Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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finestra, ma la bambola sì. - L'avranno di certo presa, -  dice  Maria, disperata. - Non l' hanno presa, - risponde
è una punizione seria. Ma quando è scomparsa: - Benone! -  dice  Maurizio, facendo una bellissima giravolta. - I miei
E ora dovete andare a lavorare, - aggiunge. - Sì, Maria, -  dice  Francesco in tono dignitoso - ma però devi lasciarci
più rispettoso quando parlate di vostro zio. - - Come! -  dice  Alano. - Non è seccante? L' hai detto tu stessa a Leonia. -
Alano - alle porte! Sbucciavate i piselli nella corte. - Si  dice  « sgusciare », - riprende Francesco. - E la mamma disse che
Fil non è seccante, ma è un sapiente. - Va bene, va bene, -  dice  Maria. - Non avete bisogno di andare a ridirlo a lui. Orsù,
tanto. Se vuoi, t' insegnerò a leggere. - Oh, sì! -  dice  Nicoletta. - La mamma voleva farlo, ma era sempre malata e
Alano? - domanda precipitandosi verso di lui. - È malato, -  dice  Maurizio senza arrossire. - Credo che bisognerà andare a
vi è un'epidemia. - Tacete, che chiamate le malattie, -  dice  Maria con orrore. - Venite, signor Alano, venite che vi
non credo. - Avete la febbre? - Mi bruciano le mani.... -  dice  Alano che pensa alle manine scottanti di Nicoletta. - No, -
Alano che pensa alle manine scottanti di Nicoletta. - No, -  dice  Maria tastando le mani d'Alano - avete le mani fresche,
- Andate a dire a Leonia di correre a cercare il dottore, -  dice  sottovoce a Francesco. - Via, cuoricino mio, - riprende poi
si sente davvero malato quando il medico arriva. - Come, -  dice  il dottore - malato con quell'aspetto, con quelle guance
ma Francesco non gliene lascia il tempo. - Niente, - egli  dice  vivamente. - Ha detto « puah », e il suo latte l'abbiamo
Io non ho paura, -  dice  Maurizio, punto sul vivo. Dopo tutto, anche lui è un babbo
oltre vuole incominciare. - Aspetta, aspetta, -  dice  Nicoletta - legali in fondo, altrimenti non sarà possibile
nella stanza da studio. - Francesco, vieni a vedere.... -  dice  bruscamente. Ma si ferma tutto rosso: Maria è nella stanza.
- Vedere.... in giardino.... sull' albero più grande, -  dice  Maurizio. Fortunatamente Maria lo interrompe in tono
È molto meglio così, eh, Nicoletta? -  dice  Maurizio. Nicoletta risponde gentilmente: - Però stavo
che Nicoletta non è più « sua figlia », ma nel coricarsi  dice  ai suoi fratelli: - È però molto piacevole pensare che essa
di Francesco, poichè in tal modo ha una mamma che, così le  dice  il suo cuore, prenderà il posto della sua. E il tenero
- Mio padre non vuole. - E perchè tuo padre non vuole? -  Dice  che la scuola è lontana e perderei troppo tempo fra andare
che direbbe tuo padre? - Non mi ci manderebbe, perchè  dice  che imparare a leggere e a scrivere è un perdere il tempo.
ne chiede notizie. - Alano tiene occupata Maria, -  dice  Francesco. - Capisci, Nicoletta, la mattina Maria sta
E se Maria non ci vedesse nella nostra stanza a lavorare -  dice  Francesco - si metterebbe in pensiero e comincerebbe a
quando abbiamo appetito. - Quando avrai fatto colazione, -  dice  Francesco - ti farai toelette; poi farò finta di andare a
E come gridava, se piangevo! - Sbrighiamoci, Francesco; -  dice  Maurizio con inquietudine - mi par di sentire la voce di
calzino tanto cercato, nella tasca dei calzoni. - Forse -  dice  tranquillamente Alano, mettendosi le scarpe - l' avrò preso
- replica Alano. - Il signor Fil fa quello che vuole, -  dice  Maria spazientita. - Anch' io! - esclama una vocina. - E
e qualche scolaro nuovo, che ripete la classe. Mario  dice  che si vergognerebbe a ripetere la classe, perciò ha
terre cattive, ad un metro e più nelle terre buone. Si  dice  superficiale, o sottile un terreno di 10 a 13 centimetri di
colore più chiaro, e non intaccato dai lavori ordinari. Si  dice  inerte, perchè non dà un concorso attivo alla vegetazione
che in esso predomina l'argilla, il calcare, la sabbia. Si  dice  permeabile, se si lascia penetrare dall'acqua;
3. Che cosa è il sottosuolo? - Di che natura è? - Quando si  dice  permeabile? - Impermeabile?
lavoro pertanto è men buono che quello della vanga: onde si  dice  che la zappa ha la punta d'argento.
