Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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in due grandi classi, secondo che provengono dall'aumento  o  dalla diminuzione del calore. Quando noi ci troviamo in un
del calore che continuamente si forma nel nostro corpo,  o  che riceviamo dall'esterno, proviamo un vero bisogno di
seconda che il corpo che ci sottrae il calorico sia l'aria  o  un liquido, per lo più acqua, o un altro corpo solido
il calorico sia l'aria o un liquido, per lo più acqua,  o  un altro corpo solido qualunque. L'abbassamento di
giornata, l'agitare un ventaglio, l'esporsi alla finestra  o  all'aria libera nell'uscire da una camera calda, ci
sensazioni che si possono provare passeggiando in favore  o  contro vento sulle rive di un lago? I piaceri che si
si provano in questo caso sono di due sorta, e consistono:  o  nella vittoria su una resistenza, o nel sentirsi
sorta, e consistono: o nella vittoria su una resistenza,  o  nel sentirsi trasportato da una potenza che, senza
bagni una parte sola del corpo, oppure ci si getti in essa,  o  ci si spruzzi, o si riceva un filo d'acqua da una certa
del corpo, oppure ci si getti in essa, o ci si spruzzi,  o  si riceva un filo d'acqua da una certa altezza. Spettano a
quelli che si provano nell'indossare una camicia di tela  o  nel cacciarci col corpo nudo fra due lenzuola,
da sottrazione di calore nel prendere bevande fredde  o  ghiacciate, nel fare le lavature vaginali o nell'applicarsi
bevande fredde o ghiacciate, nel fare le lavature vaginali  o  nell'applicarsi i clisteri.
soltanto le sensazioni proprie agli organi genitali,  o  che si provano in altre parti del corpo al contatto dei due
altre modificazioni del tatto che risvegliano desiderii  o  pensieri erotici. La sensazione la più indifferente
organi genitali. Questo può dirsi del toccare il velluto  o  le pellicce, del coricarsi sopra letti elastici,
diventano sessuali, che quando ridestano immagini lascive  o  traggono in simpatia gli organi della generazione. Questa
piacere può cambiare di natura a seconda che sia tattile  o  sessuale. Ai piaceri venerei appartengono indirettamente
lubriche e di immagini oscene, sia la prima causa del sogno  o  del piacere. Oppure può accadere che gli organi genitali
organi genitali trovandosi in istato di iperstenia di senso  o  di congestione spermatica, inviino al cervello impressioni
è tanto viva da svegliarci nell'atto della polluzione,  o  poco dopo; talvolta il sonno è interrotto anche prima, e
favorite dalla lunga castità, dalla alimentazione soverchia  o  troppo eccitante, dall'occupare spesso la mente con idee
la mente con idee lascive, dal coricarsi dopo il pranzo  o  una lauta cena, e dal dormire troppo a lungo e in letti
può accompagnare è così debole, che non riesce avvertito,  o  si confonde con la gioia unica che deriva dall'esercizio
della mente. Così, quando ci decidiamo a passeggiare  o  a studiare, a fare il bene o ad assecondare la passione,
ci decidiamo a passeggiare o a studiare, a fare il bene  o  ad assecondare la passione, esercitiamo sempre la volontà,
sempre la volontà, ma non ce ne accorgiamo: il sentimento  o  il lavoro intellettuale che domina, assorbe l'esercizio del
con sè in simpatia di sensazione l'elemento che la precede,  o  quello che la segue, o entrambi assieme. Così, ad esempio,
l'elemento che la precede, o quello che la segue,  o  entrambi assieme. Così, ad esempio, noi siamo destati al
ad esso non si unisca una sodisfazione dell'amor proprio,  o  una gioia data dall'amore al dovere. I piaceri della
godono di un vero spasimo, pensando che con uno stringere  o  un allentare di palme possono soffocare il cuore o
o un allentare di palme possono soffocare il cuore  o  lasciarlo palpitare gonfio di vita, possono far tacere il
palpitare gonfio di vita, possono far tacere il pensiero  o  abbandonarlo alla più spontanea e tumultuosa attività.
Si può cominciare con la più innocente ostinazione,  o  coi giuochi più comuni del volere, e si può finire colla
si può finire colla tirannia più feroce esercitata sopra sè  o  sopra gli altri. In questi casi si diventa adoratori
morale, e si arriva a comandare a se stessi l'amore  o  l'odio, il riposo o il lavoro, la virtù o il vizio. Questi
arriva a comandare a se stessi l'amore o l'odio, il riposo  o  il lavoro, la virtù o il vizio. Questi atleti della
se stessi l'amore o l'odio, il riposo o il lavoro, la virtù  o  il vizio. Questi atleti della volontà, quando dànno una
non lo merita, e continua a volere anche quando la ragione  o  il dovere dovrebbero persuaderlo a mutar d'avviso. Nei
ch'egli prova entra quasi sempre l'esercizio di una lotta,  o  una sodisfazione colpevole dell'amor proprio. In ogni caso
proprio. In ogni caso l'ostinazione è sempre un aborto  o  una forma mostruosa di una potenza nobile e generosa, e va
nobile e generosa, e va quasi sempre unita, all'ignoranza  o  alla vanità. In alcune forme di capricci, che riescono
della volontà sono meglio gustati dall'uomo, giovane  o  adulto. Credo che nei paesi del nord questa facoltà abbia
grado di potenza, senz'avere una certa superiorità nel bene  o  nel male.
