Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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i padroni salgono in carrozza  il  cocchiere non si toglie il cilindro ma inalza verticalmente
i padroni salgono in carrozza il cocchiere non si toglie  il  cilindro ma inalza verticalmente la frusta, appoggiandone
cilindro ma inalza verticalmente la frusta, appoggiandone  il  manico sopra un ginocchio; è il segno di saluto; non
la frusta, appoggiandone il manico sopra un ginocchio; è  il  segno di saluto; non aspetterà a mettere in moto i cavalli
di saluto; non aspetterà a mettere in moto i cavalli che  il  lacchè gli sia seduto comodamente accanto, ma questi,
di automobile, a meno a che non vi sia una lacchè apposito,  il  meccanico stesso si terrà vicino allo sportello, berretto
un domestico è licenziato,  il  padrone ha diritto di visitarne il baule, prima che questo
domestico è licenziato, il padrone ha diritto di visitarne  il  baule, prima che questo sia portato fuori di casa sua.
tuttavia, è un diritto del quale si può usufruire senza che  il  domestico sia autorizzato a protestare. Il licenziamento
senza che il domestico sia autorizzato a protestare.  Il  licenziamento comporta otto giorni di tempo per dar agio sì
di cercarsi un nuovo servizio. Nel caso, però, in cui  il  domestico commettesse qualche grave colpa in fatto di
qualche grave colpa in fatto di onestà e di condotta,  il  padrone può licenziarlo su due piedi senza essere in
essere in obbligo di pagargli l'indennità. Supponendo che  il  domestico infedele si ricusi di andarsene non v'è altro che
che ricorrere alla Questura esponendo le ragioni per cui  il  licenziamento s'impone immediatamente.
sinistro. Tale usanza è molto antica: pare che addirittura  il  latino Aulo Gellio attestasse in uno dei suoi scritti la
attestasse in uno dei suoi scritti la connessione tra  il  nervo che parte dall'anulare sinistro e il cuore, cui
connessione tra il nervo che parte dall'anulare sinistro e  il  cuore, cui arriverebbe direttamente. Gli altri anelli
essere portati sulle altre dita; assolutamente da evitare  il  portare anelli sopra i guanti.
istruzione e concime; cioè lavoro ben diretto e ingrasso;  il  che in generale vedeva mancare nel suo paese. In una
In una statistica agraria aveva trovato che in Italia  il  raccolto del frumento è in media di 12 ettolitri per
si dimandò: perchè producono di più que' terreni là? Forse  il  grano è di qualità migliore? Forse il suolo è più fecondo,
terreni là? Forse il grano è di qualità migliore? Forse  il  suolo è più fecondo, il clima più confacente? Ma pure è
grano è di qualità migliore? Forse il suolo è più fecondo,  il  clima più confacente? Ma pure è incontestato che l'Italia
Ma pure è incontestato che l'Italia ha i migliori frumenti;  il  suolo e il clima nostro superano quelli di molto. Dunque?
che l'Italia ha i migliori frumenti; il suolo e  il  clima nostro superano quelli di molto. Dunque? Dunque il
e il clima nostro superano quelli di molto. Dunque? Dunque  il  maggior raccolto si deve attribuire ad un lavoro più ben
la simpatia, la benevolenza di persone autorevoli, e mercè  il  loro aiuto salgono ad alti e onorevoli gradi ai quali il
il loro aiuto salgono ad alti e onorevoli gradi ai quali  il  solo merito non gli avrebbe portati, giacchè pur troppo il
il solo merito non gli avrebbe portati, giacchè pur troppo  il  merito in società non è sempre il titolo che abbia la
giacchè pur troppo il merito in società non è sempre  il  titolo che abbia la preminenza.
son pur essi quelli per cui più prontamente passa all'animo  il  dispiacere o il piacere, il disprezzo o la stima,
per cui più prontamente passa all'animo il dispiacere o  il  piacere, il disprezzo o la stima, l'avversione o l' amore.
più prontamente passa all'animo il dispiacere o il piacere,  il  disprezzo o la stima, l'avversione o l' amore.
giorni di ricevimento, la signora ha  il  dovere di trovarsi sempre in casa. Sarebbe una scortesia
sempre in casa. Sarebbe una scortesia imperdonabile  il  rimandare le gentili persone che le fanno l'onore della
che stanno in anticamera, che spesso l'abito non fa  il  monaco, e che non di rado, sotto un vestito semplice e più
meritevoli di alta considerazione. Che non si ripeta  il  caso d'una mia intima e carissima amica, la contessa T....,
rimandata dal servitore con l'ingiunzione che tornasse  il  domani; quello era giorno di ricevimento; il salotto era
che tornasse il domani; quello era giorno di ricevimento;  il  salotto era pieno di signori e signore; capiva bene !...
pieno di signori e signore; capiva bene !... non era quello  il  momento nè il suo posto !... E la persuadeva con un
e signore; capiva bene !... non era quello il momento nè  il  suo posto !... E la persuadeva con un sorrisetto passando
!... E la persuadeva con un sorrisetto passando in rassegna  il  vestire modestissimo della egregia signora. Figurarsi il
il vestire modestissimo della egregia signora. Figurarsi  il  dispetto della padrona di casa quando il portinaio le fece
signora. Figurarsi il dispetto della padrona di casa quando  il  portinaio le fece recare il biglietto della Contessa, che
della padrona di casa quando il portinaio le fece recare  il  biglietto della Contessa, che ella sarebbe stata fiera di
5 I. La levata » 8 II. Un utile lavoro a mattino » 13 III.  Il  saluto del mattino » 15 IV. La colazione » 17 V. L’andata
La refezione del mezzodì » 26 VIII. Ricreazione » 28 IX.  Il  ritorno dalla scuola » 30 X. I ritagli di tempo » 31 XI. Il
Il ritorno dalla scuola » 30 X. I ritagli di tempo » 31 XI.  Il  pranzo » 33 XII. La passeggiata » 37 XIII. I pubblici
La passeggiata » 37 XIII. I pubblici giardini » 39 XIV.  Il  teatro » 42 XV. Le serate » 44 XVI. Il giuoco » 49 XVII. Le
giardini » 39 XIV. Il teatro » 42 XV. Le serate » 44 XVI.  Il  giuoco » 49 XVII. Le facezie e le burle » 50 XVIII. Il
XVI. Il giuoco » 49 XVII. Le facezie e le burle » 50 XVIII.  Il  giornale delle burle » 53 XIX. Il giovedì » 55 XX. I dì
e le burle » 50 XVIII. Il giornale delle burle » 53 XIX.  Il  giovedì » 55 XX. I dì festivi » 58 XXI. Le vacanze
Le elezioni comunali » 63 XXIII. Scampagnate » 66 XXIV.  Il  tribunale » 70 XXV. Scelta di uno stato » 72 XXVI. Studi
» 81 XXIX. Le società operaie » 85 XXX. La domenica e  il  lunedì dell’operaio » 87 XXXI. Lo sciopero » 89 XXXII.
