Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: col

Numero di risultati: 162 in 4 pagine

  • Pagina 1 di 4
Gli avevano regalato un bel confetto grosso, di quelli  col  rosolio dentro. Fot. R. Fiorillii. Fratelli esemplari. Il
rimase mortificata, perché essa era stata sempre buona  col  suo fratellino, e stava quasi per piangere. Lucio allora si
del mattino, e l'ultimo della sera; comincia i tuoi lavori  col  nome di Dio, e finiscili ancora col suo nome. La preghiera
comincia i tuoi lavori col nome di Dio, e finiscili ancora  col  suo nome. La preghiera sia pur breve, ma divota, fervorosa,
sia pur breve, ma divota, fervorosa, fatta proprio  col  cuore. Pregando pensa che parli con Dio che legge dentro
materie si possono disinfettare facilmente con terra,  col  gesso, col carbone, e, meglio ancora, col vetriolo. Basta
si possono disinfettare facilmente con terra, col gesso,  col  carbone, e, meglio ancora, col vetriolo. Basta disciogliere
con terra, col gesso, col carbone, e, meglio ancora,  col  vetriolo. Basta disciogliere in un litro d'acqua due o tre
ritarda, fino a che abbia il mezzo di pagarla. Essa sa che  col  danaro contante si provvede roba migliore, e a meno prezzo.
aver poca roba, ma tutta nostra, che averne molta, pagata  col  danaro altrui. Essa ha paura dei debiti, e con ragione,
un debito, anche piccolo. Per solito i debiti cominciano  col  poco, e finiscono col molto: precisamente come la valanga,
Per solito i debiti cominciano col poco, e finiscono  col  molto: precisamente come la valanga, che comincia dall'alto
che bastano a preparare la razione a poche bestie.  Col  trincia-foraggi si taglia il fieno a pezzetti di uno o due
lo dài intero, te ne spreca la metà, gettandolo nel letto.  Col  trinciarli, rendi più facile a digerirsi le paglie, e i
tieni conto di tutto, e vedrai l'economia che ti risulta.  Col  risparmio che fai nel foraggio, in poco tempo tu paghi la
ecco, si avvicinano con le loro divise giallo-verdi,  col  loro zaino, col fucile e col volto fiero abbronzato dal
avvicinano con le loro divise giallo-verdi, col loro zaino,  col  fucile e col volto fiero abbronzato dal sole e bagnato di
le loro divise giallo-verdi, col loro zaino, col fucile e  col  volto fiero abbronzato dal sole e bagnato di sudore. In
il maglio in aiuto, per rompere le zolle. Così fa l'erpice  col  rullo. In terre compatte l'erpice lascia ancora molte zolle
si fa a mano con una piccola marra o zappino, fig. 11, e  col  sarchiello, fig.12, specie di zappino con uno o due denti.
di quella degli altri. Il suo vicino un giorno tagliuzzava  col  temperino il banco. Enzo gli disse - Non sciuparlo, non è
quella che non si usa si copre di ruggine: così il corpo  col  lavoro si fortifica, nell'ozio si logora. L'acqua, se
se ristagna, si fa torbida, e limacciosa; così l'anima  col  lavoro si conserva bella, e pura, e con l'ozio si empie di
ecc. Così tu vedi che la vita delle piante, cominciata  col  seme, finisce ancora col seme, destinato a riprodurle.
la vita delle piante, cominciata col seme, finisce ancora  col  seme, destinato a riprodurle. DOMANDE: 1. Qual è il terzo
Un giorno la mamma le disse: - Làvati bene il collo  col  sapone. Non devi aver timore dell'acqua, tanto più ora che
il terreno, quanto meglio si è potuto, si rassoda di nuovo  col  rullo? Non è forse questo un fare e rifare?» No,
il rullo? 2. Perchè, dopo smosso, il terreno si assoda  col  rullo? - La compressione della terra a che giova?
