle crespe, finchè le due lunghezze siano
delle crespe, finchè le due lunghezze siano pari. Le crespe  si  strisciano prolungando con un ago adatto l'incavatura, e
prolungando con un ago adatto l'incavatura, e quindi  si  attaccano una per volta a soppunto. Pieghe - Piccole baste,
scorrere l'ago a dritto filo al disotto di essa. Poi  si  leva un filo dalla tela, là dove si vuol segnarne la
al disotto di essa. Poi si leva un filo dalla tela, là dove  si  vuol segnarne la larghezza, e su questa si fa una filza o
tela, là dove si vuol segnarne la larghezza, e su questa  si  fa una filza o un'impuntura con punti di due fili ciascuno.
Volendo cucirle traforate s'imbastiscono al rovescio e  si  procede come per l'orlo a traforo. Occhiello - Taglio
11) entro cui passa il bottone che l'affibbia. I lembi  si  cuciscono a punto d'asola ed alle estremità si fanno due
I lembi si cuciscono a punto d'asola ed alle estremità  si  fanno due magliette a punto smerlo (vedi Cap. Ricamo) Asola
smerlo (vedi Cap. Ricamo) Asola - Maglietta di filo, che  si  fa alle due estremità dell'occhiello (fig. 11). Maglietta -
la ribattitura a sottopunto (fig. 15 e 16) Quando non  si  ribatte, si spianano i lembi della cucitura e si
a sottopunto (fig. 15 e 16) Quando non si ribatte,  si  spianano i lembi della cucitura e si sopraffilano. . Nelle
Quando non si ribatte, si spianano i lembi della cucitura e  si  sopraffilano. . Nelle toppe il più difficile sono le
(Bulgarini). Fig.15 Fig. 16 Marca - Contrassegno che  si  fa alla biancheria combinando con una serie di punti in
foglio di carta di forma quadrata con metri 0,60 di lato.  Si  piega in due e si ha la lunghezza e la larghezza della
di forma quadrata con metri 0,60 di lato. Si piega in due e  si  ha la lunghezza e la larghezza della manica (fig. 1). Alla
e la larghezza della manica (fig. 1). Alla parte inferiore  si  tolgono sulla larghezza cm. 10, e si continua il taglio in
Alla parte inferiore si tolgono sulla larghezza cm. 10, e  si  continua il taglio in tralice per tutta la lunghezza della
per tutta la lunghezza della manica. Alla parte superiore  si  tolgono sulla lunghezza cm. 8 con un taglio in curvatura
- Una lunghezza di Fig. 1 m.0,26 con un' altezza di 0,13.  Si  piega in due per Fig. 2 altezza lasciando un cm. di più
di più alla parte che nella tela è sprovvista di vivagno, e  si  dà alle parti laterali la forma comune (fig. 2). Sprone -
- Occorre una lunghezza di m. 0,45, con un'altezza di 0,11.  Si  piega per metà in lunghezza, e si tolgono dalla larghezza
con un'altezza di 0,11. Si piega per metà in lunghezza, e  si  tolgono dalla larghezza delle due Fig. 3 estremità cm. 3 o
fino alla distanza di cm. 15. Alla parte di mezzo  si  fa lo scollo con un asse di cm. 4. Combaciando la parte
di m. 0,45 con una larghezza di 0,13. Alla parte inferiore  si  dà una larghezza di 0,10 e la forma indicata nella figura
di 0,10 e la forma indicata nella figura 4. Alla superiore  si  fa lo scollo in forma di ellisse con un asse maggiore di 8
in forma di ellisse con un asse maggiore di 8 cm. Solino -  Si  prende una lunghezza di 0,45 e un'altezza di cm. 6. Si
- Si prende una lunghezza di 0,45 e un'altezza di cm. 6.  Si  piega in due per altezza e alla parte anteriore si riduce
cm. 6. Si piega in due per altezza e alla parte anteriore  si  riduce l'altezza a centimetri 1 1/2 (fig. 5). Quaderletti -
 si  ricopre un ruolo che oltre che a contatto con i colleghi ci
seconda dell'umore o delle condizioni fisiche. ✓ Le persone  si  guardano negli occhi, dunque quando si riceve o è il turno
✓ Le persone si guardano negli occhi, dunque quando  si  riceve o è il turno di qualcuno si interrompono le attività
occhi, dunque quando si riceve o è il turno di qualcuno  si  interrompono le attività che si stavano facendo per
o è il turno di qualcuno si interrompono le attività che  si  stavano facendo per ascoltarlo. ✓ Non si lascia ad
le attività che si stavano facendo per ascoltarlo. ✓ Non  si  lascia ad aspettare a lungo, né se squilla il telefono, né
ad aspettare a lungo, né se squilla il telefono, né se  si  viene chiamati da un collega. ✓ Se ci si allontana per
il telefono, né se si viene chiamati da un collega. ✓ Se ci  si  allontana per qualche pratica, spiegarlo all'interessato. ✓
 si  desidera risparmiare la spesa della carrozza-ristorante,
risparmiare la spesa della carrozza-ristorante, non  si  cerchi di persuadere i compagni che il cestino da viaggio è
lunga preferibile alla cucina del treno, perché « almeno  si  sa quel che si mangia ». Se lo spuntino è stato preparato a
alla cucina del treno, perché « almeno si sa quel che  si  mangia ». Se lo spuntino è stato preparato a casa, si spera
che si mangia ». Se lo spuntino è stato preparato a casa,  si  spera che non contenga pollo arrosto (appetitoso sì, ma
ai compagni di viaggio. Se qualcuno dovesse farlo, gli  si  risponde con un « no, grazie». Caramelle e cioccolatini
d'ordine. Quelli tessuti ad opera ed ornati di frangia  si  chiamano tovaglioli (macramé). Questi si marcano a qualche
ornati di frangia si chiamano tovaglioli (macramé). Questi  si  marcano a qualche distanza dalla frangia a metà del lembo
inferiore. Grembiali - Panno grossolano di canapa, che  si  ferma con trecciolo attorno alla vita e serve a riparare
trecciolo attorno alla vita e serve a riparare gli abiti.  Si  fanno anche con pettorina fermata attorno al collo con
è munito d'orlo, e ad uno degli angoli del superiore  si  fa la marca. Canavacci o strofinacci - Cenci grossi di
Pannolino orlato, tessuto ad opera, di grandezza varia, che  si  distende sulla tavola per apparecchiare la mensa. Quelle
tavola per apparecchiare la mensa. Quelle d'uso comune  si  marcano in rosso con punto in croce in un angolo ; quelle
punto in croce in un angolo ; quelle di maggior riguardo  si  contrassegnano colle iniziali intrecciate o distinte fatte
di contorno, ed è press'a poco di m. 0,85 di quadratura.  Si  appunta al petto o si tiene in grembo per riparare gli
poco di m. 0,85 di quadratura. Si appunta al petto o  si  tiene in grembo per riparare gli abiti quando si è a mensa.
al petto o si tiene in grembo per riparare gli abiti quando  si  è a mensa. Se ne orlano le estremità, e si marcano a punto
gli abiti quando si è a mensa. Se ne orlano le estremità, e  si  marcano a punto in croce in un angolo o a punto di ricamo
mezzo o lateralmente. Chiamansi pure tovaglioli quelli che  si  adoperano per il thè. Lenzuola - Ampi pannilini, che si
che si adoperano per il thè. Lenzuola - Ampi pannilini, che  si  mettono nel letto subito dopo il materasso e fra i quali si
si mettono nel letto subito dopo il materasso e fra i quali  si  giace. Sono composti di due o più teli secondo la larghezza
ed ha una lunghezza che varia da m. 3,30 a m. 3,50. I teli  si  uniscono fra loro a sopraggitto e si orlano alle estremità.
3,30 a m. 3,50. I teli si uniscono fra loro a sopraggitto e  si  orlano alle estremità. Al lenzuolo eli sotto, cioè a quello
superiore del secondo, cioè a quella parte che  si  rovescia sopra le coperte e che dicesi rimboccatura, si fa
che si rovescia sopra le coperte e che dicesi rimboccatura,  si  fa un orlo in impuntura o a traforo largo da cm. 5 a cm.
a traforo largo da cm. 5 a cm. I0. Per le lenzuola di lusso  si  tesse appositamente della tela detta crès avente due e
larghezza per evitare la cucitura dei sopraggitti. Queste  si  contrassegnano con iniziali ricamate o a metà del telo, o
Federa - Guscio del guanciale fatto a guisa di sacchetto.  Si  fanno d'ogni sorta di tela, come le lenzuola, ma
filo e cucita in costura alla parte inferiore. A destra  si  uniscono i due vivagni a sopraggitto e a sinistra si fanno
destra si uniscono i due vivagni a sopraggitto e a sinistra  si  fanno due orli larghi cm. 3, uno superiore e l'altro
e l'altro inferiore. Per dividerli l'uno dall'altro  si  fa alla parte superiore della federa un taglio orizzontale
vivagno basta piegare una sola volta). Per l'orlo inferiore  si  piega due volte in dentro la larghezza del primo, così
dell'orlo, questo, munito d' una fila d'occhielli,  si  può con tutta facilità sovrapporre all'altro, a cui si
si può con tutta facilità sovrapporre all'altro, a cui  si  attaccano i bottoni, che l'affibbiano. Il primo si cucisce
a cui si attaccano i bottoni, che l'affibbiano. Il primo  si  cucisce al diritto con impuntura, il secondo a rovescio e a
il secondo a rovescio e a soppunto. Le federe d'uso comune  si  marcano a punto in croce in un angolo sotto l'orlo
federa. Coperta - Ampio panno di diversa stoffa, col quale  si  copre tutto il letto. Si orlano le estremità e alle parti
panno di diversa stoffa, col quale si copre tutto il letto.  Si  orlano le estremità e alle parti laterali si attacca trina
il letto. Si orlano le estremità e alle parti laterali  si  attacca trina o frangia secondo la stoffa.
 Si  rifiuta con rincrescimento, s'intende: almeno apparente. E
rifiuta con rincrescimento, s'intende: almeno apparente. E  si  spiega il motivo del rifiuto. «Giovedì sono impegnato» non
è freddo e sibillino. È gentile spiegare di che impegno  si  tratta; in poche parole, però, altrimenti al rammarico per
poche parole, però, altrimenti al rammarico per il rifiuto  si  aggiungerà il fastidio per la prolissità della spiegazione.
del capo fatta di stoffa leggera e che  si  lega con nastri o bende della medesima stoffa (fig. 31).
