grembiuletti e scarpine non mancavan quasi mai ai bimbi di | Lucia | per andar puliti alle scuole comunali e crescere un po' |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
la Vergine! Ma lei, si vede, non la meritava! E | Lucia | concludeva, con un altro sospirone, rassegnata, ma |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
ch'era tutto macchiato di unto e di medicinali; e la | Lucia | aveva ripreso a cucir di bianco. Al mattino, quando ella |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
per la sua età: ho paura che non mi campi! - soleva dir la | Lucia | se parlava della saviezza del suo bimbo maggiore, seguendo |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
senza darle baci, stava in quella posizione un pezzo. | Lucia | gli passava lentamente le dita fra i ricci castagni, gli |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
soccorso il Cielo nella sua nuova disgrazia. Quella notte, | Lucia | non si coricò. Il bambino era rimasto lì immobile, come un |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
a' suoi occhi i clienti non potevano esiger di più da lui. | Lucia | passò la notte più angosciata che mai; le pareva d'aver |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
le aveva mostrato chiaramente di non gradirla intorno a sè, | Lucia | non gli s'era più rivolta. Meglio patir la fame, pensava, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
entrò. Il principale scriveva al suo solito posto. Al veder | Lucia | fermarsi, ritta, dinanzi al suo casotto, alzò il capo e la |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
giorno. — L'uomo parve ancora più attento a' suoi registri; | Lucia | riprese: - Allora sono scappata da lei a pregarla per amor |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
- Nossignore.... mi perdoni... creda.... ho creduto... — | Lucia | si sentiva smarrire il cervello. Ma dunque, se quell'uomo |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
presto nulla — dichiarò uomo; e, dopo un istante, poi che | Lucia | s'era coperto il viso col fazzoletto, per nasconder le |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
tanto di dare un dito, vi piglia il braccio, vi piglia! — | Lucia | uscì. Come le gambe la ressero, camminò fino a casa, e si |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
v'hanno dato poche consolazioni addò vo' siete stata, eh? — | Lucia | crollò la testa bassa. - Tirate via — rispose |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
medico condotto. - Brutto segno! — pensò l'Adele. Allora | Lucia | con una voce che non aveva più suono umano, ma risoluta, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
entro il lenzuolo e le coperte, fra le quali giaceva, | Lucia | sollevò di peso quel corpicino quasi inerte, e se lo portò |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
legno, dicendo con lo stesso tono di voce: - Sedete lì. — | Lucia | sedette. Il fanciullo, che pareva un fagotto di panni, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
lontanissimo da quel palazzo de' quartieri nuovi, dove | Lucia | era portinaia. Ci volevan tre buoni quarti d'ora per farsi |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
nell' orecchio... — Soffre la sete quella creatural — E | Lucia | allora, presa da una disperazione tanto crudele quanto |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
tanto era l'appetito che gli tornava con le forze. | Lucia | sorrideva, con gli occhi inondati di lagrime, a sentir |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
tardato a uscire. Quel giorno, prima di tornare a casa, la | Lucia | non seppe resistere al desiderio di fermarsi da un merciaio |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
sposa incinta, moglie d'un tenente, la quale voleva la | Lucia | a mezzo servizio, non facendo ella quasi niente da sè in |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
di qua, una di là, e la barca va avanti. Tutto questo, la | Lucia | ripeteva nell'intimo suo, mentre, con un sorriso felice, si |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
allegri, sani, chiassoni... Il vestitino era già pronto; la | Lucia | se l'era già rigirato fra le mani chi sa quante volte, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
de' Trevisani fosse accaduta qualche giorno avanti, | Lucia | non avrebbe saputo come fare a aiutarli, a incoraggiarli, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
andava qua e là, dalla cucina alla camera, bisognava che la | Lucia | ripensasse al dispiacere di que' poveri signori Trevisani, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
Poveri tutti, i morti, anime sante del Purgatorio! E la | Lucia | si commoveva d'una commozione indefinita, piena di |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
tutta scombussolata e con gli occhi pieni di bile, | Lucia | non capì più nulla. - O che c' è? Che vuol dire?.. — |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
cader le braccia, come dopo aver fatta una grande fatica. | Lucia | non capiva; chiese: - Perchè? - - Non era lui! - - Come? - |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
gente; chi andava, chi veniva... non si capiva un' acca... | Lucia | accennava di sì, di sì, sempre più frequentemente, per |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
una femmina che teneva per mano un ragazzino; e chiese di | Lucia | Naldi, quella che aveva un malato a San Francesco de' |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
Ormai sta benone e allo spedale non possiamo più tenerlo. — | Lucia | s'era fermata di botto, come se in un attimo le avessero |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
poi lo tornò subito a chinare, e rimase muto. Allora la | Lucia | lo respinse dolcemente: - Non è il mio!- Non è il mio! — |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
condotto, se ne andò con un indifferente: — Arrivederci. — | Lucia | aveva la febbre a dosso. Saper guarito il suo Santino, |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
per il timore di fare strepito e parer troppo ardita, la | Lucia | stava lì immobile. Non si metteva neanche a sedere per |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
a cilindro, e tutt'insieme un aspetto burbero e confuso. | Lucia | lo guardava tra ossequiosa e incerta. Egli sedette nella |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
- Mi rincresce di dovervi dare una cattiva notizia. — - | Lucia | lo fissava. D'un tratto, ebbe l'impressione d'una corrente |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
ve li restituiranno, non c'è dubbio: m' impegno io. — | Lucia | udiva un rumore di parole vaghe, assordante come uno |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
11 {a Santa Chiara............. 7 {a Santa | Lucia | del Monte 101 Alcantarini. . {a San Pasquale a Chiaia 3 49 |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|