qualche nota, qualche breve volata su 'l clarino, con una sensazione geniale d'intimo benessere. Non esistevan più lo zucchero e il caffè, nè le latte
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urlare, ordinò sgarbata: - Dàgli quel pezzetto di zucchero che hai in tasca, Prissy. Qualche cosa per farlo tacere. So che ha fame, ma in questo
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troppo grande da pagare per la Causa? Era difficile avere seta per gli abiti, e zucchero e tè; ma queste erano cose sulle quali si poteva scherzare
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. Dominò l'impulso di dirgli schiettamente ciò che pensava di lui. Si prendono piú mosche con lo zucchero che con l'aceto, come diceva spesso Mammy, e lei
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a vendere alla Confederazione stoffe fatte di stracci, zucchero misto con sabbia, farina guasta, e cuoio d'infima qualità. A molte delle sue
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Rossella mise zia Pitty a letto e dopo averle dato una bevanda a base di alcool, zucchero e acqua, la lasciò in custodia di Prissy e della cuoca e
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ripugnante. Senza zucchero né crema, era amara come il fiele; la graminacea che doveva addolcirla ne migliorava assai poco il sapore. Respinse la tazza dopo il
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portaci due bicchieri, un po' di zucchero e qualche foglia di menta. - Non essere zucchero a Tara da un pezzo. E cavalli aver mangiato tutta la menta; e
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di schiavi di passaggio che si recavano ai campi di zucchero della Luisiana; ma le voci persistevano. - È un abolizionista, non vi è dubbio
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pollo gli piaceva il ventriglio e che metteva tre cucchiaini di zucchero nel caffè. Sí, la vita era piacevole: con Rossella... finché le si lasciava
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tutta zucchero e miele e diceva che pensava di sposarla appena avesse messo assieme un po' di denaro. Súsele mi ha fatto leggere la lettera. Rossella
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bariletto aperto di farina di granturco, un sacchetto di farina di frumento, una libbra di caffè, un poco di zucchero, un barattolo di sorgo e due
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nell'ora in cui contava di fare la sua cavalcata quotidiana, ella metteva la ciotola dello zucchero nelle mani di un negretto e gli diceva: - Danne una
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vecchio stallone di Mammà. Abbiamo visto Mammà fuori della stalla con un sacchetto di zucchero, che cercava di ammansirlo, e vi riusciva. I negri, tutti
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calzatura. Pochi di loro sapevano leggere e scrivere. Provenivano dalle piantagioni di cotone o di canna da zucchero, ma potevano votare tasse e leggi
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di preferenza le labbra. Poi gli offrì parecchie palle di zucchero su la palma della mano ben tesa. Il Moro accettò ogni cosa, dimostrando d'essere
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