(fig. 31). Per tagliarla occorrono m. 0,7o di stoffa.  Si  compone di due parti essenziali : della parte posteriore
posteriore (fig. 32) e dell' anteriore (fig. 33), a cui  si  unisce Fig. 31 Fig. 32 una guarnizione pieghettata o no, e
32 una guarnizione pieghettata o no, e i nastri coi quali  si  lega. Fig. 33
che partecipa. Bisogna che un parente, un amico zelante  si  occupi di questa spedizione. I biglietti di visita che
di visita che vengono, dopo le partecipazioni, non  si  ricambiano. Almeno per due settimane, se il lutto è grave,
il lutto è grave, per una settimana, se è meno grave, non  si  ricevono visite: e, anche, si cominciano a ricevere, dopo
se è meno grave, non si ricevono visite: e, anche,  si  cominciano a ricevere, dopo quindici giorni, solo le visite
settimane; per gli uomini, una settimana basta. Ma, se  si  tratta di uomini di affari, di chi si deve recare ai
basta. Ma, se si tratta di uomini di affari, di chi  si  deve recare ai proprii doveri pubblici, al lavoro, bastano
restare in casa, il tempo stabilito. È naturale che, appena  si  esca, si vada solo in posti raccolti, in chiesa, a
casa, il tempo stabilito. È naturale che, appena si esca,  si  vada solo in posti raccolti, in chiesa, a restituire man
le più doverose e le più intime visite di condoglianza che  si  sono ricevute. È anche naturale che, in tutto l'anno di
di lutto grave, per morte di genitori e di marito, non  si  frequenti nessuna festa, nessun ballo, nessun teatro,
nessun ritrovo di mondanità: il lutto è una cosa assoluta,  si  rispetta o non si rispetta. Passati i primi mesi, si può
mondanità: il lutto è una cosa assoluta, si rispetta o non  si  rispetta. Passati i primi mesi, si può andare a qualche
si rispetta o non si rispetta. Passati i primi mesi,  si  può andare a qualche ritrovo di carità mondana, a qualche
un matrimonio, un battesimo, allora, solo per quel giorno,  si  spezza il lutto, che si riprende subito il giorno dopo. Se
allora, solo per quel giorno, si spezza il lutto, che  si  riprende subito il giorno dopo. Se si va, per obbligo, a
spezza il lutto, che si riprende subito il giorno dopo. Se  si  va, per obbligo, a una festa di Corte, si porta una
giorno dopo. Se si va, per obbligo, a una festa di Corte,  si  porta una toilette completamente bianca, come è il lutto di
abbassato, dal cappello, innanzi agli occhi, e alla persona  si  porta così, per i primi sei mesi: dopo, sino alla fine
così, per i primi sei mesi: dopo, sino alla fine dell'anno,  si  rigetta indietro: e ciò serve per le signorine, nel lutto
e di genitori. Nei primi tre mesi di lutto grave, non  si  apre il pianoforte in casa, né si prende lezione di canto;
mesi di lutto grave, non si apre il pianoforte in casa, né  si  prende lezione di canto; basta un mese di questo rispetto,
soltanto se la persona in visita chiede di vederlo. Non  si  trattiene più di dieci minuti. A sì. le mani pulite e i
gli porge accennando a un baciamano corrretto. Non gli  si  imporrà di recitare qualche poesiola, non si vanteranno,
Non gli si imporrà di recitare qualche poesiola, non  si  vanteranno, lui presente, le sue prodezze, ma nemmeno lo si
si vanteranno, lui presente, le sue prodezze, ma nemmeno lo  si  umilierà col resoconto delle sue disubbidienze. Dovrà
l'immancabile pasticcino-premio. Al primo cenno  si  ritirerà, dopo aver ripetuto i saluti.
al Sommo Pontefice  si  incomincia: "Beatissimo Padre" o "Santità". Si conclude:
Pontefice si incomincia: "Beatissimo Padre" o "Santità".  Si  conclude: "Prostrato al bacio del S. Piede imploro
Santità umilissimo figlio". (Ricevuti in udienza, Gli  si  dirà: "Padre Santo".) A un Cardinale, si incomincia:
in udienza, Gli si dirà: "Padre Santo".) A un Cardinale,  si  incomincia: "Eminenza Reverendissima" e si chiude:
A un Cardinale, si incomincia: "Eminenza Reverendissima" e  si  chiude: "Prostrato al bacio della Sacra Porpora sono di
di Vostra Eminenza l'umilissimo servitore". A un Vescovo  si  incomincia: "Eccellenza Reverendissima" e si chiude:
A un Vescovo si incomincia: "Eccellenza Reverendissima" e  si  chiude: "Prostrato al bacio del Sacro Anello imploro la
Al Presidente della Repubblica. "Signor Presidente".  Si  chiude: "Rispettosamente sono di Vostra Eccellenza
sono di Vostra Eccellenza devotissimo". Non  si  indirizzano mai telegrammi a personaggi eminenti e, del
di tela 2,45, altezza 0,90. Il corpo, le maniche, i gheroni  si  tagliano come nella precedente. Il listino che si mette
i gheroni si tagliano come nella precedente. Il listino che  si  mette attorno al collo e gli orli per lo sparato davanti si
si mette attorno al collo e gli orli per lo sparato davanti  si  prendono ancora dalla larghezza del corpo, tagliando
striscia larga 0,05. Alla parte superiore del corpo  si  fa uno scollo di 0,45 di larghezza, 0,10 di asse alla parte
larga cm. 4. Ciò fatto alla metà della parte anteriore  si  fa a dritto filo uno sparato lungo 25 centimetri. Alle due
dritto filo uno sparato lungo 25 centimetri. Alle due parti  si  attacca in impugnatura un orlo di rapporto largo come il
in impugnatura un orlo di rapporto largo come il listino, e  si  ribatte a soppunto. Questi orli debbono metttersi in modo
il secondo con ribattitura a soppunto. La larghezza che  si  lascia allo scollo è regolata dalla lunghezza del listino
l'accavalcatura dell'orlo. L'ampiezza maggiore della tela  si  riduce in crespe che nel davanti distano dall'orlo di 0,04
parte posteriore distano dalla spalla di 0,10. Le crespe  si  cuciscono a soppunto e il resto in impuntura - Al rovescio
cuciscono a soppunto e il resto in impuntura - Al rovescio  si  fa la ribattitura col listino. Questa camicia si marca o
rovescio si fa la ribattitura col listino. Questa camicia  si  marca o sotto lo sparato o sul fianco come la precedente
abbiamo intenzione di parlare di quel giuoco che  si  potrebbe chiamare legalmente organizzato e che si fa nei
che si potrebbe chiamare legalmente organizzato e che  si  fa nei così detti Casini, nei grandi alberghi, nei Circoli,
alberghi, nei Circoli, nelle case di dubbia fama. Quando  si  è detto che è una vergogna che lo Stato lo tolleri, e che
non deve mai prendervi parte neppure come spettatore,  si  è detto tutto. Diremo invece due parole del giuoco che si
si è detto tutto. Diremo invece due parole del giuoco che  si  fa così alla buona, fra amici o fra conoscenti. Non di
Non di rado, specialmente in campagna, qualche famiglia  si  riunisce in una casa o in una villa amica; e lì, mentre i
ragazzi giuocano e le signore parlano fra loro, gli uomini  si  divertono al biliardo, o seduti a un tavolino con un mazzo
al biliardo, o seduti a un tavolino con un mazzo di carte.  Si  tratta per lo più di giuochi innocenti, che hanno soltanto
le signore. Non ricordo più chi ha detto che l'uomo educato  si  rivela durante il giuoco. Ma, chiunque esso sia, ha detto
se vince, mostra una gioia smodata e rumorosa; se perde,  si  fa cupo, irascibile e non di rado pronunzia parole o frasi
di dar troppa importanza al giuoco che fa. Se perde, non  si  lamenta e non mette su muso, neppure se altri è causa, coi
le parole scortesi. In caso di contestazione, non  si  ostina e cede anche se crede di aver ragione: per nessun
comportarsi con estrema correttezza. Anche quando non  si  giuoca di denaro, anche quando si abbia voglia di
Anche quando non si giuoca di denaro, anche quando  si  abbia voglia di scherzare, non ci si permetterà mai di
denaro, anche quando si abbia voglia di scherzare, non ci  si  permetterà mai di alterare la partita, di scambiare una
In queste cose lo scherzo non è permesso; e ogni galantuomo  si  fa, di chi si lasci andare a simili indelicatezze, un
lo scherzo non è permesso; e ogni galantuomo si fa, di chi  si  lasci andare a simili indelicatezze, un cattivo concetto.
andare a simili indelicatezze, un cattivo concetto. Se  si  volesse far bene, non si dovrebbe mai giocar di denaro;
un cattivo concetto. Se si volesse far bene, non  si  dovrebbe mai giocar di denaro; poichè una persona ammodo
per crescere l'interesse della partita. Ad ogni modo ci  si  ricordi quello che si è detto a proposito delle gite: non
della partita. Ad ogni modo ci si ricordi quello che  si  è detto a proposito delle gite: non si mettano gli ospiti o
ricordi quello che si è detto a proposito delle gite: non  si  mettano gli ospiti o gli amici nel caso di far delle
caso di far delle perdite dolorose. In casa propria, non  si  permetterà mai che si giuochi di somme forti; e appena si
dolorose. In casa propria, non si permetterà mai che  si  giuochi di somme forti; e appena si vedrà che il giuoco,
si permetterà mai che si giuochi di somme forti; e appena  si  vedrà che il giuoco, cominciato per ischerzo, finisce col
diventar serio (ciò che purtroppo avviene assai spesso),  si  sarà pronti a metterci un freno. Così facendo, non solo
Per quel che riguarda i cosiddetti giuochi di società,  si  sappia giocarli con ritegno e con prudenza. Alcuni di
La persona bene educata, pur sapendo scherzare,  si  mantiene sulle generali ed evita le personalità; si astiene
si mantiene sulle generali ed evita le personalità;  si  astiene da critiche troppo ardite, soprattutto verso coloro
senza insistere e senza trasmodare. In tal modo, i giuochi  si  mantengono innocenti e divertono; ma se vi prendono parte
e divertono; ma se vi prendono parte persone poco fini,  si  cambiano facilmente in sollazzi poco decorosi e non di rado
Molto spesso le confidenze d'atti e di parole, che altri  si  prende con loro durante il giuoco, sono o sembrano
loro molto spesso la vernice esterna e rivelano quello che  si  nasconde sotto di essa: che non è sempre una bella cosa.
morbide per l'inverno, leggere e morbide per l'estate, che  si  adoperano appunto per leggere o per vedere delle amiche,
appunto per leggere o per vedere delle amiche, quando  si  sta a letto e si sta a sedere sul letto, e che sono
leggere o per vedere delle amiche, quando si sta a letto e  si  sta a sedere sul letto, e che sono provvide quando si
e si sta a sedere sul letto, e che sono provvide quando  si  allattano sacrosantamente i propri figlioli. Quaranta anni
una graziosa «liseuse» con poca spesa e con poco lavoro,  si  fa così: si prende della lana bianca a due capi e, con
«liseuse» con poca spesa e con poco lavoro, si fa così:  si  prende della lana bianca a due capi e, con ferri da lana di
bianca a due capi e, con ferri da lana di media grossezza,  si  mettono 50 maglie. Si lavora un ferro dritto e uno
con ferri da lana di media grossezza, si mettono 50 maglie.  Si  lavora un ferro dritto e uno rovescio, per la lunghezza di
e uno rovescio, per la lunghezza di dieci centimetri, poi  si  raddoppiano i punti e si seguita a lavorare con grosse
lunghezza di dieci centimetri, poi si raddoppiano i punti e  si  seguita a lavorare con grosse bacchette di legno sempre a
con grosse bacchette di legno sempre a diritto, fino a che  si  arriva a una lunghezza, che può variare da m. 1,50 a m.
