Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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disteso anch'egli sull'erba, con la lunga barba bianca, li  guardava  contento. Si sentiva cantare il cucù.
quarant' anni buoni di servigio in una casa. La stanza non  guardava  al lago, ma al fianco della montagna, e solo la
in faccia, da lasciarmici per modo di dire i buchi, tanto  guardava  fissa. - È a Parigi, - annunciò. - La lettera era sul
sostava a ogni: passo, quasichè alcuno lo spiasse; e si  guardava  le calcagna, come il lupo che sente le peste del villano.
con le labbra gelide e semiaperte, muta e quasi senza senso  guardava  Michele, aspettando da lui una parola, un' ispirazione.
stringeva, benché non piangesse. Dilungandosi dalla sponda,  guardava  la madre sua e la vecchia Maria, che dalla soglia della
dalla soglia della casa le mandavano ancora baci d'amore;  guardava  la sua finestretta e la pergola del cortile. E certamente,
La buona comare faceva l' alte maraviglie; la fanciulla mi  guardava  di sottecchi, lasciando sfuggire un involontario riso; e
tra insospettito e impacciato dall' inattesa mia visita. Mi  guardava  di traverso, con una cotal cieca scura in uno e piacente, a
pianto. Le due sorelle la credevano ammalata, Vittorina la  guardava  mestamente, dicendole che non era più quella, nè sapeva che
vicino un giovine, vestito di nero, pallido e muto, che la  guardava  con occhi immoti, ardenti.... Ella voleva dare un grido, ma
accorgendosi da' io più non poneva mente alle sue parole,  guardava  la luna che allora appunto si levava limpida e bella, come
Maria non aveva coraggio di proferire parola; guardava,  guardava  la madre, senza togliere mai gli occhi da quell'amato
ancor tocche. Da un altro lato, una piccola finestra che  guardava  nel cortile verso il lago, mezzo nascosta da una tendetta
abbandonata mollemente sul poggiolo del terrazzo, distratta  guardava  l'acqua del lago, che rompevasi con monotono gorgoglio al
e la gente allegra non dà certo soggezione. Miss Jane mi  guardava  ancora ed aspettava. - Oh, scusate: era una sciocchezza.
pranzo, sdraiato sul sofà, là di contro a me, Carletto mi  guardava  con insistenza attraverso il fumo della sigaretta; con
idee con tanto disprezzo! Ma perchè non mi rispondeva? e mi  guardava  fisso in quel modo strano che mi toglie il respiro? Quegli
più profondi, più réveurs.... C' è tutto qui dentro! - E mi  guardava  fisso fisso. Aveva i gomiti sulle ginocchia e colle mani
lo zero, ne avesse bisogno più del domestico. - L' Elisa mi  guardava  con un'aria desolata. - Oh, Conny! ti prego.... - supplicò
stato pronunziato. Impallidii? non lo so: so che Elisa mi  guardava  con inquietudine. Dopo un minuto la Signora Gemmi si alzò e
una seggiola colle mani aggrappate alla spalliera, mi  guardava  col viso contratto d' emozione. Non sapevo bene perché, ma
al braccio di lui, e mi passarono davanti: mio cugino si  guardava  la punta degli stivali. Ciao, Conny! - gridò ad un tratto
il viso cominciò a singhiozzare. Il fratello la  guardava  e taceva. « Gran Dio! dunque è vero?... » proruppe egli,
braccia, che la contemplava silenzioso, ma sorridente. Lo  guardava  essa, e coli' incertezza dello sguardo pareva domandar chi
strane parole, chinò la fronte e impallidì. Arnoldo la  guardava  quasi sdegnoso, e levandosi a un tratto, mosse per
la pura verità. Suo marito invece non diceva niente. Mi  guardava  soltanto, tra compassionevole e schifato; ma più schifato,
corpo e cinque o sei di quelle lettere sparse in grembo. Le  guardava  senza nessuna espressione particolare, eppure mi sembrò di
venire con voi, fino laggiù alla città. » La fanciulla lo  guardava  con una tenerezza soave, dalla quale traspariva tutta la

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