e le storielle indecenti c'è sempre qualcuno che ne rialza  il  tono, proponendo problemi. Eccone tre: 1°: In un cassetto
partono simultaneamente da Genova diretti a New York.  Il  primo viaggia a velocità costante; il secondo nella prima
diretti a New York. Il primo viaggia a velocità costante;  il  secondo nella prima parte del viaggio va a metà della
a precipizio. Per evitare un guaio, qualunque sia  il  problema rispondete «lo so già». Se invece volete
volete sottoporre a qualche «test» - prova, per i puristi -  il  vostro prossimo, proponetelo voi. E' inimmaginabile la
la fioritura di stupidità che vi sboccerà intorno. Per  il  primo problema sentirete dire due calze, diciannove calze,
Nessuno vi risponderà, come si deve rispondere, tre. Per  il  secondo: formeranno un quadrato e in mezzo ci metteranno
passivo. Anche voi, come gli altri, se vi proponessero  il  terzo problema (mezza velocità nella prima parte del
che i due piroscafi arrivano insieme. Errore. Mentre  il  secondo sarà giunto a metà viaggio, il primo sarà già a New
Errore. Mentre il secondo sarà giunto a metà viaggio,  il  primo sarà già a New York, e per quanto il secondo aumenti
a metà viaggio, il primo sarà già a New York, e per quanto  il  secondo aumenti la velocità, arriverà in vista dell'America
aumenti la velocità, arriverà in vista dell'America quando  il  primo sarà già sulla via del ritorno. I giornali hanno
nel 1903 dagli ufficiali, nel suo letto, mentre vi leggeva  il  famoso capitolo sulla «cristallizzazione». La professoressa
alunno, rispose per mesi e mesi di no, mentre lui, fra  il  teorema di Pitagora e la progressione di Fibonacci, le
principessa Turandot, la signorina gli propose un problema.  Il  giovinetto lo risolse e la professoressa cadde dalla
professoressa cadde dalla cattedra nelle sue braccia. Ecco  il  problema, abbastanza conosciuto, ma sempre nuovo, perchè
sulla schiena di ciascuno di voi e ognuno dovrà indovinare  il  colore del proprio bottone. Ognuno avrà il diritto di
dovrà indovinare il colore del proprio bottone. Ognuno avrà  il  diritto di guardare il colore del bottone degli altri due,
del proprio bottone. Ognuno avrà il diritto di guardare  il  colore del bottone degli altri due, senza rivelarlo,
e ne dà la dimostrazione, sarete liberi tutti e tre.  Il  terzo interrogato avrà gli occhi bendati senz'altra guida
udite dei primi due interrogati. Fatti i preparativi,  il  primo rispose «non so». Il secondo, «non so». Il terzo, che
Fatti i preparativi, il primo rispose «non so».  Il  secondo, «non so». Il terzo, che aveva gli occhi bendati,
il primo rispose «non so». Il secondo, «non so».  Il  terzo, che aveva gli occhi bendati, indovinò, ma che cosa
occhi bendati, indovinò, ma che cosa rispose? Soluzione:  Il  terzo che aveva gli occhi bendati, rispose che il proprio
Il terzo che aveva gli occhi bendati, rispose che  il  proprio bottone era bianco. - Dimostralo - disse il capo
che il proprio bottone era bianco. - Dimostralo - disse  il  capo cannibale. - Facilissimo - rispose il prigioniero. -
- disse il capo cannibale. - Facilissimo - rispose  il  prigioniero. - La base del ragionamento è questa: se uno
avesse visto due bottoni neri, avrebbe concluso che  il  suo era bianco. Io dico che il mio bottone è bianco, perchè
neri, avrebbe concluso che il suo era bianco. Io dico che  il  mio bottone è bianco, perchè non può essere nero. Infatti,
visto questo bottone nero sulla mia schiena. Ora, avendo  il  primo risposto che ignorava il colore del proprio bottone,
mia schiena. Ora, avendo il primo risposto che ignorava  il  colore del proprio bottone, divenne evidente per il secondo
il colore del proprio bottone, divenne evidente per  il  secondo che lui, il secondo, non poteva avere che un
proprio bottone, divenne evidente per il secondo che lui,  il  secondo, non poteva avere che un bottone bianco. Essendo
bianco. Essendo rimasto nel dubbio, bisogna concludere che  il  mio bottone non è nero. E' bianco. E così il capo tribù
concludere che il mio bottone non è nero. E' bianco. E così  il  capo tribù liberò i tre, la professoressa sposò il
E così il capo tribù liberò i tre, la professoressa sposò  il  discepolo, Dio benedisse le loro nozze, e dopo cinque mesi
un figlio, che rivelerà presto una forte disposizione per  il  ragionamento matematico. Ma se voi proponete il problema in
per il ragionamento matematico. Ma se voi proponete  il  problema in un gruppo di amici, uno dirà a casaccio
a casaccio «bianco» o a casaccio «nero». Un altro dirà che  il  problema è insolubile perchè il terzo aveva gli occhi
«nero». Un altro dirà che il problema è insolubile perchè  il  terzo aveva gli occhi bendati; un altro protesterà contro
terzo aveva gli occhi bendati; un altro protesterà contro  il  vostro attentato all'integrità delle sue meningi; un
a una esplosione di cretineria, vi offro un ultimo test,  il  più intelligente che io abbia trovato finora. E'
che è sulla riva, domanda: «Siete bianchi o siete neri?»  Il  primo dà una risposta, ma non si odono le sue parole,
ma non si odono le sue parole, perchè se le porta via  il  vento. Il secondo dice testualmente: «Ha detto di essere
si odono le sue parole, perchè se le porta via il vento.  Il  secondo dice testualmente: «Ha detto di essere bianco; è
di essere bianco; è proprio bianco; anch'io sono bianco».  Il  terzo, dice: «No, è un nero. Io sono bianco». Domanda: di
sono i tre? Ebbene, non avrete ancora finito di esporre  il  problema, che qualcuno o qualcuna risponderà: «Sono tutti e
a capire. La soluzione è questa: Come avrà risposto  il  primo del quale non si udì la voce? Avrà risposto «io sono
risposto io sono un bianco perchè i negri mentono. Quando  il  secondo, affermando che il primo «ha detto di essere
perchè i negri mentono. Quando il secondo, affermando che  il  primo «ha detto di essere bianco» ci dà la dimostrazione di
«ha detto di essere bianco» ci dà la dimostrazione di dire  il  vero, ne deduciamo che è un bianco. Ormai la verità la
è un bianco. Ormai la verità la sappiamo, e concludiamo che  il  terzo mente, e perciò è un nero. Conclusione: il primo è un
che il terzo mente, e perciò è un nero. Conclusione:  il  primo è un bianco, il secondo un bianco, il terzo un nero.
e perciò è un nero. Conclusione: il primo è un bianco,  il  secondo un bianco, il terzo un nero. Ma, conclusione delle
Conclusione: il primo è un bianco, il secondo un bianco,  il  terzo un nero. Ma, conclusione delle conclusioni, avrete
contrario a quello osservato entrando in chiesa. Così è  il  padre dello sposo o il primo testimonio che da il braccio
osservato entrando in chiesa. Così è il padre dello sposo o  il  primo testimonio che da il braccio alla sposa. È la madre
Così è il padre dello sposo o il primo testimonio che da  il  braccio alla sposa. È la madre della sposa cha da il
che da il braccio alla sposa. È la madre della sposa cha da  il  braccio allo sposo. Tutte le persone invitate a una messa
dalla sacrestia, ma ancora in ordine diverso. Lo sposo dà  il  braccio alla sposa: il padre della sposa segue dandolo alla
in ordine diverso. Lo sposo dà il braccio alla sposa:  il  padre della sposa segue dandolo alla madre dello sposo: poi
padre della sposa segue dandolo alla madre dello sposo: poi  il  padre o primo testimonio dello sposo dando il braccio alla
sposo: poi il padre o primo testimonio dello sposo dando  il  braccio alla madre della sposa. Indi indistintamente tutte
colla famiglia dello sposo. La sposa al fondo a destra,  il  marito a fianco, il padre e la madre dirimpetto. La seconda
sposo. La sposa al fondo a destra, il marito a fianco,  il  padre e la madre dirimpetto. La seconda vettura è per la
 Il  sentimento fine e retto, gli impedisce di trattare gli
Al tu volgare e spesso insultante, sostituisce  il  voi e il lei. Per lui, i domestici, i camerieri d'albergo e
Al tu volgare e spesso insultante, sostituisce il voi e  il  lei. Per lui, i domestici, i camerieri d'albergo e da
Per lui, i domestici, i camerieri d'albergo e da caffe,  il  fiaccheraio, il giovane di parucchiere, lo strillone di
i camerieri d'albergo e da caffe, il fiaccheraio,  il  giovane di parucchiere, lo strillone di giornali, sono
— A fuoco spento — Tentazione — L' amara dolcezza —  Il  male e il rimedio — « Un punto sol fu quello che ci vinse »
A fuoco spento — Tentazione — L' amara dolcezza — Il male e  il  rimedio — « Un punto sol fu quello che ci vinse » — Nel
— Umiliazioni — La complicità— L' arte di mentire —  Il  silenzio — Il giorno terribile —L'inflessibilità o il
— La complicità— L' arte di mentire — Il silenzio —  Il  giorno terribile —L'inflessibilità o il perdono — La
— Il silenzio — Il giorno terribile —L'inflessibilità o  il  perdono — La tragedia — L' innocente — Separazione e
rincrescimento, s'intende: almeno apparente. E si spiega  il  motivo del rifiuto. «Giovedì sono impegnato» non basta, è
tratta; in poche parole, però, altrimenti al rammarico per  il  rifiuto si aggiungerà il fastidio per la prolissità della
però, altrimenti al rammarico per il rifiuto si aggiungerà  il  fastidio per la prolissità della spiegazione.
L'insofferenza è un altro male del secolo: teniamone  il  dovuto conto.
contro i furfanti, lottare corpo a corpo con un ladro?  Il  men che gli possa incogliere sarà di esser fischiato dal
un suo numero del 1868, esser cosa non bella annaspare tra  il  sudiciume della società; qualche cosa resta pur sempre
società; qualche cosa resta pur sempre d'attaccato! — Né  il  medico però, che medica le più fetenti piaghe, né
che raccoglie tutti i dati per formulare un processo, né  il  magistrato che esamina e sentenzia si trovan meno
e sentenzia si trovan meno dell'agente di polizia tra  il  brutto ed il sucido. Eppure niun d'essi n'esce intinto di
si trovan meno dell'agente di polizia tra il brutto ed  il  sucido. Eppure niun d'essi n'esce intinto di pece!». Gli è,
giustizia, colla civiltà, colla probità nell'adempiere  il  proprio ufficio riesce a nobilitarle e a tenerne alto ed
ufficio riesce a nobilitarle e a tenerne alto ed inviolato  il  credito ed il prestigio. «Il grande segreto, così il citato
a nobilitarle e a tenerne alto ed inviolato il credito ed  il  prestigio. «Il grande segreto, così il citato scrittore,
il credito ed il prestigio. «Il grande segreto, così  il  citato scrittore, sta nel non rendere inviso altrui il
così il citato scrittore, sta nel non rendere inviso altrui  il  proprio ministero, e far sì che ogni onesto sia un
e far sì che ogni onesto sia un ausiliare, poiché ognuno ha  il  dovere di concorrere e impedire che il delitto rimanga
poiché ognuno ha il dovere di concorrere e impedire che  il  delitto rimanga impunito».
di balli in sale speciali, o in clubs, o in circoli,  il  buffet, essendo naturalmente a pagamento, sarà frequentato
in tal modo la tavolata da non lasciare una signora senza  il  proprio marito, nè una signorina senza il padre, o la
una signora senza il proprio marito, nè una signorina senza  il  padre, o la madre, o il fratello.
marito, nè una signorina senza il padre, o la madre, o  il  fratello.
conforti non arreca agli uomini provati dalla sventura  il  dolce esercizio delle belle arti, della poesia? Dante
della patria tradita consolavasi Michelangelo eternando  il  suo nome nelle sue meravigliose sculture. Milton
sue meravigliose sculture. Milton dimenticava, dettando  il  Paradiso perduto, la privazione della vista; e della
vista; e della perdita della vista si consolava anch'esso  il  vecchio Mercadante:
dei doni, che vorrebbe rappresentare la gentilezza, suppone  il  rincrescimento, il rammarico e forse l'invidiuzza; non si
rappresentare la gentilezza, suppone il rincrescimento,  il  rammarico e forse l'invidiuzza; non si potrebbe
bisogno di un accompagnamento sfoggiato che dica quasi  il  consentimento, il plauso del pubblico ?...
accompagnamento sfoggiato che dica quasi il consentimento,  il  plauso del pubblico ?...
