la poppa, governava il timone; a ogni momento volgendone l'ala a suo capriccio, sicchè il battello vogava in isbieco, lasciandosi dietro su l' onda un
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; gioie sparse di fiele, e sfuggenti più rapide che non fosser venute, lasciandosi dietro un torpore, un tedio; se pur non era affanno e dispetto. Fino
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(lasciandosi cadere sfinita sugli scalini di marmo) Sono io, comare Notte.... Non ne posso più.... LA NOTTE Che hai, figliuola mia?... Sei pallida
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!... Ora la faccenda si fa seria!... Teniamo duro!... TYLTYL (lasciandosi cadere a terra) No, non ne posso più.... IL CANE Vien qualcuno!... Lo sento
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