Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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truppe mobilitate. Ho anche detto come Sua Maestà Rolando  II  non avesse nessuna parte attiva in questa prima fase della
Belle Hélène». Non bisogna giudicare da questo Rolando  II  troppo severamente: non era irriverenza. Non bisogna
poche centinaia metri. La guerra inoltre creava per Rolando  II  mille piccole occasione d'incontrare Isabella senza avere
permise di far due passi senza essere grottesco, Rolando  II  cominciò a visitare anche lui ospedali, comitati e
la duchessa di Frondosa reduce da Zarzuelopoli e Rolando  II  reduce dalla sua frattura avvenne nella sala operatoria
«Sì, Maestà, è proprio lei». Si vide allora Rolando  II  interrompere a metà il racconto d'una meravigliosa
avevano intanto fatto circolo attorno a noi tre. Rolando  II  aveva, con un saluto collettivo, risposto all'ossequiosa
seduti nella limousine tra la folla che acclamava, Rolando  II  si volse a me di scatto ed esclamò: «II mio trisavolo
è oramai stabilito dal destino che, finchè vivrà Rolando  II  o colui che fu Rolando II e finchè io avrò l'onore
destino che, finchè vivrà Rolando II o colui che fu Rolando  II  e finchè io avrò l'onore d'essergli amico toccheranno a me
Presi fiato, finalmente. Di fronte a me, fumando, Rolando  II  continuava a sorridere, a sorridere, a sorridere.... Sentii
punto che, fra tutti i mestieri che l'amicizia di Rolando  II  mi aveva affidati, ci fosse da quel momento anche quello
dell'agguato. Ne intesse egli stesso la fila. Così Rolando  II  concluse: — Solo mi permetto di farle notare che non si può
partiva per non ritornare. Nel ritrovar quella sera Rolando  II  tranquillamente sorridente, sentii sotto quella
con gli Dei spettatori la sua migliore coscienza, Rolando  II  concluse: — E val la pena, del resto, d'esporre una vita
riuscito a mandare il marito d'Isabella al fronte, Rolando  II  si doveva veder costretto a raggiunger lui la frontiera. È
storia. Non ebbe, la rivoluzione che doveva deporre Rolando  II  dal trono dei suoi avi, la grandiosità di linee di quella
sua rivoluzione un Delfino. Ho vissuto a fianco di Rolando  II  gli ultimi giorni del suo regno, quelli durante i quali
non una terribile nevralgia dentaria che affliggeva Rolando  II  e che lo faceva soffrire assai più dell'idea di dover
le Camere avrebbero certamente eletto nella serata, Rolando  II  se ne rimaneva lì, su la poltrona, sempre a bocca aperta,
necessaria. Compresi in quel momento che a Rolando  II  doleva solamente di aver dovuto perdere il regno senza
della storia hanno la medesima inesorabilità e Rolando  II  dovette, nella stessa mezz'ora, lasciarsi strappare un
resto, probabilmente preparata con benignità verso Rolando  II  dai misteriosi dottori in fisio-psicologia che reggono e
Se, prima che il dente gli fosse strappato, Rolando  II  non si preoccupò che di questo dolore, dopo che il dente fu
avversità. Tuttavia al pensiero di questa avversità Rolando  II  fu chiamato dal brusìo lontano, poi dal vocìo vicino d'una
si misurano i grandi caratteri. Lo stoicismo che Rolando  II  rivelò in quell'occasione fu, o mi parve, veramente
d'un dente cariato non saprebbe essere eterna, Rolando  II  degnò di occuparsi anche della Rivoluzione, e, saputo
del trono. Così, quando nella storica frase di Rolando  II  trove tanta rassicurante remissività, don Pedro de Aldana
sua prima, prudente e ragionevole deliberazione. Ma Rolando  II  che s'era intanto avvicinato alla finestra ed aveva veduto
canzone proibita che non faceva male a nessuno — Rolando  II  non vide la necessità d'una partenza precipitosa. Ma, don
riuscire troppo pericolosa. Quando rimanemmo soli, Rolando  II  si mise a sedere e accese una sigaretta, con una certa
giornata di corse in un pomeriggio di bel tempo. Rolando  II  non esitò a scegliere anche lui questo sistema di partenza,
antichi sentimenti. Al ricordo della corte che Rolando  II  aveva fatta a sua moglie, s'era adesso sostituito il
adesso sostituito il pensiero della Corte da cui Rolando  II  esciva per sempre. Vidi il grande gentiluomo stringere
momento fa, in verità, singolarmente patetico, e se Rolando  II  mormorò a fior di labbra: «Arrivederci!», a me parve che
che, deposto, parta involontariamente per l'esilio. Rolando  II  vi si era chiuso non appena fummo saliti nel direttissimo
angoscia della tremenda catastrofe. Imaginavo Rolando  II  intento ad arrampicarsi, per risalirlo, su per l'albero