un altro si diletta degli oggetti più strambi e mostruosi,  o  ha una speciale predilezione per gli ornamenti più barocchi
per gli ornamenti più barocchi e di pessimo gusto,  o  per le immagini di qualche imbrattatele che si dà arie da
che alle persone senza pudore, e le lotte accanite dei tori  o  dei galli non possono rallegrare che uomini incolti o
tori o dei galli non possono rallegrare che uomini incolti  o  crudeli.
secondo il ritmo di un semplice pendolo a minuti secondi  o  di un metronomo.
fra loro in diverso modo, per costituire alcune formule più  o  mono complesse. Alcune di queste sono così ben definite,
non ci dà nella sua storia che un'unica fibra della mente  o  del cuore umano. Facendo la storia di questi gruppi di
suo fratello legittimo, e dai mille altri elementi fisici  o  morali che si intrecciano con esso, eseguisce sempre
riunire i punti estremi dell'indefinito che con un mistero  o  un errore. Nel primo caso si chiude il circolo cosmico con
ignoranza; nel secondo si pone in suo luogo un pregiudizio  o  un'ipotesi, cioè un errore certo o un errore probabile.
suo luogo un pregiudizio o un'ipotesi, cioè un errore certo  o  un errore probabile.
i passaporti. La maggior parte, avendo passato una  o  due notti all'aria aperta, due accucciati come cani per le
sotto il braccio, sacche e valigie d'ogni forma alla mano  o  sul capo, bracciate di materasse e di coperte, e il
signore con grandi cappelli piumati, che tenevano in mano  o  un cagnolino, o una cappelliera, o un fascio di romanzi
cappelli piumati, che tenevano in mano o un cagnolino,  o  una cappelliera, o un fascio di romanzi francesi
che tenevano in mano o un cagnolino, o una cappelliera,  o  un fascio di romanzi francesi illustrati, dell'antica
e di montoni, i quali, arrivati a bordo, sviandosi di qua  o  di là, e spaventandosi, confondevano i muggiti e i belati
della Società e di guardie di dogana, rimanevano attoniti,  o  si smarrivano come in una piazza affollata. Due ore dopo
sempre, come prima sorgente di piacere, l'esagerazione  o  la novità di una o più sensazioni.
sorgente di piacere, l'esagerazione o la novità di una  o  più sensazioni.
diminuire  o  il cessare di una qualunque sensazione spiacevole può
quando si incomincia a disperare di raggiungere lo scopo,  o  quando il bisogno è così urgente o imperioso da richiedere
di raggiungere lo scopo, o quando il bisogno è così urgente  o  imperioso da richiedere una pronta soddisfazione che, per
sorgono primitivi in noi senza la precedenza di un bisogno  o  di un desiderio. Noi possiamo trovarci nella calma più
ma se ad un tratto ci si presenta un magnifico fiore,  o  ci arriva all'orecchio il suono di una musica deliziosa, i
l'ordinario. In tutti gli altri casi l'eccesso del lavoro  o  della forza necessaria a produrre l'eretismo indispensabile
dalla sodisfazione di un sentimento che può essere nobile  o  ignobile, elevato o volgare. Può essere l'amor di gloria o
di un sentimento che può essere nobile o ignobile, elevato  o  volgare. Può essere l'amor di gloria o la vanità,
o ignobile, elevato o volgare. Può essere l'amor di gloria  o  la vanità, l'interesse o il dovere. Pochissimi amano lo
Può essere l'amor di gloria o la vanità, l'interesse  o  il dovere. Pochissimi amano lo studio per lo studio e sono
dei piaceri è assai limitata. Le gioie intellettuali pure,  o  appena colorite da una leggera linea di affetto, possono
trova la verità, e illuminando le generazioni contemporanee  o  future, viene a pagare ad usura il tributo ch'egli deve
del cuore, commetterebbe un sacrilegio. Diventi Goethe  o  Bacone, e noi potremo essere indulgenti per il suo egoismo
Bacone, e noi potremo essere indulgenti per il suo egoismo  o  per le sue manchevolezze.