nel suo campo e, appoggiato il capo su una grossa pietra,  col  solo riparo del vecchio cappello, stava facendo un
essa non avendo avuto altro maestro che il cuore, e solo  col  fino senso dell'orecchio misurando l'armonia, sapeva
benissimo; ma chissà se è vero! Egli sa dov' è la chiesa  col  suo campaniletto che suona al mattino, al mezzodì, alla
gridava. Dovette andare a scuola senza averlo trova, e finì  col  dire una bugia alla signorina. Disse che l'aveva
uscire a far qualche cosa anche lui, ma rimase a casa  col  padre a fargli assistenza. Mentre gli faceva assistenza gli
«L'acqua è molto necessaria all'uomo e alle piante. L'acqua  col  caldo evapora, forma il vapore acqueo e le nubi. La pioggia
Per renderne uniforme lo spandimento, si usa mescolarlo  col  quadruplo di terra buona. Condizione di sua maggiore
vantaggio adoperare da sè, mescolata con terra, come si fa  col  guano. DOMANDE: 1. Che cosa è il guano? - A quali colture
dimora alla stalla, o stabulazione, deve quindi alternarsi  col  movimento all'aria libera. Ciò è specialmente necessario
all'alpe. Ai primi apparecchi son tutte in attenzione, e  col  muso alto fiutano il vento. Quando poi si attacca a una
mi darà due manzi. Venderò i manzi e comprerò una casini  col  terrazzino. Io starò sul terrazzino e la gente mi farà la
- E questo rosso - Il garofano. - E questo bianco,  col  bottoncino giallo? - la margherita. - Bravo! Ma per essere
tante altre cose utili, più o meno raffinate, colla lima o  col  trapano. Ecco dove si nasconde Mario quando diserta l'aia
sottile, che i granelli della sabbia. Si distinguono pure  col  nome di terre bianche, dal loro colore ordinariamente
se trova qualche verme o qualche grano tenero ; poi  col  chioccolare continuo, avverte i pulcini inesperti che non
tenersi a galla. Quando la massaia le chiama sull'aia  col  grido ripetuto: «nane.... nane.... nanee....» esse escono
in fila dall'acqua come scolarette obbedienti e sempre  col  loro movimento di culla, corrono al richiamo. Ma appena han
si ha cattivo burro, e si suda una camicia ad ottenerlo.  Col  troppo caldo, e col troppo freddo, il burro si fa male.
e si suda una camicia ad ottenerlo. Col troppo caldo, e  col  troppo freddo, il burro si fa male. Perciò d'inverno,
luna è piena par di vederci disegnata la faccia di un uomo,  col  naso, gli occhi e la bocca. La genie dice che quella è la
ed al sole; le addossa le une alle altre; le rompe  col  taglio, e le divide; appiana, e agguaglia la superficie del
e, cerca che ti cerca, non trovano più l'involtino  col  lesso da mangiare a colazione. Mogi mogi vanno a scuola e,
condizione. A molte contadine sembra di toccare il cielo  col  dito, se possono andare in città, come operaie, o serve di
dare la felicità. È felice chi si contenta del suo stato, e  col  proprio lavoro si studia di migliorarlo. E tu questa
e l'aria perchè nessuno muoia ghiacciato. Debbo penetrare  col  calore nel terreno e aiutare il seme a germinare, debbo far
«Balilla» con la loro elegante divisa e il berrettino nero  col  fiocco! Oh fortunati i Ballilla che vivono nelle città!