della... robustezza della signora, a cui è destinata. Indi  si  riprendono i ferri da calza di prima, si torna a ridurre i
è destinata. Indi si riprendono i ferri da calza di prima,  si  torna a ridurre i punti a 50 e, lavorando un ferro diritto
i punti a 50 e, lavorando un ferro diritto e uno rovescio,  si  ottiene un rettangolo simile al primo fatto. Questi due
comporre i due polsi della «liseuse»; col restante lavoro  si  avranno corpo e maniche. Basterà fare, sul davanti, e su
sul davanti, e su misura, due occhielli sporgenti, in cui  si  passerà un nastro, per tenere la liseuse aderente al collo
per tenere la liseuse aderente al collo e alla persona. Se  si  vuole averla più bella, si lavorano altri m. 1,50 o 1,80 in
al collo e alla persona. Se si vuole averla più bella,  si  lavorano altri m. 1,50 o 1,80 in lana a due capi di altra
stesse bacchette di legno. La nuova sciarpa così ottenuta,  si  unirà con qualche punto ai polsi, e in tutta la larghezza
sciarpa bianca; la «liseuse» risulta così di due colori e  si  porta dal lato bianco, con il bordo colorato. Per lavarla
(al pari di qualunque scialle, golf o lavoro a maglia)  si  può usare la benzina (vedi pag. 294) oppure bisogna
sfregarla e poi risciacquarla in acqua tiepida. Infine la  si  pupe in acqua tiepida, in cui sia stata sciolta un po' di
la «liseuse» sarà bene imbevuta del liquido gommoso, la  si  spreme leggermente, dapprima colle mani, poi in una tela
leggermente, dapprima colle mani, poi in una tela bianca e  si  lascia asciugare stesa su degli asciugamani a spugna. È
o di una malattia, per causa della quale le estremità  si  raffreddino molestamente, e due paia di calzettoni
e due paia di calzettoni assortiti a un vestito sport, se  si  amano le escursioni. La giarrettiera non si deve vedere,
sport, se si amano le escursioni. La giarrettiera non  si  deve vedere, quindi sia semplice e pratica, formata da un
dovrebbero essere portate in ogni giorno della vita, se  si  vogliono evitare raffreddature e malanni. Qualche golf, o
sua buona qualità dietro gl'indizi esteriori; tuttavia  si  dovrà dare la preferenza al caffè i cui grani sieno
pellicole, e di un colore piuttosto verde che giallo. Se  si  vuol fare un miscuglio di queste tre qualità, si dovrà, per
giallo. Se si vuol fare un miscuglio di queste tre qualità,  si  dovrà, per un chilogrammo di caffè, prendere 250 grammi di
di caffè Borbone e 500 di Portorico. In mancanza di Moka  si  ottiene un ottimo miscuglio anche con metà dì caffè Borbone
dì caffè Borbone e metà di Portorico. In ogni caso, quando  si  abbia fatto una qualsiasi provvisione, bisogna aver cura di
di riporlo in luogo asciuttissimo. Per tostare il caffè  si  adopera un cilindro attraversato da un fusto, le cui due
un cilindro attraversato da un fusto, le cui due estremità  si  appoggiano sopra un fornello. Il carbone di legna si
si appoggiano sopra un fornello. Il carbone di legna  si  preferisce ad ogni altra maniera di fuoco, perchè mancia un
sempre meno asciutti dei primi; col tostarli separatamente  si  ottengono migliori risultati. Non si empia mai il cilindro
tostarli separatamente si ottengono migliori risultati. Non  si  empia mai il cilindro che per metà, in modo che il fusto
ne sia coperto, e che il caffè, gonfiandosi, a misura che  si  scalda, non sia mai pigiato, e possa muoversi e venire
fino al momento in cui il caffè manda assai fumo; allora  si  leva di frequente l'ordigno dal fuoco per iscuoterlo ed
ritirare dal fuoco, il cilindro per lasciare che la cottura  si  compia da sè medesima mediante il vapore concentrato
mediante il vapore concentrato nell'apparecchio, che  si  agita per alcuni minuti. Si versa allora il caffè in un
nell'apparecchio, che si agita per alcuni minuti.  Si  versa allora il caffè in un tondo, per poi immediatamente
pietra o sul marmo. Più la superficie è fredda, e meglio  si  concentra l'aroma del grano tostato. Soltanto, dopo che il
Soltanto, dopo che il caffè è completamente freddato  si  può ventilarlo affine di nettarlo dalle pellicole, nonchè
dalle pellicole, nonchè da corpi estranei, che talvolta  si  sono frammischiati ; lo che si può anche tralasciare,
corpi estranei, che talvolta si sono frammischiati ; lo che  si  può anche tralasciare, specialmente se si ebbe cura di
; lo che si può anche tralasciare, specialmente se  si  ebbe cura di mondarlo innanzi che sia abbrustolito. Il
20 per cento, vale a dire, più del quinto del suo peso. Non  si  macini il caffè prima che sia completamente freddato, e non
in polvere è dì deporlo, non entro un vaso di latta, come  si  fa abitualmente, ma sì in una !bottiglia di vetro
asciutta e ben turata. Quanta maggiore quantità di polvere  si  adopera, egli occorre in proporzione più acqua, e ciò senza
che contiene dai 110 ai 120 grammi d'acqua in peso,  si  impiegherà per 30 o 32 grammi di caffè in polvere tre
14 o 15 misure di acqua, che daranno 13 o 14 chicchere.  Si  comprende d'altronde che per la medesima dose di caffè in
aumentare o diminuire le proporzioni dell'acqua, secondo  si  voglia ottenere un liquido più o meno forte. Il processo
filtro, preventivamente coperto di una rotella di flanella,  si  pone la quantità necessaria del caffè in polvere presso a
da caffè per ogni bicchiere d'acqua, od un poco meno se  si  appronta il caffè per cinque o sei persone; si calca
poco meno se si appronta il caffè per cinque o sei persone;  si  calca moderatamente la polvere col rolletto che si lascia
persone; si calca moderatamente la polvere col rolletto che  si  lascia sulla polvere, si colloca la grata superiore, si
la polvere col rolletto che si lascia sulla polvere,  si  colloca la grata superiore, si versa su questa meta
che si lascia sulla polvere, si colloca la grata superiore,  si  versa su questa meta dell'acqua bollente che deve essere
questa meta dell'acqua bollente che deve essere impiegata;  si  rinchiude la macchinetta col coperchio, e si aspetta che
impiegata; si rinchiude la macchinetta col coperchio, e  si  aspetta che quest'acqua sia filtrata. Ciò fatto, si leva il
e si aspetta che quest'acqua sia filtrata. Ciò fatto,  si  leva il coperchio e la grata superiore, per sollevare il
in fondo del filtro la polvere di cui è carico: allora  si  versa il rimanente dell'acqua calda, e dopo aver chiusa
calda, e dopo aver chiusa accuratamente la macchina,  si  lascia che la filtrazione compiasi lentamente. Durante
filtrazione compiasi lentamente. Durante questa operazione,  si  pone la cocoma nell'acqua bollente, e questo bagno-maria
il caffè che allorquando la filtrazione è completa, e  si  deve guardarsi, come avviene talora, di far riposare il
porzione del suo profumo. Quanto al deposito del caffè, se  si  voglia utilizzarlo, conviene non farlo bollire, perchè
filtro una certa quantità d'acqua calda, e meglio fredda.  Si  pone in serbo questa seconda infusione per farla riscaldare
con una nuova preparazione di caffè. Tutte le volte che  si  fa riscaldare il caffè, il quale non sia stato adoperato a
latta, esigono una minuziosa cura di pulizia. Non solo non  si  deve mai lasciarvi freddare e rimanere più o meno tempo il
nettarle dopo ogni singola infusione. A tale effetto  si  scompongono tutte le parti diverse di cui è formata la
parti diverse di cui è formata la macchina o caffettiera,  si  lavano in molt'acqua, si asciugano accuratamente, e si
formata la macchina o caffettiera, si lavano in molt'acqua,  si  asciugano accuratamente, e si lasciano compiutamente
si lavano in molt'acqua, si asciugano accuratamente, e  si  lasciano compiutamente asciugare all'aria, avendo cura che
Malaspina Come  si  fa e come non si fa manuale moderno di galateo Giovanni De
Malaspina Come si fa e come non  si  fa manuale moderno di galateo Giovanni De Vecchi Editore -
parola sui i brindisi. Ora non  si  toccano più i bicchieri; si alzano appena, bevendo qualche
parola sui i brindisi. Ora non si toccano più i bicchieri;  si  alzano appena, bevendo qualche sorso. Trattandosi d'un
d'un pranzo d'importanza, al momento del brindisi, tutti  si  devono alzare. I discorsi dei brindisi devono essere
senza che sì tosto sciolgasi in polvere al comprimerla che  si  faccia alquanto col plamo della mano. Tale è la farina di
di frumento, deve essere scelta appena macinata, il che  si  conosce dall'odore, che spande come di viola, il qual odore
di viola, il qual odore invecchiando svanisce. Talvolta  si  fa il pane con farina di frumento e di segala mescolata. La
salata, imperciocchè il sale impedirebbe che la pasta  si  levasse convenientemente, ma si aggiunge soltanto in fine
impedirebbe che la pasta si levasse convenientemente, ma  si  aggiunge soltanto in fine dell'operazione. Lievito. Il pane
e composta di raschiature della madia, alle quali  si  aggiunge una piccola quantità di farina, affinché riesca
e perciò impastata con pochissima acqua. Questa pasta  si  ravvolge in un pannolino e si conserva fresca, perché non
acqua. Questa pasta si ravvolge in un pannolino e  si  conserva fresca, perché non fermenti prima che se ne debba
debba far uso all'uopo della panificazione. In alcuni paesi  si  usa per lievito la feccia di birra, ma nasce spesso,
uragani o di venti umidi e secchi, che la feccia di birra  si  alteri, e allora il pane riesce più o meno amaro, non leva,
e allora il pane riesce più o meno amaro, non leva, o male  si  sbriciola, e forma una massa pesante e compatta. Meglio è
il lievito di farina. Il dì precedente a quello in cui  si  vuole cuocere il pane, il lievito viene stemperato
calda o fredda, secondo la stagione ; la state vi  si  aggiunge il terzo di tutta la farina che si vuol ridurre in
; la state vi si aggiunge il terzo di tutta la farina che  si  vuol ridurre in pane, e la metà nell'inverno. La
pane, e la metà nell'inverno. La fermentazione che succede  si  tosto viene eccitata, nel verno adoprando acqua calda, e
aperto nella massa della farina che riempie la madia, e  si  comincia a stemperarlo con metà delll'acqua, badando di non
metà delll'acqua, badando di non lasciarvi granelli, quindi  si  aggiunge l'altra metà dell'acqua, e vi si incorpora tutta
granelli, quindi si aggiunge l'altra metà dell'acqua, e vi  si  incorpora tutta la farina. Allora colle pugna chiuse si
vi si incorpora tutta la farina. Allora colle pugna chiuse  si  faranno fori nella pasta, e di tutto vigore si fa
pugna chiuse si faranno fori nella pasta, e di tutto vigore  si  fa l'impastatura. La pasta viene varie volte distesa sul
che tutte le parti sieno bene assimilate. Dopo ciò vi  si  aggiunge il sale stemperato entro una piccola quantità di
continua. La pasta così preparata, nella stagione d'inverno  si  lascia riposare per circa mezz'ora sopra una tavola in un
una tavola in un luogo di temperatura mite, nell'estate  si  fa indilatamente la divisione della pasta. A formare pani
divisione della pasta. A formare pani di peso determinato  si  pesano i pezzi di pasta, e perché il pane riesca ben cotto
non devono pesare oltre i 10 chilogrammi. Qualunque forma  si  voglia dare alla pasta bisogna sempre ridurla dapprima a
dapprima a modo di pallottola; e datale la maniera voluta,  si  ripone sopra una tavola, o dentro panieri guarniti di tela
di tela grossa. Per far levare la pasta in estate la  si  lascia riposare all'aperto, nell'inverno si colloca il pane
in estate la si lascia riposare all'aperto, nell'inverno  si  colloca il pane presso il forno, e si copre con una coperta
nell'inverno si colloca il pane presso il forno, e  si  copre con una coperta di lana. L'abitudine ammaestra a
e senza fumo, il forno dev'essere spazzato prima che vi  si  metta dentro il pane, e le brace si devono disporre
spazzato prima che vi si metta dentro il pane, e le brace  si  devono disporre ammonticellate parte a destra e parte a
sinistra dei due lati della bocca del forno. Per infornare  si  arrovescia ogni pane sopra la pala polverizzata di farina.
ogni pane sopra la pala polverizzata di farina. I pani  si  dispongono gli uni presso gli altri a schiena, in modo che
dispongono gli uni presso gli altri a schiena, in modo che  si  tocchino, cosicché nella cottura non si deformino. Se sono
in modo che si tocchino, cosicché nella cottura non  si  deformino. Se sono di varia grossezza si pongono i più
nella cottura non si deformino. Se sono di varia grossezza  si  pongono i più grandi in fondo e i più piccoli innanzi,
i più grandi in fondo e i più piccoli innanzi, quindi  si  serra la bocca, e si riapre circa venti minuti appresso per
fondo e i più piccoli innanzi, quindi si serra la bocca, e  si  riapre circa venti minuti appresso per sorvegliare alla
e malefiche proprietà. Nei tempi di carestia di cereali  si  tentò più volte di parificare la farina di mais o di
di frumento e di segala. Ma tutte queste sostanze non  si  prestano gran fatto alla panificazione, ne apportano un
carestia di granaglie. Per avere il pane bianco e delicato  si  ammucchi sur una tavola una quantità di farina della più
più bella qualità, per esempio tre chilogrammi, e nel mezzo  si  faccia un foro per introdurvi sessanta grammi di lievito.