per lo sbarco, il decidere, cioè, se convenisse di andare  o  no dal Commissario a farsi notare fra coloro che intendevan
dell'interno, il viaggio gratuito. Quell'atto di farsi  o  non farsi iscrivere era chiamato dagli emigranti "dichiarar
era chiamato dagli emigranti "dichiarar di voler essere  o  no con l'emigrazione." Certo, i vantaggi erano grandi; ma
- Accetto l'anmigrazione. - Vado con l'inimigrazione. -  O  pure, senz'altro: - Tal dei tali, migrazione. - Molti,
alla dogana, se per la tal cosa avrebbero dovuto pagare  o  no, e quanto, e anche se ci fosse modo di scansar la
se ci fosse modo di scansar la visita, per via di favore  o  d'astuzia. E commoveva il sentire di che povere cose si
trattasse, di regali, per lo più, che portavano a parenti  o  ad amici d'America: chi una bottiglia di vino particolare,
di vino particolare, chi un caciocavallo, chi un salame,  o  un chilogramma di paste di Genova e di Napoli, un litro
propria, di quel tal angolo dell'orto, di cui il parente  o  l'amico si doveva ricordare sicuramente. E venivano a
salissero a bordo in tempo, secondo l'intesa, il figliuolo  o  un parente prossimo, che doveva far garanzia dei loro mezzi
con leggeri strofinamenti alcune regioni del nostro corpo,  o  colle dita nostre o d'altri, od anche con un corpo
alcune regioni del nostro corpo, o colle dita nostre  o  d'altri, od anche con un corpo estraneo, si produce in
e può diventare intollerabile e dolorosa quando si continui  o  si esageri l'azione che la produce. A indurre il solletico
questa sensazione tanto più facilmente quanto più è lieve  o  suddiviso; per cui un fuscellino di paglia, una piuma o una
o suddiviso; per cui un fuscellino di paglia, una piuma  o  una spazzola sono mezzi eccellenti per produrre il
insopportabile, ci induce a difenderci colla fuga  o  con vie di fatto da chi abusa della nostra pazienza. Anche
in due grandi classi, a seconda che derivano dai rumori  o  dai suoni. Un rumore qualunque può riuscire qualche volta
quarto d'ora battendo sul tavolo i polpastrelli delle dita,  o  percuotendo le molle contro gli alari negli ozi del
le molle contro gli alari negli ozi del focolare,  o  picchiando il piede contro terra nelle noie di una insipida
piacevoli sono forse il primo elemento della musica,  o  almeno formano un anello di congiunzione fra le due grandi
forte. Il fischio d'una locomotiva, lo sparo d'un fucile  o  d'un fuoco d'artifizio, un unico tocco di campana che si
un unico tocco di campana che si perda nell'aria,  o  in tonfo d'un corpo pesante che cada dall'alto nell'acqua,
è piacevole per un carattere particolare, che solletica  o  commuove in modo speciale i nervi dell'udito, come il
quando, senza cambiare di natura, muta di grado, salendo  o  decrescendo a poco a poco. In questo caso la ragione
di intensità. Basta rammentare il rumore di una carrozza  o  di una locomotiva, il fremito d'una verga metallica. Quando
che si succedono, e che possono differire nella natura  o  in amendue questi elementi. Così il pesante martello del
di strumento, e il piacere è quasi puramente del sentimento  o  dell'intelletto. Alcuni rumori fragorosi, come quello del
altri rumori monotoni e lenti, come quello del pendolo  o  del fluire blando delle acque del fiume, possono ispirarci
era primitivo, e derivava soltanto da un errore di quantità  o  di forma. L'affetto era buono nella sua essenza, ma deforme
dallo sviluppo di un elemento morboso d'indole specifica,  o  da un sentimento colpevole primitivo. L'odio è uno dei
in un altro la fiamma di un odio implacabile e profondo,  o  lo ispira alla più crudele vendetta. La stessa umiliazione
La stessa umiliazione può farci piangere di dispetto,  o  impallidire di rabbia, o infiammar di furore. In ogni caso,
può farci piangere di dispetto, o impallidire di rabbia,  o  infiammar di furore. In ogni caso, l'odio eccitato da una
onesto non lo spinge che a battere i piedi, a bestemmiare,  o  a rompere quello che gli capita fra mani. Altre volte
pietà: voi avrete un'idea del numero infinito di gioie più  o  meno morbose, che coltiva il sentimento dell'odio. Forse,
individui mediocri, in cui l'odio non dà mai scintilla  o  fiamma, senza commettere positivamente un'azione colpevole,
Si può far abuso della stima, sia prodigandola a persone  o  ad azioni che ne sono indegne, sia eccedendo la misura
malvagi e dai vili che ammirano la sublimità del delitto  o  la sfrontatezza del vizio. Più d'una volta il cinismo di un
sua natura. Se esso deriva dal contatto di corpi lisci  o  molto suddivisi, la faccia è immobile e atteggiata
gli occhi son languidi e fissi, le labbra socchiuse  o  semiaperte. Se il piacere aumenta, gli occhi si chiudono
chiudono affatto, la testa si volge leggermente da un lato  o  si piega sulla spalla che corrisponde per lo più alla parte
ad un muto sorriso; qualche volta si hanno anche sospiri  o  parole interrotte. Se il piacere è massimo, tutto
gli occhi brillano alquanto, la bocca si chiude con energia  o  accompagna i movimenti della mano; talvolta i denti della
stringono sotto di sè il labbro inferiore. Anche i piedi  o  altre parti del corpo possono essere in movimento; spesso
del corpo possono essere in movimento; spesso si canta  o  si accompagna l'azione che produce il piacere con parole
donne in gonnella. Alcune si pettinavano l'una coll'altra,  o  spopolavano la testa ai ragazzi; altre rabbriccicavano in
altre rabbriccicavano in furia giacchette e calzoncini,  o  vuotavano sacche e valigie logore in certa di panni freschi
vuotavano sacche e valigie logore in certa di panni freschi  o  di biancheria, e in quell'allegrezza che aveva ravvivato la
di tratto in tratto delle grida: - Viva l'America! -  o  dei trilli acuti in falsetto, come li fanno i popolani
Dopo di che, tutti i passeggieri, appoggiati al parapetto  o  seduti, si voltarono verso occidente, ad aspettare
a tale forza da procurarci un piacere col solo diminuire  o  cessare. Gli strazi che si possono soffrire nei lavori
quasi soltanto dal cuore. L'uomo senza sentimento crede  o  discrede senza gioia e senza dolore, e anche quando arriva
nella nostra opera riusciamo difficilmente allo scopo,  o  non possiamo raggiungerlo. Allora l'offesa del nostro amor
In questi casi, se a un tratto la difficoltà si appiana  o  si vince, si può provare un vivo piacere, che è del tutto
volume che ci vien fra mani, fosse anche il Chiaravalle  o  il Bertoldino. Così il pittore maneggia con vera voluttà il
Tutti questi appassionati cultori delle lettere, delle arti  o  delle scienze provano in questi casi un piacere che,
tutti gli altri casi invece il dolore ci rende insensibili  o  più ottusi al piacere, e la gioia ci preserva fino ad un
spasimo tetanico, egli troverebbe delizioso il mal di denti  o  la cefalea.