Nella stanza regna un grande silenzio CARLO DOLCI. Madonna  col  figlio. (Fot. Brogi). il prete dice una preghiera mentre i
slittata piú lunga che per poco non mi mandava a sbattere  col  sedere nell'acqua. Allora sentii ridere. Qualcuno, in tutto
era Ippolita in stivali di gomma, che continuava a ridere  col  singhiozzo e diceva: - Come eri bu-u-uffa! Quando hai detto
e rischiavamo di annegare tutt'e due. Ricominciò a ridere  col  singhiozzo, e il momento dopo, giú di nuovo a piangere a
tepide, per esempio, l'infuso di camomilla. Rigettate  col  vomito le materie contenute nel ventricolo, si prendono
Essa ride molto all' idea di Maria che balla in giardino  col  malato, e di Francesco nascosto che aspetta di portar via
farne una? - Che maravigliosa idea gli dà Leonia! Ma certo,  col  fornello a spirito della mamma; prenderanno tutto il
di servirsene? Sanno che è vietato loro di divertirsi  col  fuoco, coi fiammiferi.... Eppure è impossibile fare
che la mangi; ma allora sembra che cambi parere. Comincia  col  bruciarsi un poco. - È buona? - domanda una voce ansiosa. E
varie finestre riceve abbondanza di luce; ha dinanzi l'aia  col  pozzo; l'orto di fianco, e il letamaio di dietro, a
parsi poi tanto terribili. Un po' buffi, anzi. Cosí dissi,  col  tono della persona sicura di sé, che i pipistrelli di
e avanti, zitte e quatte. C'era un silenzio! Da tagliare  col  coltello, come si dice. Pareva d'essere al centro della
la galleria si allargava formando come una stanza, una sala  col  soffitto a volta, tutta piena d'acqua. Acqua ferma come un
al castello (si capisce che nel frattempo ci si salutò  col  maresciallo, perché intanto l'attaccabottoni l'aveva finita
sul mio seggiolino - da come voltò indietro mezza faccia  col  sopracciglio tirato su. Doveva aver capito quasi tutto,
per via della sua divisa da cameriera inappuntabile,  col  grembiule bianco coi pizzi e tutto. Quel discorso del
la violetta mammola. Essa è l'immagine della modestia:  col  suo colore non dà nell'occhio, ed anche si sta nascosta
mandando a scuola i miei figlioli; pago vecchi debiti,  col  mantenere i mie genitori». Vedi, giovinetta, come il lavoro
per scaldarlo. Un asinello si accostò al bambino bello  col  suo morbido pelo lo riscaldò. Intanto si fece intorno una
e dello scherzo del fiume. Ma ci sono barche fabbricate  col  legno e bastimenti rivestiti d'acciaio, che un bel giorno
giorno prendono il mare e vanno coi remi e con le vele e  col  vapore, e giungono sulle onde in tempesta, e lottano,
FANCIULLO STUDIOSO E DELLA LUCCIOLA - Luccioletta, che vai  col  tuo lumino, come uno che cerchi qualche cosa pei campi, si
soltanto i bambini cattivi dàanno la caccia alle lucciole  col  cappello, e le tormentano e le uccidono. I bambini gentili
in se stessa appoggiata, a una gronda; ma domani certo  col  nuovo sole troverà cantuccio adatto e potrà, cominciare la
biancheria. Queste laverai a parte nel ranno, strofinandole  col  sapone. Meglio ancora, le laverai con la radice di
cime questi monti, esultando quasi e narrando, in armonia  col  firmamento, le glorie dell'Eterno. Diedi un addio al mio
sovente fra voi co' miei pensieri, seguirò coll' anima e  col  desiderio i vostri passi; siederò invisibile con voi presso
un' altra volta, di lottare ogni giorno faccia a faccia  col  disinganno, di rinunziare a quel solo amore che può vivere
che lo zio prendesse in giro il nostro gioco della dama  col  trovatore. - Cosa c'è? Cos'hai? - Ero fin spaventata. Di
abitarci di nuovo. Ci si arriva in un momento, a Parigi,  col  vagon-lit! Ed è per questo, naturalmente, che gli zii me lo
dirglielo allora, se voleva, invece niente, zitta e mosca  col  nasone sul solitario, e poi a me aveva detto cava e io
portate via dai ricolti; ne corregge eziandio i difetti,  col  dare maggior sofficità alle terre compatte, e più