faccia un foro per introdurvi sessanta grammi di lievito.  Si  stempera quindi nell'acqua tiepida, dandole presso a poco
presso a poco la consistenza d'una pasta da focaccie,  si  manipola bene aggiungendovi sessanta grammi di sale fino
grammi di sale fino diluito in un po' di acqua tiepida.  Si  copre la pasta tenendola al caldo perchè possa fermentarsi
averla così lasciata una o due ore, secondo la stagione, la  si  impasta di nuovo, si ricopre, e si lascia riposare altre
una o due ore, secondo la stagione, la si impasta di nuovo,  si  ricopre, e si lascia riposare altre due ore. Intanto si
secondo la stagione, la si impasta di nuovo, si ricopre, e  si  lascia riposare altre due ore. Intanto si riscalda il
si ricopre, e si lascia riposare altre due ore. Intanto  si  riscalda il forno. Poscia si divide la pasta in tante parti
altre due ore. Intanto si riscalda il forno. Poscia  si  divide la pasta in tante parti uguali, quanti sono i pani
la pasta in tante parti uguali, quanti sono i pani che  si  vogliono, dando loro la forma di biscotti, di ciambelle,
dando loro la forma di biscotti, di ciambelle, che  si  pongono poi nel forno.
coscia o sia di petto, ed il brodo riuscirà migliore, se vi  si  aggiungerà anche un pollo. Si empia di acqua la pentola o
riuscirà migliore, se vi si aggiungerà anche un pollo.  Si  empia di acqua la pentola o la marmitta in modo che la
in modo che la carne sia bene coperta. Generalmente  si  adoprano due o tre litri d'acqua per un chilogrammo e mezzo
chilogrammo e mezzo o due chilogrammi di carne di bue. Vi  si  infonda un po' di sale, e prima della bollitura si misuri
bue. Vi si infonda un po' di sale, e prima della bollitura  si  misuri il fuoco in modo che sia lento, affinchè la marmitta
in modo che sia lento, affinchè la marmitta poco a poco  si  scaldi, il calore dell' acqua s' innalzi gradatamente e
la materia gelatinosa che vi è frammista. Allora la pentola  si  schiuma pian piano; l'osmazoma, sostanza nutriente
parte del muscolo che produce la schiuma, facilmente  si  dilata e sale alla superficie colla medesima. Se per
Se per liberarsi troppo prestamente da quella briga  si  sollecita la bollitura, l'albumina si coagula nell'interno
da quella briga si sollecita la bollitura, l'albumina  si  coagula nell'interno della carne, e non riescirà che un
brodo non succolento e senza sapore. Finita la schiumatura,  si  aggiungono carote, pomi di terra, cipolle, in una delle
carote, pomi di terra, cipolle, in una delle quali  si  infiggono tre chiovi di garofano ; quindi il tutto cuoca
espressione che fa ben comprendere il modo con cui  si  deve procedere per la cottura dell'allesso. Con ciò si
cui si deve procedere per la cottura dell'allesso. Con ciò  si  otterrà un allesso tenero e saporito, e un brodo pieno di
commissioni, per non presentarsi carica di pacchetti. Non  si  toglie il cappello se non è intima della casa. Prima di
salotto, affida alla cameriera il mantello e l'ombrello e  si  sfila i guanti per porgere la mano ai padroni di casa. In
la mano ai padroni di casa. In sala da pranzo, l'invitata  si  siede senza aspettare l'esempio della padrona di casa, ma
ma fa in modo di non precederla troppo. L'invitato, invece,  si  siede dopo le signore. Gli invitati incominciano a mangiare
le signore. Gli invitati incominciano a mangiare appena  si  sono serviti: solo per il "dessert" è consuetudine
casa sia stata servita. In nessun caso, la persona invitata  si  rivolge al cameriere per chiedere del pane, del sale, del
è ammesso solo al ristorante. Naturalmente se il cameriere  si  è dimenticato di darle la forchetta, cercherà di fargli un
di sinistra; eventualmente anche con quello di fronte. Non  si  cerca di intavolare una conversazione con un commensale che
cerca di intavolare una conversazione con un commensale che  si  trova lontano dal proprio posto Se là padrona di casa non
ha fatto tutte le presentazioni chiare all'arrivo, e non  si  ha un'idea precisa di chi possa essere il nostro vicino, si
si ha un'idea precisa di chi possa essere il nostro vicino,  si  andrà cauti nel conversare con lui: non si faranno
nostro vicino, si andrà cauti nel conversare con lui: non  si  faranno osservazioni malevole sulla signora che siede pochi
più in là; potrebbe darsi che fosse sua moglie. Non gli  si  racconterà l'ultima barzelletta su Abramino Levi: potrebbe
 si  lasciano stare anch'essi. In ricreazione si può godere
lasciano stare anch'essi. In ricreazione  si  può godere liberamente del riposo dello spirito che vien
liberamente del riposo dello spirito che vien concesso,  si  può saltare, e correre, e gridare e cantare. Ma si ricordi
si può saltare, e correre, e gridare e cantare. Ma  si  ricordi che l'eccesso è sconveniente per sè, avvezza a
di quelli che vogliono stare tranquilli. Presto, presto,  si  organizza una partita a bandiera, o ai quattro cantoni o ad
bandiera, o ai quattro cantoni o ad altro gioco preferito:  si  gode con semplicità quello svago e ci si comporta da buoni
gioco preferito: si gode con semplicità quello svago e ci  si  comporta da buoni fratelli. O si lancia la palla, o si
quello svago e ci si comporta da buoni fratelli. O  si  lancia la palla, o si corre in gara... o se il gusto è
e ci si comporta da buoni fratelli. O si lancia la palla, o  si  corre in gara... o se il gusto è diverso, si passeggia
la palla, o si corre in gara... o se il gusto è diverso,  si  passeggia conversando e ridendo allegramente. Quei discorsi
dei superiori, che li denotano con qualche soprannome, che  si  divertono a metterli in burletta? Cattivo spirito, ragazzi
Una fanciulla saggia non amerà mai siffatti argomenti, e  si  ricorderà che il vero merito è individuale, e che ad ogni
dispute che talvolta avvengono tra ragazzi è facile che  si  perda la misura del linguaggio. Volano allora le brutte
per bene tali epiteti sono severamente proibiti; perché  si  dovrebbero usare nella scuola che è come una grande
in cui gli scolari sono come fratelli? E allora la disputa  si  accalora, e ne vengono inimicizie, bronci, rapporti ai
ai superiori, pettegolezzi in casa. Molto meglio, se  si  vede l'avversario tener duro lasciarlo alla sua opinione, e
nasconder loro per celia gli oggetti necessari. E non  si  dovrebbe mai mettersi le mani addosso per nessuna ragione.
villano - dice il proverbio, e poi tante volte accade che  si  comincia per gioco e si finisce sul serio. In qualche
e poi tante volte accade che si comincia per gioco e  si  finisce sul serio. In qualche istituto, specialmente
e va fortunatamente sparendo. Solo in certi casi speciali  si  può ammettere un dono collettivo. Ma si guardi allora di
certi casi speciali si può ammettere un dono collettivo. Ma  si  guardi allora di non scegliere un oggetto di lusso e che
causa di umiliazione o di sacrificio a qualche compagno.  Si  consultino i genitori che sapranno dare un buon consiglio e
consultino i genitori che sapranno dare un buon consiglio e  si  eviti ogni singolarità. Il dono, specialmente se destinato
mazzo di fiori. Anche verso gli inservienti delle scuole  si  usino modi cortesi, lungi dalla burbanza e dalla soverchia
lungi dalla burbanza e dalla soverchia confidenza. Non  si  diano ordini, non si chieda nulla senza le formule consuete
e dalla soverchia confidenza. Non si diano ordini, non  si  chieda nulla senza le formule consuete tra persone bene
senza le formule consuete tra persone bene educate, e non  si  dimentichi una piccola mancia nelle solennità. Ma una
una piccola mancia nelle solennità. Ma una mancia  si  può darla tutti i giorni, ed è quella di non aggravare il
volta la convenienza vuole che  si  accluda nella lettera che si manda, un francobollo che deve
volta la convenienza vuole che si accluda nella lettera che  si  manda, un francobollo che deve servire per la risposta. La
La delicatezza ed il buon senso suggeriscono a chi e quando  si  può ed è necessario accludere il francobollo. In tal caso
accludere il francobollo. In tal caso il francobollo lo  si  deve appiccicare per un angolo a un angolo della lettera
appiccicare per un angolo a un angolo della lettera stessa.  Si  avverta però di non accludere mai nella lettera la busta
di taglio sobrio, adattatissimi per questo scopo. Non  si  fa se non una sola eccezione a tale regola assoluta, vale a
sola eccezione a tale regola assoluta, vale a dire quando  si  va a un grande matrimonio, in chiesa. In chiesa non si
si va a un grande matrimonio, in chiesa. In chiesa non  si  parla mai forte, con la propria vicina; non si parla, in
chiesa non si parla mai forte, con la propria vicina; non  si  parla, in generale; se non per scambiare qualche rapida
parola, con voce sommessa, chinandosi verso la vicina; non  si  sorride; non si ride; non si fa rumore, sedendosi,
sommessa, chinandosi verso la vicina; non si sorride; non  si  ride; non si fa rumore, sedendosi, alzandosi,
verso la vicina; non si sorride; non si ride; non  si  fa rumore, sedendosi, alzandosi, inginocchiandosi; non si
si fa rumore, sedendosi, alzandosi, inginocchiandosi; non  si  agita mai il ventaglio, contro il caldo; non ci si volta
non si agita mai il ventaglio, contro il caldo; non ci  si  volta mai indietro, per vedere chi è entrato, chi entra;
mai indietro, per vedere chi è entrato, chi entra; non  si  saluta, di lontano, un amico, un'amica. Rammentarsi sempre,
se è seduto, non incavalcherà mai una gamba sull'altra, non  si  sdraierà mai sulla sedia; se si deve inginocchiare,
una gamba sull'altra, non si sdraierà mai sulla sedia; se  si  deve inginocchiare, s'inginocchierà senza chiasso e senza
in chiesa, perché è della massima sconvenienza; non  si  accorge di avere un'amica, una conoscenza, in chiesa, e,
signore e alle signorine di sua conoscenza. In chiesa non  si  sputa mai, perché è una grave ingiuria al Signore, oltre
una grave ingiuria al Signore, oltre che una sudiceria; non  si  tossisce, potendo reprimersi, e se si è malati, non ci si
una sudiceria; non si tossisce, potendo reprimersi, e se  si  è malati, non ci si va. Le prediche si ascoltano
si tossisce, potendo reprimersi, e se si è malati, non ci  si  va. Le prediche si ascoltano attentamente, seriamente;
reprimersi, e se si è malati, non ci si va. Le prediche  si  ascoltano attentamente, seriamente; senza dare segno di
dare segno di approvazione, crollando il capo; per chi  si  confessa o si comunica, è inutile dare regola di condotta
di approvazione, crollando il capo; per chi si confessa o  si  comunica, è inutile dare regola di condotta in chiesa;
è inutile dare regola di condotta in chiesa; poiché  si  tratta, allora, di persona assolutamente abituata a
 si  fanno visite cerimoniali durante il gran lutto. Una vedova,
riceverne. Per le prime sei settimane di gran lutto non  si  possono ricevere neppure gli amici intimi. Non si può
lutto non si possono ricevere neppure gli amici intimi. Non  si  può andare ad uno spettacolo nè in qualsiasi altro luogo di
nè in qualsiasi altro luogo di divertimento finchè  si  è in lutto chiuso. Un marito ed una moglie separati
di lutto. Se non è per assistere al convoglio funebre non  si  deve porre all'istante della morte il lutto; sembrerebbe
porre all'istante della morte il lutto; sembrerebbe che  si  fosse già tenuto in pronto e si lascia passare almeno una
il lutto; sembrerebbe che si fosse già tenuto in pronto e  si  lascia passare almeno una settimana. In aspettativa, si
e si lascia passare almeno una settimana. In aspettativa,  si  vestono abiti di colore scuro e non si ricevono che le
In aspettativa, si vestono abiti di colore scuro e non  si  ricevono che le persone di famiglia e gli amici intimi. Non
ricevono che le persone di famiglia e gli amici intimi. Non  si  devono preparare da noi stessi le vesti di lutto. Questo
mostrarsi in pubblico, per lo stesso lasso di tempo. Quando  si  è in lutto si fa uso generalmente per scrivere di carta e
per lo stesso lasso di tempo. Quando si è in lutto  si  fa uso generalmente per scrivere di carta e di buste
sono anche ammesse per il gran lutto: soltanto allora  si  sigillano le lettere con cera lacca nera o bianca; ogni
colore è proibito. Per tutto il tempo del lutto chiuso non  si  può assistere a nessun seppellimento, nè a ufficio funebre,
meno che questo ufficio sia fatto pel proprio defunto. Non  si  augura mai la festa a chi porta il lutto.
