Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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controllo durante i mesi che aveva passato viaggiando con  suo  padre. Quando era stata con Rhett a Charleston e a Nuova
finché le faceva piacere; addormentata fra le braccia di  suo  padre aveva girato teatri, trattorie, circoli di gioco.
durante quel viaggio e durante la malattia di Rossella e il  suo  soggiorno a Tara. Col passare del tempo, Rossella cercò di
per quanto i suoi desideri fossero stravaganti e il  suo  contegno maleducato. La incoraggiava a discorrere e la
i suoi genitori quando le pareva, contraddiceva  suo  padre e gli rispondeva a modo suo. Il padre si limitava a
ella facesse era ben fatto; e se avesse voluto la Luna,  suo  padre avrebbe cercato di andargliela a prendere. Era
dei suoi gesti graziosi. Gli piacevano la sua vivacità, il  suo  spirito e le smorfiette che faceva per mostrargli il suo
il suo spirito e le smorfiette che faceva per mostrargli il  suo  affetto. Benché fosse viziata, era una bimba cosí deliziosa
lui mancava il cuore di tentar di correggerla. Egli era il  suo  dio, il centro del suo piccolo mondo; e questo era troppo
tentar di correggerla. Egli era il suo dio, il centro del  suo  piccolo mondo; e questo era troppo prezioso per lui perché
sedeva a tavola accanto a lui mangiando alternamente dal  suo  piatto e dal proprio, e non permetteva che a Rhett di
e non permetteva che a Rhett di svestirla e di metterla nel  suo  lettino che era accanto a quello di lui. Rossella era
nel vedere la mano di ferro con cui la piccina governava  suo  padre. Chi avrebbe supposto che Rhett avrebbe preso la
di far «cavalcare una bimba sulla sella dinanzi a  suo  padre, con vestitino sollevato.» Rhett tenne conto
sella anche per Wade. Ma il bambino preferiva di molto il  suo  cane sanbernardo, ed Ella aveva paura di tutti gli animali.
gioia di Diletta era il non poter andare a cavalcioni come  suo  padre; ma quando egli le spiegò che cavalcare da amazzone
lungo la Via dell'Albero di Pesco; Rhett tratteneva il  suo  gran cavallo nero perché regolasse il suo passo su quello
tratteneva il suo gran cavallo nero perché regolasse il  suo  passo su quello del pony. A volte galoppavano per le strade
galline cani e fanciulli; Diletta picchiava Mr. Butler col  suo  scudiscio e Rhett frenava il suo cavallo con mano ferma, in
picchiava Mr. Butler col suo scudiscio e Rhett frenava il  suo  cavallo con mano ferma, in modo da lasciar credere alla
dei ponies non aveva avuto affatto l'intenzione che il  suo  grasso corpo passasse al disopra di quel pezzo di legno; e
e Diletta, che non poteva tollerare di vedere un altro sul  suo  pony, batteva i piedini impaziente mentre Mr. Butler
con entusiasmo; e dopo d'allora le cavalcate tranquille con  suo  padre non ebbero piú fascino per lei. Rossella non poteva
e sorrise alla figuretta eccitata, cosí assurda nel  suo  abito azzurro tutto maculato. «Bisogna proprio farle un
dormire tranquilla come una bimba, sotto il tetto di  suo  padre, protetta dall'amore di sua madre che la avvolgeva
vi era piú nessuno a cui potersi appoggiare con sicurezza.  Suo  padre era vecchio e sbalordito, le sue sorelle ammalate,
e i Burr, a Macon, potrebbero raccogliere Melania e il  suo  bambino. Se le ragazze guarivano, la famiglia di Elena
non poteva amare le persone deboli e fiacche! Ma erano del  suo  sangue; facevano parte di Tara. Non poteva lasciarle vivere
povere. Una O'Hara che viveva di carità! No, mai! Il  suo  cervello lavorava a fatica. Tese le mani come se si
di bronzo con quel cosino rosso addormentato contro il  suo  seno oscuro... tutto un sogno da cui si sveglierebbe
Poi si accorse di essere nella propria stanza, nel  suo  letto, con Mammy e Dilcey che la svestivano. Il busto non
profondamente a pieni polmoni, dilatando tutto l'addome a  suo  agio. Sentí che le venivano tolte le calze e udí Mammy
di whisky. Sapeva soltanto di aver lasciato chi sa dove il  suo  corpo stanco e di galleggiare in un luogo ove non era
in un luogo ove non era sofferenza né stanchezza; e il  suo  cervello vedeva le cose con una chiarezza non umana. Vedeva
a lei. Rimarrebbe e troverebbe modo di far vivere  suo  padre, le sue sorelle, Melania e il bimbo di Ashley e i
da mangiare! Domani... domani... La parola si agitava nel  suo  cervello come il battito di un orologio, sempre piú
aveva perduto, e poi aveva vissuto abbastanza per vedere il  suo  nome onorato a Savannah. Vi erano le Rosselle che avevano
assegnare e lo avevano trasformato nel meglio. Tara era il  suo  destino, la sua lotta, ed essa doveva vincere. Si voltò
vincere. Si voltò pigramente su un fianco; a poco a poco il  suo  spirito naufragava nell'oscurità. Erano davvero presenti, i
mormoravano parole incoraggianti, o questo faceva parte del  suo  sogno? - Siate o non siate qui - mormorò sonnacchiosa - vi
e la vista della campagna portò balsamo e conforto al  suo  cuore dolente. Tara aveva l'aspetto sereno e tranquillo,
aveva l'aspetto sereno e tranquillo, all'alba, benché il  suo  padrone fosse morto. Il pollaio tozzo, ben chiuso per
verso Will che aveva fatto tutto questo. Malgrado il  suo  affetto per Ashley, non poté renderlo meritevole di quel
della regione. Rossella sentí arrestarsi i battiti del  suo  cuore quando ripensò com'era stata vicina, Tara, a tornare
un arduo lavoro da compiere, se voleva fare a meno del  suo  aiuto; ma ammirava e rispettava il suo sentimento di
fare a meno del suo aiuto; ma ammirava e rispettava il  suo  sentimento di indipendenza. Finché era stato in posizione
in posizione di inferiorità, egli aveva potuto accettare il  suo  denaro; ma ora che diventava suo cognato ed era il solo
aveva potuto accettare il suo denaro; ma ora che diventava  suo  cognato ed era il solo uomo in casa, intendeva sussistere
propria esistenza; il destino di Camilla le parve il  suo  stesso destino; vivere e aver l'apparenza di morta; sentire
Marietta, quando il sorcio le rosicò il piede. Adesso il  suo  strazio era assai maggiore. Avrebbe voluto che una frotta
e ai rischi a cui doveva esporre la sua testa bionda e il  suo  corpo fiero, col pericolo di essere da un istante all'altro
tacere quando egli parlava, seguirlo con gli occhi in ogni  suo  gesto, accorgersi di ogni movimento delle sue sopracciglia,
Era seduta sul divano del salotto, tenendo in grembo il  suo  dono di commiato, aspettando che egli avesse salutato
ma la casa era stranamente silenziosa, sicché perfino il  suo  respiro le sembrava troppo percettibile. Zia Pitty piangeva
gli addii a sua moglie: i momenti passavano veloci e il  suo  tempo era misurato. Ricordò tutto ciò che aveva avuto
si chiudeva ed egli era solo con Melania. Non una volta il  suo  sguardo aveva detto a Rossella qualche cosa di piú di un
questo caso, se egli morisse, le rimarrebbe il conforto del  suo  segreto amore sino alla fine dei suoi giorni. Dopo
che nel freddo della stazione. Rinunciò immediatamente al  suo  progetto. La presenza di Lydia e di Gioia che avevano tanta
gli aveva regalato l'abito nuovo; ma questa sciarpa era il  suo  dono, il segreto guiderdone che egli porterebbe in
fluttuante e la piuma sul cappello, era bello come il  suo  cavaliere. - Bellissima - ripeté Ashley giocherellando con
bello, di grandioso! Fu presa dall'ira. Quel momento era il  suo  momento con Ashley, suo soltanto. E benché Melania fosse
presa dall'ira. Quel momento era il suo momento con Ashley,  suo  soltanto. E benché Melania fosse assente, la sua ombra
chiedeva? Egli non si accorse della delusione espressa dal  suo  volto. Come una volta, i suoi occhi guardavano attraverso
era una malinconia è una rassegnazione che aumentarono il  suo  terrore e la sua delusione. - Non so che cosa sarà di me,
come potrei resistere? Gli occhi di lei cercarono il  suo  volto con gioia, perché ella credeva di comprendere che la
secondo crollo delle sue speranze fu più di quanto il  suo  cuore potesse sopportare. Ella sedette, con un «oh!» di
se avesse voluto portar via con sé tutti i particolari del  suo  volto e della sua figura. Attraverso una nebbia di lagrime
sua figura. Attraverso una nebbia di lagrime ella scorse il  suo  viso e, con uno strazio che la soffocava, sentí che egli se
sue braccia la circondarono dolcemente ed egli si curvò sul  suo  visino. Al primo contatto delle loro labbra, le braccia di
labbra, le braccia di lei si avvolsero freneticamente al  suo  collo. Per un attimo incommensurabile, egli strinse al suo
suo collo. Per un attimo incommensurabile, egli strinse al  suo  il corpicino di lei. Quindi ella sentí i suoi muscoli
il cappello, egli staccò vivamente le morbide braccia dal  suo  collo. - No, Rossella, no - disse a bassa voce serrandole i
ultimo giorno! Egli si chinò rapidamente a raccogliere il  suo  cappello, ed ella scorse di sfuggita il suo viso: il piú
raccogliere il suo cappello, ed ella scorse di sfuggita il  suo  viso: il piú infelice che ella avesse mai visto, ma da cui
ogni senso di distanza. La sua espressione rivelava il  suo  amore per lei, e la sua gioia che anche lei lo amasse, ma
sole invernale e la sciarpa che ballonzolava gaiamente sul  suo  fianco.
di crollare sotto il peso di tante brutture. Perfino il  suo  partito si andava disgregando, sotto l'ondata della
quindi, sapendo che vi sarebbe stata un'inchiesta sul  suo  operato, Bullock preferí non aspettare. Partí
tutto ciò, essa risorgeva e tornava ad appartenere al  suo  popolo. L'improvviso rovesciamento dei repubblicani non
della Ricostruzione, la paura che le venisse confiscato il  suo  denaro e la sua proprietà. Ricordava il suo smarrimento, il
confiscato il suo denaro e la sua proprietà. Ricordava il  suo  smarrimento, il suo panico, il suo odio per gli yankees; e
denaro e la sua proprietà. Ricordava il suo smarrimento, il  suo  panico, il suo odio per gli yankees; e non aveva mai
proprietà. Ricordava il suo smarrimento, il suo panico, il  suo  odio per gli yankees; e non aveva mai cessato di odiarli.