crepar di fame e di sete in bastimenti sprovvisti di tutto,  o  di morir avvelenati dal merluzzo avariato o dall'acqua
di tutto, o di morir avvelenati dal merluzzo avariato  o  dall'acqua corrotta. E n'erano morti. E pensavo ai molti
d'Europa, dove avevan dovuto tender la mano per le vie;  o  avendo pagato per viaggiare in un piroscafo, erano stati
cacciati in un legno a vela, e tenuti in mare sei mesi;  o  credendo di esser condotti al Plata, dove li aspettavano i
direttamente coll'esterno e può procurarci dei piaceri più  o  meno negativi. Se non avessimo qualche volta il polmone
avessimo qualche volta il polmone pieno di aria mefitica  o  calda, non proveremmo piacere nel respirare un'aria pura o
o calda, non proveremmo piacere nel respirare un'aria pura  o  fresca; se non avessimo un'irritazione alla pituitaria o in
o fresca; se non avessimo un'irritazione alla pituitaria  o  in altro punto dell'apparato respiratorio, non potremmo
la voluttà d'un rumoroso starnuto; se non fossimo annoiati  o  se non avessimo in qualche modo alterata l'innervazione
piacere ha le sue ipocrisie, e l'uomo, per interesse  o  per vanità, tenta di nascondere un piacere che può
del cuore. Il piacere può esprimersi in moti esagerati  o  falsi, presentandoci, in questo modo, una vera patognomia o
o falsi, presentandoci, in questo modo, una vera patognomia  o  fisonomia morbosa. Il carattere patologico dell'espressione
di aver veduto alcune persone ridere in modo goffo,  o  esprimere la loro gioia in modo stravagante, presentando
in modo stravagante, presentando l'idea dello stentato  o  del triviale. Tutti gli animali devono esprimere in qualche
a lungo, possiamo leggere sul loro muso, il dolore  o  la paura se ci sanno più forti di essi; mentre se hanno
delle città decadute,  o  scomparse, del mondo antico ha conservato, dopo Atene e
Roma, una così vasta fama come Siracusa? C'è uomo in Europa  o  in America, tra i meno colti delle classi non affatto
non agiscono che indirettamente, ridestando un sentimento  o  una memoria, per cui, a seconda del carattere di questi,
farci godere piaceri molto diversi a seconda che sia lieta  o  triste. Nel primo caso, gli occhi si fanno lucenti e si
del volto è molto diversa se la mente si arresta  o  no a godere della sensazione, analizzandone quasi gli
subito trascinati ad accompagnare col gesto, colla voce  o  col pensiero le cadenze armoniche, ciò che per molti è un
ora incliniamo tutto il corpo, ora moviamo un braccio  o  una mano. Altre volte produciamo un rumore battendo fra di
un rumore battendo fra di loro due parti del corpo,  o  percuotendo in modo diverso gli oggetti che ci stanno
dalla fantasia in regioni lontane, ricordiamo liete memorie  o  piangiamo sulla terra del cimitero; siam trascinati nel
cimitero; siam trascinati nel turbine d'una vita operosa  o  sognamo una vita solitaria e tranquilla. Ora odiamo
una vita solitaria e tranquilla. Ora odiamo profondamente,  o  immensamente amiamo, a seconda dello stato della mente e
è preso da accelerate palpitazioni; il respiro si fa lento  o  affannoso. L'alternar del rossore o della pallidezza del
il respiro si fa lento o affannoso. L'alternar del rossore  o  della pallidezza del volto e il senso indefinito che ne
gli uomini: mentre ciò non succede per i piaceri minori  o  per quelli prodotti dai rumori. Certamente i gusti più
abnormale del tatto specifico e generale può provenire  o  da una condizione particolare congenita del centro
una condizione particolare congenita del centro cerebrale  o  dei nervi tattili, oppure da uno stato morboso passeggero
corpi sudici, quali, ad esempio, il fango e gli escrementi,  o  nel battersi la testa contro i corpi duri, o nel darsi dei
escrementi, o nel battersi la testa contro i corpi duri,  o  nel darsi dei pugni, ecc. I piaceri patologici che
morbosa passeggera sono molto vari. Lo scabbioso,  o  l'individuo affetto da qualche malattia cutanea
gavazzare nel fango insudiciandosene le mani e la faccia,  o  chi ha contemplato i furori di uno scabbioso che si
quella, se l'amore alle bestie sia un sintomo di buon cuore  o  di egoismo. Alcuni sostengono che chi ama con trasporto il
animali da chi li maltratta. Altri invece, egoisti per età  o  per natura, rifuggendo dagli affetti che esigono il
si dedicano con passione a prediligere un cane, un gatto  o  un canarino, e giungono ad amarli fino al delirio. A questa
Il bacio non è fisiologico che quando si invia da lontano,  o  si concede ad animali che non possono corrispondervi, come
questi piaceri consiste quasi tutta nella loro esagerazione  o  nella prostituzione dell'affetto ad animali schifosi, che
dell'affetto ad animali schifosi, che fanno ribrezzo  o  paura. L'uomo che riesce ad amare con trasporto un rospo o
o paura. L'uomo che riesce ad amare con trasporto un rospo  o  un lupo, prova piaceri morbosi, perchè egli non può
contro le altre con furore, quando l'ambizione di un solo  o  l'interesse di molti facesse uscire un branco di uomini dai
meno, e si chiamerebbero colla stessa indifferenza Francesi  o  Inglesi, Italiani o Turchi, senza sentirne l'enorme
colla stessa indifferenza Francesi o Inglesi, Italiani  o  Turchi, senza sentirne l'enorme differenza. Anche quelli
compiacenze che si provano alla conoscenza di fatti eroici  o  di glorie di qualunque genere del proprio paese, dal sentir
paese, dal sentir lodata la patria in paese straniero,  o  dal sentire in mezzo a barbari e inusitati suoni alcune
si possono acquistare soltanto col coraggio della lotta  o  col coraggio della pazienza, che è eroico quanto il primo.