Non si sposta  il  bicchiere mentre vi versano il vino, ma lo si appoggia
Non si sposta il bicchiere mentre vi versano  il  vino, ma lo si appoggia sulla tavola. C'è un'eccezione. Se
contenitore di vetro, chi serve (ma solo chi serve) tiene  il  bicchiere con la mano sinistra leggermente inclinato e
con la mano sinistra leggermente inclinato e versa  il  vino. - Non si puliscono, strofinandoli con il tovagliolo,
e versa il vino. - Non si puliscono, strofinandoli con  il  tovagliolo, bicchiere, piatto e posate. - Versare il vino è
con il tovagliolo, bicchiere, piatto e posate. - Versare  il  vino è compito degli uomini. - Non si mette in tavola acqua
di plastica), ma la si versa in una brocca. - Non si versa  il  vino sino all'orlo, ma si riempie un terzo del bicchiere. -
- Quando vi si chiede se volete altro vino, non coprite  il  bicchiere con la mano; basterà dire «no, grazie» con un
stappano sempre al tavolo del cliente: regola ferrea, per  il  ristorante. Curiosità: i vini in bottiglia si possono
come in Svizzera, dove si usa coprire l'etichetta durante  il  servizio, oppure come è d'uso in Germania e in Francia, con
più che altro per distrazione. Per quanto riguarda  il  punto 2, c'è un consistente numero di commensali che,
che, appena seduti, si sentono in dovere di ispezionare  il  livello di pulizia di tutto il vasellame. Si tratta di
in dovere di ispezionare il livello di pulizia di tutto  il  vasellame. Si tratta di igienisti, uomini o donne adulti
stellato, non resistono alla tentazione di sbirciare  il  retro del piatto per scoprire la marca. Non si fa. Punto.
questo vale soprattutto per alcune signore che portano  il  rossetto. Ma a nostra discolpa dico: un conto è depositare
sull'orlo del bicchiere, un altro è segnare graziosamente  il  territorio imprimendo un impercettibile alone di rosso
è: adagio le posate alle 19.20 (perché sto interrompendo  il  mio pasto, ma non ho finito), prendo il tovagliolo, mi
sto interrompendo il mio pasto, ma non ho finito), prendo  il  tovagliolo, mi pulisco le labbra, lo appoggio sulle
mi pulisco le labbra, lo appoggio sulle ginocchia, prendo  il  bicchiere e bevo. Poi ricomincio a mangiare. Facile, no? Il
il bicchiere e bevo. Poi ricomincio a mangiare. Facile, no?  Il  punto 3 non l'ho dimenticato: è talmente importante che ne
che certuni mettono in atto con i bicchieri e  il  vino: mischiano, gorgogliano, sputacchiano, schioccano la
gli occhi, ingurgitano di colpo, bofonchiano con  il  vino sul palato. Sono gli «esperti» di vino. Che sono poi
da un piatto all'altro disseminando cibo su tutto  il  percorso. Come ultima regola, fuori dall'elenco, aggiungo
con motivata fermezza: non si rutta a tavola. Se succede,  il  « colpevole» e gli invitati faranno assolutamente finta di
e stagecoachs, e cani e bracchieri. Chi dirige la caccia è  il  mastro dietro il segnale del quale, cavalieri e amazzoni si
cani e bracchieri. Chi dirige la caccia è il mastro dietro  il  segnale del quale, cavalieri e amazzoni si slanciano a
prendono parte attiva alla caccia, vestono la gonna nera e  il  giubbetto rosso. Gli uomini hanno il frack rosso, il
la gonna nera e il giubbetto rosso. Gli uomini hanno  il  frack rosso, il cappello a tuba, i calzoni di castoro
nera e il giubbetto rosso. Gli uomini hanno il frack rosso,  il  cappello a tuba, i calzoni di castoro bianco o crema, il
il cappello a tuba, i calzoni di castoro bianco o crema,  il  cavallo di pelle scamosciata. La caccia alla volpe è sport
urtare la testa di uno sciocco » (proverbio persiano).  Il  solo argomento che convinca è lo sfollagente del poliziotto
che convinca è lo sfollagente del poliziotto indiano, o  il  bastone di vetro del «sergent de police», o il bastone
indiano, o il bastone di vetro del «sergent de police», o  il  bastone bianco del «policeman». Quando due discutono, non è
Quando due discutono, non è per appurare la verità,  il  che sarebbe nobile, ma per stabilire quale dei due ha
sarebbe nobile, ma per stabilire quale dei due ha ragione,  il  che è bambinesco. Discutendo, non si riesce a far cambiare
a far cambiare opinione agli altri; qualche volta corriamo  il  rischio di cambiarla noi. Il mio codice della discussione è
altri; qualche volta corriamo il rischio di cambiarla noi.  Il  mio codice della discussione è composto di due articoli:
e ultimo: Aver ragione non serve a niente. E così finisce  il  mio codice della discussione. Se il tuo contradittore
niente. E così finisce il mio codice della discussione. Se  il  tuo contradittore sostiene un'idea clamorosamente
in duello l'uccise. L'ucciso era amico del governatore,  il  quale condannò a morte il Lampugnani. L'Emilia, sorella di
era amico del governatore, il quale condannò a morte  il  Lampugnani. L'Emilia, sorella di lui, e più giovane di due
sorella di lui, e più giovane di due anni, chiede e ottiene  il  permesso di andare a trovarlo in carcere. Come la ci fu,
Come la ci fu, costringe colle preghiere e colle lagrime  il  fratello a vestirsi degli abiti di lei, e così camuffato
e fuggire. Vi rimase ella. Non andò guari che si scoprì  il  pietoso inganno, e il governatore, montato su tutte le
ella. Non andò guari che si scoprì il pietoso inganno, e  il  governatore, montato su tutte le furie, sentenziò : Si
ammazzi lei! Lo sa Filippo e accorre a ripresentarsi ; ma  il  governatore, piccato: La morte a tutt'e due! I poverini
al luogo del supplizio, confortandosi a vicenda. Se non che  il  popolo, inorridito, fa tumulto, tanto che l'esecuzione
tumulto, tanto che l'esecuzione della sentenza è sospesa.  Il  re poi, informatone e ammirando tanta virtù, ridiede vita e
della busta (v. anche la voce Corrispondenza) scrivete  il  nome del destinatario, premettendo "signor", "signora",
premettendo "signor", "signora", "signorina", o  il  titolo che compete alla persona alla quale si scrive. Non è
che dovrebbe significare "per". Non scrivete mai  il  cognome prima del nome. Al secondo rigo, proprio sotto
Al secondo rigo, proprio sotto l'inizio del primo, scrivete  il  nome della via e il numero. Al terzo rigo mettete il nome
sotto l'inizio del primo, scrivete il nome della via e  il  numero. Al terzo rigo mettete il nome della città facendolo
il nome della via e il numero. Al terzo rigo mettete  il  nome della città facendolo precedere dal numero di codice
mandate una lettera in un paese straniero, aggiungete  il  nome della nazione (tra parentesi e sotto il nome della
aggiungete il nome della nazione (tra parentesi e sotto  il  nome della città). Quando la persona alla quale scrivete
scrivete vive presso qualcuno, specificate nell'indirizzo  il  nome della famiglia ospitante, ponendolo al secondo rigo, e
 Il  gentiluomo ha per massima che val meglio manifestare il
gentiluomo ha per massima che val meglio manifestare  il  proprio senno tacendo che parlando. Poi che tacere, è in
parlare e di tacere si presentano con la medesima facilità.  Il  gentiluomo preferisce il profitto durevole che gli viene
con la medesima facilità. Il gentiluomo preferisce  il  profitto durevole che gli viene dalle prime alle momentanee
le ultime. Tutti i maestri di saggezza hanno raccomandato  il  silenzio. Lo raccomandano pure le seguenti massime arabe:
massime arabe: «Non dire all'amico ciò che non deve sapere  il  nemico». «È necessario ch'io custodisca il mio segreto;
non deve sapere il nemico». «È necessario ch'io custodisca  il  mio segreto; esso è mio prigioniero; ma se me lo lascio
io prigioniero suo». «Dall'albero del silenzio pende  il  frutto della tranquillità». Saper tacere a tempo e luogo
Saper tacere a tempo e luogo non è punto facile.  Il  talento del silenzio e, come quello del parlare a
perchè no? Sicuro:anche  il  contadino deve avere e rispettare il suo «galateo». I più
no? Sicuro:anche il contadino deve avere e rispettare  il  suo «galateo». I più sogliono ritenere che «contadino» o
smentire questa credenza - purtroppo generale - che abbassa  il  livello della classe. Ma come? Il come è presto detto:
generale - che abbassa il livello della classe. Ma come?  Il  come è presto detto: abituando i contadini ad osservare il
Il come è presto detto: abituando i contadini ad osservare  il  «galateo». Il galateo? Ma che cos'è il «galateo»? Sono le
detto: abituando i contadini ad osservare il «galateo».  Il  galateo? Ma che cos'è il «galateo»? Sono le regole sommarie
ad osservare il «galateo». Il galateo? Ma che cos'è  il  «galateo»? Sono le regole sommarie della buona educazione,
buona società. E forse che anche i contadini non hanno  il  diritto e il dovere di vivere fra loro secondo le regole
E forse che anche i contadini non hanno il diritto e  il  dovere di vivere fra loro secondo le regole della buona
da questo punto di vista, essi sentono maggiormente  il  dovere di osservare le buone regole del «galateo». Il quale
il dovere di osservare le buone regole del «galateo».  Il  quale per quanto sia comune a tutti i viventi, ha tuttavia
civili e religiose. Le prime devono essere compiute entro  il  più breve tempo possibile e sono uguali qualunque sia la
dello stato civile del luogo a cui sarà altresì presentato  il  neonato. L'uffiziale dello stato civile potrà per
nascita la dichiarazione non potrà farsi se non osservato  il  procedimento stabilito per la rettificazione degli atti