eseguire la reticella in rotondo  si  fanno due o tre maglie sul cappio che serve di avviatura,
due o tre maglie sul cappio che serve di avviatura, poi  si  seguita il lavoro girando sempre torno torno a queste,
meno, a seconda del bisogno (fig.15). Fig. 15 La reticella  si  ricama col punto a pannetto o a rimendo, a mezzo pannetto,
i fili come nella tela, a punto strega, col quale  si  riempie il fondo del lavoro. Si fanno pure dei ricami in
a punto strega, col quale si riempie il fondo del lavoro.  Si  fanno pure dei ricami in rilievo, come foglie, Fig. 16 Fig.
che serve di fondo, ma sono affatto indipendenti da essa, e  si  ricamano a punto di rimendo (fig. 18). Fig. 18
generalizzata ai tempi della guerra. Ecco di che cosa  si  tratta, o, meglio, ecco come praticamente si applicano
di che cosa si tratta, o, meglio, ecco come praticamente  si  applicano certi principi di fisica elementare. Si prende
si applicano certi principi di fisica elementare.  Si  prende una cassa rettangolare o rotonda di legno, o di
di cartone solido, - per esempio una di quelle scatole che  si  adoperano per la spedizione dei panettoni, o per riporvi i
e sia munita di coperchio il quale chiuda perfettamente.  Si  riempie di cotone, o di trucioli, o di fieno, il tutto ben
di fieno, il tutto ben compresso e ben asciutto. Nel centro  si  apre uno spazio, o buca, in cui entri una pentola, od un
recipiente qualsiasi di rame o di alluminio (in guisa che  si  trovi tutto avvolto dal cotone, o dai trucioli o dal fieno,
risparmio che pare fantastico. Suppongasi, ad esempio, che  si  voglia preparare per il pranzo della carne di manzo
carne di manzo bollito. Secondo il procedimento solito,  si  deve far bollire per tre ore circa, consumando gas, o
gas, o carbone, o legna in quantità. Col nuovo sistema,  si  fa bollire la pentola per trenta minuti, quindi si toglie
sistema, si fa bollire la pentola per trenta minuti, quindi  si  toglie dal fuoco, si chiude e si colloca prontamente nella
la pentola per trenta minuti, quindi si toglie dal fuoco,  si  chiude e si colloca prontamente nella buca in mezzo al
per trenta minuti, quindi si toglie dal fuoco, si chiude e  si  colloca prontamente nella buca in mezzo al cotone, fieno,
nella buca in mezzo al cotone, fieno, ecc. Infine  si  copre accuratamente con lo strato di cotone o di fieno
con lo strato di cotone o di fieno compresso, e  si  rimette il coperchio della scatola o cassa; dopo quattro
il coperchio della scatola o cassa; dopo quattro ore  si  toglie dalla scatola il lesso perfettamente cotto. Nello
scatola il lesso perfettamente cotto. Nello stesso modo  si  possono far cuocere i fagiuoli secchi, con 15 minuti di
avanzata e sia lui a proporre una sigaretta. Non  si  parla ad alta voce. A una signora si portano dei fiori,
una sigaretta. Non si parla ad alta voce. A una signora  si  portano dei fiori, escludendo gardenie, tuberose e tutto
e tutto ciò che ha un profumo forte. A una puerpera  si  porta un regalino per il neonato. Ai bambini, libri
illustrati, matite colorate, giuochi tranquilli. A un amico  si  portano libri, riviste, carte da gioco e sigarette. Agli
riviste, carte da gioco e sigarette. Agli uni e agli altri  si  possono portare dei frutti non indigesti: grape- fruits,
le infermiere (mi  si  consenta un consiglio anche a loro) non si comporteranno
infermiere (mi si consenta un consiglio anche a loro) non  si  comporteranno con il malato come se egli fosse un oggetto
oggetto deteriorato, messo li in riparazione. Se soffre e  si  lamenta non gli diranno (come è accaduto a un mio
è accaduto a un mio conoscente):« Su via! stia allegro! non  si  faccia trovare dal dottore con quella brutta cera: quel
quel poveretto è già tanto in pensiero per lei! ». Né gli  si  rivolgeranno come se fosse un bambino o un minorato
domande sfacciate. Fare rumore mentre  si  sorbisce un liquido. Fingere conoscenze che non si hanno.
mentre si sorbisce un liquido. Fingere conoscenze che non  si  hanno. Fumare sigari e pipa a tavola. Troppo aromatici.
maglia, la cui parte inferiore é munita di sparato al quale  si  attacca un nastro per legarli attorno alla gamba e tener a
superiore 0,25 inferiore 0,15 Le cuciture lungo la gamba  si  fanno in costura rivoltata. Inferiormente si fa un piccolo
lungo la gamba si fanno in costura rivoltata. Inferiormente  si  fa un piccolo orlo a cui sì attaccano due pezzi di nastro.
due pezzi di nastro. Superiormente alla parte posteriore  si  lascia uno sparato lungo m. 0,12. Questo si chiude poi
posteriore si lascia uno sparato lungo m. 0,12. Questo  si  chiude poi colla serra, la quale é divisa in due parti
in due parti (fig.15.). Fig.15 Fig. 16 Allo sparato davanti  si  attaccano due pistagni per rinforzo (fig. 16). La serra si
si attaccano due pistagni per rinforzo (fig. 16). La serra  si  ricava dai ritagli della tela. Anteriormente si affibbia
La serra si ricava dai ritagli della tela. Anteriormente  si  affibbia alla vita con due occhielli e relativi bottoni;
con spighettina, che passata entro due piccoli fori  si  stringe a piacimento. La serra ha una lunghezza media di
di cucina, poi entro una soluzione di pietra infernale,  si  depone su tutta quanta la superficie della carta una
formato dalla unione dell'argento col cloro. Ora, finchè  si  tiene quella carta perfettamente all'oscuro, essa rimane
all'oscuro, essa rimane bianca; ma se invece la  si  espone ai raggi solari , od anche alla semplice luce
a rendere permanenti le immagini degli oggetti che  si  pingono sul vetro appannato della camera oscura. Ciò
della camera oscura. Ciò costituisce quell'arte, la quale  si  chiama daguerrotipia, quando le immagini sono fissate su
foglia d'argento ; e chiamasi fotografia quando le immagini  si  ottengono sopra la carta o sul vetro. Per ottenere
la carta o sul vetro. Per ottenere un'immagine daguerriana  si  pulisce in acconcio modo la lamina metallica in quella
in quella parte in cui è stesa la foglia d'argento, indi la  si  espone ai vapori dell'iodio ; e, volendo una più pronta
azione, ai vapori di un composto di iodio e cloro. Qui  si  lascia finchè la superficie dell'argento abbia contratto
combinazione coll'iodio; la qual cosa accade in breve, e  si  manifesta coll'assumere che fa la superficie metallica una
superficie metallica una tinta giallo-dorata o rossastra:  Si  mette quindi la lamina, così preparata e bene preservata
della lamina metallica che ricevette la preparazione.  Si  lascia così qualche minuto. In breve la luce agisce su
essa è intensa. Tolta la lamina dalla camera oscura, non  si  osserva sopra di essa traccia alcuna d'immagine , e per
Il vapore mercuriale venendo in contatto della lamina,  si  deposita in minutissimi globicini dove il composto
proporzione della più o meno completa decomposizione; non  si  depone invece dove il composto non fu alterato. Da ciò
sia convenientemente sviluppata in tutte le sue parti,  si  deve immergere entro una soluzione d'iposolfato di soda
o cli altro composto d'argento che, lasciato sulla lamina,  si  decomporrebbe successivamente per opera della luce, con
per opera della luce, con danno dell'immagine.  Si  lava finalmente la lamina con acqua distillata , cioè acqua
di nuovo in istato liquido per mezzo dell'alambico, e  si  fa asciugare. Per ottenere un'immagine fotografica sopra la
Per ottenere un'immagine fotografica sopra la carta  si  possono seguire vari metodi. Uno tra i più semplici è il
seguire vari metodi. Uno tra i più semplici è il seguente.  Si  bagna una sola faccia di buona carta da lettere con una
nell'acqua di nitrato d'argento o pietra infernale, poi la  si  fa asciugare e la si immerge in un'altra soluzione di
d'argento o pietra infernale, poi la si fa asciugare e la  si  immerge in un'altra soluzione di ioduro di potassio : per
per questo modo la carta è imbeverata di ioduro d'argento.  Si  lava con acqua e si fa disseccare. Questa carta, ove sia
carta è imbeverata di ioduro d'argento. Si lava con acqua e  si  fa disseccare. Questa carta, ove sia ben difesa dall'azione
luce, può essere conservata per alcuni mesi. Quando la  si  vuole adoprare per avere l'immagine fotografica, la si
la si vuole adoprare per avere l'immagine fotografica, la  si  bagna, nella parte in cui ricevette la prima preparazione,
nitrato d'argento contenente alquanto aceto ben forte; indi  si  pone fra due lastre di vetro e la si colloca nella camere
aceto ben forte; indi si pone fra due lastre di vetro e la  si  colloca nella camere oscura all'azione della luce. Dopo
oscura all'azione della luce. Dopo alcuni minuti secondi  si  tolgono dalla camera oscura le lastre e la carta, e si
si tolgono dalla camera oscura le lastre e la carta, e  si  versa sopra di essa una soluzione acquosa di acido gallico,
di essa una soluzione acquosa di acido gallico, e allora  si  manifesta un'immagine colle ombre al contrario. Per fissare
minuti immersa entro una soluzione d'iposolfito di soda.  Si  lava poi nuovamente con acqua e si fa asciugare. L'immagine
d'iposolfito di soda. Si lava poi nuovamente con acqua e  si  fa asciugare. L'immagine che così si ottiene dicesi prova
nuovamente con acqua e si fa asciugare. L'immagine che così  si  ottiene dicesi prova negativa, perché le porzioni annerite
i chiaro-scuri disposti secondo il vero. Per ottenerle  si  dispone una carta sopra una soluzione di sale comune, e
soluzione di sale comune, e tolta di qua dopo pochi minuti,  si  asciuga con carta senza colla, e tuttavia umida si pone
minuti, si asciuga con carta senza colla, e tuttavia umida  si  pone sopra una soluzione di nitrato d'argento. Producesi
strato di cloruro d'argento. Quando la carta sia secca, la  si  stende sopra un piano , volgendone la faccia preparata
un piano , volgendone la faccia preparata all'insù, la  si  copre colla prova negativa, in maniera che l'immagine sia
la sua bianchezza, perchè ivi la luce non trapela; mentre  si  fa nero in quella porzione che è sottoposta alle parti
prova negativa, potendo quì la luce passare liberamente.  Si  ottiene adunare un'immagine coi chiaro-scuri contrari a
fissarla sulla carta , altrimenti potrebbe scomparire. Ciò  si  ottiene immergendo l'immagine in una soluzione d'iposolfito
e facendola asciugare. Tutte le operazioni indicate, che  si  devono eseguire prima del fissamento delle immagini, devono
che è un liquido molto volatile, infiammabilissimo, che  si  ottiene dalla intima mescolanza dell'alcool con vari acidi.
ostriche  si  presentano già servite in ciascun piatto: esistono dei
con uno spazio centrale riservato al limone. Le ostriche  si  mangiano con delle forchette piccole, a tre denti, che
L'ostrica viene presa con la mano sinistra. Con la destra  si  prende la forchettina e si stacca il mollusco dal guscio.
la mano sinistra. Con la destra si prende la forchettina e  si  stacca il mollusco dal guscio.
vita su un transatlantico è pressappoco la stessa che  si  conduce in un albergo di villeggiatura. Durante il giorno,
conduce in un albergo di villeggiatura. Durante il giorno,  si  indossa una tenuta sportiva: prendisole d'estate, gonna con
in qualsiasi stagione, esibirsi in pantaloni, purché non  si  esageri nel tono "crociera": giacche gallonate, berretti a
nel tono "crociera": giacche gallonate, berretti a visiera  si  addicono più a una "passerella" di rivista che al ponte di
forchetta  si  tiene con le punte rivolte in su quando è nella destra.
