la mano nodosa su la tavola da pranzo, nuda e nera. - | Aspetta | che ti voglio proprio dare una lezione co' fiocchi! - In |
- Babbo! - e Rhett si avviò passando davanti a Rossella. - | Aspetta | un momento, Rhett. Voglio dirti un'altra cosa. Devi |
in fila su le lunghe panche di legno scuro destinate a chi | aspetta | il suo turno per accostarsi allo sportello donde |
e non sono i vestiti che fanno una gran dama. - Davvero? | Aspetta | un po', Rhett, e ti farò vedere io! Ora che ho... che |
argomento. - Ti hanno parlato della riunione di domani? - | Aspetta | che ci penso. Miss... come diamine si chiama? quella |
d'udito. - È come se avesse detto a tutti: «Guardatela! | Aspetta | un bambino!» - E non è forse vero? - ribatté la signora |
per non essere generosa. - E a lui non importa nulla di me. | Aspetta | che tu diventi grande. Il visino rotondo di Carolene |