Diletta sul davanti della sua sella, tutti rispondevano al  suo  sorriso, parlavano con entusiasmo della piccina e la
tornò alla sua poltrona col passo di una sonnambula. Il  suo  volto era rigido, e la bocca le doleva perché
a sorridere per evitare che i gemelli comprendessero il  suo  segreto. Piombò a sedere, con una gamba ripiegata sotto di
con una gamba ripiegata sotto di sé, e le sembrò che il  suo  cuore si gonfiasse di disperazione fino ad essere troppo
di disperazione fino ad essere troppo grande per il  suo  affetto. Lo sentiva battere a piccoli colpi bizzarri; aveva
le mani fredde e un senso di sciagura la opprimeva. Nel  suo  volto era un'espressione di pena e di sbalordimento; lo
ricordò con sdegno la figuretta infantile di Melania, il  suo  volto triangolare dall'espressione seria e semplice. E
e si affrettò ad allungare la gamba e a cercare di dare al  suo  volto un'espressione piú tranquilla. Non bisognava che
africano, devota agli O'Hara fino all'ultima goccia del  suo  sangue, la mano destra di Elena, la disperazione delle sue
delle altre persone di servizio. Mammy era negra, ma il  suo  codice di condotta e il suo senso di orgoglio era tanto
Mammy era negra, ma il suo codice di condotta e il  suo  senso di orgoglio era tanto alto quanto quello dei suoi
sposata. Mammy ben castigava chi ben amava. E siccome il  suo  amore per Rossella e il suo orgoglio di lei erano enormi, i
chi ben amava. E siccome il suo amore per Rossella e il  suo  orgoglio di lei erano enormi, i castighi erano quasi
per lo scialle, Mammy non avesse osservato il  suo  viso. - No, ho voglia di stare qui a contemplare il
altre chiacchiere su un argomento cosí volgare, mentre il  suo  cuore si spezzava. Rimase in piedi, esitante, chiedendosi
chiedendosi dove poteva nascondersi finché la pena del  suo  cuore fosse diminuita un poco; le venne un'idea che le
poco; le venne un'idea che le diede un barlume di speranza.  Suo  padre era andato quel pomeriggio a cavallo alle Dodici
con loro l'acquisto di Dilcey, la mulatta moglie del  suo  servo Pork. Dilcey era capo delle donne e levatrice alle
capo delle donne e levatrice alle Dodici Quercie e fin dal  suo  matrimonio, avvenuto sei mesi prima, Pork aveva supplicato
sei mesi prima, Pork aveva supplicato giorno e notte il  suo  padrone di comperare Dilcey, a fine di poter vivere
e rossa in volto, sedette su un tronco per aspettare  suo  padre. Era già in ritardo, ma ella ne fu contenta perché
questo le dava tempo di calmare l'affanno e di dare al  suo  volto un'espressione tranquilla in modo da non destare
momento all'altro si attendeva di udire lo scalpitare del  suo  cavallo e di vederlo discendere la collina con la sua
come un tempio greco. «Oh, Ashley, Ashley!» pensò; e il  suo  cuore batté più rapido. Il freddo senso di sgomento e di
Tarleton avevano parlato, fu respinto da lei nel fondo del  suo  cuore; e al suo posto risorse la febbre che la possedeva da
parlato, fu respinto da lei nel fondo del suo cuore; e al  suo  posto risorse la febbre che la possedeva da due anni. Ora
da quel giorno, due anni prima, quando Ashley, tornato dal  suo  viaggio di tre anni in Europa, era venuto a far visita ai
camicia pieghettata. Ricordava ancora ogni particolare del  suo  abbigliamento, il cammeo con la testa di Medusa sulla
la sua voce! No, ella non dimenticherebbe mai il balzo del  suo  cuore nell'udirla, languida e musicale, come se fosse la
solo nella sua passione per i libri e per la musica e nel  suo  amore per la poesia e nella sua tendenza a comporne. Oh,
loro né simpatia né antipatia. Accettava l'universo e il  suo  posto in esso per ciò che erano e, crollando le spalle,
le spalle, tornava alla sua musica, ai suoi libri, al  suo  mondo migliore. Come avesse potuto conquistare Rossella il
serratura. Le cose che ella non poteva capire rendevano il  suo  amore piú forte, e la maniera strana e contenuta con la
orribile. Forse aveva voluto darle la notizia del  suo  fidanzamento! Oh, se papà si fosse sbrigato a tornare a
sui ben coltivati campi di Tara portò una certa calma al  suo  spirito turbato. Ella amava quella terra, senza neanche
campagna a gran velocità. Salí la collinetta al galoppo del  suo  cavallo dal petto largo e dalle gambe sperticate, apparendo
mamma di non saltare piú.» Rossella non aveva rispetto per  suo  padre; lo considerava suo coetaneo più delle proprie
Rossella non aveva rispetto per suo padre; lo considerava  suo  coetaneo più delle proprie sorelle, perché il saltar le
senza sforzo, con la leggerezza di un uccello, mentre il  suo  cavaliere gridava d'entusiasmo, agitando lo scudiscio in
di iniziare la conversazione con lui senza rivelare il  suo  vero scopo. Rise forte. Come aveva previsto, Geraldo
aveva previsto, Geraldo sobbalzò; poi la riconobbe e sul  suo  volto florido apparve un'espressione timida e diffidente
un miscuglio di profumi che Rossella associava sempre a  suo  padre e che le piaceva istintivamente negli altri uomini. -
esaminando con aria giudiziosa se tutto era in ordine nel  suo  aspetto. Geraldo era piccolo: poco piú di un metro e
che quando era seduto gli estranei lo credevano alto. Il  suo  torso atticciato posava su corte gambe robuste, sempre
colorito; naso corto, bocca larga e aggressiva. Sotto il  suo  aspetto collerico, Geraldo O'Hara aveva il cuore piú tenero
lo conoscevano scoprivano dopo cinque minuti la bontà del  suo  cuore; la sua vanità ne avrebbe terribilmente sofferto,
maniera che ella trovava divertentissima. Ella somigliava a  suo  padre piú delle due sorelle minori, perché Carolene,
e del proprio aspetto signorile. Inoltre, Rossella e  suo  padre erano legati da un reciproco accordo per nascondere
pure nella maniera astuta e ingenua di Súsele. Rossella e  suo  padre si assicuravano solennemente l'un l'altro che far
avrebbe indotti a darle un dispiacere. La fanciulla guardò  suo  padre nella luce crepuscolare e, senza saper perché, trovò
conversazione spiacevole, ella infilò il braccio sotto al  suo  dicendo: - Ti stavo aspettando. Non sapevo che avresti
sorpreso a compiere una buon'azione. La figlia rise del  suo  turbamento. - Beh, e se anche lo avessi fatto? A che mi
condurre il discorso su Ashley senza destar sospetti in  suo  padre. Era difficile, perché la fanciulla era priva di
Era difficile, perché la fanciulla era priva di furberia; e  suo  padre le somigliava tanto che riusciva immediatamente a
di Ashley... ah, sí: miss Melania Hamilton! Dunque, lei e  suo  fratello Carlo sono già arrivati da Atlanta... - Ah, dunque
trattenuta ad Atlanta dove abitava; e il sentire che anche  suo  padre approvava il suo carattere tranquillo cosí diverso
dove abitava; e il sentire che anche suo padre approvava il  suo  carattere tranquillo cosí diverso dal suo, la decise a
parla. La fanciulla continuò a tacere, desiderando in cuor  suo  che le fosse permesso scrollare il proprio babbo per
storia - rispose Rossella brevemente riattaccandosi al  suo  braccio. - Rientriamo, babbo. - Ora sei tu che hai voglia
Ho saputo oggi molto confidenzialmente da John Wilkes che  suo  figlio sposerà miss Melania. Sarà annunciato domani. La
Sarà annunciato domani. La mano di Rossella ricadde dal  suo  braccio. Dunque, era vero! Si sentí stringere il cuore come
come in una morsa. Sentiva però sopra di sé lo sguardo di  suo  padre, un po' compassionevole, un po' annoiato di trovarsi
che veniva lanciata su Ashley. - Nessuno, eccetto forse  suo  padre. E quanto al poker, non ti ha vinto duecento dollari
appassionava chiunque altro. Interpretando giustamente il  suo  silenzio, Geraldo le accarezzò il braccio e riprese
terra... non val nulla? La fanciulla annuí caparbia. Il  suo  cuore era troppo esulcerato perché ella potesse
ella potesse preoccuparsi di destare o no la collera di  suo  padre. - La terra è la sola cosa al mondo che valga qualche
la tremenda inevitabile verità. Geraldo guardò il  suo  capo chino e si sentí a disagio. - Piangi? - chiese; e
Piangi? - chiese; e cercò di sollevarle il mento mentre sul  suo  volto si dipingeva una grande pietà. - No! - gridò la
interrogativo, come se ella attendesse l'approvazione di  suo  marito; una semplice formalità ma che a Geraldo faceva
Dilcey ho venduto lui a John Wilkes. Gettò le redini del  suo  cavallo a un negretto che era lí accanto e si avviò su per
il crepacuore di Rossella, e pensava solo a burlarsi del  suo  domestico. Rossella salí lentamente gli scalini dietro a
fra lei e Ashley non sarebbe stata piú strana di quella di  suo  padre con Elena Robillard O'Hara. Come sempre, si chiese
generale Johnston, che aveva riunito gli ultimi resti del  suo  vecchio esercito, si arrese, nella Carolina del Nord, e la
con le sementi che Pork aveva portato da Macon. Dopo il  suo  viaggio, il negro era taciturno, talmente era fiero di
talmente era fiero di essere tornato sano e salvo col  suo  carretto carico di oggetti di vestiario, sementi, pollame,
settimane angosciose per Rossella. Ma non lo rimproverò al  suo  ritorno, felice del risultato della gita e contenta che
piccolo Wade aveva le sue incombenze. La mattina usciva col  suo  cestino a raccogliere rametti e schegge di legno per
divertendosi delle occhiate furibonde che gli lanciava  suo  fratello - che vuole soltanto sapere se Dimity ha sposato
bene di Dimity, perché Alex Fontaine non era mai stato un  suo  spasimante. - Fa lo stesso. Se non ci fa caso lei, ci
le loro famiglie. Ma per Rossella, non vi erano lagrime. Il  suo  primo pensiero era stato: «Ringraziamo Dio! Ora nessuno
comandi degli yankees. E, soprattutto, Tara era salva! Il  suo  tremendo incubo non si avvererebbe mai piú. Sí; la Causa
dietro di sé, e coi genitori pronti a soddisfare ogni  suo  capriccio. La giovinetta di quattro anni prima era
La giovinetta di quattro anni prima era scomparsa e al  suo  posto era una donna con gli occhi verdi penetranti, che
a casa. Chi sa se Melania aveva pensato a questo, nel  suo  dolore per la Causa perduta! Ma i giorni e le settimane
il cuore. Un dolore cosí violento come se Ashley fosse  suo  marito e le fosse stato infedele. Un bambino. Un bambino di
ferito, la delusione e la gelosia come compagni del  suo  letto solitario. La giovane pensò che le sarebbe
sua. Si alzò l'indomani mattina con l'idea di preparare il  suo  baule subito dopo colazione. Ma appena furono sedute a
all'altra dilatati dal terrore, e Rossella dimenticò il  suo  proposito di andarsene. Interrompendo la loro colazione si
Fu uno spaventoso ritorno a casa: Zia Pitty piangeva nel  suo  fazzoletto, Melania sedeva rigida e pallidissima e Rossella
fu presa da un folle terrore che Dio avesse distolto il  Suo  volto da lei a causa del suo peccato. Ella aveva amato un
che Dio avesse distolto il Suo volto da lei a causa del  suo  peccato. Ella aveva amato un uomo sposato e aveva tentato
dai suoi occhi. La porta si aperse e Melania entrò. Il  suo  volto era pallidissimo, incorniciato dai capelli neri; gli
maggiormente a lei. - Almeno - bisbigliò - almeno... ho il  suo  piccino. «Ed io» pensò Rossella, troppo colpita adesso per
ho nulla... nulla... nulla... eccetto l'espressione del  suo  volto quando mi disse addio.»