- Avevo troppo desiderio di rivedere i miei cari bambini, -  dice  la signora d'Aufran che ho mandato a spasso il medico e la
regali. - A questo punto arriva Maria. - Mia buona Maria, -  dice  la signora tendendogli la mano - vi hanno fatto arrabbiare?
vecchia, molto vecchia!... - Ma passerà, Maria, passerà, -  dice  affettuosamente la giovane signora. Ma la vecchia
passare e sospira.- - Ho una bella sorpresa per tutti.... -  dice  la signora d'Aufran - per tutti quelli che sono stati
quella.... - Perchè non quella? Ne vuoi un'altra? - No, -  dice  Maurizio - bambine, no. - Ma questa è tanto infelice!
via? - È qui?... - domanda Alano. - Si annoierà con noi, -  dice  Francesco con un po' d' ipocrisia. - Una bambina con tre
E la mamma chiamava quella una bella sorpresa?! - Ebbene, -  dice  la signora d'Aufran - andate ad aprire quella porta, e dite
che la mamma abbia accolto così bene Nicoletta. - Sì, -  dice  la mamma un po' severa - non voglio sciuparvi questa bella
mamma; ed eri così sofferente, quando partisti! - Infine, -  dice  la mamma - per oggi non ne parliamo più: è giorno di gioia.
- Apriamo il finestrino, - propone Maurizio. - Scapperà, -  dice  Alano. - Proviamo, - decide Francesco - pianino pianino,
Ha i capelli da bambina. - Prova ad aprire il finestrino, -  dice  Francesco. I ragazzi durano una gran fatica, ma finalmente
anni, dai lunghi riccioli biondi. - Voglio venire da voi, -  dice  essa semplicemente. Maurizio, che è stato rimesso in terra,
e i suoi fratelli, si guardano stupefatti: una bambina che  dice  «voglio » in tono di comando! Allora non li conosce! -
- Come facciamo? - domanda Alano. Ecco, ecco, -  dice  Francesco - con la tavola vecchia e una seggiola.... No,
la fanciulla. E Francesco obbedisce ancorar. - Ecco, -  dice  essa appena in terra - ora sono contenta. - Una reginetta
e Maurizio! - Stupefatti, i ragazzi si guardano. - Come! -  dice  Francesco. - La casa della vecchia Radegonda.... - La fata
la graffieremo, - propone Maurizio. - Oh, non potrete! -  dice  Nicoletta. - Non si può farle nulla. Io credo che sia una
le cattive parole della Duflet. - È una megera, -  dice  Francesco - non sa quello che dice. - Dov' è andato il tuo
della tavola, nascosto dal pacchetto del semolino. - Oh, -  dice  Francesco atterrito - povera Nicoletta, come doveva esser
« sua figlia », ma che fare? - Senti, Nicoletta, - le  dice  serio - vedremo con Alano e Maurizio, come potremo fare. Ma
Maurizio. - Non può scender sola, non si divertirebbe, -  dice  Alano. - E avrebbe paura, - aggiunge Francesco. - Eppoi, la
- È molto pericoloso, - risponde Alano. - Certo; -  dice  Maurizio - ma se potessimo portar Nicoletta a giocare in
così potrebbe nascondersi meglio. - Un vestito mio, -  dice  Maurizio - quello dell' anno scorso, e che per me è troppo
- Una bambina ci starà proprio bene, in questa casa, -  dice  Leonia. - C'erano troppi maschi.... - E, senz'aspettare le
non potesse vedere Nicoletta. - Povera vecchia Maria! -  dice  essa con un sorriso di tenerezza. - Come si sono burlati di
più esperta di quella di Francesco. - Poveri riccioli! -  dice  la signora d'Aufran. - Chi ha fatto quest'operazione? -
parte della famiglia, non domanda nessun particolare e  dice  semplicemente: - Ah, sì, la bambina! Sono ben contento che
deve presentare un buon aratro? 2. Quando un'aratura si  dice  ben fatta?
