deve badare che il piatto non rimanga troppo fermo alla sinistra di un ospite, sicchè gli altri debbano aspettare il loro turno. Perchè la festa si
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ride e si burla la persona, rimandandola fuori ancora una volta finchè sarà di nuovo il suo turno. E così di seguito finchè rimarrà ultima la persona
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Il passatempo dei proverbi muti consiste nello esprimere un proverbio col gesto piuttosto che con la parola. Però siccome il giocatore di turno
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nuovo in buca. Il postino li porta a sua volta a domicilio ed allora, a turno, ciascuna legge ad alta voce il biglietto ricevuto.
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giuocatori fanno le carte a turno. Del mazzo. - Il mazzo o talloneè costituito dalle 19 carte rimaste dopo la distribuzione e serve a sostituire volta
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c) Degli errori. 1. Chi fa male le carte perde il turno; l'avversario le rifà. 2. Se un giuocatore, avendo dimenticato di prendere la carta dal mazzo
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, saranno le medesime carte ben date, e tu che le desti pagherai il giro a suo turno come se non vi fosse stato sbaglio. Chi è stato saltato abbiasi il
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. Quindi ricomincia a distribuire le carte, dopo averle mischiate e fatte alzare. A turno, ogni giuocatore fa le carte, se la partita non finisce in un
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può essere ripresa per giuocarne un'altra. Chi giudica prima del suo turno è obbligato a riprendere la sua carta, se non è coperta; ma se lo è, il
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l'accoppiamento dei giuocatori. Però il morto entra a turno nel giuoco in modo che abbia a compagni, sempre a turno tutti gli altri giuocatori.
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giuocatore a destra del distributore. Il turno di chi « tocca a parlare », segue da sinistra a destra. 13. I giuocatori possono, a loro scelta, passar
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, anche se a suo turno il banco muore. Il banchiere guadagna sui puntatori che hanno il punto inferiore al suo; e perde le scommesse di coloro che lo
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quota stabilita pure in precedenza. Ciascuno dei giuocatori, a turno, getta i dadi, e la partita continua fino a che la posta versata non è esaurita.
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gara, e ritira quanto possiede il banco. Gli altri punti non contano nulla, e ciascun giuocatore tira a turno un colpo fino a che la gara non è stata
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rischi e vantaggi. Però ciascun giuocatore, a turno, da destra a sinistra, funge da banchiere. Fissata la posta o scommessa, il banchiere getta i dadi
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quale si assidono i giuocatori, si scrive col gesso: Pari; dall'altra parte: Dispari. A turno i giuocatori tengono il banco. Il banchiere non mette posta
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giocatori mettono tutti una posta eguale per formare il fondo di cassa del piattello. 2. I giocatori a turno fanno frullare o gettano (secondo i casi) il
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l'avversario al suo turno ha mosso, anche se il fallo vien rilevato o confessato. 3) Se un giuocatore commette errore nel disporre i suoi pezzi, sta
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può sottrarsi a questo obbligo, nemmeno facendosi buffare il pezzo. 5. A turno ciascun giuocatore ha la mossa. Con le pedine e colla dama non si può
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1. Quando i giuocatori sono due o più, ciascuno può giuocare per conto proprio, senza, cioè, avere un compagno. 2. I giuocatori fanno i colpi a turno
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ogni colpo tirato il banco denuncia il fondo di cassa. 5. Il biscazziere dà un numero progressivo ai giuocatori, i quali, a turno, si succedono
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determina il turno dei giuocatori. Il giuocatore designato dalla sorte a giuocare per primo, si acchita come nel biliardo, perchè come in questo i
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alla palla con la quale si giuoca. 4. Il giuocatore conserva la mano; continua cioè a giuocare, fino a tanto che fa carambola. Perde il turno ed è
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proprio turno, non può che irritare il pubblico; altrettanto inopportuno è il contegno di coloro che consegnando una lettera, insistono per sapere il
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