Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 414 in 9 pagine

  • Pagina 3 di 9

Ricordi d'un viaggio in Sicilia

168900
De Amicis, Edmondo 2 occorrenze
  • 1908
  • Giannotta
  • Catania
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Palermo è la città di Sicilia che fece una più maravigliosa cresciuta dopo il 1860. I Siciliani hanno ragione d'andarne alteri. E' una grande città

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si riposa come nella serenità d'un villaggio tranquillo. Hanno in fatti fama i Siracusani d'essere la più mite e gentile popolazione dell'isola. Del

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Pagina 111

La fatica

169608
Mosso, Angelo 18 occorrenze
  • 1892
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
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. Tracciato della fatica involontario, ottenuto irritando il nervo mediano del braccio del dott. Maggiora. I muscoli flessori del dito medio sollevavano il

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I vecchi che salgono su per le scale sono obbligati a fermarsi di quando in quando, e non c'è sforzo della volontà che valga a tirarli innanzi, tanto

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. Sembra ora che i patologi si mettano d'accordo nel riconoscere la base fisiologica della respirazione a periodi. In quest' anguilla i periodi di

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evidente quanto sia complesso il problema della fatica. La prima idea fu che i muscoli lavorando di più avessero bisogno di una quantità maggiore di ossigeno

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chiamasi muscolo ciliare, contraendosi modifica i raggi di curvature della lente, e la rende atta a farci vedere bene gli oggetti lontani o vicini. Per

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Si era dato molta importanza alla circolazione del sangue nei fenomeni dell'attenzione. Tra i fisiologi io sono uno di quelli che si occuparono con

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ad accennare quanto mi occorre per lo studio della stanchezza. Lo sbadiglio è prodotto da una leggera e fuggevole anemia del cervello. I vasi

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in una piccola fossa che fanno nel suolo o nella sabbia. Alla fine di luglio i piccini cominciano a volare, e, quando il sole si nasconde per pochi

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elettrodi sui muscoli dell'antibraccio, per farli contrarre, senza partecipazione della volontà, e i tracciati riuscirono eguali a quelli ottenuti

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dopo al tempo degli esami lo pregai di lasciarmi ripetere un'altra serie di osservazioni. Del favore e della sua abnegazione gli rendo i miei più vivi

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"L'aurora è amica delle Muse, ed i poeti cercano i boschi, cioè la solitudine e l' assenza degli oggetti alieni.", Così disse l'HallerHALLER

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nervi, nessuno più legge i libri di Galeno e di Oribasio, che furono gli scrittori classici della medicina ai tempi dell'impero romano. Ma il libro - De

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così doveva scrivere il Guerrazzi, i cui manoscritti eleganti e puliti non portano nessuna correzione; così scrive il Mantegazza. Ma le biografie dei

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Il lettore che desidera di vedere donde vengano i concetti fondamentali che ora ci guidano nello studio della fatica, spero non mi vorrà riprendere

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molti il desiderio di farne un santo, e non c'è in essa una sola parola che ricordi i meriti immortali di Stenone nello studio della natura. La

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La vita, si potrebbe dire, è figlia del sole. I raggi che percotono colle loro ondulazioni la clorofilla nelle foglie delle piante, producono un

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andava a congiungersi con un timpano a leva, F, il quale per mezzo dell'asticella G scriveva i movimenti trasmessi dal cervello all' aria contenuta

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nel medesimo ambiente, avevano le medesime occupazioni e il medesimo regime di vita. Confrontando i due tracciati, vediamo che nel prof. Aducco le

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Fisiologia del piacere

170205
Mantegazza, Paolo 17 occorrenze
  • 1954
  • Bietti
  • Milano
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modo particolare, e i centri nervosi non partecipano all'azione che avendone la coscienza. - Altre volte, invece, sono i nervi che trasmettono al

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coscienza è poco analitica; per cui non ci accorgiamo di amarci, e quindi non proviamo questo piacere. Nella giovinezza, i sentimenti dell'io sono

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L'egoismo è una delle malattie morali più diffuse e che, a guisa di epidemia, attacca le generazioni di tutti i paesi e di tutti i tempi. L'egoismo è

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si pavoneggia posi sul fango o sul marmo. Un'altra differenza capitale che passa fra i piaceri della gloria e dell'ambizione consiste in questo, che

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forma più ingenua è causa di una gran parte dei peccati veniali di cui ci rendiamo colpevoli ogni giorno quasi senza saperlo. Quando sentiamo lodare i