in un ragazzo.... Se foste una bambina.... - E perchè -  dice  Maurizio - le bambine hanno il diritto d'esser golose? -
Eh, sarebbe una bella seccatura anche per lei! - Perchè? -  dice  Maria maravigliata. - Perchè anche a lei - spiega Maurizio
quando Maria sarà a desinare, - osserva Alano. - Ecco! -  dice  Maurizio, mostrando il suo bottino: le quattro focacce di
Gli occhi di Nicoletta brillano. - Che felicità! -  dice  la fanciulla. - È tanto che non ho mangiato della roba così
babbi adottivi. - È che io.... io non so legger bene, -  dice  la fanciulla. Francesco è vivamente sorpreso. - Non sai
a una bambina è una bambola. - Noi non ne abbiamo, -  dice  Maurizio tristemente. - La mia, la mia bella Fioretta, è
per burlarsi di Alano. - C' è la bambola della mamma, -  dice  Maurizio. - È vero, la bambola della mamma quand'era
spesso. - Troveremo qualche scusa per venire in soffitta,-  dice  Alano. - Bisogna cercare.... - La voce di Maria, che li
li inquieta e li turba. - Scendiamo presto, -  dice  Francesco - che non salga quassù a cercarci! - Prima che
di Nicoletta e la bacia teneramente. - Oh, Maurizio, -  dice  la fanciulletta, con gli occhi brillanti di lacrime di
avanzano dopo i pasti, nè permette che vengano buttate via.  Dice  sempre: - Il pane è grazia di Dio ed è peccato buttarne via
- Matù, - mormorà essa. - Matù ti conosce dunque bene? -  dice  la signora d'Aufran, sorpresa. - Oh, sì! - risponde
o se diventa pazza. - Io sono la mamma di Francesco, -  dice  essa con dolcezza - e non sapevo d'esser nonna! - Nicoletta
che io continui ad essere la loro figlia? - Via, -  dice  allegramente la giovane signora - credo che sia necessaria
la mamma di Francesco l'abbraccia di nuovo. - Senti, - le  dice  - esser già nonna mi secca molto.... perchè, capisci, una
riconoscenza del suo cuoricino è nei suoi baci. - Ebbene, -  dice  la sua nuova mamma - scendiamo a far merenda con Matù. - E
ridere. - Vedo che i miei ragazzi hanno pensato a tutto, -  dice  essa. - Ho anche i calzerotti di Maurizio, - dice
tutto, - dice essa. - Ho anche i calzerotti di Maurizio, -  dice  Nicoletta, mostrando, i piedi - e una camicia di lui. - I
hanno adottato questa bambina, Leonia. - Ma questa -  dice  Leonia - è la figlia della povera signora che stava dalla
sperato molto. - Via, dimentichiamo quella donna cattiva, -  dice  la signora
volge verso lui con molta dignità. - Signor Maurizio, - gli  dice  - siete stato molto cattivo, e non dovrei perdonarvi così
Maurizio. - Non sono più punito? - No, vi perdono, -  dice  Maria con aria maestosa. Ma è stupefatta udendo il
indurrà Maria a punirmi oggi. - Credo di avere un' idea, -  dice  Francesco - ma non so se potrà andare. - Che cosa? -
lo zio Fil e sono sulla scalinata d' ingresso. - Andiamo, -  dice  Maria in cammino. Passeremo prima dalla signora Aubry. - E
pagata cara. Ho troppa paura! - Sì, ti nasconderemo bene, -  dice  Alano. Francesco, pensieroso, tace. - E allo zio Fil non
nessuno, - esclama Nicoletta - a nessuno! - Come faremo? -  dice  Alano. - Se ci fosse la mamma! - mormora Francesco. - A
di Nicoletta. - Nascondetemi. - Dove? - In soffitta, -  dice  Francesco. - Ti accomoderemo molto bene in un cantuccino. -
meglio avvisare lo zio Fil. - Lo zio Fil, lo sai bene, -  dice  Alano - andrà subito a riportarla da mamma Duflet con un
rinunziare all' impresa. - Se tu avessi i capelli corti, -  dice  - sarebbe molto più facile. - Tagliali, - propone
