Tip. della Casa Editrice Bietti, Milano - 1945 A | MIA | MADRE OFFRO QUESTA SPIGA DEL CAMPO DA LEI CON TANTO AMORE |
Fisiologia del piacere -
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avevo quasi badato fino allora, e che doveva esser poi la | mia | compagnia più piacevole fino alla fine del viaggio. Era un |
Sull'Oceano -
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dargli retta subito, perchè un altro personaggio attirò la | mia | attenzione: il tipo di una razza di gente curiosa, che |
Sull'Oceano -
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ricordo nella | mia | vita di viaggiatore ore più deliziose di quelle che passai |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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di cielo e di mare! E quanto m'appariva lontana la | mia | Torino, che vedevo in quei momenti come una città del più |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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a riposarsi. Io mi consideravo come distratto, quando nella | mia | coscienza apparivano idee delle quali non conoscevo più l' |
La fatica -
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idee precedenti. Erano delle imagini che si imponevano alla | mia | mente malgrado che io avessi avuto in principio il |
La fatica -
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un sogno, sebbene avessi ancora sveglia tanta parte della | mia | coscienza da poter vigilare su di me stesso, riapparendomi |
La fatica -
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del cuore diviene subito così forte che si impone alla | mia | coscienza. E poco dopo il palpito scompare. La prima causa |
La fatica -
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a quest'ora? Guardai orologio e risposi: - A quest'ora la | mia | casa è al buio, e tutti dormono. Egli si mise a ridere, |
Sull'Oceano -
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mai riuscito nelle matematiche e nella metafisica. "La | mia | memoria è estesa, ma confusa, e basta appena per avvertirmi |
La fatica -
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di opposto o di favorevole alle conclusioni che tiro. La | mia | memoria lascia talmente a desiderare, che non ho mai potuto |
La fatica -
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di una fatalità, che mi fa stabilire in primo luogo la | mia | esposizione, o la mia proposizione, sotto una forma |
La fatica -
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che mi fa stabilire in primo luogo la mia esposizione, o la | mia | proposizione, sotto una forma difettosa, e disadatta. Nel |
La fatica -
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potuto scrivere con riflessione. Avendo così esposto la | mia | maniera di scrivere, devo aggiungere che per le mie |
La fatica -
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scriveva a Lyell: "Mio padre spera che lo stato della | mia | salute possa appena migliorarsi fra qualche anno. E il |
La fatica -
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fremito della sua vita, ed è un frammento palpitante della | mia | patria. |
Sull'Oceano -
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del mio paese, povero sangue spillato dalle arterie della | mia | patria, miei fratelli laceri, mie sorelle senza pane, figli |
Sull'Oceano -
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s'allontanava per il passaggio coperto, rimase legata nella | mia | memoria a un aspetto nuovo del mare e del cielo, che |
Sull'Oceano -
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che in altri miei colleghi. Questo dipende in parte dalla | mia | costituzione, e più che tutto perchè io faccio scuola alla |
La fatica -
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lettere più grosse e dalle linee meno sicure, che non è la | mia | scrittura ordinaria. Lungo l' anno, eccetto una leggera |
La fatica -
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Mariano Patrizi quando fece la sua prima lezione dalla | mia | cattedra. Egli era avviato in una ricerca, nella quale da |
La fatica -
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da un sonno calmo e continuo. Il termometro tradì la | mia | agitazione, segnando alle sei antimeridiane 37°,8 della mia |
La fatica -
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mia agitazione, segnando alle sei antimeridiane 37°,8 della | mia | temperatura rettale, che in circostanze ordinarie, alla |
La fatica -
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nei limiti di proposizioni semplici e facili. Per parte | mia | dovevo stentare un po' a capirlo e correggerlo, del resto |
La fatica -
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gli proposi d'uscire e così mi ritirai un momento nella | mia | camera per riposarmi. Io speravo che l'aria libera avrebbe |
La fatica -
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fare un' esperienza su di me stesso, egli è innocence della | mia | caparbietà. Dopo un' ora di questa conversazione, che in |
La fatica -
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poi m'addormentai. Ma ebbi un sogno orribile: casa | mia | di notte, - un via vai di lumi e di facce che non |
Sull'Oceano -
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dicono. Non sono in grado di giudicarne. Sarà forse una | mia | illusione: mi parve di vedere donne belle e bei fanciulli |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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di sì sublime espressione; tutto questo fece sì che la | mia | povera testa ne restò scossa, e cominciai a sentire del |
La fatica -
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dal lavoro, e non potendo andare avanti, il pensiero della | mia | impotenza operò entro di me con tal forza, che mi cagionò |
La fatica -
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mi metteva spavento, e fuggiva quando lo vedeva; in casa la | mia | povera moglie e le mie bambine erano costrette a parlarsi |
La fatica -
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con la viltà o coll'oro, si pavoneggia dicendosi: «La | mia | dignità è sodisfatta», mente sfacciatamente a se stesso, |
Fisiologia del piacere -
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voce della gratitudine. - Le raccomando con tutto cuore | mia | sorella, che essendo giovane e sola in mezzo a tanta gente, |
Sull'Oceano -
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io gli perdonai in quel momento lo strazio che faceva della | mia | lingua, e quello che s'immaginava di aver fatto delle mie |
Sull'Oceano -
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la insonnia, o il sonno agitato e lamentevole, tanto che | mia | moglie mi ha più volte destato credendo che mi sentissi |