vestibolo fu pieno di piume che ondeggiavano lievemente sul  suo  capo. Un'ira impotente riempiva il suo cuore, mentre ella
lievemente sul suo capo. Un'ira impotente riempiva il  suo  cuore, mentre ella vedeva coloro che rubavano,
Che altro avete? - I suoi occhi fissarono acutamente il  suo  corpetto. Per un attimo Rossella credette di venir meno,
meno, sentendo già quelle mani rozze che frugavano nel  suo  seno. - Non ho altro; ma immagino che abbiate l'abitudine
le sue ginocchia continuavano a sorreggerla, perché il  suo  collo era abbastanza forte da permetterle di tenere la
allora gridò. Quella sciabola era di Wade. Era stata di  suo  padre e di suo nonno e Rossella l'aveva regalata al piccino
Quella sciabola era di Wade. Era stata di suo padre e di  suo  nonno e Rossella l'aveva regalata al piccino per il suo
di suo nonno e Rossella l'aveva regalata al piccino per il  suo  compleanno. Ne avevano fatto una vera cerimonia, e Melania
che doveva crescere per essere un soldato coraggioso come  suo  padre e suo nonno. Wade era molto fiero di questa sua
crescere per essere un soldato coraggioso come suo padre e  suo  nonno. Wade era molto fiero di questa sua proprietà e
quegli stranieri, ma non questo... Questo era il vanto del  suo  bambino. Wade, sogguardando dalle pieghe della gonna al suo
suo bambino. Wade, sogguardando dalle pieghe della gonna al  suo  grido, trovò la forza di emettere una parola in un
Messicana. Non potete prenderla: è del mio bambino. Era di  suo  nonno. Oh, capitano - esclamò volgendosi al sergente - vi
incisa. «Al colonnello Guglielmo R. Hamilton» decifrò. «Dal  suo  Stato Maggiore, per il suo valore. Buena Vista 1847.» - Oh,
R. Hamilton» decifrò. «Dal suo Stato Maggiore, per il  suo  valore. Buena Vista 1847.» - Oh, signora! Anch'io ero a
a lasciargli la spada! Riattraversando il vestibolo vide  suo  figlio giacente nell'angolo con la sua spada: aveva gli
nell'angolo con la sua spada: aveva gli occhi chiusi e il  suo  visino aveva un'espressione di pace indicibile. «Dio mio! È
e di pesante. La vide vacillare, la sentí tossire, vide il  suo  corpicino agitarsi. Per un'altra eternità lottarono, fianco
posteriore, col capo posato sulle ginocchia di Melania; sul  suo  volto brillava il sole pomeridiano. Le capanne degli
lottare; perché le parole di lode erano un balsamo per il  suo  cuore e perché, nella cucina piena di fumo, aveva provato
Diletta doveva aver rifiutato di rimediare al disordine del  suo  abbigliamento, sia pure per andare incontro a sua madre.
Tutti sapevano che la piccina dominava completamente  suo  padre e approvavano ridendo. Il grande amore di Rhett per
dov'erano andati a finire Catina e quel fannullone di  suo  marito. Alex stava per sposare Sally, la vedova di suo
di suo marito. Alex stava per sposare Sally, la vedova di  suo  fratello! Figurarsi, dopo aver vissuto per tanti anni nella
a credere che il bambino che non era nato non era  suo  figlio. Come poteva, Rossella, sapere ciò che si nascondeva
di levarle! - No - fece Diletta prendendo il cappello di  suo  padre. - Tutto va bene qui - rispose Rhett. - Diletta ed io
mai un centesimo. Melania spende subito tutto quello che  suo  marito porta in casa. Rhett si strinse nelle spalle. - Ho
Rossella avrebbe raccolto il guanto, quantunque durante il  suo  soggiorno a Tara si fosse proposta di non lasciarsi mai piú
questo? - Perché no? Non è la verità? Credo che in cuor  suo  fosse d'accordo con me; ma è troppo gentiluomo per
industria. Per molte ragioni desiderava conservarla; e il  suo  valore finanziario era il motivo meno importante. Negli
quali erano adesso i suoi sentimenti verso di lei, se il  suo  amore era morto, seppellito dalla vergogna, in quella
certo riconquistato il terreno che forse aveva perduto nel  suo  cuore. Ma se vendeva gli stabilimenti... No; non aveva
senza vergogna. Perché precipitare in quel modo? Guardò  suo  marito con la fronte aggrondata e vide che la stava
con la fronte aggrondata e vide che la stava osservando col  suo  antico sguardo ansioso di gatto dinanzi alla tana di un
- le aveva tolto ogni possibilità di porre indugio al  suo  ardore. Egli ignorava che durante quelle due settimane,
il negozio e per la segheria. La sua dolce simpatia e il  suo  interessamento ad ogni parola che egli pronunciava, erano
ferita prodotta dalla presunta defezione di Súsele. Il  suo  cuore era addolorato e stupito della condotta di Súsele; e
che alternava sospiri melanconici quando pensava al  suo  triste destino a risatine squillanti come campanellini
egli raccontava qualche barzelletta per rallegrarla. Il  suo  vestito verde, ben ripulito da Mammy, disegnava alla
la lieve fragranza che emanavano sempre i suoi capelli e il  suo  fazzoletto. Era un vero peccato vedere una cosí deliziosa
riluttante, perché avrebbe voluto che sua sorella e  suo  cognato di Jonesboro fossero presenti. E un piccolo
aveva seguito troppo da vicino il matrimonio, e con  suo  sgomento, la maternità seguí dopo breve tempo. Negli anni
Elena, e discese la larga scalinata di Tara al braccio di  suo  padre, mentre una quantità di invitati l'aspettava. Dopo
realtà. La realtà era Carlo che usciva pieno d'emozione dal  suo  spogliatoio in camicia da notte evitando lo sguardo
a questo. La cosa sembrava naturalissima nel caso di  suo  padre e di sua madre ma non le era mai venuta l'idea di
ella non aveva mai desiderato sposare, dovesse venire nel  suo  letto, mentre il suo cuore era pieno d'angoscia e di
desiderato sposare, dovesse venire nel suo letto, mentre il  suo  cuore era pieno d'angoscia e di rimpianto per la sua azione
di incubo, quelle di Ashley furono anche peggiori. Nel  suo  abito verde-mela del «secondo giorno», ella stava nel
Melania Wilkes. Ora Ashley era perduto per sempre. Il  suo  Ashley. No, non piú il suo Ashley. Ma era mai stato suo?
era perduto per sempre. Il suo Ashley. No, non piú il  suo  Ashley. Ma era mai stato suo? Tutto era confuso nella sua
era mai stato suo? Tutto era confuso nella sua mente, e il  suo  cervello era stanco e pieno di sgomento. Le aveva detto che
ai ricevimenti dei Fontaine, dei Calvert e dei Tarleton in  suo  onore. Ma non vi furono né ricevimenti né viaggi di nozze.
nella nuovamente acquisita dignità di donna, era al  suo  braccio; e tutto il personale di Tara, bianco e negro, uscí
lettere di Carlo, timide, estatiche, innamorate, piene del  suo  amore e dei suoi progetti per il futuro, dopo la guerra;
e dei suoi progetti per il futuro, dopo la guerra; del  suo  desiderio di essere un eroe per amor suo, e della sua
essere un eroe per amor suo, e della sua adorazione per il  suo  comandante Wade Hampton. Nella settima settimana giunse un
rosolia, senza essersi neanche avvicinato agli yankees. A  suo  tempo nacque il bambino di Carlo; e siccome si usava dare
molto presto, mentalmente era stordita e sofferente. Il  suo  spirito era depresso, malgrado gli sforzi di tutta la
dottor Fontaine ammise di essere imbarazzato dopo che il  suo  tonico composto di zolfo e di erbe non le aveva giovato.
non avrebbe mutato la sua situazione. Ella era vedova, e il  suo  cuore era nella tomba; per lo meno tutti ne erano convinti
essere assai dolce per lei avere questo pegno postumo del  suo  amore; e naturalmente ella non li disingannava. Ma questo
ad un'altra donna ed era andato alla guerra, ma il  suo  spirito vagava ancora sulle strade nel crepuscolo e le
cosí restia. E cosí Rossella, senza entusiasmo, partí col  suo  bambino, prima per recarsi a visitare i suoi parenti O'Hara
e Charleston fu addirittura terribile. Zia Paolina e  suo  marito, un piccolo vecchio pieno di una cortesia formale e
scusava dietro le spalle; cosa che la irritava perché, come  suo  padre, ella non teneva affatto all'aristocrazia della
che Geraldo era riuscito a fare senz'altro aiuto se non il  suo  astuto cervello d'irlandese. E anche quelli di Charleston
Enrico. La delicatezza mi vieta di scrivere lungamente sul  suo  conto. Melly ed io ci sentiremo piú tranquille e sicure con
di due. E forse Rossella troverà un po' di sollievo al  suo  dolore, curando - come fa Melly - i nostri bravi soldati
la sua bambinaia Prissy, una quantità di avvertimenti sul  suo  contegno da parte di Elena e di Mammy e cento dollari in
di lui sulla gola e, con un rumore di stoffa lacerata, il  suo  corpetto fu aperto dal collo alla cintura. Quindi la mano
folle che faceva ondeggiare e saltare il calessino. Nel  suo  terrore, sentendo un passo che la inseguiva ella incitava
Non riuscí a rispondere; ma vedendo la direzione del  suo  sguardo si accorse che il suo corpetto era aperto fino alla
ma vedendo la direzione del suo sguardo si accorse che il  suo  corpetto era aperto fino alla cintura lasciando scorgere il
corpetto era aperto fino alla cintura lasciando scorgere il  suo  seno nudo e il suo copribusto. Con mano tremante avvicinò i
fino alla cintura lasciando scorgere il suo seno nudo e il  suo  copribusto. Con mano tremante avvicinò i due lati e
delle settimane, Ashley non giungeva, Tara riprese il  suo  sistema solito di vita. Nel cuore di Rossella cominciò a
perché egli potesse mettersi in treno e affrettare il  suo  ritorno. «Diletta, ritorno a casa, accanto a te...» Nel
dell'abbondanza, a nessun viaggiatore di proseguire il  suo  cammino senza aver avuto alloggio per una notte, cibo per
aver avuto alloggio per una notte, cibo per sé e per il  suo  cavallo e tutta la cortesia che la casa poteva offrire.
forze dopo la nascita di Beau, induceva Pork a mettere nel  suo  piatto pochissimo cibo, per dividere fra gli ospiti quella
di piú non farà loro troppo male. Melania si volse e sul  suo  volto era un'emozione che Rossella non aveva mai visto in
momento c'è una donna che dà al mio Ashley una parte del  suo  pranzo e questo lo aiuta a tornare accanto a me. «Il mio
del Sud, una donna era in attesa e si chiedeva perché il  suo  figliuolo non giungeva ancora a casa; nella stessa maniera
che Carolene si fosse sfogata con lui, un estraneo. - Il  suo  corteggiatore, quel ragazzo Brent o un nome simile che fu
Brent o un nome simile che fu ucciso a Gettysburg. -  Suo  corteggiatore? - fece Rossella brevemente. - Neppur per
- fece Rossella brevemente. - Neppur per sogno. Brent e  suo  fratello facevano la corte a me. - Sí, me lo ha detto. Pare
la sua unica parente, se ne era andata nel Texas con  suo  marito diversi anni prima ed egli era solo al mondo. Eppure
che aveva ucciso lo yankee e fu molto orgogliosa del  suo  breve commento: - Ben fatto! Tutta la famiglia finiva con
sole era tesa sulle ossa sottili del volto... Era sempre il  suo  bell'Ashley, ma tanto diverso. Rossella aveva progettato di
della sua presenza... o tenergli una mano o servirsi del  suo  fazzoletto per asciugare le proprie lagrime di gioia!