delegato dello stabilimento in cui ebbe luogo  il  parto. La dichiarazione può anche essere fatta dalla madre
steso immediatamente dopo. L'atto di nascita deve enunciare  il  comune, la casa, il giorno e l'ora della nascita, il sesso
dopo. L'atto di nascita deve enunciare il comune, la casa,  il  giorno e l'ora della nascita, il sesso del neonato ed il
il comune, la casa, il giorno e l'ora della nascita,  il  sesso del neonato ed il nome che gli è stato dato. Se il
il giorno e l'ora della nascita, il sesso del neonato ed  il  nome che gli è stato dato. Se il dichiarante non dà un nome
il sesso del neonato ed il nome che gli è stato dato. Se  il  dichiarante non dà un nome al neonato, vi supplirà
al neonato, vi supplirà l'uffiziale dello stato civile. Se  il  parto è gemello se ne farà menzione nei due atti esprimendo
chi 2°. Quando al momento della dichiarazione di nascita,  il  bambino non fosse vivo, l'ufficiale dello stato civile
conto della dichiarazione che si facesse dai comparenti che  il  bambino sia nato vivo o morto. Se la nascita è da unione
unione legittima, la dichiarazione deve inoltre enunciare  il  nome e cognome, la professione e il domicilio del padre, e
deve inoltre enunciare il nome e cognome, la professione e  il  domicilio del padre, e della madre. Se la nascita proviene
unione illegittima, la dichiarazione non può enunciare che  il  nome e cognome, la professione e il domicilio del genitore
non può enunciare che il nome e cognome, la professione e  il  domicilio del genitore o dei genitori dichiaranti. Quando
dichiarazione è fatta da altre persone non si enuncierà che  il  nome e cognome, la professione e il domicilio della madre
non si enuncierà che il nome e cognome, la professione e  il  domicilio della madre se consta per atto autentico che
 Il  diritto alla verità s'offende colla menzogna e
e coll'inganno, quando cioè a parole od a fatti s'induce  il  prossimo nell'errore - Che brutta cosa la doppiezza! Essa
alla verità, che è di Dio candida figlia ; mentre  il  demonio è mentitor e padre di menzogna. Sia pertanto
è mentitor e padre di menzogna. Sia pertanto semplice  il  vostro discorso: é? è : non é? non é. E se a tempo e luogo
lecito indurre con simulazioni, reticenze, od altro mezzo  il  prossimo nell'errore:
 Il  lutto varia secondo i luoghi e le condizioni. Nell'Italia
secondo i luoghi e le condizioni. Nell'Italia meridionale  il  lutto è quasi perpetuo per le vedove; e l'uomo lo porta
delle rasce nere e vi si lasciano finchè le intemperie e  il  sole le abbiano scolorite, staccate e disperse. Una persona
che abbia perduto un suo caro ha obbligo di rispetto verso  il  morto, e di riguardo verso l'opinione pubblica, di
pubblica, di osservare rigorosamente le regole del lutto.  Il  vestito nero non aggiunge nulla al dolore della perdita
al dolore della perdita sofferta: questo si sa. Ma rafferma  il  ricordo del povero morto e lo continua fra gli amici e i
dalla società, chiamano sfoggio ridicolo e anche impostura,  il  lutto, che è dimostrazione di affetto e forma di dolore; e
d' animo incapaci di ribellarsi alle tradizioni e agli usi.  Il  lutto è in relazione diretta con il culto dei morti, che
tradizioni e agli usi. Il lutto è in relazione diretta con  il  culto dei morti, che ora più che mai, è vivo e sentito.
i cimiteri, dove i monumenti, le piante, i fiori, dicono  il  ricordo costante, la pietosa tenerezza, il dolore, che il
i fiori, dicono il ricordo costante, la pietosa tenerezza,  il  dolore, che il tempo mitiga ma non soffoca mai. La civiltà
il ricordo costante, la pietosa tenerezza, il dolore, che  il  tempo mitiga ma non soffoca mai. La civiltà nel suo
mai. La civiltà nel suo vertiginoso progredire, affina  il  sentimento e non lo serra nelle strettoie dell'indifferenza
strettoie dell'indifferenza come vorrebbero alcuni. E più  il  sentimento è raffinato e più sente il rispetto e il dovere,
alcuni. E più il sentimento è raffinato e più sente  il  rispetto e il dovere, ed ha bisogno delle esterne
E più il sentimento è raffinato e più sente il rispetto e  il  dovere, ed ha bisogno delle esterne dimostrazioni dell'uno
perfino al porta fazzoletto ed alle minuscole pezzuole.  Il  lutto dura un anno per i genitori e due per il marito e la
pezzuole. Il lutto dura un anno per i genitori e due per  il  marito e la moglie. Alcuni portano il lutto stretto per i
i genitori e due per il marito e la moglie. Alcuni portano  il  lutto stretto per i genitori soli sei mesi ; e sei mesi il
il lutto stretto per i genitori soli sei mesi ; e sei mesi  il  mezzo lutto. Si porta il lutto per i nonni, per i fratelli,
soli sei mesi ; e sei mesi il mezzo lutto. Si porta  il  lutto per i nonni, per i fratelli, le sorelle, i cognati,
per i cugini quando sieno persone eminenti. La vedova porta  il  così detto lutto pesante; abito di lana o di crespo senza
marito, non si consola mai d'averlo perduto; anzi accarezza  il  suo dolore con un tributo di affetto, di stima, forse anche
di affetto, di stima, forse anche di riconoscenza; e con  il  lutto rigoroso dice a tutti che nel suo cuore è sempre vivo
costante. Ma ci sono anche le donne che non hanno amato  il  marito con tutta la potenza del cuore; e queste spesso
dovrebbero fare una soverchia pubblicità del loro lutto,  il  quale quando sia rigorosissimo e prolungato dice
dice chiaramente i sentimenti della vedova. Usino  il  lutto doveroso, non il doloroso, se mi eè permesso di
i sentimenti della vedova. Usino il lutto doveroso, non  il  doloroso, se mi eè permesso di spiegarmi così; e non lo
di spiegarmi così; e non lo portino più di un anno che è  il  tempo prescritto in Italia. Sarebbe stridente e poco
al crespo, la garza o la grenadine opaca senza guarnizione.  Il  velo può non essere lungo ed e concesso qualche ornamento
i brillanti; ma non le pietre colorate. L'uomo porta  il  lutto nel cappello, con una striscia più o meno alta di
nero. Non è necessario che l'uomo vesta rigorosamente  il  nero; ma è però bene che lo faccia, specie se porta il
il nero; ma è però bene che lo faccia, specie se porta  il  lutto di vedovo o di figlio. Ed in tal caso vestirà di
di panno nero opaco, con cravatta nera, guanti neri.  Il  mezzo lutto consente la cravatta bianca, il panciotto
guanti neri. Il mezzo lutto consente la cravatta bianca,  il  panciotto bianco e il mantello di colore con la fascia al
lutto consente la cravatta bianca, il panciotto bianco e  il  mantello di colore con la fascia al braccio. Per un lutto
braccio. Per un lutto di parenti, l'uomo usa generalmente  il  crespo al braccio; usanza che venne in vigore da noi per il
il crespo al braccio; usanza che venne in vigore da noi per  il  lutto generale che seguì la morte del Gran Re d'Italia, il
il lutto generale che seguì la morte del Gran Re d'Italia,  il  Re Galantuomo. Fra tutti i lutti, il più doloroso è certo
del Gran Re d'Italia, il Re Galantuomo. Fra tutti i lutti,  il  più doloroso è certo quello dei genitori per i figli. Un
hanno la somma sventura di perdere un figlio, seppelliscono  il  proprio cuore con esso. E il loro strazio è cosi violento,
un figlio, seppelliscono il proprio cuore con esso. E  il  loro strazio è cosi violento, così compreso da tutti, che
passeggiate molto frequentate. Chi all'estero rappresenta  il  proprio paese, un console o ambasciatore o ministro, deve
o ministro, deve portare e far portare a la famiglia  il  lutto dei propri sovrani. Il lutto per gli avi dura sei
e far portare a la famiglia il lutto dei propri sovrani.  Il  lutto per gli avi dura sei mesi; tre mesi per gli zii,
fratelli e sorelle; sei settimane pei cugini; tre mesi per  il  tutore e il padrino. Per i sovrani il lutto si porta tre
sorelle; sei settimane pei cugini; tre mesi per il tutore e  il  padrino. Per i sovrani il lutto si porta tre settimane. I
cugini; tre mesi per il tutore e il padrino. Per i sovrani  il  lutto si porta tre settimane. I fanciulli prima di dodici
tre settimane. I fanciulli prima di dodici anni non portano  il  lutto che per i genitori e i nonni. Una persona in lutto
visite di condoglianza non si fanno nei giorni fissati per  il  ricevimento. La signora dopo la morte di uno dei suoi cari,
nel commercio?  Il  giorno che aprirò un'ombrelleria, una cappelleria, una
c'è fra un ombrello di seta e uno di cotone e conosceranno  il  prezzo delle brioches, ma ignorano che cos'è un cliente. Lo
brioches, ma ignorano che cos'è un cliente. Lo dirò io:  Il  cliente è un signore che ha opinioni o non ne ha. Se ha
Chi non sa comportarsi così, faccia la guardia carceraria o  il  Ricevitore del Registro, ma non il commesso, anche se è
la guardia carceraria o il Ricevitore del Registro, ma non  il  commesso, anche se è laureato in Scienze Economiche. Le
in una discussione con un cliente, anche se ha creduto  il  contrario». In omaggio a questo principio, in certi grandi
in scena un piccolo dramma, meritevole di essere riassunto:  il  cliente o la cliente insodisfatta chiama il capo reparto,
riassunto: il cliente o la cliente insodisfatta chiama  il  capo reparto, il quale risponde: - Mi pare che lei abbia
cliente o la cliente insodisfatta chiama il capo reparto,  il  quale risponde: - Mi pare che lei abbia ragione.
