Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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cose care che si stanno per abbandonare. Il capitale dei  nostri  piaceri è nelle mani della natura finchè siamo fanciulli
ed entrando d'un tratto nel possesso di tutti i  nostri  beni, siamo presi da un vero delirio di possesso,
salute può influire in modo straordinario sulla natura dei  nostri  piaceri. Le malattie, arrecandoci dolori positivi,
locomotiva che passa innanzi ai  nostri  occhi ci interessa, perchè si muove con rapidità, e
senza saperlo, paghiamo a caro prezzo gli errori dei  nostri  padri, e godiamo dell'ingegno e della virtù dei più antichi
e godiamo dell'ingegno e della virtù dei più antichi fra i  nostri  antenati. Se la vita tutta quanta è modificata dal corso
in fondo il calice della lode anche se sproporzionata ai  nostri  meriti. In questo caso, anche quando la ragione in sulle
altrui, se sul mercato non si trovano che merci scadenti, i  nostri  prodotti, quantunque assai mediocri, possono avere un alto
avere un alto valore; mentre, quando eccellono gli altri, i  nostri  lavori devono essere ben superiori onde fermare per un
nazioni, servono a preparare nuove fonti di piaceri ai  nostri  posteri. La fisonomia di questi piaceri ha pochi
non possiamo più leggere una sillaba sul muso dei  nostri  parenti lontani. Io sfido lo stesso Lavater a rappresentare
volte più di noi, se esse già sono, a nostra insaputa,  nostri  contemporanei in altri pianeti, in altri mondi, oppure se
in altri pianeti, in altri mondi, oppure se saranno  nostri  posteri nelle età più mature del nostro globo. Ogni organo,
che vivono liberi nelle loro foreste, nascondono ai  nostri  sguardi i loro piaceri, per cui non ne possiamo conoscere
luce sullo scrittoio che ci ha visti curvi allo studio. I  nostri  libri, i nostri giuochi, i nostri parenti, gli amici
che ci ha visti curvi allo studio. I nostri libri, i  nostri  giuochi, i nostri parenti, gli amici nostri, tutti ci
curvi allo studio. I nostri libri, i nostri giuochi, i  nostri  parenti, gli amici nostri, tutti ci vengon davanti, tutti
non ci conserva che un abbozzo nebuloso e incerto dei  nostri  piaceri o dei nostri dolori, e la fantasia, dovendo
che un abbozzo nebuloso e incerto dei nostri piaceri o dei  nostri  dolori, e la fantasia, dovendo supplire al vuoto che
un suggello invisibile, che lo rende caro e interessante ai  nostri  occhi. Pare che si marchi un carattere del nostro individuo
le nostre preziose raccolte. Tutti gli oggetti che sono  nostri  ci possono procurare alcuni piaceri, che differiscono di
assieme alle sue cose. Così i beni mobili sono molto più  nostri  dei beni immobili, perchè quando questi possono dare un
ci arriva all'orecchio il suono di una musica deliziosa, i  nostri  sensi provano un piacere che non è sorto da alcun bisogno e
che si porta agli oggetti delle nostre ricerche e dei  nostri  studii, ciò che si osserva nei malacologi, nei botanici,
l'instancabile raccoglitore si renda ridicolo. Molti fra i  nostri  ricchi più frivoli raccolgono nelle loro case un vero
interessante per i suoi caratteri fisici, può occupare i  nostri  sensi sino a che si vuole, ma non possiamo amarlo finchè
ci rammenta indistintamente il nostro passato, quasi che i  nostri  piaceri, i nostri dolori, le nostre passioni, riflettendosi
il nostro passato, quasi che i nostri piaceri, i  nostri  dolori, le nostre passioni, riflettendosi continuamente in
si medita e si ama; là si passa per lo meno un terzo dei  nostri  giorni: eppure il letto è uno degli oggetti più prosaici, e
tempo i piaceri dell'udito furono così intensi come ai  nostri  giorni. Crebbero sempre pel perfezionamento dell'arte e del
affinità, non fosse che quello del sangue caldo. Allora i  nostri  occhi, possono cominciare a incrociare i loro assi con
rami e coi cavalli, effondendo in essi le nostre gioie e i  nostri  dolori. Noi abbiamo sempre bisogno di veder riflessi i
dolori. Noi abbiamo sempre bisogno di veder riflessi i  nostri  sentimenti, sia poi che, rinchiusi in una prigione,
ai fanciulli. Più d'una volta, vedendo saltellar davanti ai  nostri  piedi un passero vispo e irrequieto, noi lo seguiamo
ergografiche, dalle quali risulta che la capacità dei  nostri  muscoli al lavoro, così per eccitamento della volontà, come
pomeridiane e poi diminuisce novamente. La resistenza dei  nostri  muscoli alla fatica fa ogni giorno degli aumenti e delle
nei vili cessano con la giovinezza. Passata quest'età, i  nostri  nemici morali crescono di numero e di forza; e se la nostra
il nostro corpo, senza anatomizzarli sui cadaveri dei  nostri  fratelli. Ma quando siamo vivi e desti riceviamo da ogni
appena sensibili nell'aria di opposti emisferi, mentre i  nostri  polmoni riconoscono differenze notevoli nell'atmosfera a
delle sensazioni di un altro uomo riflesso in noi, e dei  nostri  atti morali riflessi in lui. Dal momento in cui due uomini
d'onde venisse, nè quale fosse il vento che infranse i  nostri  alberi, che squarciò le nostre vele. Fu l'invidia degli
E chi, allora, in mezzo alle nostre maledizioni e ai  nostri  tormenti, chi ci si avvicina pietoso, e soccorrendo le
e bagni, per rimettersi dal viaggio di terra; mentre i  nostri  dormono sui marciapiedi.