per essere timida e riservata, era in adorazione dinanzi a  suo  marito, con gli occhi, col sorriso, con le lagrime. E
dolcemente alla moglie. Quindi Ashley aveva abbracciato  suo  padre; un abbraccio dignitoso che dimostrava la serenità
del banchetto, quando la verità gli era uscita di bocca  suo  malgrado. Non si fermava a pensare che cosa farebbe se
a pensare che cosa farebbe se Ashley le rivelasse il  suo  amore in parole inequivocabili... Le basterebbe sapere che
- Sicuro, sono mie - riprese Toni venendo in soccorso di  suo  fratello. - Sono stato io il primo a reclamarle. Ma
occhi abbassarsi e rialzarsi sotto lo sguardo turbato di  suo  padre; e allora, un po' perplessa, si chiese che cosa
E finché Melania viveva, poteva andare in una camera con  suo  marito e richiudere l'uscio... chiuderlo a tutto il resto
svegliava fino a quando addormentavasi nel rozzo letto non  suo  d'un dormitorio pubblico, al Campo dei Fiori, dove sogliono
ella badava a strusciar con l'unghia del pollice l'orlo del  suo  grembiule di bordatino a quadrelli. - E chi dice niente? —
giù per la scala di tavole, che rintronò cupamente sotto il  suo  passo precipitoso. La Rachele si volse dalla parte donde
Aveva bisogno di esser sola. Doveva piangere, altrimenti il  suo  cuore scoppierebbe. Richiuse la porta dietro di sé; l'aria
porta dietro di sé; l'aria umida della notte fu fresca sul  suo  viso ardente. La pioggia era cessata; non si udiva alcun
vennero. Era un dolore troppo profondo per il pianto. Il  suo  corpo tremò. La sua mente sentí nuovamente il crollo delle
inespugnabili della sua vita. Tentò di ricorrere al  suo  vecchio incantesimo che l'aveva sempre aiutata: «Penserò a
sarò piú resistente». Ma l'incantesimo aveva perso il  suo  potere. Ora doveva pensare a due cose: a Melania, e a
persisteva, si impadroniva furtivamente di tutto il  suo  cervello. Cercò di guardarsi attorno, incerta, e la
incubo si era impadronito di lei, piú forte che mai; e il  suo  cuore cominciò a battere follemente. Era nuovamente
la vita era fatta di rovine, e il terrore urlava nel  suo  cuore come un vento infernale. Cominciò a correre. Come
le labbra, gli alberi che si agitavano minacciosi sul  suo  capo. Doveva essere in qualche luogo, il rifugio; in mezzo
luce, una fila di luci, deboli e vacillanti ma reali. Nel  suo  incubo non vi era mai stata alcuna luce; solo nebbia. Il
incubo non vi era mai stata alcuna luce; solo nebbia. Il  suo  cervello si aggrappò a quelle luci, che significavano
con gratitudine, con desiderio; e una certa calma dominò il  suo  spirito. La sua casa! Ecco dove desiderava andare. Ecco il
affermazioni in contrario? Melania lo aveva capito; e nel  suo  ultimo respiro aveva detto: «Sii buona con lui». «Oh» pensò
caduta; Rhett le aveva prestato il denaro per iniziare il  suo  lavoro; Rhett l'aveva confortata quando si svegliava di
ma ella non se ne dava per inteso. Pensò a Rhett, al  suo  volto bruno, ai suoi denti smaglianti e agli occhi
che le sembrò molto lunga. Troppo, troppo lunga per il  suo  desiderio. Si rialzò, le gonne al disopra delle ginocchia e
potè avere la Marietta, a forza di carezze e moine fatte al  suo  babbo; quello era arabo, un cavallo particolare, che non
Sardegna, un cavallino che corrispondeva perfettamente al  suo  desiderio, e che, appena conosciuto, avrebbe corrisposto
non se lo sarebbe meritato: lo capiva ella stessa. Ma il  suo  babbo era tanto indulgente! Troppo, anzi; ed era criticato
potrò andare a Villa Borghese a cavallo? - chiese ella a  suo  padre. - Ci andrai quando sarò sicuro che tu non cada; per
più affatto. Il Moro, il montare a cavallo era tutto il  suo  gusto. Quanto alla Giulia, povera bambola, che differenza
Giulia, povera bambola, che differenza dai primi tempi del  suo  arrivo a Roma! Allora, tutto l'affetto della bambina era
riguardo. Il sole, ch'entrava pallido pallido, a fare il  suo  giro obliquo - il giro invernale - per la stanza, si
aveva capito molte cose e le andava rimescolando nel  suo  povero capo vuoto. Oh, se si potesse sapere tutti i
col giusto grado di disinvoltura; e anche informarlo del  suo  stato! Lo guardò in faccia mentre saliva le scale: quel
i suoi occhi rimasero seri. Questo sarebbe dunque il  suo  atteggiamento. Odioso come sempre. E ad un tratto il bimbo
di Panama appoggiato incurantemente al fianco era il  suo  nemico, la causa di tutti i suoi mali. I suoi occhi verdi
Dio mio, vorrei che fosse di chiunque, fuorché tuo! Vide il  suo  viso bruno mutare improvvisamente; la collera e qualche
avrebbe graffiato con gioia. Solo la vista del sangue sul  suo  viso bruno le avrebbe dato sollievo. Lo seguí, agile come
del primo gradino della scala lucidata a cera; e quando il  suo  braccio, con tutto il peso del corpo, incontrò il braccio
tre erano morti. Era alta (superava di tutta la testa il  suo  piccolo e focoso marito), ma si muoveva con una grazia cosí
rifugiati ad Haiti nel 1791 a causa della Rivoluzione; e da  suo  padre, soldato di Napoleone, le veniva il lungo naso dritto
fosse stata piú lucentezza nei suoi occhi, piú calore nel  suo  sorriso, piú spontaneità nella sua voce che suonava come
istintivamente a Tara, dove le grida e gli urli di  suo  marito erano pacificamente tenuti in non cale. Per quanto
le quotidiane necessità del governo della casa, e il  suo  spirito sempre sereno e il suo dorso diritto anche quando
del governo della casa, e il suo spirito sempre sereno e il  suo  dorso diritto anche quando le erano morti i tre bambini.
sotto il braccio, i capelli ravviati e non un occhiello del  suo  abito sbottonato. Era sempre stato cosí dolce per Rossella
di lei, era entrato nella sua vita... l'anno in cui il  suo  giovane cugino dagli occhi neri, Filippo Robillard, ne era
finché dalla strada silenziosa giunse un rumore al  suo  orecchio. Era un rumore stranamente familiare, benché
l'insegnerò. - Sarò molto lieto di impararla - rispose il  suo  compagno, nella cui voce strascicata si sentí un riso
fare? Non poteva scendere a quell'ora e trascinare dentro  suo  padre. Senz'altro preavviso, Geraldo, che si era afferrato
sorridendo involontariamente. La canzone era bella... se  suo  padre non avesse stonato... era una delle sue preferite, e
dei versi che dicevano: «Lontana è la terra ove dorme il  suo  giovine eroe, Vicini le sono i sospiri d'amore...» La
Rhett Butler senza un capello fuori posto, che sorreggeva  suo  padre piccolo e tondo. Il lamento era stato evidentemente
quale ora era completamente abbandonato fra le braccia del  suo  compagno. Gli era caduto il cappello e i lunghi capelli
Portatelo dentro - replicò ella brevemente, confusa per il  suo  abbigliamento e furibonda contro Geraldo che la esponeva a
perché Pittypat ne prendeva sempre un sorso, quando il  suo  cuore delicato la faceva svenire - o fingere di svenire.
delicato la faceva svenire - o fingere di svenire. Sul  suo  volto era scritto il trionfo e non vi era traccia di
istante con la bottiglia e il bicchiere stretti contro il  suo  petto. Ebbe una lunga visione di picnic sulle acque
solo a scuotere l'albero, quando son mature. Tornò verso  suo  padre col liquore vivificante, ringraziando Dio che la
di presiedere la tavola in assenza di sua madre; ma il  suo  cervello era in fermento per la tremenda notizia che aveva
di gioia. Dopo sparecchiata la tavola, Gerald riprese il  suo  discorso, ma con scarsa soddisfazione per se stesso e punta
di una ragazza che aveva preso il velo dopo la morte del  suo  innamorato e con lagrime silenziose che le sgorgavano dagli
bianca. Súsele, ricamando quello che gaiamente chiamava il  suo  corredo, rifletteva se le sarebbe stato possibile staccare
a parlare di Forte Sumter e degli yankees sapendo che il  suo  cuore era spezzato? Come succede nei giovanissimi, ella si
a lei e che il mondo continuasse a girare malgrado il  suo  crepacuore. Le sembrava che il suo cervello fosse stato
a girare malgrado il suo crepacuore. Le sembrava che il  suo  cervello fosse stato percosso da un ciclone, e trovava
i tappeti di vivo colore sul pavimento lucido, tutto era al  suo  solito posto come se nulla fosse avvenuto. Era una stanza
studietto di Elena per piangere sul vecchio divano tutto il  suo  dolore. Era quella la stanza che Rossella preferiva in
guancia nel passare. La faccia di Geraldo si illuminò al  suo  entrare. - È battezzato il piccolo? - chiese. - Sí, ed è
Elena si era avvicinata al caminetto per prendere il  suo  rosario dalla scatoletta in cui era sempre, quando Mammy
Mentre le assi del pavimento scricchiolavano sotto il  suo  peso, il soliloquio che aveva cominciato a borbottare
dal tetto che conduceva nella cucina. Mammy aveva un  suo  metodo per far conoscere esattamente ai suoi padroni il
non mette lei il mio vestito rosa e mi lascia mettere il  suo  verde? Lei sta benissimo vestita di rosa. - Mamma, posso
di Elena sorrise nel tumulto; per primo ella si rivolse a  suo  marito, come è il dovere di ogni moglie. - Se quei
Súsele era una sorella noiosa con le sue lamentele e il  suo  egoismo; e se non vi fosse stata la mano di Elena a
di queste cose, e Elena cercava sempre di far piacere a  suo  marito. Mentre Geraldo si lanciava nuovamente nel suo
a suo marito. Mentre Geraldo si lanciava nuovamente nel  suo  argomento favorito, Mammy posò i piatti dinanzi alla
un pizzicotto al piccolo Jack, e questi si affrettò al  suo  compito, agitando lentamente i nastri di carta dietro a
Istigato dal rauco sussurro di Mammy, Jack mise il  suo  scacciamosche in un angolo e tolse i piatti, mentre Mammy
pregare per quelli che vivevano sotto il tetto di Tara, per  suo  padre, madre, sorelle, per i tre bimbi morti e per le
e nell'ora della nostra morte. Cosí sia». Malgrado il  suo  mal di capo e la sofferenza delle lagrime represse, un
Elena terminò; e Geraldo che non riusciva mai a trovare il  suo  rosario al momento delle preghiere, cominciò a contare le
la sua voce tuonava, i pensieri di Rossella cominciarono  suo  malgrado a vagabondare. Sapeva che avrebbe dovuto fare
in modo che la madre non potesse vederla in viso, e il  suo  pensiero tornò tristemente ad Ashley. Come poteva egli
come amico. Sí, per questo non ha mai parlato! Crede che il  suo  amore sia senza speranza. E perciò aveva l'aria tanto... La
sposando Melania. Ma se sapesse che io lo amo...» Il  suo  spirito volubile passò dalla piú profonda depressione alla
condotta. Egli non sapeva! La sua vanità venne in aiuto al  suo  desiderio di credere e questo desiderio divenne realtà. Se
di farglielo sapere! E ora... Si svegliò bruscamente dal  suo  sogno di felicità, perché aveva trascurato di rispondere
obbedientemente: - Ora pro nobis - mentre Elena, col  suo  dolce contralto, lodava gli attributi della Madre di Dio.