stagione e del sesso, e preme un campanello: - Chiamatemi  il  signor Smith. Il signor Smith si presenta con un pallore di
sesso, e preme un campanello: - Chiamatemi il signor Smith.  Il  signor Smith si presenta con un pallore di sonnambulo, e il
Il signor Smith si presenta con un pallore di sonnambulo, e  il  severo funzionario riassume il fatto esposto dalla signora,
un pallore di sonnambulo, e il severo funzionario riassume  il  fatto esposto dalla signora, e conclude : - Poichè quel
perchè da questo momento non fate più parte della Casa.  Il  cliente esce, elettrizzato per aver stravinto. Il rimorso
Casa. Il cliente esce, elettrizzato per aver stravinto.  Il  rimorso di aver messo sulla strada un padre di famiglia gli
qualche tempo a fare delle lagnanze e delle proteste. Ma se  il  giorno dopo o dopodomani, o il prossimo lunedì si
e delle proteste. Ma se il giorno dopo o dopodomani, o  il  prossimo lunedì si presentasse all'ufficio reclami, per
all'ufficio reclami, per nuove lagnanze, ritroverebbe  il  severo funzionario deciso a dargli ragione, a convocare il
il severo funzionario deciso a dargli ragione, a convocare  il  responsabile signor Smith, a licenziarlo sui due piedi,
signor Smith, a licenziarlo sui due piedi, perchè  il  signor Smith pagato dalla casa per recitare la parte del
per recitare la parte del capro espiatorio che, consacrando  il  principio che il cliente ha sempre ragione, si presta a
del capro espiatorio che, consacrando il principio che  il  cliente ha sempre ragione, si presta a farsi mettere sul
presta a farsi mettere sul lastrico mezza dozzina di volte  il  giorno.
 il  signore? Prima di sedersi, aspetta che la signora si sia
delle pietanze proporrà le migliori, ma non insisterà per  il  petto di tacchino tartufato se lei invece preferisce una
e li proponga alla signora. Non dimentichi di versarle  il  vino e l'acqua, se il cameriere è occupato altrove. Se lei
signora. Non dimentichi di versarle il vino e l'acqua, se  il  cameriere è occupato altrove. Se lei non fuma, prima di
per un attimo almeno, raggelerebbe anche la signora, compri  il  mazzetto che viene offerto e abbia, nel pagarlo, la forza
nel pagarlo, la forza di sorridere. E quando si avvicinerà  il  solito canzonettista, capitoli ancora, con buona grazia, e
e chieda alla signora qual è la canzone che preferisce.  Il  conto verrà esaminato con assoluta impassibilità. Se è
davanti alla signora. Tutt'al più, si farà chiamare  il  maître e gli si dirà: « Abbia la cortesia di esaminare il
il maître e gli si dirà: « Abbia la cortesia di esaminare  il  conto: ci deve essere un errore ». Il maître capirà a volo
cortesia di esaminare il conto: ci deve essere un errore ».  Il  maître capirà a volo e quasi certamente il conto tornerà
un errore ». Il maître capirà a volo e quasi certamente  il  conto tornerà debitamente smorzato.
la sposa dovrà rassegnarsi... ad aver freddo (a meno che  il  suo vestito sia fatto di un tessuto misto lana e seta).
misto lana e seta). Comunque, la stola di ermellino, o  il  semplice mantello, che l'ha protetta durante il tragitto
o il semplice mantello, che l'ha protetta durante  il  tragitto dalla casa alla chiesa dovrà rimanere in macchina.
però, l'avrà prudentemente costretta a infilarsi sotto  il  vestito una calzamaglia completa, tipo sci, di lana
una calzamaglia completa, tipo sci, di lana leggera. Se  il  suo giro di vita ne risulterà impercettibilmente allargato,
impercettibilmente allargato, in compenso non avrà  il  naso rosso né rischierà di rispondere con uno starnuto alla
eccitanti — Rimedi semplici — Non trascurare i sintomi —  Il  coraggio — La pazienza — La signora è indisposta — La
La signora è indisposta — La malattia — La convalescenza —  Il  medico delle signore — La donna e la bicicletta — Il busto
— Il medico delle signore — La donna e la bicicletta —  Il  busto — Il bagno — La donna e l' automobile — Ginnastica —
delle signore — La donna e la bicicletta — Il busto —  Il  bagno — La donna e l' automobile — Ginnastica — Ciò che
 Il  piacere di sedersi a tavola con una bella apparecchiatura e
a tavola con una bella apparecchiatura e di riscoprire  il  piacere di una conversazione rilassata e il sapore della
e di riscoprire il piacere di una conversazione rilassata e  il  sapore della cucina «vera» fatta di sughi, intingoli e
garbo. Quindi aspettiamo che sia la padrona di casa a «dare  il  via» prendendo il tovagliolo, e come lei mettiamolo
che sia la padrona di casa a «dare il via» prendendo  il  tovagliolo, e come lei mettiamolo leggermente spiegato
appoggiato accanto al piatto mentre si mangia! -se abbiamo  il  rossetto sulle labbra, un gesto davvero cortese è quello di
con un fazzoletto di carta prima di iniziare a usare  il  tovagliolo, così da non macchiare (spesso in maniera
vari che vanno presi senza dare nell'occhio; se lo fa  il  nostro vicino, è vietatissimo chiedergli conto e ragione
è qualcun altro a versare a noi, non «aiutiamolo» alzando  il  bicchiere incontro alla bottiglia; l'acqua non si rifiuta
incontro alla bottiglia; l'acqua non si rifiuta mai,  il  vino sì, ma basta dire «no grazie», senza coprire il
mai, il vino sì, ma basta dire «no grazie», senza coprire  il  bicchiere con la mano; -è molto maleducato bere vino e
bere vino e rosicchiare pane e grissini prima che inizi  il  pasto (l'acqua, naturalmente, non ha controindicazioni);
-prima di bere è obbligatorio pulirsi le labbra con  il  tovagliolo, gesto che verrà ripetuto subito dopo aver
un appannaggio della categoria. E ricordiamoci di «alzare  il  gomito», nel senso di non tenerlo appoggiato sulla tavola
piatto dei vicini, assaggiare, prendere «solo un boccone»?  Il  galateo lo concede solamente durante una romantica cenetta
-per bere posiamo le posate sul piatto: la forchetta o  il  cucchiaio per il primo con la parte convessa verso il basso
le posate sul piatto: la forchetta o il cucchiaio per  il  primo con la parte convessa verso il basso e il manico a
o il cucchiaio per il primo con la parte convessa verso  il  basso e il manico a destra (a sinistra, per i mancini), la
per il primo con la parte convessa verso il basso e  il  manico a destra (a sinistra, per i mancini), la forchetta
per i mancini), la forchetta (con i rebbi in gù) e  il  coltello nella posizione delle lancette dell'orologio sulle
Quando abbiamo finito di mangiare, in attesa di portare via  il  piatto, mettiamo le posate nella posizione delle lancette
sulle 6; -il coltello non va usato per tagliare  il  pesce, la verdura e tutti i cibi a base di uova (comprese
dolci, gelati e frutta «al cucchiaio»; di lato per sorbire  il  brodo; - cucchiaio e forchetta non si devono riempire
brindisi non è garbato toccare i bicchieri: basta alzare  il  proprio all'altezza del viso in un gesto simbolico; - il
il proprio all'altezza del viso in un gesto simbolico; -  il  comportamento più inelegante a tavola è quello di chi
tenendo la bocca chiusa e le orecchie aperte mi sembra  il  modo perfetto per definire il commensale garbato! -non è
le orecchie aperte mi sembra il modo perfetto per definire  il  commensale garbato! -non è mai elegante fare «scarpetta»
è mai elegante fare «scarpetta» col pane per raccogliere  il  sugo: è concesso solo in famiglia, purché non abbia la
solo in famiglia, purché non abbia la pretesa di pulire  il  piatto a specchio.
 il  papa, la signora si veste di nero e fa atto di baciargli il
il papa, la signora si veste di nero e fa atto di baciargli  il  piede. Generalmente il papa rifiuta questo omaggio e porge
veste di nero e fa atto di baciargli il piede. Generalmente  il  papa rifiuta questo omaggio e porge la mano a baciare.