La fatica -
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di un eccitamento nervoso straordinario. Dalla, consueta | mia | bonaria ed affettuosa natura in famiglia, ero divenuto |
La fatica -
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stato morboso più serio, se amici pregati vivamente della | mia | famiglia, non mi avessero costretto ad allontanarmi dagli |
La fatica -
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e l'effetto e perturbamento del sistema nervoso. Questa | mia | ipotesi sarebbe giustificata in parte anche |
Fisiologia del piacere -
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del vostro angelo consolatore? Io sento ancora i baci che | mia | madre mi improntava caldi e ripetuti sulle mie guancie, |
Fisiologia del piacere -
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de' miei dolori e delle mie gioie si riannodano sempre a | mia | madre, che, come un angelo, dopo avermi data la vita, mi ha |
Fisiologia del piacere -
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fu la sorgente primitiva e il modello generale di tutta la | mia | condotta nei lavori anatomici." |
La fatica -
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l'altro con espansione, - io manderei un telegramma a | mia | moglie! Un momento fu trattenuto dal pensiero della spesa; |
Sull'Oceano -
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primo tempo che mi andava formando e si doveva assodare la | mia | complessione ". Queste parole di Giacomo Leopardi, |
La fatica -
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sua vita non dovessero corrispondere al suo aspetto e alla | mia | immaginazione, e che, se l'avessi conosciuto addentro, egli |
Sull'Oceano -
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i piccioni. E mi piace di attestare qui al Governo la | mia | gratitudine, così per questo, come per gli aiuti offertimi |
La fatica -
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del servizio delle colombaie militari. L' impianto della | mia | colombaia venne fatto nel 1885, con cinquanta colombi |
La fatica -
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ultime parole lo espressero. - Ci rivedremo ancora? - La | mia | risposta fu l'espressione d'una speranza che non avevo nel |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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come avrei fatto di cani fedeli, ultimi resti viventi della | mia | casa; pregai Dominedio che non mi facesse pentire d'aver |
Sull'Oceano -
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fino all'ultimo momento, cullato dal caro mare della | mia | patria, m'addormentai. |
Sull'Oceano -
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prova nel fare l' autopsia, di una persona amata. Forse la | mia | freddezza dipendeva dalla disposizione di animo in cui era, |
La fatica -
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o la capacità a riprodurle si esaurisce. Però se volgo la | mia | attenzione ad un' altra immagine della memoria questa la |
La fatica -
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una relazione più intima con altre parti di quello. Questa | mia | supposizione spiega perchè l'afflusso più abbondante del |
La fatica -
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di meno: dall'anno di grazia 1865, nel quale avevo fatto la | mia | prima guarnigione, come si dice in linguaggio militare, |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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grandi ali bianche lungo il mare fino a perdita d'occhi. La | mia | antica piazza d'armi è scomparsa sotto un nuovo quartiere |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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sulla costa di Calabria, e che non era al tempo della | mia | giovinezza che un piccolo villaggio. Una altra gran cagione |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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e queto, non mutato dai tempi, in cui era rapita la | mia | fantasia. Sentii le grida dei ventiquattro mila spettatori |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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di esser buttati; gli urtati bestemmiavano. Quante facce di | mia | conoscenza vedevo passare! Ecco l'ometto del telegramma |
Sull'Oceano -
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non potei fare che la mattina del nono giorno la | mia | prima visita agli emigranti. Ruy Blas, porgendomi |
Sull'Oceano -
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più nulla di ciò che ho visto da quelle sommità. La memoria | mia | e la ricordanza degli accidenti della ascensione, va come |
La fatica -
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più comune, e ch'io ho provato due volte nel corso della | mia | vita, bevendo l'una dopo l'altra cinque tazze di caffè |
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e immobile. Stava leggendo, dall'altra parte del sedile, la | mia | vicina di camerino, vestita con troppo sfoggio per un |
Sull'Oceano -
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franco: mi pare che si abusi dei piatti in umido. .... È la | mia | opinione, almeno. - Aveva però stima del cuoco, che era |
Sull'Oceano -
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che me copo a lavorar, e che no caovo gnanca da viver, mi e | mia | muger. Mi emigro per magnar. Lù me consegiava de spetar, |
Sull'Oceano -
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- gridò verso il camerino. - Con parmeso, paron. | Mia | muger me ciama. La se varda, che a momenti se verze le |
Sull'Oceano -
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tutti gli altri pensieri e immagini che susseguirono nella | mia | mente per varie ore non fecero che girare intorno a quello |
Sull'Oceano -
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del suo paese, che mi ripeteva man mano, ridendo della | mia | maraviglia. Ringuiririca, Paranapicabá, Ibirapità-mini. |
Sull'Oceano -
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- Ma come lo sa lei?- mi domandò. - lo insuperbii della | mia | facoltà divinatrice. Egli continuò a darmi notizie. La |
Sull'Oceano -
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sorretta per una mano dall'argentino, e dietro di loro, con | mia | gran maraviglia e di tutti, la puerpera pallida, ma |
Sull'Oceano -
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tentato i primi passi, ho trascorso le ore più care della | mia | infanzia cacciando insetti e giuocando coi ciottoli, e dove |
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