di Elena. Ma stasera, a causa dell'esaltazione del  suo  spirito, Rossella trovò in tutto il cerimoniale, nelle
che superava tutto ciò che aveva conosciuto prima. E il  suo  cuore si volse a Dio in sincero ringraziamento perché
Rossella rifletteva; e quando spense la candela il  suo  progetto per l'indomani era completo in ogni particolare.
orgogliosa, come aveva ordinato Geraldo. Dal momento del  suo  arrivo alle Dodici Querce sarebbe piú allegra e piú
Sua Altezza era giunta a non considerarmi più che come un  suo  amico, come un'esperta guida nell'itinerario galante che
anch'io dell'illusione della sua corona futura e del  suo  prossimo trono. Mi sembrava che, com'egli domani con una
vittoria militare avrebbe potuto allargare i confini del  suo  territorio e del suo regno, cosi poteva con una parola
avrebbe potuto allargare i confini del suo territorio e del  suo  regno, cosi poteva con una parola allargare per sè e per i
mi invitò a seguirlo nel salottino che precedeva il  suo  palco. Si mordeva le labbra, si stiracchiava i baffetti
Vostra Altezza non avrebbe avuto molte difficoltà e che un  suo  desiderio sarebbe stato certamente un ordine per le nostre
sembra che faccia al caso mio. È attrice: la commedia è il  suo  forte. È francese: dev'essere maestra di civetteria. È
galante trovata tra le più nobili e austere dame del  suo  mondo, da pensare sul serio ad un'attrice, e a quale
Vostra Altezza ricorderà quel giorno che a bordo del  suo  yacht il figlio dell'imperatore Goffredo, il cui impero è
minacciato da un forte partito repubblicano, raccontava che  suo  padre non aveva nessuna preoccupazione, sicuro com'era che
preoccupazione, sicuro com'era che il giorno in cui il  suo  impero sarebbe rovesciato ci sarebbe stata sempre una
E bisognerebbe — ed ecco il favore che volevo chiedere al  suo  spirito capace di superare con grazia e con eleganza
avevo dovuto persuadere un marito ad allontanare da casa il  suo  più stretto amico perchè il principe, che era naturalmente
illuminate evoluzioni. Riportate dunque al principe questo  suo  biglietto da visita di ieri e ditegli che sono dolente di
di ieri e ditegli che sono dolente di non poter oggi, al  suo  palazzo restituirgli, com'era inteso, il mio. E, così
e mi trattenne: — Ma se metto alla porta, — mi disse col  suo  incantevole sorriso, — se metto alla porta il latore della
i tanti alfieri compiacenti e le tante facili pedine del  suo  giuoco di scacchi ha trovato finalmente anche una torre. Ed
servita. Sua Altezza danzava la quadriglia avendo al  suo  braccio la duchessa di Frondosa che continuava da sei anni
sguardo incendiario, Sua Altezza s'avviò in compagnia del  suo  aiutante di campo verso la sala ove il maestro delle
Sua Altezza fu pregata di ritirarsi un momento nel  suo  appartamento privato. E poichè il maestro delle cerimonie
vibrando questo risolutamente, avvertire Sua Altezza che il  suo  augusto genitore s'era sentito improvvisamente male dopo
bel mezzo del valzer della Vedova allegra. Accompagnato dal  suo  aiutante di campo e da me, Sua Altezza scene lo scalone
più di un figliuolo che accorre a seguire il funerale di  suo  padre, egli sentiva di essere un re di più che entrava
infiniti binarii avvicinava non il principe Rolando a  suo  padre ma Rolando II al suo trono. La commozione figliale
non il principe Rolando a suo padre ma Rolando II al  suo  trono. La commozione figliale era quindi superata da un
alla quale un onesto padre permette per la prima volta al  suo  figliuolo d'uscir solo di sera e con la chiave di casa, ed
che mai re possa desiderare per ascendere in letizia il  suo  trono. E l'indomani, ai funerali del re defunto il giovane
passando diritto e fiero dietro l'affusto di cannone dove  suo  padre, così poco militare in vita, dormiva in morte il suo
suo padre, così poco militare in vita, dormiva in morte il  suo  primo ed ultimo sonno guerriero, Rolando II rapiva i cuori
fissa d'una inserzione a pagamento, i ritratti del  suo  augusto figliuolo: chè, abile amministratore della sua casa
quel bel giovanotto che anche i nemici più acerrimi del  suo  regno dovevano riconoscere per l'unica cosa ben fatta della
ritrovandomi dopo colazione nello studio paterno dove un  suo  ritratto ad olio era già stato sostituito a quello non meno
senatori e deputati. Vidi ad un tratto disegnarsi sul  suo  volto uno dei suoi più chiari sorrisi e udii la sua voce
l'altra sera, molto più gentile dell'usato. Il ghiaccio del  suo  cuore cominciava a fondersi. Cominciavo a sperar seriamente
Maestà, in un grigio giorno d'inverno, nella solitudine del  suo  studio ov'egli non aveva mai nulla da studiare: era un'idea
nuova regina, di consolidare la posizione politica del  suo  regno in Europa imparentando due dinastie per creare fra
i più eloquenti segni di simpatia universale per il  suo  vecchio regno e la sua annosa dinastia. In realtà, cercando
era assolutamente il caso di parlare di ritorno. Anzi il  suo  ardente entusiasmo, il suo amore della vita, gli facevano
di parlare di ritorno. Anzi il suo ardente entusiasmo, il  suo  amore della vita, gli facevano assolutamente escludere la
la duchessa Isabella, fra un tè e un pranzo, rifiutava col  suo  più bel sorriso di donna fermamente decisa a non farsi
umore. A tal segno che c'era da temere ogni volta, al  suo  ritorno, una crisi di gabinetto; e i ministri, non appena
estetici, non potevano convenire ai gusti politici del  suo  primo ministro. Talchè, persuaso dell'inconciliabilità di
io potessi al caso fargli coraggio. Vedevo allora sul  suo  volto disegnarsi, con un'ombra nera, un dubbio: il dubbio
le sue labbra non erano abituate a serbare i segreti del  suo  cervello, l'idea figlia era appena nata nel mistero della
e si sentiva ribollire il sangue ogni volta che udiva, al  suo  passaggio, le loro osservazioni impertinenti e le loro
parecchie ore laggiú, occupandosi di tutto e facendo del  suo  meglio per combattere i ladronecci che, ne era sicura, si
sicura, si compivano ai suoi danni. Ma la maggior parte del  suo  tempo passava in corse attraverso la città, presso
frequentissima vederla per le strade di Atlanta, seduta nel  suo  carrozzino accanto al vecchio e dignitoso negro che aveva
le accadeva di scendere dal carrozzino, mostrando cosí il  suo  corpo. Ma ciò avveniva di rado, perché ella sorrideva agli
uomini che si precipitavano per parlare con lei accanto al  suo  veicolo, e rimanevano magari col capo nudo sotto la pioggia
quando la vedevano passare. L'essere donna spesso agiva in  suo  favore, perché - quando ne era il caso - ella sapeva
- ella sapeva sembrar debole e fare appello alla bontà del  suo  interlocutore. Dava l'impressione di essere una signora
morta di fame se i clienti non avessero comperato il  suo  legname. Ma quando le arie signorili non erano efficaci,
che, malgrado la sua sorveglianza, continuava a vendere il  suo  legname per conto proprio. Ma pensava che non doveva essere
agli ordini di Rossella. Un giorno Rossella si avvicinò col  suo  calessino al carretto delle focacce di Renato Picard e
di Renato Picard e chiamò l'ex-zuavo che aveva accolto nel  suo  veicolo lo sciancato Tommy Welburn per riaccompagnarlo a
che Ugo non abbia molta scaltrezza; altrimenti, anche nel  suo  piccolo commercio, avrebbe successo! Tommy si strinse nelle
potrebbe capitare di peggio. Credo che la sua onestà e il  suo  buon volere possano compensare la sua mancanza di
lo metteva da parte. Nessun avaro aveva mai contato il  suo  oro piú spesso di lei, nessun avaro aveva maggior timore di
le sue esplosioni con bontà irritante, attribuendo il  suo  umore disuguale allo stato di gravidanza. Franco sapeva che
che egli aveva corteggiato. Ma nonostante la docilità di  suo  marito, Rossella continuava ad essere di cattiv'umore e
la travolgesse nuovamente: il denaro era l'ossessione del  suo  cervello in quel periodo. Quando pensava al bambino, era
- Segreto professionale! - la stuzzicarono a proposito del  suo  ignoto amico milionario. - Sarà il capitano Rhett Butler -
in vena di generosità per l'occasione, tirò fuori il  suo  colletto di trina d'Irlanda, un po' sciupato ma ancora
abbastanza ritagli di velluto per ricoprire la carcassa del  suo  cappello ormai logoro e suscitò le risa generali dicendo
da una lanterna. Tacquero per un poco: Will masticava il  suo  tabacco come un placido ruminante, ma il suo volto era
masticava il suo tabacco come un placido ruminante, ma il  suo  volto era tutt'altro che placido. - Non mi piace - disse
che Will non fosse al corrente di queste cose; ma dal  suo  ritorno a Tara si era accorto che quell'uomo, come Mammy,
Sapeva che essa prendeva la vita come veniva, opponendo il  suo  forte spirito a qualsiasi ostacolo si presentasse, lottando
se sarebbe mai tornato. Continuò peraltro ad occuparsi del  suo  lavoro a fronte alta e col cuore che le doleva. Non si
aveva detto a Melania. Ma Ashley la teneva a distanza e col  suo  silenzio la pregava di non parlare. La vista della sua
di rimorsi, le pesava sulla coscienza; e il fatto che il  suo  stabilimento perdesse denaro continuamente, le cagionava un
s'era placato, Rossella cominciò a sentire la mancanza di  suo  marito; e ne sofferse sempre piú a misura che i giorni
egli narrava aneddoti che la facevano ridere di cuore, il  suo  sogghigno sardonico che riduceva ogni guaio alle sue giuste
di lei. Era una cosa strana e che la offendeva. Perché il  suo  bimbo avrebbe dovuto temerla? Quando cercava di farlo
Melania sapeva trattare i bambini; inutile negarlo. Il  suo  piccolo Beau era il bimbo meglio educato e piú simpatico di
di averne una dozzina. E la sovrabbondanza di tenerezza del  suo  cuore veniva riversata su Wade e sui figliuoletti dei
per riprendere il bambino, udí nel giungere la voce di  suo  figlio - che a casa era sempre silenzioso come un topolino
desiderio o bisogno di lui. Fu lieta di aver dominato il  suo  impulso quando una lettera di zia Paolina da Charleston
Le pareva di vedere le sue zie erette a giudici del  suo  operato nella loro casetta alla Batteria, dove sarebbero
dando luogo all'apatia. La vita aveva perduto molto del  suo  sapore in quegli ultimi tempi... Se almeno potesse
ad Atlanta sarebbe soffocata, continuando a far girare il  suo  cervello stanco nel cerchio di pensieri inutili che la
rimase a guardare il treno finché fu fuori di vista; sul  suo  volto era un'espressione di amarezza poco piacevole.