un fine, e l'uomo li impara a conoscere per istinto  o  per educazione. Egli però può educare la propria
piacere, e renderlo in questo modo più squisito e più vivo,  o  crearne nuove varietà. Lo studio diretto ad abbellire ed
acuto dell'osservatore più vedere una raffinata ipocrisia  o  un'ingenua delicatezza, invece io vi trovo un tratto di
più stupenda sono sempre copie di un oggetto che esiste  o  che può esistere; mentre una composizione musicale è un
una creazione. Alcuni preferiscono sicuramente la pittura  o  la scultura alla musica; ma la musica sola è una lingua
sola è una lingua intesa da tutti, e da quasi tutti parlata  o  balbettata, perchè essa è il linguaggio che esprime il
dalla sodisfazione di un affetto che si indirizza a noi  o  ad altri, ma che ha però sempre per oggetto di riflessione
ha però sempre per oggetto di riflessione un essere vivo,  o  una creatura immaginaria. Ma vi sono misteriosi sentimenti
vi sono misteriosi sentimenti che si indirizzano a un'idea  o  ad un'immagine morale inalterabile che coltiviamo
di fare il bene. Ogni volta che noi facciamo un'opera buona  o  giusta, proviamo un piacere, il quale viene poi ravvivato
della gioia anche la sodisfazione del sentimento sociale,  o  con altre parole, dell'amor del prossimo. Se per via ci
più semplici, che si riferiscono agli oggetti inanimati  o  a noi stessi. Così l'uomo che ama se stesso, o guarda
inanimati o a noi stessi. Così l'uomo che ama se stesso,  o  guarda affettuosamente un oggetto che gli è caro, prova un
si hanno dedicando il nostro affetto a una persona lontana  o  ad un essere immaginario. I piaceri della seconda classe
di due creature, dall'associarsi di due sentimenti simili  o  affini. II sentimento che esce da un'anima ispirata si
della sua potenza, che quando trova un corpo che l'assorba  o  rifletta. Essa attraversa spazi interminabili lasciandoli
del sentimento si possono avere altre gioie, che si provano  o  nel compiere un'azione dettata dal sentimento, il quale ha
ha i suoi bisogni, come tutte le altre facoltà sensuali  o  intellettuali; o nel vedere esercitato il sentimento da un
come tutte le altre facoltà sensuali o intellettuali;  o  nel vedere esercitato il sentimento da un altro. In questo
di noi stessi, noi asciughiamo una lagrima, consolando  o  soccorrendo un nostro fratello, noi ci sentiamo
subito sospettare che l'affetto che ci muove non sia puro,  o  che venga almeno in parte eliso da qualche sentimento
ed il pellegrino che dalle regioni nordiche della mente,  o  dai piaceri temperati dei sensi, passi alla zona torrida
la quale può arrivare a un tratto alla venerazione  o  all'adorazione, se il raggio di luce che ha colpito la
In generale, però, la stima per le azioni, sommamente vere  o  belle, derivanti dall'intelletto, emana una luce che può
una luce che può esser molto viva, ma che è sempre più  o  meno fredda. Invece il raggio più mite, che diffonde
proporzioni; così ne viene che esso lotta sempre più  o  meno col sentimento della stima, concedendogli una parte
sentimento della stima, concedendogli una parte maggiore  o  minore di gioie. Vi sono uomini di una superbia eccessiva,
che sono separati da essi da largo spazio di terreno  o  di tempo, e non possono sopportare la più piccola
forse un culto di adorazione per Cesare, per Newton  o  per Napoleone, soffocano di bile fiutando appena l'odore
acre e insoffribile che emana da un titolo accademico,  o  da un pollice di nastro all'occhiello di un loro simile. A
di commozione leggendo, ad esempio, la storia di Romeo,  o  assistendo ad una azione nobile e generosa. L'ammirazione
stima che si professa pei contemporanei di mente sublime,  o  per uomini in cui si onora la vecchiaia onesta e dignitosa.
