forza dunque che era sulle spine, in questa aspettativa. Le | lettere | del papà invece non aveva da aspettarle perché arrivavano |
Quell'estate al castello -
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piacere. È che, sotto, aveva la spina di quelle altre | lettere | che non arrivavano. Io, come ho già detto, il papà di |
Quell'estate al castello -
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dissi subito, per non farla penare, che non erano arrivate | lettere | dalla sua mamma, cioè una si, ma era per la sua zia. - Non |
Quell'estate al castello -
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pensavo. La mia mamma per esempio non era granché tipo da | lettere | e poi aveva poco tempo, però in compenso abbondava in |
Quell'estate al castello -
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spessa e come un po' ondulata? - Ecco, sí. - È la carta da | lettere | di mia madre. Scrive sempre su quella. - Dunque vedi che |
Quell'estate al castello -
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di manovrare alle spalle della nipote e di far sparire le | lettere | a tradimento, magari mettendosi d'accordo col postino o |
Quell'estate al castello -
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Uomo di mente eletta e di sincero animo, colto nelle | lettere | latine e greche, scrittore di nobili versi, quali poteva |
Angiola Maria -
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confratelli missionari, che oltre a scrivergli mucchi di | lettere | da tutti i paesi del mondo gli mandavano anche in continuo |
Quell'estate al castello -
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piaceva tanto, perciò disse subito: - Non è detto. Anche le | lettere | potevano essere un buon nascondiglio - . Qui le scappò un |
Quell'estate al castello -
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coi suoi orecchini all'antica. E dunque disse che sí, le | lettere | esistevano ancora. Quando era mancato il povero Pio le |
Quell'estate al castello -
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le mani aperte ai lati del corpo e cinque o sei di quelle | lettere | sparse in grembo. Le guardava senza nessuna espressione |
Quell'estate al castello -
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sí, mi convinceva. Non sapevo spiegarmi diversamente quelle | lettere | che non arrivavano alla figlia, mentre ne arrivava una alla |
Quell'estate al castello -
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creduto che non sapessi nemmeno questo! Conosco tutte le | lettere | e le sillabe, ma non so leggere correntemente, nè leggere i |
Otto giorni in una soffitta -
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collezione. Saltò in piedi e cominciò a rimescolare le | lettere | nel baule, come avrebbe rimescolato le monete d'oro, |
Quell'estate al castello -
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- Osi insinuare che saremmo capaci di sottrarre delle | lettere | destinate a nostra nipote? di tenergliele nascoste, sapendo |
Quell'estate al castello -
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verme. - Ma allora, - balbettai, sentendomi verme, - le | lettere | che non arrivavano... Se non erano stati loro a farle |
Quell'estate al castello -
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consolante quello che d'ora innanzi, se non altro, le | lettere | sarebbero arrivate. Ippolita fece un gesto con tutt'e due |
Quell'estate al castello -
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tavola a cui sedeva, e su la quale erano spiegate le sparse | lettere | e carte. Il cameriere non ardì far nessuna osservazione. Ma |
Angiola Maria -
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dopo il colloquio avuto con Maria, vi aveva trovato alcune | lettere | d' Inghilterra, fra le quali una di Elisa sua sorella, che |
Angiola Maria -
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sua grandezza! Le novelle venutegli d' Inghilterra per | lettere | e per gazzette, e confermate pur troppo presto, avevano |
Angiola Maria -
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A quel tempo, forse, si riportano i pochi brani delle | lettere | che trovai fra que' fogli, scritte con mano quasi |
Angiola Maria -
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vi scrissi nell' altra, di tener sempre presso di voi le | lettere | che per me venissero alla posta di Como, e di non darle in |
Angiola Maria -
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becchi dal pennaiuolo d'argento, posava su d'un fascio di | lettere | e carte, presso ad un vassoio pure d' argento. Il canonico, |
Angiola Maria -
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senza por tempo in mezzo; gli spiegò sot- t' occhio | lettere | d'uomini potenti, che gli avevano disegnato l'andar delle |
Angiola Maria -
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a chiave le camere del caro defunto, si spediscono cento | lettere | dolorose coll'orliccio nero, si fa stampare |
Angiola Maria -
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