già scoppiata era squallido. Dal finestrino opposto Rolando  II  doveva vederlo come io lo vedevo, e quella contemplazione
aperta la cabina regale e appena mi vidi davanti Rolando  II  stretto nella seta d'un pigiamino changeant, col volto
cuccetta ancora calda del quieto sonno regale. Se Rolando  II  lavorava così a non aver più peli su la faccia, non era
prima di riprendere la sua corsa. A quella stazione Rolando  II  aveva deciso di scendere dal treno per prendere congedo da
basta che sia semplicemente supposta. Così Rolando  II  guardò con tanta insistenza la giovane chanteuse che
non aveva ancora terminato di rimproverare a Rolando  II  la sua sbadataggine che già la mano di Rolando II
a Rolando II la sua sbadataggine che già la mano di Rolando  II  s'appoggiava su la guancia del giovinetto con assai minor
urti seguon, di solito, lunghi sbalordimenti. Così Rolando  II  ed io avemmo tutto il tempo d'uscire dalla piccola
dello scontro. Ho avuto nella mia vita d'amico di Rolando  II  missioni difficili, ma nessuna mai che potesse essere
possibile disubbidirgli. Come tornai da Rolando  II  che passeggiava impaziente tra la stazione e la trattoria,
aveva dato alla notizia e alla vera personalità di Rolando  II  la massima diffusione compatibile con l'estremamente
cui andava incontro, alla stessa notizia Rolando  II  perdette invece definitivamente i suoi. Gli vidi, con gli
indietro per salutare Rolando II, trovai che già Rolando  II  e Loulette Louly s'erano messi d'accordo per fare insieme
che s'apriva, il primo quarto di luna di miele. Già Rolando  II  guardava estatico la sua compagna e più la guardava più
degli incontri felici e predestinati. E, mentre Rolando  II  volava in quarta velocità verso il suo nuovo mestiere di
avvicinava non il principe Rolando a suo padre ma Rolando  II  al suo trono. La commozione figliale era quindi superata da
in morte il suo primo ed ultimo sonno guerriero, Rolando  II  rapiva i cuori di tutta la popolazione femminile della
storia senza storia. Quando, compiuto il funerale, Rolando  II  risalì in automobile con le gambe spezzate per aver
e di tornarcene indietro. Ma, poichè Sua Maestà. Rolando  II  cominciava appena il viaggio d'andata, non era
l'idea figlia non era ancora venuta al mondo, già Rolando  II  sentiva nel sub-cosciente — si parla così in alto stile
garanzia d'un trattato di alleanza, conveniva a Rolando  II  di tacere, per la ragione di Stato, lo stato di qualsiasi
stesso me la riaccompagnate a casa prima di mezzanotte. —  II  diavolo ti porti a Salerno e anche più in là! — imprecò
 II  giardino, un piccolo quadrato di pochi metri, era ingombro
fra i gerani delle ciocche contadinesche: Contessa Lara.  II  i folti gelsomini della notte, pianta comune e resistente,
città trovavasi in movimento. Reggio attendeva Ferdinando  II  al suo ritorno da Palermo. Mio padre fu avvertito allo
Giuseppina, destinata a fargli il vis-à-vis. Se Ferdinando  II  avesse saputo condurre il suo governo e trattare il popolo
fra cui soltanto articolava chiaro qualche: no! no! reciso.  II  sangue mi diede un tuffo. Lasciar maltrattare così quella
anche la biancheria, non m'importava, per amor del bambino.  II  domani, questa lettera fu rimessa a mia moglie da un mio
a mia moglie da un mio compagno informato della faccenda.  II  caso volle — dico il caso, vede, signora, non dico la
 II  sole estivo della prima ora pomeridiana saettava il fitto
la contessa de la Rochebleue, tre: Tizio, Caio e Sempronio.  II  principe ne recitava cinquanta di seguito, senza riprendere
e Bertino Fragni s'accostò più che mai alla tavola.  II  pittore riprese: — Dopo queste faccende, la ragazza
— No, no, è inutile che insistiate, — mi disse alla fine. —  II  principe deve cominciare finalmente a saper distinguere fra
sussurro fu ancor piú lieve questa volta. - Tutto, cara. -  II  capitano Butler... sii buona con lui. Ti... ti ama tanto.
ignoranza in che vivevano; anzi dal dì che Ferdinando  II  giurò la Costituzione e proclamata fu la libertà di stampa,
pollo, pesci arrostiti nel cartoccio e conditi col limone.  II  suo appetito non si calmava mai, perché le bastava
può ammettere ch'egli debba ogni giorno trovarsi d'innanzi  ii  suo offensore. Ora questo appunto avverrebbe, essendo il
far... che ho da dire? Santino non lo levo di casa. —  II  medico, con gli occhi bassi, dondolò un po' la persona
il blocco e vendetti a Liverpool a prezzi favolosi.  II  cotone mi era stato dato in buona fede perché io comprassi

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