molto più facile. - Tagliali, - propone Nicoletta. - Oh! -  dice  soltanto Francesco. Egli capisce perfettamente che sarebbe
che non si annoierà affatto. - Però Matù se n' è andato, -  dice  poi con aria desolata. - E andato a bere il latte. Lo ha
- Io credo che sarà meglio non parlare di soffitta, -  dice  Francesco. - Maria è curiosa e vorrà sapere quello che ci
è conosciuto bugiardo non si crede più nulla, neanche se  dice  la verità. Peppina ha commesso un piccolo fallo; lo
e le fu perdonato. Peppina è una ragazza sincera; non  dice  mai quel che non è, e tutti le vogliono bene. Quando si
e conserva, pur continuando a chiacchierare. - Dunque, -  dice  - il signore che passeggia qualche volta in giardino, con
nostra mammina è tanto giovane, che pare una bambina; così  dice  il comandante Grey. Ma quando sarò grande la guarderò io,
cucina alla sala da pranzo e alla credenza. - Ma insomma, -  dice  Maria - non potreste andare in giardino ad aspettare l'ora
stupefatta. - Come avete fatto a indovinarlo? - Ah, -  dice  Maurizio - in premio, perchè ho indovinato, ne avrò un
e Alano discutono in disparte. - Non so come faremo, -  dice  Francesco. - A tavola non potremo mai prender nulla, e qui,
- C' è il pollo. - Ma come servirsi? - Ascolta; -  dice  Francesco - se Maria non è nella stanza da pranzo, lo zio
Bestia! Un piatto scivola e si rompe. - Allora, lo so io: -  dice  Maurizio giulivo - un sacchetto di carta. Io so dove li
Francesco - mettere della roba in un sacco. - Allora, -  dice  Maurizio indispettito - trova tu di meglio! - Nondimeno va
su l'acqua in una brocca quando Maria non ci vedrà, -  dice  Alano. Ma Francesco è tormentato da un' idea. - Sei sicura
po'.... c' è framezzo un tetto più piccolo. - lo stesso: -  dice  Maurizio - per essere una bambina è stata coraggiosa a
ne avesse acquisito anticipatamente le virtù. - Bene! -  dice  Alano. - Allora quella vecchia non verrà a cercarti qui. -
vero, - approva Nicoletta in tono sconsolato. - Intanto, -  dice  Alano che si dà daffare per mettere insieme la camera di
sua presenza!... -  dice  Alano. - Purchè Nicoletta voglia prenderla, - risponde
presa ancora nessuna decisione. - Via, signor Alano, -  dice  essa - bisogna bere questa. - Fra poco, - risponde Alano. -
che io scenda. - Ora no, - s'ostina Alano. - Infine, -  dice  Francesco adirato - sono abbastanza grande, credo.... - E
di Nicoletta. Francesco la induce a bere. - Non è buona, -  dice  essa con una piccola smorfia. - Ma ti guarirà. Mia cara
- Dov' è il signor Alano? - domanda essa, con stupore. -  Dice  che è guarito, e che gli è bastato di vedere il dottore, -
Ci tenevi molto che io stessi a letto? - Ma chi mi  dice  che siete guarito? soltanto per non prendere la purga che
andava a dare un ultimo tocco al ritratto. - E i compiti? -  dice  debolmente Maria. - Stamattina facciamo vacanza in onore
non abbiamo il tempo di scendere. - Presto, presto, -  dice  Francesco. - Usciamo dalla soffitta. Non aver paura,
e vede i tre fanciulli. - Oh, mi avete sentito salire? -  dice  ingenuamente. - Perbacco! - Ti avevo raccomandato di non
- Perbacco! - Ti avevo raccomandato di non disturbarmi, -  dice  Francesco in tono severo. La povera Maria è umiliata. - Io
volo via senza aspettare che si chini per terra. - Si  dice  che il passero sia più furbo del merlo.
