chiesa, e deposta sull'altare di san Benedetto. Ivi il noto canonico disse la messa, la benedisse, ed io l'indossai. Era di lana nera ordinaria, con
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confessionale e del comunichino, pure, da egregia istitutrice che la era, m'imponeva la quotidiana confessione. Il canonico dal canto suo mostravasi
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a meno di amaramente condolersene. Poco appresso si recava dal canonico Savarese, allor vicario pro tempore, e lagnavasi energicamente con esso lui
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più lunghe di due secoli!! Frattanto il canonico non sapeva darsi pace di questo mio passo, e cercava d'infiacchire la poesia delle mie speranze con
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stato concesso quello che or veniva vietato a me. Il canonico tentava invano di rattemprarmi il cruccio; non fu possibile. Io mi abbandonava alla più
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antivenire un sì grave fatto. Impaurito dagl'istinti vendicativi del cardinale, il canonico scrisse con mano tremante un viglietto, nel quale mi
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mia, e non di vostra scelta." La priora m'aveva tenuto parole d'un vecchio canonico del vicinato, il quale spesso veniva a dir Messa nella chiesa del
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sofistici della sua logica, "Vuoi farmi un piacere?" mi disse. "Parla," risposi. "Attendo domani il mio confessore; quel canonico ha la dottrina di
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