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Pagina 129

I piaceri che ci procura quest'affetto sono innumerevoli, e sebbene improntati ad un carattere speciale, sono comuni a tutti i sentimenti benevoli

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Anche l'amore ha i suoi casi patologici, ma quasi sempre l'elemento morboso non è nato in lui, ma gli è stato comunicato per contagio da qualche

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produrre la gioia. I filosofi che vollero spiegare il sentimento religioso, facendone un accordo di altri elementi morali già conosciuti, non seppero o

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Una delle facoltà meglio definite della mente umana, e che ha conservato il suo nome inalterato nel linguaggio volgare attraverso i secoli, è la

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Pagina 223

Fra le mille forme di felicità, eccovene alcune tolte alle estreme condizioni di organizzazione cerebrale e di sviluppo civile. I. - Manuel Vasquez

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Pagina 276

creatura senta. Or bene, anche i vegetali sentono, e anch'essi possono godere. Nel momento in cui un bisogno vitale viene sodisfatto, l'organo che lo

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che non ha nome, e che non si potrà mai descrivere in alcuna lingua umana. La forza motrice e iniziale di tutti i fenomeni della voluttà sessuale è

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abbia ad allestire e accendere il sigaro, sia che si debba caricare la pipa. Chi ha osservato un fumatore di buon gusto nell'atto che fa i suoi

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sarebbero la curiosità, l'amore per le cose meravigliose, e i varii sentimenti che ci dispongono a trovare interessante una serie particolare di oggetti

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I caratteri dei corpi d'ordine matematico da soli non producono che sensazioni pallide e languide, che si ravvivano quando vi si associano anche

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La riflessione della luce contribuisce ad accrescere i piaceri della vista, procurandoci alcune sensazioni, che riescono quasi sempre piacevoli

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Pagina 84

Altri piaceri consimili si hanno dalla rifrazione della luce, la quale ora ci mostra i sette colori dell'iride ed ora colorisce tutti gli oggetti di

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Pagina 84

Sull'Oceano

171605
De Amicis, Edmondo 13 occorrenze
  • 1890
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
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Il mare non si godeva che sul far della notte, dopo che i passeggieri avevano sgombrato, tranne due o tre solitari. A quell'ora, quando sul cielo

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Pagina 112

panche, in atteggiamenti di malati o di morti, coi visi sudici e i capelli rabbuffati, in mezzo a un grande arruffio di coperte e di stracci. Si

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Pagina 12

Intanto io notai tra la folla parecchi passeggieri di prima, il marsigliese, il toscano, il tenore; i quali dovevano aver l'abitudine di far delle

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dove, non essendoci nè cappella nè altare? E i regali? Tutte cose che, in quella vita ristretta di bordo, pigliavano importanza di affari di stato. E

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Pagina 202

, sul palco di comando, con gli occhi sulla folla, indicando via via i personaggi, con quella sua parlata lenta di giudice di pace, comicissimo dentro e

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Pagina 260

dozzina, chiamati ranci, inscrivendo i nomi sopra un foglio stampato, che rimetteva al passeggiere più anziano, perchè andasse con quello a prendere

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viaggi per la prima volta in uno di quei colossi che fanno lo scambio del sangue e dell'oro fra i due mondi. Da principio ci si confonde la testa in quel

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Pagina 32

Già i passeggieri s'erano avveduti tutti del cambiamento. I lettori avevano chiusi i libri; tutti s'erano alzati da sedere, e guardavano l'orizzonte

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Pagina 334

I lampi spesseggiavano, il tuono brontolava più forte, i buoi muggivano. Guardai intorno a me: c'eran già dei visi pallidi. Ma in alcuni la curiosità

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La maggior parte, afferrandosi ai tavolini e alle seggiole fisse della mensa, e barcollando come feriti al capo, si diressero verso i camerini. Altri

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Pagina 338

súdicia. I tetti, le pareti, gli alberi, le lance sgocciolavano come del sudore della battaglia. A poppa e a prua s'agitavano ancora i marinai, con

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Pagina 353

e a cenciate; e chi spazzolava, chi sbatteva, chi passava in rivista i suoi panni spiegazzati e spelati. Il barbiere veneto, imitatore dei cani, aveva

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Pagina 384

Salii sul cassero per vedere l'ultima volta i miei mille e seicento compagni di viaggio. Arrivarono pochi minuti dopo l'impiegato e il dottore

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Pagina 406

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