CASTELLI Mario  dice  tra sè ch'egli il suo paese lo conosce benissimo; ma chissà
una grossa bugia. Così ormai nessuno gli crede più anche se  dice  la verità. E questo è ciò che capita a tutti i bugiardi
Lasciatemi parlare, -  dice  Alano, impazientito. - Certo non è facile, ma dal momento
Alano insiste nel suo piano, che trova eccellente. - Chi ti  dice  che Maria acconsentirebbe a portare con noi un ragazzo
una buona preparazione per andare a pregare il buon Dio, -  dice  essa. - Che cosa succede? - È Alano che.... che ha letto
scuote la testa. - Queste cose vanno bene nei libri, -  dice  - ma nella vita non sempre sono possibili. Un ragazzo bene
Bord. - Ci scrive che vuol ritornare presto, signora, -  dice  Francesco - che si annoia, e che sta molto meglio. - Non
Francesco - che si annoia, e che sta molto meglio. - Non  dice  quando ritorna? - No, signora, vuol farci una sorpresa. - E
giovedì? - osserva Alano. - Oh, addio passeggiata! -  dice  Giovanni Bord con aria desolata. - Sarebbe per un'altra
avrei mai immaginato che si sentisse il rumore di giù, -  dice  Francesco. - Perchè anche Leonia non va a passeggio la
il loro fratello maggiore è proprio un «tipo geniale», come  dice  Mano. - Bastava pensarci, - dice modestamente Francesco. -
un «tipo geniale», come dice Mano. - Bastava pensarci, -  dice  modestamente Francesco. - Chi di noi? - domanda Maurizio. A
Anche per me.... Voglio fare quante più monellerie potrò; -  dice  Maurizio - ma avevo proprio voglia d'esser buono in questi
Riempitemi bene il vassoio. - State attenta, Maria, -  dice  Leonia, brontolando - stasera non potranno rifarsi con la
d' insegnare a leggere a « sua figlia». - Ebbene, -  dice  però in tono allegro - sarà più facile. Ci vuole il primo
vedi, ho fatto bene, poiché ne abbiamo bisogno. - Io, -  dice  Alano - propongo di far leggere Nicoletta quando
si decide ad uscire. - Andate subito a vedere Nicoletta, -  dice  Maurizio precipitosamente. - Perchè? - Andateci, - ripete
che Nicoletta ha un po' di paura. - Ho voluto io, -  dice  coraggiosamente. - E poi è la moda! - conclude con un
che tu non abbia più i tuoi capelli. - Io, invece, -  dice  Alano - trovo Nicoletta molto graziosa così. Rassomiglia a
eroina non lo lascia indifferente, e sorride. - Ebbene, -  dice  - vado a chiuderli. - Dove? - domanda Alano. - In un
troveremo un nascondiglio. - Mi par d'esser più leggera, -  dice  Nicoletta scotendo la testina - e più fresca. Sono noiosi
due discutono. - Un bel coscìotto e dell' insalata russa, -  dice  Leonia. - Sì, - risponde Maria. - Ma in che giorno? - Il
lezioni da far loro passare la voglia di rifarlo. - Bene, -  dice  Maria, che si rifiuta di ammettere che i suoi padroncini
è seccante. Venite ad aiutarmi a cercare negli angoli, -  dice  ai fanciulli. E Nicoletta e Francesco entrano nella
la carta asciugante dello zio Fil. - È forse quello? -  dice  essa, senza osare di toccare. Lo zio Fil manda
zio Fil manda un'esclamazione di gioia. - È questo, sì, -  dice  tirando fuori il foglio. - Alla buon'ora! - E senz'altri
avventura. - Forse lo zio dimenticherà di parlarne, -  dice  Francesco, non molto convinto. - È tanto distratto! A volte
sua sorte e perciò sono ritornati più presto. Francesco  dice  che sta meglio e che Leonia l' ha quasi guarito con l'acqua
te lo fa con mal garbo; se lo riceve da altri, non  dice  un «grazie». A chi le parla, risponde asciutto ed aspro.