Melania sedeva sotto al porticato ombreggiato di vite, col  suo  cestello da lavoro pieno di calze da rammendare. Si sentí
stato difficile incontrarne lo sguardo. Però egli aveva il  suo  contegno abituale; né con una parola né con un gesto aveva
notando con sorpresa, come sempre, l'elasticità del  suo  passo benché egli fosse grande e grosso. - Rossella è
che sono sconvolta!» Lo guardò implorante e a un tratto il  suo  imbarazzo svaní. Gli occhi di lui erano cosí buoni e
cosí pieni di comprensione che ella si stupí del  suo  passato sgomento. Sembrava stanco e abbastanza triste. Come
voglio parlare con voi. Voi sapete come... è stata male. Al  suo  ritorno da Tara vorrà nuovamente cominciare ad occuparsi
sapesse che ho complottato alle sue spalle, sia pure per il  suo  bene... conoscete il suo carattere! E temo che il signor
alle sue spalle, sia pure per il suo bene... conoscete il  suo  carattere! E temo che il signor Wilkes rifiuterebbe di
Rimase per un attimo a guardare il visino triangolare col  suo  lungo mazzocchio di capelli e i dolci occhi neri. Un viso
quando vide che l'uscio della sala da pranzo era chiuso. Il  suo  cuore si contrasse un poco per vergogna, nel vedere
di lui. Ma quando egli alzò gli occhi, qualche cosa nel  suo  sguardo la fermò sulla soglia, le agghiacciò le parole
incerta, mentre osservava quella nuova espressione del  suo  volto. Senza alzarsi, egli spinse col piede una sedia ed
il resto della vita per parlare di Melania. Mentre per il  suo  acuto desiderio di gridare «Ti amo» le pareva che vi fosse
quell'ora. Solo in quel momento poteva dire a Rhett il  suo  pensiero. Ma qualche cosa nel viso di lui la fece
se vedesse Melania passare silenziosamente nella stanza. Il  suo  viso non esprimeva, in quella specie di addio, dolore né
ed egli ripeté - Una gran signora. Rossella rabbrividí; dal  suo  cuore scomparvero il calore e la luce che le avevano messo
non era cosí che aveva pensato di abbordare l'argomento del  suo  amore. Ma la mano di lui faceva pressione. - Ha detto... ha
Rossella fu sorpresa nel vedere che non vi era scherno sul  suo  viso. Né vi era maggiore interessamento che nel volto di un
che cosí spesso l'aveva respinta. Egli lasciò il  suo  mento e, voltandosi, tornò al seggiolone; vi si gettò di
per la sua lunga trascuratezza, diffidente per il  suo  improvviso voltafaccia. Ma lei lo colmerebbe di bontà, lo
si trova in un mondo che non è il suo, e cerca di fare del  suo  meglio applicando le regole di un mondo scomparso. - Oh
Non sei contento di sapere... ora che io... Incontrò il  suo  sguardo stanco e tacque imbarazzata, intimidita come una
stanco e tacque imbarazzata, intimidita come una bimba col  suo  primo corteggiatore. Perché non le facilitava la cosa? Se
quella? La voce di un uomo che si trova di fronte a sé e al  suo  mondo, senza sentimento, senza titubanze, senza speranza.
delle ombre con una calma stanchezza che aveva nel  suo  timbro un'amarezza disperata. E come la voce di Ashley,
cosa; ma ascoltava disperatamente, con gli occhi fissi sul  suo  viso bruno, sperando di udire parole che dissipassero i
ho capito che ti volevo bene. Ashley... dopo di allora il  suo  pensiero non mi diede piú alcuna gioia; ma tu eri stato
vedere. E Rossella continuò a fissare senza parlare il  suo  volto tetro. - Ma vi era Diletta; ed io mi dissi che, dopo
provò un'immensa pena per lui, una pena che cancellò il  suo  dolore e lo sgomento che le sue parole le avevano fatto
essere umano. E comprendeva l'orgoglio ostinato simile al  suo  che gli aveva impedito di rivelare il suo amore per timore
simile al suo che gli aveva impedito di rivelare il  suo  amore per timore di una ripulsa. - Amore mio - esclamò
bontà indifferente che era scritta cosí chiaramente sul  suo  volto. - Allora... vuol dire che io ho sciupato tutto... e
debbo piangere. Non debbo far nulla che possa suscitare il  suo  disprezzo. Deve rispettarmi anche... anche se non mi ama.
le mani in avanti, col vecchio gesto supplichevole; e il  suo  cuore fu di nuovo sul suo viso. - No! - gridò. - So
vecchio gesto supplichevole; e il suo cuore fu di nuovo sul  suo  viso. - No! - gridò. - So soltanto che non mi ami e che te
verdetto. Sapeva che tutto ciò che egli aveva detto era il  suo  pensiero, anche se in certi momenti aveva parlato
debbo perderlo, diventerò pazza. Vi penserò domani.» Ma il  suo  cuore, scacciando l'incantesimo, cominciò a dolere. «Non
patimento. - Voglio... Andrò a casa, a Tara, domani. - E il  suo  spirito si risollevò impercettibilmente. Era già tornata a
come se una mano dolce e fresca si posasse furtivamente sul  suo  cuore. Le apparve la bianca casa che le dava il benvenuto
riconfortata da questo quadro; e la sua sofferenza e il  suo  frenetico rimpianto furono un poco attenuati. Per un attimo
l'ultimo legame con gli antichi tempi. Con lo spirito del  suo  popolo che non riconosce la sconfitta anche quando se la
piú, perché sapeva che finirebbe col dileguarsi. No, il  suo  timore era tutto diverso: somigliava stranamente a quello
era tutto diverso: somigliava stranamente a quello del  suo  vecchio incubo, quando si trovava a correre nella nebbia
per i suoi terrori. Ricordò il conforto che le davano il  suo  largo petto bruno e le sue forti braccia. E si volse verso
dopo la morte della bambina, la collera che provava verso  suo  marito e la preoccupazione del proprio dolore, le avevano
cose divertenti e maliziose, che la costringevano a ridere  suo  malgrado. Ora era un'ubriachezza cupa e silenziosa. A volte
andava deformando per il grasso malsano che la invadeva. Il  suo  corpo agile e muscoloso cominciava a diventare molle e
bellezza; ma malgrado il belletto e l'abito appariscente il  suo  aspetto era gentile e l'espressione quasi materna. Invece
trovavano dinanzi alle signore, Bella aveva ricambiato il  suo  sguardo, fissandola con un'espressione quasi
a nessuno, eccettuato a Melania. Perfino Mammy, il  suo  principale appoggio, era tornata a Tara. Tornata per
buone e gentili. Provavano molta pena per lui che nel  suo  crepacuore non trovava a casa altro conforto che Rossella.
viso della vecchia signora mentre spingeva a pazza corsa il  suo  cavallo il giorno in cui Atlanta era caduta, mentre il
per l'anzianità in quella carriera diplomatica che il  suo  largo censo e il suo nome gli avevano fatta percorrere
in quella carriera diplomatica che il suo largo censo e il  suo  nome gli avevano fatta percorrere molto rapidamente.
disciplinato ed incolore. Ma quando gli sembrò che il  suo  paese fosse oramai grandicello e pronto ad uscir di tutela,
o un Gabinetto intero almeno una volta ogni sei mesi. Il  suo  involontario e preciso giuoco di massacro si ripetè almeno
si passaron la voce di metterlo da parte e di elevare al  suo  posto qualche diplomatico meno di lui persuaso che oramai
lecito ad un ambasciatore avere idee diverse da quelle del  suo  ministro ed aggiunse, assiomaticamente, che se ciò avviene
poichè mi son trovato ad averle in comune proprio col  suo  predecessore. E, ad ogni modo, io ho il dovere di
ricordare molti fatti con poche parole. Nei primi mesi del  suo  soggiorno a Pulquerrima Sua Altezza non aveva avuto
la duchessa di Frondosa, la quale viaggiava con  suo  marito attraverso l'Europa: poichè ogni anno il duca soleva
anno il duca soleva assegnarsi una missione straordinaria a  suo  esclusivo uso e consumo per rendersi conto de visu del vero
era giunto il giorno prima dalla capitale per accogliere il  suo  imperiale ospite ed amico. Molte feste sontuose ebbero
E però il concetto della virtù feminile richiamava nel  suo  spirito necessariamente l'imagine d'una grave e solenne
io avessi avuto il tempo d'interrogare, la duchessa, col  suo  più bel sorriso pacato, con la sua voce più tranquilla, con
andarsene e desiderava che io l'accompagnassi a cercare il  suo  aiutante di campo. In pari tempo donna Isabella tendeva la
senza voler neppure accordarmi un minuto per cercare il  suo  aiutante di campo, mi trasse verso la scaletta e saltò su
quel povero sottotenente di vascello di guardia che già col  suo  fischietto s'era affrettato a chiamare la lancia reale. E
così la festa prima che se ne fossero allontanati  suo  padre e l'imperatore Goffredo: il che poteva anche essere
mi fece capire che anche io non ero affatto escluso dal  suo  risentimento. Aveva preso una sigaretta e tentato
e aveva tranquillamente invitato il principe a rimanere al  suo  posto. E perchè vi rimanesse ve l'aveva prima rimesso. Ma
Anna-Maria verso di tutti e specialmente verso il  suo  regale nipote che sin dalla più tenera adolescenza, prima
alcuna possibilità d'incontrare la duchessa. Io ero il  suo  lieto confidente nelle buone giornate. Scontavo il suo
il suo lieto confidente nelle buone giornate. Scontavo il  suo  malumore nelle cattive. E, finalmente, si decise a mancarmi
Io ero il pilota abilissimo della sua navicella gettata, al  suo  primo viaggio, in pieno alto mare. Avevo anche la suprema
non navigava così a casaccio per puro capriccio, ma che il  suo  povero capitano aveva veramente e definitivamente perduto
quella d'una dolce capanna sotto la quale la duchessa e  suo  marito filavano un amore perfetto degno dei più leggendarii
casa che gli fosse paragonabile. Contava di farne oramai un  suo  amico, un suo strettissimo amico, senza nulla togliere per
paragonabile. Contava di farne oramai un suo amico, un  suo  strettissimo amico, senza nulla togliere per altro
Rossella conosceva i pettegolezzi che si facevano sul  suo  conto, ma non se ne occupava. Continuava a odiare gli
in cui avevano cercato di bruciare Tara; ma dissimulava il  suo  odio. Sapeva che se voleva guadagnare del denaro poteva
di farsene dei clienti. Il giorno in cui fosse ricca e il  suo  denaro fosse nascosto in modo che gli yankees non potessero
yankees non potessero trovarlo, direbbe loro esattamente il  suo  modo di pensare: come li odiava, li malediceva, li
volte Rossella, mentre discorreva con loro dall'alto del  suo  carrozzino e sorrideva con tutte le sue fossette, provava
nuovi ricchi. Tutti erano dunque ben lieti di proteggere il  suo  deposito di legname e anche la bottega di Franco, sentendo
inetto a mantenerla. E Rossella, osservando i progressi del  suo  commercio, pensava che non solo salvaguardava il suo
del suo commercio, pensava che non solo salvaguardava il  suo  presente col denaro yankee, ma anche il suo avvenire con
il suo presente col denaro yankee, ma anche il  suo  avvenire con gli amici yankees. Conservar dei rapporti con
fu per esse una manna. Spesso, quando ella era ferma col  suo  carrozzino dinanzi a una dimora yankee a parlare di travi e
si dominava, aiutata dal fatto che costoro destavano piú il  suo  disprezzo che la sua ira. Dopo tutto, erano yankees: che
di meglio? Quindi i loro incredibili insulti per il  suo  paese, il suo popolo, la sua morale, non penetravano mai
Quindi i loro incredibili insulti per il suo paese, il  suo  popolo, la sua morale, non penetravano mai tanto
di colmarlo. Nel tornare a casa un pomeriggio nel  suo  carrozzino guidato da zio Pietro, ella si trovò a passare
ancora giunto per lei il momento di dire agli yankees il  suo  pensiero. Piú tardi, sí! Sí, per Dio! Ma non ancora. - Zio
col colonnello Hamilton, che aveva tenuto fra le braccia il  suo  padrone quando questi era morto, che aveva allevato Melly e
sapeva tutti i pettegolezzi che si facevano in città sul  suo  conto. Ed ora ecco che anche Pietro si metteva a
reputazione di possedere queste qualità. Ma le maglie del  suo  cervello erano troppo larghe per poter filtrare queste
coraggio che avrebbe placato i suoi terrori, sollevato il  suo  dolore. Doveva essere in camera sua; e attraversando il
parole, ma la fissò ancora implorando il silenzio. Il  suo  volto riconosceva la verità di ciò che ella diceva.