e noi ne godiamo fino agli estremi gradi di tolleranza dei  nostri  sensi. Quando si è restati sepolti per qualche ora nelle
la luce compare a poco a poco o rimane a lungo dinanzi ai  nostri  occhi senza cambiare di aspetto. Il piacere è massimo
oggetto qualunque che ferma sopra di sè i  nostri  occhi con una sensazione piacevole, può interessare alcune
di un orizzonte incerto e nebuloso, noi abbiamo sotto i  nostri  occhi un'immagine sensibile dell'infinito, e con lo sguardo
a scoprire un moto che non si rilevava spontaneo ai  nostri  occhi. I movimenti naturali producono due classi di piaceri
la grandezza delle idee che ci desta. L'acqua che scorre ai  nostri  piedi, scherza e si muove, ma passa e non ritorna; il
si chiudono nei limiti del nostro io. Ma se ad un tratto i  nostri  occhi si incontrano, noi ci troviamo in rapporto intimo di
del cuore umano, provano chiaramente come tutti i  nostri  vocaboli, che non sono altro che segni delle idee, siano
sentimento, che ha fatto sempre parte integrante di tutti i  nostri  atti morali, che più d'una volta è bastato a calmare o a
ma bastano a diffondere un delizioso profumo su tutti i  nostri  giorni, a render calma una intera esistenza. La civiltà può
ogni giorno quasi senza saperlo. Quando sentiamo lodare i  nostri  occhi, i nostri capelli, la nostra cravatta, noi proviamo
senza saperlo. Quando sentiamo lodare i nostri occhi, i  nostri  capelli, la nostra cravatta, noi proviamo sempre un certo
di Sesia, molti pure di que' bei paesi che fanno corona ai  nostri  laghi, così belli che pare non possa venir in mente a
lento e zoppicante, quando uscirà nel mondo a spendere i  nostri  denari. Fatto questo, ci sarà possibile impiegare i nostri
nostri denari. Fatto questo, ci sarà possibile impiegare i  nostri  capitali a un interesse basso ma sicuro, assicurandoli e
nè dell'uomo nè del tempo, lo scopo del nostro viaggio, i  nostri  interessi, il nostro paese, tutto ci appar così lontano,
di desiderio e di forza, e che quindi possano soddisfare i  nostri  bisogni. Questa tendenza è nella sua natura intima affatto
solo o anche apparentemente associato al vero e al buono, i  nostri  desideri indeterminati si fissano su quell'oggetto,
questa non durerebbe che poche ore, e nella stoffa dei  nostri  giorni non potrebbe figurare tutt'al più che come una
a vicenda al lavoro e alla lotta. La poppa sussulta sotto i  nostri  piedi come la carcassa d'un corpo vivo; il colosso ha
l'educazione accelerare il nostro pensiero, e il lavoro dei  nostri  nervi? Prima di rispondere, vi prego di osservare cosa
eccessivo lavoro del cervello può recare all'organismo dei  nostri  giovani. Per quanto io so, fu nel 1877 al Congresso degli
con piacere i poveri insetti che il caso invia sotto i  nostri  passi, o godiamo nello strappare ad una ad una le ali di
è grigio ed è la fantasia che lo colorisce; l'orizzonte dei  nostri  sensi è ristretto, ma la fantasia ci illude con giuochi
geremiadi di supposte sventure, o che soffre con noi dei  nostri  grandi dolori. La sorella, d'altra parte, fino dalla
tra i lini di una culla. Fanciulli, noi dobbiamo lasciare i  nostri  giuochi e le spensierate gioie della nostra libertà per
lungo tempo dopo che le cause esterne agirono sui  nostri  sensi, e si producono con delle associazioni, che non
un mutamento particolare del sistema nervoso, che sfugge ai  nostri  sensi. - Questa modificazione specifica può formare
volgare, si dovrebbe dire che noi siamo più egoisti dei  nostri  padri, e che questo affetto morboso vada sempre crescendo
sul massaggio, che basta comprimere e spremere bene i  nostri  muscoli dopo la fatica, perchè essi riprendano
albuminosi e quindi anche della sostanza contrattile dei  nostri  muscoli è fatta di miosina. Quando osserviamo un cadavere,
e che la temperatura del nostro corpo, e le funzioni dei  nostri  tessuti, erano dovuti ad una semplice trasformazione dell'
conservare l'immagine dell'oggetto che ha impressionato i  nostri  sensi, e lo si affida alla memoria, che fa da archivista.
che succede di tutti gli eccitamenti i quali agiscono sui  nostri  nervi, che cominciamo a percepirli solo nel momento che
prima dei quattordici anni e dopo i cinquanta, sono nei  nostri  paesi pallide ombre o giuochi di fantasia. I fiori più

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