purezza, nel culto che si presta a una madre decrepita  o  ad un grand'uomo che, vecchio e cadente, manda ancora un
migliori tutti i nobili sentimenti, umilia la superbia  o  eleva la vanità al grado di nobile ambizione. Più d'una
e a ciascuno mostrava di riconoscerlo con un sorriso,  o  con un scotimento di capo, o con una buona parola. Ed io,
riconoscerlo con un sorriso, o con un scotimento di capo,  o  con una buona parola. Ed io, accanto a lui, non mi stancavo
due mondi: chi sa quante lettere di donne che per la terza  o  quarta volta chiedevano dolorosamente notizie del figliuolo
quarta volta chiedevano dolorosamente notizie del figliuolo  o  del marito, che non si facevan vivi da anni; e
si facevan vivi da anni; e supplicazioni perchè tornassero  o  le chiamassero a raggiungerli; domande di soccorso, annunzi
sono quindi l'impressione di un agente qualunque esterno  o  interno sopra un punto sensibile del nostro corpo, la
ai nervi periferici a scaricarsi di una soverchia tensione  o  ad esprimere la sua particolare fisonomia. Il carattere,
specifica può formare l'elemento di un'unica sensazione  o  può associarsi a moltissimi altri mutamenti particolari,
esagerata, una manifestazione di esuberanza di forza locale  o  generale. Il suo godimento esige un consumo di energia, ed
da potenze avverse. Quando invece il piacere è causa  o  effetto di un male, noi ci troviamo in condizioni
caso, invece, una lesione organica dei centri sensorii  o  dei nervi periferici inverte l'ordine delle cose e fa
mentre i secondi costituiscono sempre una deformità  o  una malattia. Questa distinzione ci sarà resa più chiara
coscienza; essi sussistono isolati, ma formano dei momenti  o  dei fenomeni semplici della vita, e per poterli studiare è
più variopinta dell'altra. Il Commissario sapeva tutto  o  quasi, per veduta propria e per quello che gli andavano a
e per quello che gli andavano a riportare, richieste  o  no, quindici o venti comari informate d'ogni braca, le
che gli andavano a riportare, richieste o no, quindici  o  venti comari informate d'ogni braca, le quali esercitavano
eran molti, ed essendo costretti a rimanere la più parte,  o  sempre o quasi sempre, nei confini d'una castità rigorosa,
ed essendo costretti a rimanere la più parte, o sempre  o  quasi sempre, nei confini d'una castità rigorosa, s'erano
dire, a veduta d'occhio, come non accade mai nelle città  o  nelle campagne. Non c'era donna giovane, maritata o
città o nelle campagne. Non c'era donna giovane, maritata  o  ragazza, che non avesse il suo o i suoi vagheggiatori.
donna giovane, maritata o ragazza, che non avesse il suo  o  i suoi vagheggiatori. impudenti o prudenti, cotti più o
che non avesse il suo o i suoi vagheggiatori. impudenti  o  prudenti, cotti più o meno, e sì o no corrisposti, alla
suo o i suoi vagheggiatori. impudenti o prudenti, cotti più  o  meno, e sì o no corrisposti, alla coperta o alla palese. La
vagheggiatori. impudenti o prudenti, cotti più o meno, e sì  o  no corrisposti, alla coperta o alla palese. La continenza,
cotti più o meno, e sì o no corrisposti, alla coperta  o  alla palese. La continenza, e quell'aver sempre l'oggetto
quasi a contatto, nel disordine del vestito della mattina,  o  nell'abbandono del sonno lungo il giorno, e nella nudità
anche nell'amore, davano buon esempio: ragazze morigerate,  o  almeno timide, che amoreggiavano decentemente con dei
giovani per bene, i quali s'atteggiavano ad amici del cuore  o  ad amanti di seri propositi, e stavano tutto il giorno
bassi istinti, domati nella vita ordinaria dalla fatiche,  o  dormenti nella quiete solitaria dei campi, s'erano
intorno ad essi alcuni altri parenti e congiunti, più  o  meno lontani. L'affetto che lega i congiunti fra loro,
sentimento d'elezione, si riduce quasi sempre a un dovere,  o  ad un fragile filo, che al più breve cozzo d'ire o di
dovere, o ad un fragile filo, che al più breve cozzo d'ire  o  di interessi può rompersi. Quando però si ama e si stima un
e da tutti quegli individui che appartengono con maggiore  o  minor diritto alla stessa famiglia. Qui l'affetto in
sentimento più vivo. In ogni modo, tutte le emanazioni più  o  meno calde che partono dai diversi sentimenti di parentela,
che occupa il primo posto assieme all'amor di gloria  o  ad altri sentimenti minori. Così quando, interpellati sulla
innocente. Chi mente prova quasi sempre un dispiacere più  o  meno grave, perchè offende il sentimento del vero, e nei
il piacere è dato della maligna compiacenza di ingannare  o  di salvarsi. In qualche massimo caso però l'uomo mente per
sapendo di mentire, per salvare una posizione pericolosa,  o  per generosità verso taluno che è incappato in qualche