che seguí, ella sentí svanire la sua indignazione, e al  suo  posto sorgere una pietà mista di disprezzo. Sentí la
il respiro; la sua voce soffocata mormorava accanto al  suo  orecchio. - Come farò? Non posso... non posso vivere senza
né rimorso né sgomento né stupore. Solo stanchezza; e il  suo  spirito si agitava appena, languidamente, meccanicamente,
il cuore spezzato, imprecare al destino. Aveva contato sul  suo  amore per tanto tempo; e quella sicurezza l'aveva aiutata a
come ogni cosa, eccettuato il denaro, una volta che era in  suo  possesso. Cosí anche lui avrebbe perso ogni valore se, in
è morta e potrei averlo, non me ne importa piú nulla. Il  suo  maledetto onore lo spingerà a chiedermi se desidero
visita a Rossella né ora né mai - disse; e la freddezza del  suo  volto era piú glaciale del consueto. Le altre componenti il
da Rossella, mamma; vado dal capitano Butler. Egli fece del  suo  meglio per salvare Tommy; non è colpa sua se non vi
la signora Merriwether. - Andare a far visita! - Il  suo  seno possente si sollevava d'indignazione al ricordo della
ricordo della sgarbatezza con cui Rossella aveva accolto il  suo  consiglio sul matrimonio con Rhett. - La mia Maribella è
una creatura piú simpatica; le volevo molto bene. Ah, se  suo  padre non si fosse opposto al matrimonio con suo cugino,
Ah, se suo padre non si fosse opposto al matrimonio con  suo  cugino, Filippo Robillard! Un ragazzo che era soltanto un
cosí immersa nei suoi discorsi che nessuna aveva udito il  suo  passo leggero; ed ora avevano tutte l'aspetto di scolarette
combattuta fra il desiderio di proteggere Ashley col  suo  silenzio e il pensiero che se avesse svelato i suoi
Lydia balzò in piedi; un fiotto di sangue salí al  suo  viso gialliccio. - Tu, Melania... mia cognata... non vorrai
sfacciata e un cervello balzano. Non posso dimenticare il  suo  contegno durante la guerra. E non posso dimenticare che da
a licenziare Ugo perché era incapace di gestire il  suo  stabilimento. - Melly! - Fu un gemito in coro. La signora
riempire di lagrime gli occhi di Melania; ma, dopo, il  suo  visetto si era indurito. - Desidero spiegare ben
la polvere, il vecchiume, la sudiceria? L'affetto del  suo  compagno di pena valeva certo più di molti bei mobili.
allegra casa de' Rivani, col disamore della Marietta e il  suo  triste tradimento! Meglio finir cosi all'oscuro, sepolta
in disparte, gli dichiarò l'animo suo, e più che il  suo  quello della figliuola. Peppe, piantato ritto su le gambe
— A più tardi. — Il vecchio aveva quietamente terminato il  suo  pasto con la figliuola; Peppe non s'era visto; e piu d'un
— affermò l'innamorato, accostandosi a lei per modo che il  suo  fiato ardente le sfiorò il viso. - Tiratevi addietro! o che
le corse dietro, e con una spinta poderosa rimosse dal  suo  punto d'appoggio la tavola su cui passava la fanciulla.
avere idea di quanto tempo vi si sarebbe trattenuta. Se il  suo  soggiorno risultava malinconico come quello di Charleston e
alquanto nel loro dolore. Ora che Carlo era morto, il  suo  posto e quello del bimbo di lui era dov'egli aveva
la signorina Pitty aveva voluto prendere 500 dollari dal  suo  patrimonio per investirli in una miniera d'oro inesistente.
una volta al mese, quando Zio Pietro la conduceva al  suo  ufficio per ricevere l'assegno alimentare. Dopo queste
sempre evasivamente alle domande intorno alla lunghezza del  suo  soggiorno ed entrò furtivamente, quasi senza accorgersene,
qualità del severo, impavido, ardente soldato che era stato  suo  padre, queste erano state distrutte nella fanciullezza
sessant'anni prima; ma dall'epoca lontana in cui il  suo  affettuosissimo babbo le aveva dato quel soprannome a causa
non erano rimasti che i piedini, sproporzionati al  suo  peso, e una tendenza a chiacchierare volentieri e senza
sui piedini che forzava entro scarpine troppo strette. Il  suo  cuore accelerava i battiti alla piú piccola emozione ed
bambina e rifiutavano di prenderla sul serio: tutti, meno  suo  fratello Enrico. Amava chiacchierare piú di qualsiasi altra
mai nulla di spinto e di scandaloso, per riguardo al  suo  stato di signorina, sia pure sessantenne; e i suoi amici
del Sud: cercare che chi era accanto a loro si sentisse a  suo  agio e contento di sé. Era questa simpatica congiura
in se stessa; e quasi prima di essersene resa conto, il  suo  spirito riprese ad essere normale. Aveva solo diciassette
la colpa non era loro, perché nessuno poteva togliere dal  suo  cuore il dolore che lo dilaniava ogni volta che veniva
Si preoccupavano dei suoi pasti e badavano che facesse il  suo  riposino pomeridiano e la sua passeggiata in carrozza. Non
Forse sarebbe stato sopportabile se avesse potuto usare del  suo  fascino sui convalescenti, perché molti di loro erano
la vita! E come era sciocco che tutti credessero che il  suo  cuore era nella tomba di Carlo! Invece era in Virginia con
Ma nonostante queste afflizioni, Atlanta le piaceva. E il  suo  soggiorno si prolungava, mentre le settimane passavano.
cui ella apriva l'uscio di camera avvertiva la Giulia del  suo  arrivo. Allora il cassetto si schiudeva e la faccia rosea
e interromper le visite e le letture, ch'erano tutto il  suo  gusto. In cucina ricominciavano più acerbi che mai i
la pupattola. - Ora puoi uscire, poverina! E l'alzava dal  suo  lettino dentro il cassetto, dove aveva aspettato
sempre no! sempre no! Le braccia le restavano inerti; il  suo  visetto di porcellana era impassibile; non traspariva il
chiedeva di più; e anche la bambola doveva contentarsi del  suo  destino. Le ore della sera, quando tutto taceva intorno,
le più gradite alle due amiche. Allora Camilla, finito il  suo  cómpito quotidiano e recitate le preghiere, era beata di
su le ginocchia, e badava a guardarla e a sorridere al  suo  babbo. In un momento furono a casa. Costì la fanciulletta
fino che non fu aperta la scatola; e quando, svolta dal  suo  lenzuolo di carta velina, venne fuori la magnifica bambola,
coricata insieme a lei e posasse la testolina bionda sul  suo  guanciale. Perciò la spogliò con ogni cura; e scelta tra la
meglio d'un avvocato anche Fido, il cane da caccia del  suo  babbo, e che tutti e tre, lei, la Giulia e Fido, stavano a
finché i suoi capricci non venivano soddisfatti. E finché  suo  padre le era accanto, i capricci venivano soddisfatti senza
da solo. Il lettino di lei fu collocato accanto a quello di  suo  padre e sulla tavola rimase accesa tutta la notte una
cosa poco corretta che una bambina dormisse nella camera di  suo  padre, anche se aveva solo due anni. Rossella sofferse di
prima di tutto perché quella storia provava che lei e  suo  marito dormivano in camere separate; e poi perché tutti
pensarono che se la bimba aveva paura a dormir sola, il  suo  posto era nella camera di sua madre. E Rossella non volle
fuggirono; l'infelice Lou piangente e singhiozzante nel  suo  grembiule. Ma Rossella rimase. Era doloroso vedere la
Rossella sentí la collera impadronirsi di lei vedendo che  suo  marito discuteva con la bimba come se si fosse trattato di
una sera che l'odore del whisky si sentisse fortemente nel  suo  alito. Prese in braccio la bimba e le disse: - Un bacino al
a lungo all'aperto e il sole cominciò ad abbronzare il  suo  volto bruno. Acquistò cosí un colorito piú sano; ridiventò
terrore la spingevano a tornare a casa in gran fretta; nel  suo  spirito Baldo, con la sua barba da patriarca, assumeva le
mentre questi pensieri si agitavano freneticamente nel  suo  cervello. «Ashley morrà di vergogna e mi odierà perché l'ho
le aveva invaso il cuore al ricordo di Rhett. Che farebbe  suo  marito? Forse non saprebbe nulla. Com'era quel vecchio
Ma rivide il volto di Baldo sulla soglia dell'ufficio; il  suo  occhio freddo, chiaro, senza rimorso, pieno di odio per lei
Baldo parlerebbe con Rhett, ritenendo che questo fosse il  suo  dovere di cristiano. Si spogliò e si gettò sul letto; nel
dovere di cristiano. Si spogliò e si gettò sul letto; nel  suo  cervello era un turbine che mulinava vorticosamente. Se
egli l'avesse veduta in questo momento, avrebbe letto nel  suo  volto che qualche cosa di grave era accaduto. Bisognava
Lydia mi odia talmente, che è capace anche di dir male di  suo  fratello pur di farmi apparire in cattiva luce. Se mi lasci
cosí bella, quell'espressione spaventosa scomparirebbe dal  suo  volto. Era tanto tempo che non la vedeva in camicia! Ma non
invitati. Uno strano mormorio fece arrestare i battiti del  suo  cuore. Quindi ella vide che era Melania la quale accorreva
sposa: ch'egli, l'avo, mosso dalle lagrime del nipote  suo  futuro erede, erasi determinato a quel passo nella speranza
che il genitore stesso avrebbe finito coll'aggiungere il  suo  consenso. Quest'equivoca conclusione, unita alla forte
voce mi avesse rivolta una parola innocente, per veder il  suo  volto mutar di colore, e le sue pupille passar di repente
movimento delle sue labbra indicava il rimprovero. Questo  suo  carattere m'era causa di martirio nell'impossibilità di
via senza farsi vedere per più giorni. Rimproverato dal  suo  giovine amico e confidente dell'insussistenza de' suoi
da me: sufficiente cosa sembrolle d'aver trasgredito il  suo  ordine. Rimaste sole, mi fece dire che mi attendeva nella
sua pazienza. L'essersi seduto a me dappresso, malgrado il  suo  divieto presentava propizia l'occasione per troncare
le furenti gelosie di Domenico. Per mezzo dell'amico  suo  mi fece conoscere, che se io voleva dargli una prova della
dell'amicizia che li univa, come schietto e sincero, che al  suo  ritorno gli avrebbe reso conto della mia condotta rispetto
a me dappresso, come l'ombra mia stessa, facendo del corpo  suo  una barriera insormontabile per ogni altra persona che
di un morto è forse minore di quello che copriva il  suo  volto: aveva l'aspetto d'un vampiro infuriato. Guardò
Mi raccontò più tardi, che il furore aveva condotto l'amico  suo  ad un passo di pazza disperazione. Determinato di troncare
volta per sempre, qualunque relazione, egli avea promesso a  suo  padre di partire, senz'altro indugio per Napoli. La parola
mio che la parte offesa sono io. Può partire o restate a  suo  agio, non me ne curo più, conoscendomi innocente della
Confesso il delirio mio!" Lo guardai: l'espressione del  suo  volto era tale da disarmare il più forte risentimento.