è nella destra. Quando è nella sinistra (e nella destra  si  ha il coltello) la forchetta ha le punte in giù. Quando si
si ha il coltello) la forchetta ha le punte in giù. Quando  si  interrompe il pasto per conversare, si mettono le posate
punte in giù. Quando si interrompe il pasto per conversare,  si  mettono le posate attraverso il piatto, col manico sul
della grossolanità, dell'ipocrisia, della meschinità. Non  si  scrivono mai, a nessuno, per nessuna ragione. Nemmeno per
fine». Il buon fine, tra persone intelligenti e civili,  si  affronta a viso aperto. Oppure non si affronta per niente.
e civili, si affronta a viso aperto. Oppure non  si  affronta per niente.
Oratore  si  diventa, scocciatore si nasce. Si può dire della conferenza
Oratore si diventa, scocciatore  si  nasce. Si può dire della conferenza ciò che l'avvocato
Oratore si diventa, scocciatore si nasce.  Si  può dire della conferenza ciò che l'avvocato Floriot,
et assez courte pour qu'on ait l'envie de la suivre». Come  si  vede, le dimensioni che egli dà non sono precise come le
le foto riescono con le gambe all'aria, e ogni volta che  si  riaccende la luce l'oratore si accorge che mezza fila di
all'aria, e ogni volta che si riaccende la luce l'oratore  si  accorge che mezza fila di poltrone si è fatta libera.
la luce l'oratore si accorge che mezza fila di poltrone  si  è fatta libera.
coll'argento. Tanto l'uno che l'altro di questi metalli  si  ascquistano in filetti, cannutiglie, pagliette, in
pagliette, in bisantini o lustrini in ricci. Il lavoro  si  fa piano o rilevato. Il rilievo si ottiene facendo con
in ricci. Il lavoro si fa piano o rilevato. Il rilievo  si  ottiene facendo con cotone grosso una serie di punti lunghi
oppure applicando sul disegno piccoli cartoncini, che  si  tagliano della richiesta dimensione. Si ricoprono poscia
cartoncini, che si tagliano della richiesta dimensione.  Si  ricoprono poscia con cannutiglia tagliata a pezzetti
da elastico. La cannutiglia essendo vuota nell'interno, la  si  può cucire sul disegno, facendo passare in essa l'ago
dei fiori e delle foglie. Le parti sottili del disegno  si  fanno col filetto. I bisantini o lustrini sono minutissime
I bisantini o lustrini sono minutissime rotoline con cui  si  imitano i semi dei fiori. I ricci sono fili dì seta su cui
imitano i semi dei fiori. I ricci sono fili dì seta su cui  si  avvolge una lamina arricciata d'oro o d'argento.
stoffa il disegno convenuto. Quindi con cotone apposito  si  ordisce il ricamo ossia si contorna il disegno a punto di
Quindi con cotone apposito si ordisce il ricamo ossia  si  contorna il disegno a punto di filza, poi si fa il ripieno,
ricamo ossia si contorna il disegno a punto di filza, poi  si  fa il ripieno, che consiste nel rilevare con una serie di
avere maggior rilievo. Fatto questo lavorodi preparazione,  si  ricopre il ripieno col punto buono od a raso, il quale non
di contorno deve riuscire nitida e corretta. Il cordoncino  si  ordisce e poi lo si ricopre con sopraggitto. Serve a
nitida e corretta. Il cordoncino si ordisce e poi lo  si  ricopre con sopraggitto. Serve a contraffare il contorno
occhiello inverso. Rende solidi i contorni del disegno,  si  che frastagliando la parte superflua di esso, la stoffa non
la parte superflua di esso, la stoffa non ispiccia.  Si  fa lavorando da sinistra a destra, tenendo la curva del
tenendo la curva del disegno rivolta verso di noi. Quindi  si  passa il punto sull'orditura tenendo il filo e l'ago come
figura. Quando lo smerlo comprende una superficie largha  si  fanno 2 orditure ed il ripieno tra l'una e l'altra. Lo
contorno. Tra l'uno e l'altro vi un piccolo spazio in cui  si  fa il ripieno. Il punto penna (fig. 4) è una varietà del
Il punto penna (fig. 4) è una varietà del plumetis. I punti  si  dispongono obliquamente come le barbe d'una penna. Fig. 4
disposizione può supporsi maggiormente colpita dalla luce,  si  fa a punto buono, l'altra si contorna a cordoncino e si
colpita dalla luce, si fa a punto buono, l'altra  si  contorna a cordoncino e si riempie ad impuntura o a punto
si fa a punto buono, l'altra si contorna a cordoncino e  si  riempie ad impuntura o a punto sabbia. Affinché questi
Affinché questi punti Fig. 6 riescano di maggior effetto  si  dispongono in fila ed alternati. Il punto a nodini (fig. 6)
nodi, che s'adoperano talvolta invece del punto sabbia ; e  si  fanno nella parte interna del fiore per contraffarne i semi
per contraffarne i semi . Il punto a rammendo (fig. 7 e 8)  si  fa sul tulle o sul Fig. 7 modano. Consiste nel riempiere a
i fori della stoffa con punti a ripresa. Il punto a retina  si  fa nelle parti interne del disegno per rendere il lavoro
del disegno per rendere il lavoro leggero e trasparente.  Si  fanno diverse specie di reti, sia lavorando a traforo i
Fig. 8 Un traforo facilissimo è quello fatto a punto scala.  Si  tolgono longitudinalmente i fili della stoffa, poi se ne
della stoffa, poi se ne prendono tre o quattro sull'ago e  si  uniscono tra loro col cordoncino. Questo lavoro produce
Un altro di bell'effetto è quello lavorato in quadrato.  Si  levano i fili a due a due o a tre a tre in quadrato; poscia
levano i fili a due a due o a tre a tre in quadrato; poscia  si  affranca ciascun contorno con un sopraggitto molle, fatto
lettera  si  può chiamare una visita ad una persona assente. La
Quanto è stato detto del discorso e delle visite  si  applica alle lettere. Non si parla in questo capo che delle
del discorso e delle visite si applica alle lettere. Non  si  parla in questo capo che delle lettere famigliari.
casi in cui pare superfluo incomodare il medico, eppure  si  soffre e si desidererebbe un sollievo : o certi altri casi
cui pare superfluo incomodare il medico, eppure si soffre e  si  desidererebbe un sollievo : o certi altri casi nei quali
bollente ! Vediamo il Rimedio contro le scottature : «  Si  sciolgono quattro once di albume o di solfato d' albumina e
e di potassa in una caraffa e terzo di acqua calda e  si  conservi in una bottiglia ben chiusa. Allorchè avvengono
acqua bollente, per ferro rovente, carbone acceso od altro,  si  applichino immediatamente compresse bagnate in questa
compresse bagnate in questa soluzione più volte e  si  guarirà senz'altro. » Svolgiamo qualche pagina. Ecco un
di pepe, sale e zucchero a parti uguali : questa fusione  si  versi sopra un pezzo di carta straccia e con un pezzettino
di carta straccia e con un pezzettino di questa carta, poi,  si  copra il dente guasto. Il dolore, comunque in quel momento
» Questo è uno specifico inglese Per guarire la tosse : «  Si  prenda una mezza bottiglia di latte riscaldato, e
bottiglia di latte riscaldato, e dimenandola sempre vi  si  uniscono due uova ben battute, due cucchiaiate di sciroppo
con un poco di noce moscata in polvere. Di questa bevanda  si  farà uso quando si avrà la tosse. Si avverta che il latte
moscata in polvere. Di questa bevanda si farà uso quando  si  avrà la tosse. Si avverta che il latte non dovrà più
Di questa bevanda si farà uso quando si avrà la tosse.  Si  avverta che il latte non dovrà più mettersi sul fuoco dopo
dell' avvelenamento per l' effetto del verderame è,  si  può dire, scomparso. Pure in provincia, in campagna, il bel
bel rame lucente dai riflessi caldi, delizia delle massaie,  si  adopera ancora, e un'inavvertenza, un'imprudenza sono
Ecco una ricetta per il Contraveleno del verderame: «  Si  fa prendere al sofferente, fin dal primo sospetto, molti
sospetto, molti bicchieri d' acqua in ognuno dei quali  si  sarà fatto sciogliere un bianco d' uovo ridotto a spuma. Il
delle vespe, delle api, degli scorpioni ed altri insetti: «  Si  colgono foglie d' alloro, si triturano e si applicano Eva
scorpioni ed altri insetti: « Si colgono foglie d' alloro,  si  triturano e si applicano Eva Regina 34 sulla parte che è
insetti: « Si colgono foglie d' alloro, si triturano e  si  applicano Eva Regina 34 sulla parte che è stata punta :
è un po'..... volgare, ma il male è così insopportabile che  si  può transigere sulla volgarità. Sentite : Rimedio contro la
sulla volgarità. Sentite : Rimedio contro la raucedine : «  Si  prenda uno spicchio di aglio ed un poco di sugna, si
: « Si prenda uno spicchio di aglio ed un poco di sugna,  si  pestino insieme fino a formare una pomata. Con questa si
si pestino insieme fino a formare una pomata. Con questa  si  strofinino bene le piante dei piedi la sera prima di andare
bene le piante dei piedi la sera prima di andare a letto e  si  calzino calze di lana. Si è sicuri di trovarsi guariti, se
la sera prima di andare a letto e si calzino calze di lana.  Si  è sicuri di trovarsi guariti, se non dopo la prima dopo la
d' acetosella o dell' erba detta porcellana. L' allegamento  si  toglie anche masticando un po' di formaggio piccante. » Il
dal naso che impressiona tanto i bimbi e le loro mammine  si  può arrestare con qualche mezzo meccanico, come sollevare e
ghiaccio sulla fronte e alle radici del naso. Non bastando  si  potranno praticare nella narice iniezioni di acqua calda, e
: i geloni. Veramente anzi i rimedi sono più d' uno, e  si  possono provare susseguentemente con la speranza o la
offesi dai geloni nell' acqua tepida, a cui gradatamente  si  fa aggiungere acqua bollente finchè si potrà sopportare.
a cui gradatamente si fa aggiungere acqua bollente finchè  si  potrà sopportare. Dopo una decina di minuti le parti
di minuti le parti deturpate dai geloni diverranno livide.  Si  asciughi poi con un asciugamano molto asciutto. Un secondo
passaggio dall'acqua caldissima all'acqua freddissima :  si  spolverano poi le mani con fine polvere d' amido e si
: si spolverano poi le mani con fine polvere d' amido e  si  fasciano di lana. Anche la tintura di jodio è utile. Per la
di jodio è utile. Per la semplice screpolatura delle mani  si  consiglia — orrore ! — di strofinarle con sugo di cipolla.