pasto de' cani. Dopo che Achille ha attaccato egli stesso  il  cadavere d'Ettore al suo carro, dopo che lo ha strascinato
al suo carro, dopo che lo ha strascinato tra i sassi e  il  fango, sferzando a più non posso i suoi cavalli, dopo che
a più non posso i suoi cavalli, dopo che ne ha fatto  il  più feroce strazio, il poeta viene a dirci
i suoi cavalli, dopo che ne ha fatto il più feroce strazio,  il  poeta viene a dirci
 il  felice regno di Luigi XIV, l'uso di accompagnare sin nel
veniva definito alla gloriosa Corte di re Sole. Un giorno,  il  duca di Coislin ricevè la visita di un ambasciatore. Al
ricevè la visita di un ambasciatore. Al momento in cui  il  diplomatico fu per congedarsi, il duca insistè per
Al momento in cui il diplomatico fu per congedarsi,  il  duca insistè per accompagnarlo fino al portone del palazzo,
del De Coislin, si credè in dovere di rifiutare l'onore. Ma  il  duca insisteva e... il diplomatico insisteva; quei due
in dovere di rifiutare l'onore. Ma il duca insisteva e...  il  diplomatico insisteva; quei due uomini "superlativamente
Ad un tratto l'ambasciatore, disperando di poter convincere  il  duca a non prodigargli tanta eccessività di onore, prese la
ne chiuse la porta e fuggì verso la sua carrozza. Ma  il  duca De Coislin non era uomo da perdere la bussola per così
costui raggiungeva la propria carrozza gli si parò dinanzi  il  "superlativamente educato„ gentiluomo, il quale
si parò dinanzi il "superlativamente educato„ gentiluomo,  il  quale inchinandoglisi, gridò, sbuffando per la corsa: — Ah,
Lo spettro della decadenza turba  il  sonno e le veglie degli artisti e delle donne belle. Quanto
donna! Non offendere né gli uni né le altre ricordando loro  il  fulgido passato. Se la donna ti dice che non è più bella
come una volta, rispondile che lo è ancora; che ha perso  il  fascino, rispondile che ne ha di più; che non è più
più; che non è più desiderabile, rispondile che non conosce  il  suo charme, il suo glamour, il suo it, il suo quid. Se agli
più desiderabile, rispondile che non conosce il suo charme,  il  suo glamour, il suo it, il suo quid. Se agli uomini molto
rispondile che non conosce il suo charme, il suo glamour,  il  suo it, il suo quid. Se agli uomini molto vecchi fa piacere
che non conosce il suo charme, il suo glamour, il suo it,  il  suo quid. Se agli uomini molto vecchi fa piacere sentir
parlare di quelli che hanno oltrepassato abbondantemente  il  secolo, alle mature signore che furono belle parlerai di
per tre giorni al canonico de Châteauneuf, per dirgli di sì  il  giorno in cui lei compiva settant'anni. A darle ragione, o
di quel giovanotto precocemente filosofo, che ebbe  il  malgarbo di ascoltare, senza interromperla, una signora che
vorrei che  il  popolo col suo naturale buon senso facesse a se medesimo
a se medesimo questo ragionamento: se al giuoco del lotto  il  Governo non ci trovasse il suo tornaconto, guadagnandovi
se al giuoco del lotto il Governo non ci trovasse  il  suo tornaconto, guadagnandovi cadun anno de' bei milioni,
tempo egli giunse a possedere tutte le noci del paese. Ma  il  Governo, lui, non si contenta né di nocciuole, né di
de' bei danari, vuole dei milioni. E questi milioni è  il  popolo, il buon popolo che strilla sotto il peso delle
danari, vuole dei milioni. E questi milioni è il popolo,  il  buon popolo che strilla sotto il peso delle imposte, che si
milioni è il popolo, il buon popolo che strilla sotto  il  peso delle imposte, che si lagna della scarsità del salari,
lagna della scarsità del salari, della carezza dei viveri,  il  quale glieli regala largamente, generosamente, togliendosi
quale glieli regala largamente, generosamente, togliendosi  il  pane di bocca, per gettarlo nelle fauci insaziabili del
ai banchi della usura; sono i sequestri, sono la fame, sono  il  disonore degli individui e delle famiglie.
di intraprendere al telefono  il  racconto di un pettegolezzo-fiume, la signora farà bene ad
chiamato l'iniziativa di raddoppiare o no la comunicazione.  Il  signore non coprirà di contumelie le signorine del telefono
Per loro questi sfoghi sono un diversivo, mentre per  il  suo interlocutore sono una manifestazione di villania. Chi
di rispondere all'apparecchio. Oltre a tutto, correrebbe  il  rischio di sentirli dire: « Chi è? La signora Rossi? quella
di sentirli dire: « Chi è? La signora Rossi? quella che  il  babbo dice che ha la parrucca? », o qualcosa di altrettanto
rispondere che « la signora è uscita » dopo aver chiesto  il  nome di chi parla. Facendo così lascerebbe l'interlocutore
di chi parla. Facendo così lascerebbe l'interlocutore con  il  sospetto che la signora sia uscita solo per lui. Ecco un
Cameriera: Mi dispiace, ma la signora non è in casa. E  il  povero ingegner Rossi riaggancerà il ricevitore, covando il
non è in casa. E il povero ingegner Rossi riaggancerà  il  ricevitore, covando il sospetto che la signora Bianchi non
il povero ingegner Rossi riaggancerà il ricevitore, covando  il  sospetto che la signora Bianchi non sia in casa, solo per
per un motivo o per l'altro avete un debito,  il  vostro primo pensiero sia quello di saldarlo il più presto
un debito, il vostro primo pensiero sia quello di saldarlo  il  più presto possibile. Anche i piccoli debiti devono essere
vi costringono a rimandare la restituzione, scusatevi con  il  vostro creditore e spiegategli serenamente la situazione
di gioco vanno saldati subito: dopo la partita o al massimo  il  giorno seguente. Quando avete concordato con il vostro
al massimo il giorno seguente. Quando avete concordato con  il  vostro creditore varie scadenze rateali, mantenete
volta. Se per una circostanza imprevista doveste ritardare  il  pagamento della rata, avvertite in tempo utile spiegando il
il pagamento della rata, avvertite in tempo utile spiegando  il  motivo e precisando la data a cui rimandate l'operazione.
vuol essere male educata, in viaggio, cerca sempre di aver  il  miglior posto, in vagone semplice, nello sleeping, in
male educata, in viaggio, non cede la destra, non si cava  il  cappello; non saluta; non s'inchina; non presta il suo
si cava il cappello; non saluta; non s'inchina; non presta  il  suo giornale; non presta il suo orario; non solleva il
non s'inchina; non presta il suo giornale; non presta  il  suo orario; non solleva il cristallo dello sportello; non
il suo giornale; non presta il suo orario; non solleva  il  cristallo dello sportello; non tira la tendina contro il
il cristallo dello sportello; non tira la tendina contro  il  sole; non dice il nome della stazione, a cui si è arrivati;
sportello; non tira la tendina contro il sole; non dice  il  nome della stazione, a cui si è arrivati; non ha freddo,
sua toilette, sfoglia i suoi libri, va e viene attraverso  il  vagone, senza chiedere mai il permesso. In albergo, la
libri, va e viene attraverso il vagone, senza chiedere mai  il  permesso. In albergo, la persona male educata fischia,
senza curarsi del vicino: gitta le sue scarpe contro  il  muro, se ode un rumore: chiama il cameriere e la cameriera
le sue scarpe contro il muro, se ode un rumore: chiama  il  cameriere e la cameriera a distesa, senza occuparsi, se gli
altri dormono: scende alla table d'hôte tardi e vi legge  il  giornale: si serve del miglior pezzo e se vi è un residuo
è un residuo d'insalata, lo prende tutto: comincia a fumare  il  suo sigaro a tavola e in sala di lettura, prende, per
ed illustrati. La persona male educata non cede mai  il  suo posto in battello, in barca, alla dogana, in carrozza,
postale, a quello telegrafico, dovunque sarebbe amabile  il  cederlo; in teatro, in sala da giuoco, al café - concert
al sesso, né alla condizione dei suoi vicini. In trattoria,  il  viaggiatore male educato occupa il miglior tavolino, presso
vicini. In trattoria, il viaggiatore male educato occupa  il  miglior tavolino, presso il caminetto, lontano dagli
viaggiatore male educato occupa il miglior tavolino, presso  il  caminetto, lontano dagli tziganes che suonano troppo forte,
dagli tziganes che suonano troppo forte, e sequestra  il  miglior cameriere: nei musei, nelle gallerie, nei ritrovi
sta meglio, dove non si ha caldo e dove non si ha freddo.  Il  viaggiatore male educato, facendo questo per principio, è
incontra un altro viaggiatore, male educato più di lui.  Il  che accade: accade spesso!
 Il  calorico è un fluido sottilissimo, elastico, invisibile e
c'è più o meno in tutti i corpi, ed è la causa del calore.  Il  fuoco, il sole, gli animali, l'aria, i legnami, i metalli,
meno in tutti i corpi, ed è la causa del calore. Il fuoco,  il  sole, gli animali, l'aria, i legnami, i metalli, i marmi e
animali, l'aria, i legnami, i metalli, i marmi e perfino  il  ghiaccio contengono calorico. Il calorico , penetrando nei
metalli, i marmi e perfino il ghiaccio contengono calorico.  Il  calorico , penetrando nei corpi, li dilata; voglio dire li
voglio dire li allarga, li allunga, ossia ne aumenta  il  volume. Ciò è visibilissimo nello spirito di vino e nel
sia calda, cioè che abbia in sè molto calorico. Se invece  il  calorico esce dai corpi, o diminuisce, i corpi si
essi tendono a mettersi al medesimo grado di calore, cioè  il  più caldo va cedendo il suo calore al freddo. Considerando
al medesimo grado di calore, cioè il più caldo va cedendo  il  suo calore al freddo. Considerando questi fatti, si è
calore al freddo. Considerando questi fatti, si è costruito  il  termometro. Il termometio è un tubetto di vetro terminato
Considerando questi fatti, si è costruito il termometro.  Il  termometio è un tubetto di vetro terminato da un'estremità
l'aria, poi si chiude o spirito di vino o mercurio : e  il  tubetto di vetro è applicato ad una lastra di metallo o ad
fra linea e linea si chiama grado. Lo spirito di vino o  il  mercurio, di mano in mano che ricevono in sè il calorico,
di vino o il mercurio, di mano in mano che ricevono in sè  il  calorico, si dilatano ; e al contrario, di mano in mano che
mano in mano che lo vanno perdendo si restringono. Quando  il  mercurio o lo spirito di vino si dilata , ci sale nel tubo;
sale nel tubo; quando si restringe, esso discende. Ponendo  il  termometro alla temperatura del ghiaccio che comincia a
alla temperatura del ghiaccio che comincia a dileguare ,  il  mercurio o lo spirito di vino si restringe o si abbassa : e
quelle sostanze si fermano si segni zero. Poi s'immerga  il  termometro nell'acqua bollente; quelle sostanze saliranno,
che deve servire per la risposta. La delicatezza ed  il  buon senso suggeriscono a chi e quando si può ed è
a chi e quando si può ed è necessario accludere  il  francobollo. In tal caso il francobollo lo si deve
può ed è necessario accludere il francobollo. In tal caso  il  francobollo lo si deve appiccicare per un angolo a un
mai nella lettera la busta col proprio indirizzo e  il  francobollo, che sarebbe una indelicatezza lasciando
lasciando supporre la possibilità che altrimenti  il  francobollo potrebbe servire ad altro.