condurre Pork a casa dei Tarleton per una commissione. Il  suo  unico cavallo! Gli yankees lo prenderebbero; e anche la
di Wade aggrappato alle gonne di Melania aumentò il  suo  spavento. - Che debbo fare, Rossella? - La voce di Melania
protuberanza del portamonete sarebbe visibile attraverso il  suo  corpetto; e se gli yankees se ne accorgessero, la
a te attraverso i campi. - Dilcey alzò gli occhi; il  suo  viso di bronzo era tormentato. Nel suo grembiule era un
alzò gli occhi; il suo viso di bronzo era tormentato. Nel  suo  grembiule era un mucchio di argenteria da tavola. - La
e voltandosi rapidamente vide aggrappato alla ringhiera  suo  figlio che aveva dimenticato e che la fissava con gli occhi
della sua casa; eccetto quella che avrebbe visto dal  suo  nascondiglio nei boschi o nella palude: i comignoli avvolti
lascerebbe. Ha detto che piuttosto dovrebbero bruciarti sul  suo  capo. Ebbene, ti bruceranno sul mio, perché io non posso
non posso lasciarti. Con questa decisione le parve che il  suo  terrore diminuisse; rimase soltanto nel suo seno un senso
le parve che il suo terrore diminuisse; rimase soltanto nel  suo  seno un senso di freddo, come se ivi si fossero congelati
neonato, che frignava come un gattino, stava prendendo il  suo  primo bagno fra le mani di Prissy. Melania dormiva. Come
freddo, vischioso, attaccaticcio. A poco a poco il  suo  respiro affannoso divenne un singhiozzo spasmodico, ma i
sua goffaggine, la sua inutilità nel momento piú grave, il  suo  perder le forbici proprio quando servivano, l'aver versato
alla colonna senza parlare e Prissy, accorgendosi del  suo  umore, tornò in punta di piedi nell'oscurità del porticato.
del porticato. Dopo un lungo intervallo durante il quale il  suo  respiro finalmente si tranquillizzò, Rossella udí un rumore
gli yankees! Arrivano gli yankees!» Era il ritmo che il  suo  cuore accompagnava con ogni battito. - Yankees arrivare! -
dopo che lo avevano incendiato durante la battaglia; al  suo  posto era soltanto una tettoia di legno. Rossella andò a
dimenticava il proprio aspetto e guardava con disgusto il  suo  corpo ingrossato. La sua figuretta non esisteva piú; il
erano gonfi. Finora non si era molto preoccupata del  suo  fisico; ma sapendo di dover vedere Ashley fra un'ora, vi
Le sembrava che quel figlio fosse una prova di infedeltà al  suo  amore per lui. Ma soprattutto le dispiaceva che egli
degli uomini della Contea. Le seccava farsi vedere, nel  suo  stato, con quell'abito stretto che accentuava la sua
bisogno di simpatia. Sentiva che se qualcuno le nominasse  suo  padre, si metterebbe a piangere. E non voleva. Sapeva che
contemporaneamente in due luoghi; e ad Atlanta faceva del  suo  meglio per aiutare tutti loro! Si agitò sul sedile,
cadere il sacco e correndo a stringerle la mano; sul  suo  viso piccolo e bruno si leggeva uno schietto piacere. -
corra a cercarlo? - Sí, Alex, per favore. - E malgrado il  suo  dolore, sorrise. Era cosí piacevole rivedere un volto della
- Non vi dò torto, Rossella - riprese Alex mentre il  suo  volto si accendeva di collera. - Se fosse mia sorella...
Mi dispiace dirvi che tutti la pensano allo stesso modo sul  suo  conto. Will è il solo che prende le sue parti... e anche
erano tutti mutati? Alex guardò i propri rozzi abiti e il  suo  volto riprese la consueta espressione di amarezza. A volte,
altr'uomo che aiutasse risolverebbe la situazione. Invece  suo  fratello, cosí simpatico e vivace, errava chi sa dove,
mai baciata e non aveva mai mancato di far precedere il  suo  nome da «miss»; questo, mentre la stupí, le fece piacere
Di che si tratta, Will? Egli volse per un attimo su lei il  suo  sguardo dolce e sereno. - Vorrei la vostra approvazione per
a Carolene. Will non distolse gli occhi dal cavallo; il  suo  profilo non mutò ma a Rossella parve che egli sospirasse
è casa loro. E Ashley ha l'impressione di non guadagnare il  suo  mantenimento. Fa del suo meglio; ma non è nato per fare il
l'impressione di non guadagnare il suo mantenimento. Fa del  suo  meglio; ma non è nato per fare il coltivatore; voi lo
un solco dritto con l'aratro. Ma non è colpa sua: non è il  suo  mestiere. Ed è un tormento per lui vivere a Tara della
sarà meglio che vada nel Nord. - No! No! Non credo! Il  suo  cervello lavorava febbrilmente. Ashley non doveva andare
non avesse pensato a lui, rallegrandosi che fosse sotto il  suo  tetto. E non aveva mai mandato un dollaro a Will senza
di Franco e il dover badare al negozio impedivano a  suo  marito di aiutarla; e parlerebbe della sua attuale
come di un altro motivo per il quale aveva bisogno del  suo  aiuto. Gli farebbe comprendere che di quest'aiuto non
pur di farlo sorridere, pur di carpire qualche volta un  suo  sguardo che le dicesse che le voleva ancora bene. Ma
cosa da fare ad Atlanta - disse. - Questo è affar vostro e  suo  - rispose Will e si rimise la pagliuzza in bocca. - Ora,
aveva portato con sé! E poi si rannicchiò nel cavo del  suo  braccio. Com'era buono Will! E sempre cosí calmo! - È stato
sera miss Melly mi disse che Súsele le aveva raccontato il  suo  progetto ma lei non credeva che avesse parlato sul serio. E
mai... Allora la MacIntosh si diede molte arie dicendo che  suo  marito aveva reclamato presso il governo federale perché
dollari - mormorò Rossella sentendo diminuire il  suo  orrore per il giuramento. Quanto denaro! E per averlo
una nuova foggia che Maribella, di ritorno da una visita a  suo  marito a Richmond, aveva riferito che faceva furore nella
egli notava e commentava sempre qualsiasi innovazione nel  suo  abbigliamento. Mentre lottava coi suoi riccioli ribelli,
cosa; e un profumo violento e volgare invase la stanza al  suo  entrare. - Oh, Rossella! - esclamò chiudendo l'uscio e
donna che ella aveva visto per istrada il primo giorno del  suo  arrivo; ed era ormai la meretrice piú nota ad Atlanta.
anch'io una Confederata come voi?» E ti assicuro che questo  suo  desiderio di rendersi utile mi ha commossa. Ho torto? - Per
per i nostri soldati? Non credi che Dio comprenderà il  suo  desiderio di far del bene e non darà importanza al fatto
Nell'angolo era ricamato un monogramma: "R. K. B." E nel  suo  cassetto era un fazzoletto identico a quello; un fazzoletto
e avesse comprato la segheria senza neanche consultare  suo  marito; ma il peggio era che non si rivolgeva a lui nemmeno
dell'industria. Come se non si fidasse di lui e del  suo  giudizio! Come tutti gli uomini che conosceva, Franco era
accompagnarla perché il negozio gli prendeva tutto il  suo  tempo: - Se non tengo d'occhio quel furfante di Johnson, è
per la costruzione del nuovo albergo. Era balzata giú dal  suo  carrozzino in mezzo ai rozzi muratori irlandesi che stavano
che si stava facendo imbrogliare. Aveva affermato che il  suo  legname era migliore e meno costoso e glielo aveva
Per giunta, poi, ecco che Rossella guadagnava veramente col  suo  stabilimento; e nessuno poteva ammettere che una donna
Inoltre, non dava nulla dei suoi guadagni al marito per il  suo  negozio. La maggior parte del denaro veniva spedito a Tara,
- Una volta sola. Un mozzo di stalla che non strigliò il  suo  cavallo dopo una giornata di caccia. Ma allora era ben
le avesse ordinato di smettere di fare ciò che, secondo il  suo  modo di vedere, un marito non dovrebbe permettere, o anche
un uomo che si lasciava dominare in quel modo; e il  suo  atteggiamento timido ed esitante in qualsiasi circostanza
dotata e intendeva servirsene, piacesse o non piacesse a  suo  marito. Bisognava guadagnare del denaro e la cosa non era
trasportare dall'ira. E spesso si lasciava trasportare. Se  suo  marito era incapace di guadagnare del denaro, perché la
La guerra gli aveva rovinato la salute, aveva distrutto il  suo  patrimonio e fatto di lui un vecchio. Egli non rimpiangeva
la menoma allusione. Durante le settimane che seguirono il  suo  ricevimento, mentre Rhett era misteriosamente assente e la
Ad eccezione della guerriglia condotta da zia Pitty contro  suo  fratello Enrico e che era stata soggetto di gaie risate per
Pitty: e se Pitty avesse parteggiato per Melania, come era  suo  desiderio, Lydia se ne sarebbe andata. E se Lydia se ne
Enrico; ma Pitty fu molto umiliata di dovere accettare il  suo  aiuto. Pitty amava Melania piú di chiunque altro al mondo -
al giorno. Pitty si recò da lei e pianse protestando il  suo  affetto e la sua devozione, ma Melania rifiutò di discutere
di fronte all'alternativa di morir di fame o di unirsi a  suo  fratello Enrico, Rossella le aveva conservato la casa,
non che la presenza di Lydia le impediva di interrompere il  suo  piacevole modo di vivere. Era doloroso e volgare; e Pitty
conto che se non fosse stato per la difesa di Melania e il  suo  immediato atteggiamento, tutta la città sarebbe stata

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