la loro dignità. In questa gioia entra sempre una dose più  o  meno grande di malignità, o di quell'odio diluito di cui
gioia entra sempre una dose più o meno grande di malignità,  o  di quell'odio diluito di cui abbiamo parlato a proposito
nutrirci hanno un buon sapore, mentre le materie inerti  o  dannose sono insipide o disgustose. Vi sono però a questo
sapore, mentre le materie inerti o dannose sono insipide  o  disgustose. Vi sono però a questo riguardo eccezioni
ch'esso fornisce sono rialzati da sensazioni tattili  o  da sapori forti. Non si conoscono leggi che ne regolino la
un profumo così delicato, da sfuggire ai palati grossolani  o  distratti. Un piacere opposto al precedente si ha della
due estremi sta una schiera innumerevole di piaceri più  o  meno intensi, che non si possono nè definire, nè
a periodi. In quest' anguilla i periodi di riposo  o  le pause del respiro erano lunghissime, tanto che duravano
duravano da 10 a 15 minuti, e poi l'animale faceva quattro  o  cinque movimenti respiratorî. Questa estrema lentezza del
fatto, che io ho designato col nome di respirazione nervosa  o  di lusso. Per ora rammentiamoci solo di aver osservato che
ma ancor più difficile sarebbe il trovare una razza  o  un paese che non ne abusi. Il ricco inglese combatte il suo
(carne d'agnello fermentata con riso ed altri vegetali),  o  col prediletto houmiss ch'egli ottiene dalla fermentazione
una tribù selvaggia che non conosca una bevanda alcoolica  o  un veleno narcotico, state sicuri che la civiltà ben presto
dall'una ad altra mano. L'ebbrezza è un delirio passeggero  o  un'esaltazione di una o più facoltà dell'asse
L'ebbrezza è un delirio passeggero o un'esaltazione di una  o  più facoltà dell'asse cerebro-spinale, prodotta
del sentire, del pensare, del muovere sono esaltate più  o  meno; e dallo stato di calma e di apatia in cui si
le cure importune, le segrete angosce del presente,  o  i rimorsi del passato.
attaccano l'uomo e lo tormentano con mille scherzi più  o  meno leciti, ma sempre frivoli e importuni. Quando però i
Se la nostra vittima non s'accorge del nostro dispetto,  o  non dà segno di avvedersene e di soffrirne, noi godiamo
dà segno di avvedersene e di soffrirne, noi godiamo poco  o  nulla; è la gioia invece tanto più viva, quanto più
per mozzare alle pianticelle dei prati i fiori più belli,  o  sfrondare con rabbiosa compiacenza i rami d'un arbusto. Se
i poveri insetti che il caso invia sotto i nostri passi,  o  godiamo nello strappare ad una ad una le ali di una
di una farfalla. In qualche caso la manìa di distruggere  o  di uccidere si accresce con furore. Se ne ha un esempio in
di generare, devono aver nel cervello un rapporto anatomico  o  fisiologico. La storia, d'altronde, ci mostra come fra gli
Il letterato può essere filosofo, e questi può esser poeta  o  storico; ma ben di rado il matematico o il meccanico sa
può esser poeta o storico; ma ben di rado il matematico  o  il meccanico sa scrivere in poesia o sa essere eloquente in
di rado il matematico o il meccanico sa scrivere in poesia  o  sa essere eloquente in prosa. Non è che in pochissimi che
quasi cosa elastica e sottile, è modificata da chi ne gode  o  ne abusa; sicchè nel nostro modo di sentire e di pensare,
dal corso dei secoli, anche il piacere, che ne è un momento  o  una forza, deve essere diverso nei diversi tempi. La
diversi tempi. La storia, che fu per lunghi anni cronologia  o  racconto di vite reali, non è che per pochissimi scrittori
la stessa coppia nel medesimo nido. De'miei, sono quaranta  o  cinquanta famiglie in una stanza; ciascuna ha il suo numero
Le femmine od i maschi staccati dal loro nido, dalle uova,  o  dai loro piccini, sentono più prepotente il bisogno di
Se smarriscono la via non hanno più pace: non vi è tempesta  o  burrasca che li trattenga. Si direbbe che solo acciecati,
guardiamo attraverso un vetro colorato. I corpi semidiafani  o  translucidi ci dànno alcuni piaceri, che devono la loro
del loro colore. Ad ogni variazione di colore, di moto  o  di numero dei fiocchi di neve, cambia anche la misura del
secondo l'uso. L'avrebbe battezzato il prete lungo di prima  o  uno dei due di seconda, o il frate ? E dove, non essendoci
il prete lungo di prima o uno dei due di seconda,  o  il frate ? E dove, non essendoci nè cappella nè altare? E i
attivissime prendono per materia prima le idee di quarto  o  quint'ordine, e facendo così un salto enorme, arrivano ad
e legati col cemento logico si fanno poi mosaici più  o  men belli che si mettono in commercio. Sono le opere di
e godono soltanto delle grandi gioie delle scoperte,  o  dello scopo che raggiungono per mezzo del lavoro della
dell'intelletto soltanto perchè li guida alla ricchezza  o  alla gloria, ma non si deliziano delle gioie del pensiero.