e le operaie dovrebbero essere retribuiti subito dopo  il  lavoro. Che se l'uso vuole che il pagamento si faccia dopo
retribuiti subito dopo il lavoro. Che se l'uso vuole che  il  pagamento si faccia dopo presentato il conto, per amore
se l'uso vuole che il pagamento si faccia dopo presentato  il  conto, per amore della delicatezza, anzi dell'umanita, la
delicatezza, anzi dell'umanita, la signora non dimentichi  il  povero, il timido appello a la sua giustizia, in una
anzi dell'umanita, la signora non dimentichi il povero,  il  timido appello a la sua giustizia, in una cassetta della
a chi ha lavorato per lei, l'umiliazione di rammentare  il  credito, quasi d'implorare il dovuto, il giusto compenso
l'umiliazione di rammentare il credito, quasi d'implorare  il  dovuto, il giusto compenso del lavoro, della fatica. La
di rammentare il credito, quasi d'implorare il dovuto,  il  giusto compenso del lavoro, della fatica. La signora per
per mala abitudine. Pensi che l'operaio che le reca  il  conticino, ha forse bisogno di quelle poche lire per
lire per l'affitto della casa, per la balia del bimbo, per  il  brodo della madre malata, magari per il pane di quel
del bimbo, per il brodo della madre malata, magari per  il  pane di quel giorno. Pensi che l'operaio il quale si
magari per il pane di quel giorno. Pensi che l'operaio  il  quale si presenta timidamente in casa sua per la dovuta
del dovere. Ed è dovere santo quello di retribuire  il  lavoro comandato ed eseguito. Ci sono delle signore che non
al fabbro, al calzolaio, a la cucitrice e via e via, tirano  il  prezzo con ostinazione, quasi con crudeltà. Si può notare e
Si può notare e correggere l'esagerazione; ma quando  il  prezzo fosse stato convenuto, o pure si trovasse, come si
o pure si trovasse, come si dice, onesto, non si dia  il  meschino spettacolo di diminuire di qualche lira, magari
diminuire di qualche lira, magari anche di pochi centesimi,  il  pagamento. Sopra tutto, non si approfitti per ciò della
gli impegni di chi è costretto a guadagnarsi la vita con  il  proprio lavoro, non faccia mai desiderare la dovuta
mai desiderare la dovuta retribuzione, non obblighi chi ha  il  tempo prezioso, a ripetute corse a casa sua per il compenso
chi ha il tempo prezioso, a ripetute corse a casa sua per  il  compenso meritato, ricordi che fra i suoi doveri di
ai bambini: «Vuoi più bene al papà o alla mamma?» E  il  piccolo prodigio rievocava, senza saperlo, il caso di
mamma?» E il piccolo prodigio rievocava, senza saperlo,  il  caso di Buridan, quel filosofo che andò a Ietto con Gianna
a Ietto con Gianna di Navarra e Margherita di Borgogna,  il  che gli valse la promozione a direttore dell'Università di
una bella carriera nell'insegnamento superiore, impari.  Il  bambino, dicevo, rievocava il caso dell'asino di Buridano,
superiore, impari. Il bambino, dicevo, rievocava  il  caso dell'asino di Buridano, che, posto fra due mucchi di
fra due mucchi di fieno equivalenti ed equidistanti... Ma  il  bambino, non si lasciava morir di fame, come quell'asino.
altri due. Altra domanda: «Che cosa farai da grande?» E  il  giovane genio rispondeva: «il pompiere, l'arcivescovo, il
E il giovane genio rispondeva: «il pompiere, l'arcivescovo,  il  palombaro». Ilarità. Una volta io ebbi l'improntitudine di
scemi, diano costantemente delle risposte sceme, affinchè  il  parentado pronostichi loro un brillante avvenire.
serviti a fine pasto come frutta, o all'inizio insieme con  il  prosciutto come entrée. In questo secondo caso si tratterà
si tratterà di una colazione rustica, molto semplice, e  il  tipo delle vivande successive sarà debitamente adeguato. I
interi o sbucciati: la preferenza è per la prima soluzione.  Il  prosciutto o il salame campagnolo, quando i fichi vengono
la preferenza è per la prima soluzione. Il prosciutto o  il  salame campagnolo, quando i fichi vengono portati a tavola
disinvolta non consentano di aumentare la porzione).  Il  fico va sbucciato con un minimo di attenzione. Non è
di attenzione. Non è difficile ma nemmeno molto facile:  il  trucco sta nel tenerlo fermo con la forchetta, incidendolo
nel tenerlo fermo con la forchetta, incidendolo a croce con  il  coltello dalla parte opposta al picciolo: sarà così
al picciolo: sarà così semplicissimo staccare, sempre con  il  coltello, la polpa dei quattro spicchi. Se i fichi sono già
già sbucciati, si mangeranno soltanto con la forchetta:  il  coltello è ammesso soltanto se insieme a servito il
il coltello è ammesso soltanto se insieme a servito  il  prosciutto. I fichi secchi appartengono alla categoria dei
le mandorle. Sono ammessi a tavola soltanto quando  il  pranzo ha un tono tipicamente familiare, altrimenti vanno
la visita ad un importuno. Elvezio parla d'un letterato  il  quale avea per vicino uno di questi si incomodi scioperati.
non sapendo che fare di sè stesso, va un giorno a ritrovare  il  letterato. Questi lo riceve a meraviglia, s'annoia con lui
lo scioperato va a portare altrove la sua noia. Egli parte,  il  letterato riprende il suo lavoro e dimentica il seccatore.
altrove la sua noia. Egli parte, il letterato riprende  il  suo lavoro e dimentica il seccatore. Alcuni giorni dopo si
Egli parte, il letterato riprende il suo lavoro e dimentica  il  seccatore. Alcuni giorni dopo si sente accusato di, non
e quindi tassato d'impulitezza; egli va dunque a ritrovare  il  suo vicino e gli dice: Signore, io sento che vi lagnate di
lamenti che null' altro provano fuorché io non ha come voi  il  bisogno delle visite l'inumanità d'annoiare il mio prossimo
ha come voi il bisogno delle visite l'inumanità d'annoiare  il  mio prossimo e l' ingiustiza di dirne male dopo d'averlo
male dopo d'averlo annoiato. Del resto ha detto benissimo  il  poeta, almeno in certi casi: » Vien sempre ad annoiarti il
il poeta, almeno in certi casi: » Vien sempre ad annoiarti  il  tuo vicino: » Per sempre liberartene vuoi tu ? » Prestagli
liberartene vuoi tu ? » Prestagli uno Zecchino , »Non  il  vedrai mai più.» * Il timore d' essere gravoso con una
tu ? » Prestagli uno Zecchino , »Non il vedrai mai più.» *  Il  timore d' essere gravoso con una visita diviene
diviene irragionevole ed é una specie di affronto quando  il  vantaggio che abbiamo in vista, è molto maggiore
che rechiamo, del che ne diede esempio quel contadino,  il  quale essendosi portato di notte alla casa d'un curato per
e interrottamente; della quale cosa ripreso dal curato,  il  villano rispose che avea timore di svegliarlo.