s'imbroncia per nulla. La gente, quando parla di Marta,  dice  sempre: «Peccato che non conosca il galateo!». Giovinetta,
paura dei topi che non andrà certamente più lassù: essa  dice  che la soffitta ne è piena. - Purchè Nicoletta non gridi,
piena. - Purchè Nicoletta non gridi, se ne vede qualcuno, -  dice  Maurizio. Francesco scuote la testa. - La nostra Nicoletta
perchè non lavorate abbastanza.... - Lo vedrai, -  dice  Francesco - ma non prima che sia finito. E non verrai a
implora la sua vocina. - Maurizio ti porterà la merenda, -  dice  Francesco. - Ma bisogna anche che andiamo a giocare un po'
questa soffitta, con tutti i nostri libri! - Ma non so, -  dice  umilmente Nicoletta. - Sì, me l' hai detto. Domattina
con tutte queste belle cose! - Ne cercherò ancora, -  dice  Maurizio. - E poi.... sai per caso cucire? - No, - risponde
il piede, Maria; non posso camminare. - È una disdetta, -  dice  Maria desolata. - Soffrite molto? - Quando non metto il
a casa? - propone Maria. - E se restassimo tutti? -  dice  Alano. - Che idea! No, no, tutto è preparato, e gli altri
seria. - Bisognerà, forse, andare a cercare il dottore, -  dice  Maria a Leonia. - Vedremo, - risponde la cuoca. - Se non va
E che risate allegre al racconto della caduta! - Sai, -  dice  il ragazzo - avevo paura che il buon Dio mi punisse della
credo che sarà facile. - Questo mi farà un gran piacere! -  dice  la fanciulletta. - Ma lo zio Fil? - Ah, lui non lascia mai
a trovarlo un po' più grosso dell'altro. - In casa mia, -  dice  essa - vi guarirebbero, signor Francesco, mettendovi il
in terra. - Allora, non c' è più bisogno del medico! -  dice  Leonia, rapita. - Ah, Maria mi fa ridere! Per un nonnulla
È una vera fortuna che tu abbia i capelli tagliati, -  dice  a Nicoletta. - Coi riccioli sarebbe stato impossibile. - La
- Potranno benissimo prenderla per me. - Salvo i capelli, -  dice  Alano. Poichè, nonostante il taglio di Maurizio, Nicoletta
e quattro riuniti in giardino. - Non potevo fischiare, -  dice  Alano - perchè Maria era nel vestibolo. Non voleva più
era per Nicoletta, - ripetono i fanciulli in coro. - Vedo -  dice  Maria con dispiacere - che non avete molta fiducia in me. -
si poteva arrischiar questo. - Questo povero agnellino, -  dice  la vecchia governante che contempla Nicoletta scotendo la
al mondo sarei andata nella soffitta. - Per fortuna! -  dice  Alano. Ora bisogna che la mamma racconti la sua scoperta. I
- Oh, sì, raccontaci la tua passeggiata! - Ebbene, -  dice  Maria, orgogliosa dell'effetto che produrrà - sono andata
cosciotto e con l'insalata. - Avresti potuto parlarcene, -  dice  Francesco a Maria, di cattivo umore. - Volevo farvi una
degli altri due accoglie questa proposta. - Questa, -  dice  sdegnosamente Francesco - non vale nulla. - Scriverai due
subito tutto a Nicoletta? - domanda Maurizio. - No, -  dice  Francesco. - Sì, - ribatte Alano. - Questo pensiero la
un' idea, - risponde il secondo. - Potremo, in ogni caso, -  dice  Maurizio - parlargliene come di una cosa lontana, senza
perchè essa le racconti. Quando la cara vecchina è stanca,  dice  che non ne sa più; ma i bambini si mettono a protestare ed
Comincia l'anno nuovo: quanti propositi buoni! Ogni bambino  dice  a se stesso che vuoi essere proprio savio, così da non
fare per avere quell'ala? - Mangiate, signor Maurizio, -  dice  Maria sottovoce, dietro il suo padroncino. - Non avete più
- brontola. - Avete sognato, signor Francesco! - Credi? -  dice  Francesco tranquillamente. - Dunque avresti preferito che
posso. Tutti ammucchiano il grano. - Sarebbe un peccato -  dice  Nazzareno, il capoccia - che si bagnasse, ora che ha avuto
pietà celeste. Così sia». Chicchi, mezzo addormentato,  dice  degli strafalcioni e gli altri bambini ridono; però io
perchè gli danno da mangiare. - Vorrà bene anche a me, -  dice  Nicoletta baciando la testa serica del gatto. - Tieni, -
Nicoletta baciando la testa serica del gatto. - Tieni, -  dice  Maurizio porgendo la fetta di pane. - Ti piace la conserva
Leonia, la quale prende un'aria molto inquieta. - Da noi, -  dice  Leonia - è una cosa grave quando si vede doppio.... Se non
uno sguardo feroce Leonia. - Allora questa è stregoneria, -  dice  essa. - Vedete questo? - È un calzerotto per uno dei
che tiene con tanto spavento è invece inoffensivo. - Sì, -  dice  Maria con energia - un calzerotto appena cominciato otto
ansiosamente se non sia divenuta pazza. - Via, via, -  dice  - non vi ricordate più che l'avete fatto voi. - Maria