nel lavoro della mente, da allietare tutta la esistenza  o  da consolarci di tutte le miserie grandi e piccole che ci
combinazione di giudizi fa scaturire uno sprazzo di luce  o  una scintilla. La luce che illumina a un tratto è tinta dei
su tutto. È la fantasia che, agitando il suo caleidoscopio,  o  abbandonandosi ad uno dei suoi giuochi di ottica, crea una
di queste gioie è assai benefica. Esse ci rendono felici,  o  ci fanno capaci di aspirare alla felicità, ed elevandoci al
piacere intellettuale, e spesso trascura anche le gioie più  o  meno pericolose del sentimento. Quando si gode del piacere
i propri casi, dimostra di essere oppresso da un dolore  o  da un bisogno, che vengono alleviati o sodisfatti
da un dolore o da un bisogno, che vengono alleviati  o  sodisfatti dall'ospite benevolo questi esercita il proprio
ferito, che lo ha difeso dagli attacchi di una belva,  o  gli porge il cibo quando è affamato, esercita i primi atti
e piccolo sacrifizio, e che si associano sempre a dosi più  o  meno grandi di amor proprio. Andando ancora più in alto,
vita, potranno sempre arrivare a perdere un'ora di sonno  o  a far tacere per pochi istanti la voce dell'amor proprio a
Nel regno del cuore il sacrificio è la gioia più grande,  o  per lo meno una delle maggiori, che arriva in alcuni casi
che qui si tratti dell'azione di una facoltà incorporea,  o  di spiriti aerei; percio è necessario di ammettere che una
sostanza corporea si trasmetta dai nervi ai muscoli,  o  che si comunichi una commozione la quale possa in un batter
ma fuori di essi, cioè nei muscoli. Perciò la sostanza  o  facoltà che i nervi trasmettono, presa di per sé, non è
qualche cosa d'altro che si trova nei muscoli stessi,  o  che loro viene somministrato abbondantemente, dalle quali
si trovano ancora nell'alternativa di scegliere fra l'una  o  l'altra di quelle, senza saper decidere con sicurezza quale
si potrebbe dire che i nervi sono come una miccia,  o  come una fila di granelli di polvere, messi l' uno accanto
fisiologi avendo osservato che i nervi non si affaticano,  o  che almeno si affaticano molto meno del cervello e dei
degli stringimenti che formano degli spazi come nelle canne  o  nel sambuco; e questi spazi sono pieni di una sostanza
sambuco; e questi spazi sono pieni di una sostanza liquida  o  quasi liquida che chiamasi mielina. La mielina è come un
nervi siano sempre piene fino alla turgescenza di un succo,  o  spirito che proviene dal cervello. E come vediamo in un
estremità, che se una delle sue estremità viene compressa,  o  leggermente percossa, subito la commossione e la percossa,
alla parte estrema; così qualunque leggera compressione  o  colpo od irritazione fatta nel principio dei canalicoli
che il contatto leggerissimo di una piuma nelle narici,  o  nell' orecchio o nella gola, può produrre delle contrazioni
leggerissimo di una piuma nelle narici, o nell' orecchio  o  nella gola, può produrre delle contrazioni e delle
dell' organismo. Ciò che Borelli tentava di indovinare,  o  forse aveva veduto confusamente, ora possiamo osservare
come i succhi del cervello agitati dagli spiriti,  o  per mezzo di una trasmissione di movimento, o per un
spiriti, o per mezzo di una trasmissione di movimento,  o  per un acredine pungitiva irritino e solletichino le
anche di godimento, procuratoci da una impressione esterna  o  da un eccitamento interiore. Abbiamo visto che il piacere
dello spirito alle beatitudini di una vita puritana  o  di quella ultraterrena. E ciò perchè non è consigliabile nè
mai essere esclusivamente fisico, senza interessare, più  o  meno direttamente, anche gli altri due rami della nostra
verso la felicità, per quanto essa possa essere più  o  meno intensa, più o meno prolungata, secondo le varie
per quanto essa possa essere più o meno intensa, più  o  meno prolungata, secondo le varie vicende e vicissitudini
studiato, il nome di paradiso delle Charadriidee e, per due  o  tre mesi, secondo la descrizione che egli ne fa, deve
depongono le uova in una piccola fossa che fanno nel suolo  o  nella sabbia. Alla fine di luglio i piccini cominciano a
nordica, dove hanno nidificato, con quella dell'Africa  o  dell'Asia meridionale, dove si recano, a passare l'inverno.
uccelli, a meno che non vengano trasportati dalle bufere  o  non si smarriscano. Dalla carta geografica delle vie che
delle Alpi, e che siano stati preda degli uccelli rapaci,  o  che, girando le Alpi fino presso il mare, per la valle del
movimento può riuscire piacevole per la sua intermittenza  o  per la sua remittenza. Il corpo per se stesso il più
per i più deboli. Altre volte l'alternarsi di moti diversi  o  l'associarsi di una moltitudine di movimenti può produrre
come avviene quando entriamo in una filatura di seta  o  di cotone, dove il rapido girar di tante ruote e di tanti
perdiamo nel sonno la coscienza delle nostre sensazioni,  o  quando ci troviamo in condizioni morbose. In ogni altro
della luce variano assai, a seconda che essa è diretta  o  diffusa. Nel primo caso, noi non possiamo tollerarla che a
infiniti piaceri, quando è suddivisa da spazi oscuri  o  poco luminosi, nel qual caso possiamo goderla anche nei
assai di intensità quando la luce compare a poco a poco  o  rimane a lungo dinanzi ai nostri occhi senza cambiare di
notturno si vede il cielo squarciato dal guizzar del lampo,  o  un razzo che, solcando l'aria, lascia cadere la sua pioggia

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