e facilmente si digerisce, in ispecialità allorquando  il  bue è giovane e sia stato nutrito di buone pasture. Quasi
sono la schiena, le parti deretane fino alla cavicchia,  il  culaccio, il dorso, lo scenello, il filetto. Il filetto è
le parti deretane fino alla cavicchia, il culaccio,  il  dorso, lo scenello, il filetto. Il filetto è la parte più
fino alla cavicchia, il culaccio, il dorso, lo scenello,  il  filetto. Il filetto è la parte più apprezzata, e si presta
cavicchia, il culaccio, il dorso, lo scenello, il filetto.  Il  filetto è la parte più apprezzata, e si presta benissimo
fanno ogni sorta d'intingoli e i più squisiti manicaretti.  Il  marmo di carne assai colorita e come marmorizzata di grasso
di carne assai colorita e come marmorizzata di grasso è  il  migliore. Il dorso, le costole coperte, il culaccio, i
assai colorita e come marmorizzata di grasso è il migliore.  Il  dorso, le costole coperte, il culaccio, i lombi, sono i
di grasso è il migliore. Il dorso, le costole coperte,  il  culaccio, i lombi, sono i pezzi che meglio convengono per
che meglio convengono per allessare. Prendete di preferenza  il  dorso, e ritiratene il piccolo filetto che tempesterete di
allessare. Prendete di preferenza il dorso, e ritiratene  il  piccolo filetto che tempesterete di lardo fino, e di cui
di cui formerete un buon antipasto od un arrosto. Disossate  il  vostro pezzo di bue, legatelo collo spago rotolando in
d'occhio con ogni cura, sia schiumandolo che moderandogli  il  fuoco, come si è detto, all'uopo di ottenere ad un tempo un
un brodo nutritivo e un allesso tenero e saporito. Guarnite  il  vostro pezzo di bue sia di una salsa di pomi d'oro, sia di
carote intiere; quindi tagliatele in due parti. Attorniate  il  vostro pezzo di bue allesso con un cuoricino di cavolo e
travail est la plus fortifiante et la plus saine, parce qu'  il  soulage l'homme non en lui apportant des douceurs, mais en
des douceurs, mais en lui demandant des éfforts.» Così  il  Taine, il grande storico e filosofo francese, la cui
mais en lui demandant des éfforts.» Così il Taine,  il  grande storico e filosofo francese, la cui mirabile opera
efficaci e salde consolazioni, valide difese contro  il  dolore. Infatti non vi è distrazione, non vi è affetto, non
alle tristezze della vita un' energia così possente come  il  lavoro. Ed io credo che Dio nella sua misericordia
decretò all' uomo come una pena, volle elargirgli intanto  il  mezzo più infallibile per sottrarsi alla schiavitù del vero
per sottrarsi alla schiavitù del vero castigo che è  il  rimorso, per riabilitarsi nobilmente e ricuperare sulla sua
nobilmente e ricuperare sulla sua fronte affaticata  il  suggello luminoso dell' immortalità. Nel lavoro è il più
il suggello luminoso dell' immortalità. Nel lavoro è  il  più sicuro oblio dei mali, poichè egli reclama il concorso
lavoro è il più sicuro oblio dei mali, poichè egli reclama  il  concorso delle nostre facoltà più valide, quelle appunto
delle nostre facoltà più valide, quelle appunto che  il  dolore tenterebbe di scemare e di atrofizzare. Nel lavoro è
uscire dall' egoismo per consacrarci all' opera che domanda  il  nostro amore e la nostra forza : e la dedizione completa è
è la invulnerabilità, perchè non ci apparteniamo più.  Il  lavoro è la preghiera, giacchè chi lavora s' eleva sulla
eleva sulla scala degli esseri e non commette basse azioni.  Il  lavoro può cancellare le più gravi macchie dalla coscienza,
non per godere. L' ideale sta in voi : l' ideale è  il  momento attuale se lavorerete in tutta coscienza. Lavorate
 Il  bimbo è adagiato nel guanciale, avvolto in biancheria
fra merletti preziosi e fiocchi e seta su cui si stende  il  ricco mantellino. È un primogenito. Ha per padrino il nonno
il ricco mantellino. È un primogenito. Ha per padrino  il  nonno paterno, per madrina la nonna materna. La donna che
paterno, per madrina la nonna materna. La donna che porta  il  bimbo, per recarsi alla Chiesa, sale in carrozza insieme
questa accompagna la creatura. Durante gli esorcismi,  il  padrino e la madrina stendono la mano destra senza guanto,
madrina stendono la mano destra senza guanto, insieme con  il  sacerdote sul capo del bimbo; la stendono un'altra volta
destra, prendono un cero acceso che rendono subito dopo che  il  prete ha benedetto il piccino in nome della Chiesa. Dopo il
acceso che rendono subito dopo che il prete ha benedetto  il  piccino in nome della Chiesa. Dopo il Battesimo, uscendo di
il prete ha benedetto il piccino in nome della Chiesa. Dopo  il  Battesimo, uscendo di Chiesa, le cerimonie cambiano di
Paese che vai usanza che trovi. Presso i protestanti,  il  compito del padrino e della madrina, consiste nel
cioè con voce alta e accento spiccato « Lo giuro! » quando  il  pastore domanda se egli promette e giura di serbarsi fedele
essi si associano a bassa voce. Presso gli israeliti  il  padrino e la madrina non hanno che ad assistere alla
RIVETTI CORONA è lieta di annunciare  il  fidanzamento di suo figlio Pier Giorgio con Lillian Livi
con Lillian Livi Piero e Maria Galli annunciano lieti  il  fidanzamento della loro figlia Maddalena con l'avvocato
Mario Petri e la Signora Ida Petri Coletti parteciperanno  il  matrimonio della loro figlia Luisa con l'Ingegner Pasquale
della loro figlia Luisa con l'Ingegner Pasquale Nelli  Il  Professore Federico Nelli e la Signora Pia Nelli Alessi
Federico Nelli e la Signora Pia Nelli Alessi partecipano  il  matrimonio del loro figlio Pasquale con la Signorina Luisa
avrà luogo nella Chiesa di S.Agnese in Piazza Navona  il  6 Dicembre 1959 alle ore 11.30 Roma, Viale Parioli, 3
DELLA SPOSA Piero e Irene Parisi all'Hotel Excelsior  il  giorno 5 Dicembre dopo le ore 18 Se INVITANO I GENITORI
Private Secretary Venillary presenter cette caide à l'eudéo  IL  PRINCIPE E LA PRINCIPESSA RUSPOLI in casa mercoledì 25
Aldobrandini Frascati INVITI A «COCKTAILS», DI TONO FORMALE  IL  CAVALIERE DEL LAVORO DOTT. SALVATORE ORLANDO E VETTA
DOTT. SALVATORE ORLANDO E VETTA ORLANDO ZENONI PARTECIPANO  IL  MATRIMONIO DELLA LORO FIGLIA IRMA CON IL DOTT. MANFREDO
ZENONI PARTECIPANO IL MATRIMONIO DELLA LORO FIGLIA IRMA CON  IL  DOTT. MANFREDO CAMPERIO LA SIGNORA ELEANOR CAMPERIO TERAY
CAMPERIO LA SIGNORA ELEANOR CAMPERIO TERAY PARTECIPA  IL  MATRIMONIO DI SUO FIGLIO MANFREDO CON LA SIGNORINA IRMA
(MILANO) PARTECIPAZIONE CON LA MADRE DELLO SPOSO VEDOVA  Il  Generale Gaetano Le Maître partecipa il matrimonio di sua
DELLO SPOSO VEDOVA Il Generale Gaetano Le Maître partecipa  il  matrimonio di sua figlia Arabella con l'Avv. Carlo Ungaro
con l'Avv. Carlo Ungaro L'Avvocato Filippo Ungaro partecipa  il  matrimonio di suo figlio Carlo con Arabella Le Maître La
figlio Carlo con Arabella Le Maître La cerimonia avrà luogo  il  27 Ottobre 1956 nella Chiesa di S.Andrea in Castiglioncello
PARTECIPAZIONE CON I GENITORI DEGLI SPOSI AMBEDUE VEDOVI  Il  Prof.Kurt Hruska e Hilde Hruska Ptack partecipano il
VEDOVI Il Prof.Kurt Hruska e Hilde Hruska Ptack partecipano  il  matrimonio della loro figlia Memi con il Barone Giuseppe
Ptack partecipano il matrimonio della loro figlia Memi con  il  Barone Giuseppe Chiaramonte Bordonaro di Gebbiarossa Maria
di Gebbiarossa Maria Fassini ved.Chiaramonte Bordonaro con  il  marito Generale Steno Pacini partecipa il matrimonio di suo
Bordonaro con il marito Generale Steno Pacini partecipa  il  matrimonio di suo figlio Giuseppe con Memi Hruska La
avrà luogo in Roma nella Chiesa di S.Onofrio al Gianicolo  il  27 Ottobre 1963 alle ore 11 Roma, Via dei Monti Parioli,10
Dott.Ing.Corrado Petrilli Fiamma Pintacuda annunciano  il  loro matrimonio La cerimonia avrà luogo il 14 Geannaio 1957
annunciano il loro matrimonio La cerimonia avrà luogo  il  14 Geannaio 1957 nella Chiesa di S.Andrea in
Attolico di Adelfia nata dei Conti Pietromarchi partecipa  il  matrimonio di sua figlia Maria Carmela con il Visconte
partecipa il matrimonio di sua figlia Maria Carmela con  il  Visconte William Herbert Hambleden La Viscontessa Hambleden
Viscontessa Hambleden nata Lady Patricia Herbert partecipa  il  matrimonio di suo figlio il Visconte William Herbert con
Lady Patricia Herbert partecipa il matrimonio di suo figlio  il  Visconte William Herbert con Maria Carmela Attolico dei
STRANIERO La Baronessa Bianca Franchetti Rocca partecipa  il  matrimonio di sua figlia Lorian con il Conte Don Loffredo
Rocca partecipa il matrimonio di sua figlia Lorian con  il  Conte Don Loffredo Gaetani Lovatelli dell'Aquila d'Aragona
Conte Don Loffredo Gaetani Lovatelli dell'Aquila d'Aragona  Il  Conte Filippo Lovatelli partecipa il matrimonio di suo
dell'Aquila d'Aragona Il Conte Filippo Lovatelli partecipa  il  matrimonio di suo figlio adottivo Conte Don Loffredo
nuziale avrà luogo nella Chiesa di S.Troverso di Preganniol  il  30 Giugno 1952 Villa Franchetti S.Troverso (Troverso)
Principessa di Castagneto nata Clarke partecipano  il  matrimonio della loro figlia Marcella con Giovanni Agnelli
Marcella con Giovanni Agnelli Giovanni Agnelli partecipa  il  suo matrimonio con Donna Marcella Caracciolo di Castagneto
nuziale avrà luogo nella Chiesa parrochiale di Osthoffen  il  giorno 19 Novembre 1953 alle ore 11.30 Chateau Grouvel