in casa della sposa (o dello sposo). Altrimenti gli  si  fisserà una stanza in un buon albergo (non troppo mondano)
una stanza in un buon albergo (non troppo mondano) e  si  avvertirà la Direzione che ci si astenga dal dargli il
(non troppo mondano) e si avvertirà la Direzione che ci  si  astenga dal dargli il conto, che verrà pagato dalla
occupa il posto d'onore. Al momento del commiato gli  si  darà un regalo e un'offerta per i suoi poveri. Se celebra
Se celebra il matrimonio un Vescovo, sulle partecipazioni  si  potrà precisare che: "La Benedizione Nuziale verrà
agli sposi, da Monsignor X .... Vescovo di .... ecc." Se  si  desidera che il sacerdote pronunci un discorso, si
ecc." Se si desidera che il sacerdote pronunci un discorso,  si  faciliterà il suo compito dandogli in precedenza tutte le
informazioni utili che riguardano le famiglie degli sposi.  Si  eviterà così ch'egli possa cadere in incresciosi equivoci
degni; in quale atmosfera di imbarazzo generale lo  si  può immaginare.
gusto, cattivo gusto... Quante volte  si  sente attribuire l'uno o l'altro a una persona. Quando si
si sente attribuire l'uno o l'altro a una persona. Quando  si  parla di abbigliamento e di aspetto, il gusto ha quasi
di qualcuno, comportarsi con grossolana cordialità: non  si  danno pacche sulla schiena delle persone, non si fanno
non si danno pacche sulla schiena delle persone, non  si  fanno complimenti volgari, né paragoni tra persone amiche,
complimenti volgari, né paragoni tra persone amiche, non  si  parla di denaro per vantarsi o per piangere miseria, non si
si parla di denaro per vantarsi o per piangere miseria, non  si  parla ad alta voce, non si ride sguaiatamente, non si
o per piangere miseria, non si parla ad alta voce, non  si  ride sguaiatamente, non si chiama una persona da un
non si parla ad alta voce, non si ride sguaiatamente, non  si  chiama una persona da un marciapiede all'altro, e così via.
di essere giudicati con simpatia e stima. Il buon gusto  si  manifesta anche nel saper evitare qualsiasi stonatura
tavola, più che altrove,  si  conosce la persona di buona creanza, poichè il mangiare e
e a dar loro una certa eleganza. Per prima cosa,  si  osservi di non sedere prima che le persone superiori ne
vien assegnato, senza contestazioni o complimenti inutili.  Si  segga non troppo lontani e non troppo vicini alla tavola,
segga non troppo lontani e non troppo vicini alla tavola,  si  spieghi il tovagliolo solo quando il capo di casa lo ha
il tovagliolo solo quando il capo di casa lo ha fatto, e  si  stenda sulle ginocchia, non mai lo si infilzi all'abito
casa lo ha fatto, e si stenda sulle ginocchia, non mai lo  si  infilzi all'abito presso il collo. Diamine! Una persona
bocca verso il piatto. Nel ricevere il piatto che gira, non  si  facciano inutili complimenti riguardo alla precedenza. E'
aspettare che la gran questione sia decisa. In famiglia  si  servono prima i genitori, poi i figli; quando ci sono
cominciando dal più ragguardevole, e alternando poi.  Si  prenda moderatamente di ogni cibo quel che si crede
poi. Si prenda moderatamente di ogni cibo quel che  si  crede necessario: non tanto mai da lasciarne sul piatto; se
sul piatto; se viene offerto per una seconda volta,  si  può accettare, senza però esagerazione. Il cucchiaio si
si può accettare, senza però esagerazione. Il cucchiaio  si  tiene leggermente colle tre prime dita della destra, e
forchetta va tenuta con la sinistra, mentre con la destra  si  taglia la carne o altro cibo resistente. Con cibi minuti e
la carne o altro cibo resistente. Con cibi minuti e molli  si  può senz'altro adoperar la destra per portarli alla bocca
qualche persona... distratta. E ognuno sa che il pesce non  si  tocca mai col coltello; o vi è una posata apposita, o si
si tocca mai col coltello; o vi è una posata apposita, o  si  adopera la forchetta a divider quella molle carne, tutt'al
più aiutandosi con un pezzetto di pane. Le uova sode  si  posson tagliare col coltello: in tutti gli altri casi vanno
o col cucchiaino. Dopo aver preso un uovo da bere,  si  usa talvolta schiacciare il guscio prima di deporlo sul
prima di deporlo sul piatto, alla francese. Gli asparagi  si  prendon con le dita... in famiglia. Non mai alla mensa
con le dita... in famiglia. Non mai alla mensa altrui, ove  si  adopererà la posata ad hoc, e Dio guardi, in casa nostra e
e fuori, dall'accostarne la punta alla bocca e mordere!  Si  adoperi sempre il coltello per staccare la parte
Ma l'augusta gentildonna che ricorse, a quanto  si  dice, a tale sudicio espediente, se ne servì in una
e fu forse l'unica volta in vita sua. In ogni altro caso  si  stacchi dall'osso, aiutandosi come meglio si può con la
altro caso si stacchi dall'osso, aiutandosi come meglio  si  può con la forchetta e coltello, la polpa e la pelle che
coltello, la polpa e la pelle che vuol venire... e il resto  si  lasci a beneficio del gatto. Le frutta molli vanno tagliate
apposite, alle mense eleganti) e non mai succhiate. I fichi  si  dividono con quattro tagli, e se ne stacca la parte molle
prima attorno ai poli, indi longitudinalmente, e poi  si  sbucciano e si aprono con le mani. Nessuno potrà lamentarsi
ai poli, indi longitudinalmente, e poi si sbucciano e  si  aprono con le mani. Nessuno potrà lamentarsi del profumo
al contatto! I noccioli delle ciliege, delle susine, ecc.  si  dovrebbero far passare dalla bocca al piatto mediante
l'apposito cucchiaino se la frutta è cotta; altrimenti  si  consiglia da taluno di chinar lievemente il capo e
modo, di usar la mano a prenderli e deporli, purché  si  sappia fare con garbo. Il pane si spezza colle mani volta
e deporli, purché si sappia fare con garbo. Il pane  si  spezza colle mani volta per volta, secondo il bisogno. Il
colle mani volta per volta, secondo il bisogno. Il sale  si  prende coll'apposito cucchiaino, ma se questo non ci fosse,
prende coll'apposito cucchiaino, ma se questo non ci fosse,  si  adoperi pure la punta del coltello, quando sia pulita. Non
adoperi pure la punta del coltello, quando sia pulita. Non  si  facciano complimenti inutili pel cambiamento del piatto e
che vi servono il piatto, o il pane, o altro. E non  si  parli, servendosi, per non correre il rischio di qualche
per non correre il rischio di qualche malestro, ma nemmeno  si  deve assumere, mentre si sceglie un pezzo di carne, l'aria
di qualche malestro, ma nemmeno si deve assumere, mentre  si  sceglie un pezzo di carne, l'aria grave di chi ha alle mani
l'aria grave di chi ha alle mani una importante faccenda.  Si  prenda quello che si presenta più vicino, e non si lasci
ha alle mani una importante faccenda. Si prenda quello che  si  presenta più vicino, e non si lasci nemmeno sospettare
Si prenda quello che si presenta più vicino, e non  si  lasci nemmeno sospettare l'ingorda voglia di chi accaparra
voglia di chi accaparra per sé il pezzo migliore. Non  si  guardi mai ciò che sta nel piatto del vicino: solo la
e incoraggiare amichevolmente i timidi e i renitenti. E non  si  deve mai mostrare impazienza e fretta di essere serviti,
molto a venir dalle vostre parti. Avviso, naturalmente, che  si  rivolge ai ragazzi e alle persone un po'... novizie. Se
per terra una posata, o un pezzo di pane, o un frutto,  si  lasci stare, toccando ai domestici di raccoglierlo e
di raccoglierlo e portarlo in cucina; nell'intimità,  si  può fare da noi, non però mai servendosene dopo, se pur non
se pur non fosse un frutto a guscio. Il pane e il vino -  si  dice in Toscana - si possono chiedere senza vergogna. Tal
frutto a guscio. Il pane e il vino - si dice in Toscana -  si  possono chiedere senza vergogna. Tal detto credo si possa
- si possono chiedere senza vergogna. Tal detto credo  si  possa applicare molto più liberamente al pane che al vino:
vino: tuttavia tocca ai padroni di casa vigilare perché non  si  deve chieder nè questo nè quello. Una persona di gran
permesso a un uomo, sarebbe sconveniente in una donna.  Si  abbia garbo e riguardo nel servirsi di vino e di salse in
modo da non farne cader nulla sopra la tovaglia: le posate  si  appoggino sul piatto quando non vi sia il reggiposate, come
appoggino sul piatto quando non vi sia il reggiposate, come  si  usa in certe famiglie; si tenga presente però che l'uso del
non vi sia il reggiposate, come si usa in certe famiglie;  si  tenga presente però che l'uso del reggiposate non è
una persona appena appena civile non mangerà parlando, non  si  empirà spropositatamente la bocca, non berrà quando non ha
Ma in famiglia e tra amici la cosa è diversa:  si  può far elogio di un piatto speciale, tanto più quando è
speciale, tanto più quando è preparato dalla padrona;  si  possono lodare i vini che son prodotti dalle terre
sue figlie nella preparazione di quei cibi. I discorsi che  si  fanno a tavola devono essere improntati ad amorevole
gravi, bando alle dispute di qualsiasi genere. Non  si  discorra di malattie, non si discorra di morti, o di
di qualsiasi genere. Non si discorra di malattie, non  si  discorra di morti, o di sventure pubbliche o private.
amabili facezie. Se la compagnia è numerosa, generalmente  si  divide in gruppi, e le conversazioni si avviano più intense
generalmente si divide in gruppi, e le conversazioni  si  avviano più intense tra vicini. Alla fine del pranzo, però,
più accesi, l'affiatamento è maggiore, la conversazione  si  alza rumorosa e generale. Le persone bene educate non
nella forse troppo libera espansione degli animi. Il caffè  si  prende a mensa in un salotto a parte, accompagnato
caffè troppo caldo nel piattino e sorbirselo in tal modo;  si  aspetti piuttosto che si raffreddi alquanto mentre vi si
piattino e sorbirselo in tal modo; si aspetti piuttosto che  si  raffreddi alquanto mentre vi si scioglie lo zucchero, e si
si aspetti piuttosto che si raffreddi alquanto mentre vi  si  scioglie lo zucchero, e si sorbisca pian piano. Non è ben
si raffreddi alquanto mentre vi si scioglie lo zucchero, e  si  sorbisca pian piano. Non è ben fatto, ricevendo dalle mani
precisa della parola "contegno". Sotto questo termine  si  riuniscono tutti quegli atteggiamenti che si assumono
questo termine si riuniscono tutti quegli atteggiamenti che  si  assumono inconsapevolmente e che riflettono la nostra
il giorno in vestaglia. Ma l'aspetto non è tutto, quando  si  parla di contegno. Contano anche, come si è detto i gesti e
è tutto, quando si parla di contegno. Contano anche, come  si  è detto i gesti e gli atteggiamenti. È qui il caso di
atteggiamenti. È qui il caso di ricordare a tutti che ci  si  siede sempre correttamente, che non si mettono le mani sui
a tutti che ci si siede sempre correttamente, che non  si  mettono le mani sui fianchi, non si danno pacche sulla
correttamente, che non si mettono le mani sui fianchi, non  si  danno pacche sulla schiena degli amici, non si fischietta
fianchi, non si danno pacche sulla schiena degli amici, non  si  fischietta per la strada, non ci si grata, non si sbattono
degli amici, non si fischietta per la strada, non ci  si  grata, non si sbattono le porte con un calcio quando si
non si fischietta per la strada, non ci si grata, non  si  sbattono le porte con un calcio quando si hanno le mani
ci si grata, non si sbattono le porte con un calcio quando  si  hanno le mani occupate, non si infilano le dita nel naso,
porte con un calcio quando si hanno le mani occupate, non  si  infilano le dita nel naso, si sbadiglia soltanto... a bocca
hanno le mani occupate, non si infilano le dita nel naso,  si  sbadiglia soltanto... a bocca chiusa, non si sfogliano le
dita nel naso, si sbadiglia soltanto... a bocca chiusa, non  si  sfogliano le pagine di un libro con l'indice umettato di
le pagine di un libro con l'indice umettato di saliva, non  si  fanno scricchiolare le nocche delle dita, non si interrompe
non si fanno scricchiolare le nocche delle dita, non  si  interrompe nessuno quando parla, ecc. Chi ha un tic, faccia
in malattie nervose. Ma è evidente che in questo caso non  si  può tirare in ballo la buona o la cattiva educazione.
il bimbo è gracile e dà qualche apprensione, lo  si  fa battezzare tosto; se no, si aspettano otto giorni. Se si
e dà qualche apprensione, lo si fa battezzare tosto; se no,  si  aspettano otto giorni. Se si vuol celebrare il Battesimo
si fa battezzare tosto; se no, si aspettano otto giorni. Se  si  vuol celebrare il Battesimo con qualche solennità, si
Se si vuol celebrare il Battesimo con qualche solennità,  si  aspetta che la mamma sia in grado di fare gli onori di
paesi nostri la pianta e l'animale. Fra noi i bachi da seta  si  custodiscono nelle case per ripararli dall'intemperie.
