- Ma perché... - Non posso guadagnare sulla miseria | altrui | e sul loro lavoro forzato. - Eppure eravate proprietario di |
Mitchell, Margaret -
|
vera indifferenza. In lei il turbamento per il contegno | altrui | non durava mai a lungo; e in fondo, non le importava nulla |
Mitchell, Margaret -
|
della tavola; e discorreva per ore intere sulle faccende | altrui | in maniera infantile e innocua. Non aveva alcuna memoria |
Mitchell, Margaret -
|
ciascuno si arrendeva cortesemente alle opinioni | altrui | e, infine, il brizzolato autocrate negro della cucina aveva |
Mitchell, Margaret -
|
ogni momento il racconto delle proprie e delle | altrui | faccende, per rivolgere ai passanti un'offerta di servizio: |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
di Atlanta era molto pettegola e che si occupava dei fatti | altrui | piú di quanto si facesse nelle altre città del Sud; ora ne |
Mitchell, Margaret -
|
ogni sera a quella stessa ora, ad una delle mie e delle | altrui | più inveterate abitudini. Pranzai alla mia solita tavola, |
D'Ambra, Lucio -
|
al quale si direbbe che stia a cuore più l'interesse | altrui | che il suo proprio. Qualunque oggetto è portato davanti a |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
necessario alle ricerche che mi era prefissa, ma fosse per | altrui | suggerimento, fosse per ispontanea riluttanza, non me lo |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
governata da fiacco volere, abbandonata alle seduzioni | altrui | dalla propria famiglia, adescata da ogni parte, cadde la |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
«. . . . . Stirpe malnata e cruda, Che degli | altrui | perigli, all'ombra ride!» Mia madre, del pari, fu |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|