Tutte le stanze son buone a quest'uopo, purchè vi  si  possa facilmente rinnovare l'aria e mantenere la dovuta
non siano umide, nè anguste per la quantità di bachi che  si  vogliono allevare. Converrà altresì che la stanza per i
o d'una stufa per riscaldare l'aria se occorre. I bachi  si  allevano sulle stuoie, le quali poggiansi sopra un castello
le quali poggiansi sopra un castello di legno. Le stuoie  si  fanno o di cannuccie di padule, tenute insieme con
insieme con legacciole di stiancia intrecciate; perciò  si  possono arrotolare e si chiaman cannicci. O si fanno con
di stiancia intrecciate; perciò si possono arrotolare e  si  chiaman cannicci. O si fanno con canne grosse, schiacciate,
perciò si possono arrotolare e si chiaman cannicci. O  si  fanno con canne grosse, schiacciate, aperte e tessute a
canne grosse, schiacciate, aperte e tessute a spina, come  si  fa per gli stuoiati delle stanze. In cinquanta giorni,
stanze. In cinquanta giorni, circa, i bachi schiudono,  si  pascono, e crescono e filano e si rinchiudono nel bozzolo.
circa, i bachi schiudono, si pascono, e crescono e filano e  si  rinchiudono nel bozzolo. Le uova migliori e più promettenti
fresco: p. e. in un angolo della cantina, poichè le uova  si  indeboliscono. Ma basta tenerle in luogo riparato dal sole:
far nascere e li venda. E, se non possono far di meno,  si  servano a quest'uopo d'un tamburlano, e anche d'uno staccio
non sia schiuso. Di mano in mano che i bachi nascono,  si  raccolgono con ciocchettine di foglia, e si bada a tener
bachi nascono, si raccolgono con ciocchettine di foglia, e  si  bada a tener separati quei che nascono il mattino dai nati
via via, a fine di averli uguali. Le ciocchette di foglia  si  depongono mano mano su fogli dì carta grande resistente, di
mano mano su fogli dì carta grande resistente, di cui  si  coprono le stuoie. E qui occorre un'importante
larghi i bachi, poichè da un giorno all'altro ingrossano,  si  pigiano, ammalano, affogano. Questo è un difetto
volte; e ciascuna volta i bachi stanno senza mangiare, non  si  muovono, sostengono una malattia, ed è quando si suol dire
non si muovono, sostengono una malattia, ed è quando  si  suol dire che dormono. La foglia che si dà ai bachi per lo
ed è quando si suol dire che dormono. La foglia che  si  dà ai bachi per lo due prime età, cioè dallo schiudere fino
tutta la stuoia a un modo : a avvertire sempre che quando  si  vede che i bachi hanno mangiato ogni cosa, s'ha da dare nel
dannoso ìi dar loro la foglia, perchè non la mangiano e vi  si  trovano sotto affogati. Tutto al più si potrà spargere
la mangiano e vi si trovano sotto affogati. Tutto al più  si  potrà spargere qualche ciocca qua e la, se ve ne fossero
di mangiare. Compiuta la dormitura, poichè i bachi  si  sono spogliati della pelle, è tempo di mutarli; ma è d'uopo
sovratutto che i bachi siano tutti uniti e pari. Però  si  tolgono dal letto antico e si dispongono su fogli di carta
tutti uniti e pari. Però si tolgono dal letto antico e  si  dispongono su fogli di carta e stuoie pulite. Finchè sono
di carta e stuoie pulite. Finchè sono nella prima età,  si  dànno ai bachi sette od otto pasti il giorno ; e così poca
foglia alla volta, e sempre fresca. Nella seconda i pasti  si  riducono a cinque o sei, e si allarga di più la mano. Nella
fresca. Nella seconda i pasti si riducono a cinque o sei, e  si  allarga di più la mano. Nella terza si cala d'un pasto, e
a cinque o sei, e si allarga di più la mano. Nella terza  si  cala d'un pasto, e si continua con quattro pasti anco nella
allarga di più la mano. Nella terza si cala d'un pasto, e  si  continua con quattro pasti anco nella altre due età,
la schiena dei bachi comincia a farsi lustra e gialliccia  si  può dire che son per andare in frasca o al bosco.I bachi
Quello è il tempo di preparare i boschi : i quali  si  apprestano con mannelli di scope, in modo che sian comodi
e siano molto ariose. Giova anco per quei bachi che  si  mostran pigri, riporli in una cesta con trusioli di foglio,
inerti, i bachi ian d'uopo di calore giusto. I bozzoli  si  lasciano sul bosco da sette a otto giorni; sbozzolato che
lasciano sul bosco da sette a otto giorni; sbozzolato che  si  abbia, si fa la scelta dei più belli e duri e pesanti per
sul bosco da sette a otto giorni; sbozzolato che si abbia,  si  fa la scelta dei più belli e duri e pesanti per trarne il
Normalmente, trascorsi uno o due giorni dal decesso, ci  si  limita a lasciare un biglietto da visita in portineria,
a lasciare un biglietto da visita in portineria, oppure  si  mette la propria firma sull'apposito album. Solo gli amici
ricevuti: se la risposta è negativa non insistono, né  si  dimostrano offesi.
con un cenno del capo; ma non gli stende la mano nè  si  ferma a chiacchierare. Se però, si trattasse di un vecchio
gli stende la mano nè si ferma a chiacchierare. Se però,  si  trattasse di un vecchio o di un intimo amico di casa,
porgerà la mano, e se essi accenneranno a volersi fermare,  si  fermerà per rispondere con il solito garbo alle loro
domande. Se la signora s'incontra su la via, con i Sovrani,  si  chinerà un po' in avanti e resterà cosi per qualche
e resterà cosi per qualche secondo. Se fosse in carrozza,  si  alzerà. La signora che cavalca badi di non salutare mai col
annesso dell'umanità, che là dove gli uomini sono riuniti,  si  vede chi si dà aria maestosa e protettrice, come chi si
che là dove gli uomini sono riuniti, si vede chi  si  dà aria maestosa e protettrice, come chi si aggira
si vede chi si dà aria maestosa e protettrice, come chi  si  aggira indifferente o ossequioso; s'incontrano difetti e
rammarico. Ci sono alcuni che simpatizzano a prima vista.  Si  avvicinano, si salutano con piacere; si direbbero vecchie
sono alcuni che simpatizzano a prima vista. Si avvicinano,  si  salutano con piacere; si direbbero vecchie conoscenze e si
a prima vista. Si avvicinano, si salutano con piacere;  si  direbbero vecchie conoscenze e si vedono per la prima
si salutano con piacere; si direbbero vecchie conoscenze e  si  vedono per la prima volta. A vederli si è tentati di
conoscenze e si vedono per la prima volta. A vederli  si  è tentati di ammettere, secondo la dottrina buddistica
alzandosi da tavola, possano essere opportuni e graditi.  Si  mastica a denti stretti senza far rumore; si sorbisce brodo
e graditi. Si mastica a denti stretti senza far rumore;  si  sorbisce brodo o caffè senza far rumore, si beve e si
far rumore; si sorbisce brodo o caffè senza far rumore,  si  beve e si maneggiano le posate senza far rumore; si divide
si sorbisce brodo o caffè senza far rumore, si beve e  si  maneggiano le posate senza far rumore; si divide il pane
rumore, si beve e si maneggiano le posate senza far rumore;  si  divide il pane colle mani. Il risotto, i maccheroni, le
fritture, le verdure cotte e crude, le frittate, il pesce,  si  mangiano tenendo nella destra la forchetta e aiutandosi col
il salvato non degnò d'uno sguardo il suo salvatore e  si  allontanò mormorando: - Un inglese bene educato, non tocca
mai il pesce col coltello... - Col coltello e forchetta  si  tagliano le carni e si sbucciano le frutta; si adopera
- Col coltello e forchetta si tagliano le carni e  si  sbucciano le frutta; si adopera quanto meno è possibile lo
e forchetta si tagliano le carni e si sbucciano le frutta;  si  adopera quanto meno è possibile lo stuzzicadenti. Per
ne taglia un pezzetto col coltello tenuto colla destra e lo  si  posa leggermente su di un pezzo di pane tenuto colla
leggermente su di un pezzo di pane tenuto colla sinistra.  Si  sta non impalati, ma ritti sulla propria sedia, composti,
sedia, composti, senza mettere i gomiti sulla tavola.  Si  porta la tazza di caffè alla bocca colla sinistra. Non si
Si porta la tazza di caffè alla bocca colla sinistra. Non  si  lasciano piccoli avanzi di pane, non lo si sbriciola, né si
sinistra. Non si lasciano piccoli avanzi di pane, non lo  si  sbriciola, né si fanno palline. Quando si è finito di
si lasciano piccoli avanzi di pane, non lo si sbriciola, né  si  fanno palline. Quando si è finito di mangiare quanto si ha
di pane, non lo si sbriciola, né si fanno palline. Quando  si  è finito di mangiare quanto si ha sul piatto, si pongono le
né si fanno palline. Quando si è finito di mangiare quanto  si  ha sul piatto, si pongono le posate una accanto all'altra,
Quando si è finito di mangiare quanto si ha sul piatto,  si  pongono le posate una accanto all'altra, perpendicolarmente
persona. Le ciliege ed altre piccole frutta con nocciolo...  si  dovrebbero mangiare nella propria stanza, per via del
mangiare nella propria stanza, per via del nocciolo che non  si  può inghiottire!... Molti portano a tavola, colle ciliege,
non sieno portati a tavola, in un pranzo d'invito... in cui  si  deve evitare di adoperare le mani... Il Re Umberto
non obbligare le altre persone ad aspettare ritte ch'ella  si  risieda. Poi che all'uscire d'una visitatrice, è uso che
Poi che all'uscire d'una visitatrice, è uso che tutti  si  alzino e non si ripongano a sedere prima della padrona. Ma
d'una visitatrice, è uso che tutti si alzino e non  si  ripongano a sedere prima della padrona. Ma questa, con un
inviterà gli altri a mettersi a sedere. In Italia, non  si  usa di alzarsi quando entra un uomo a meno che non si
non si usa di alzarsi quando entra un uomo a meno che non  si  trattasse di persona eminente o veneranda per età.