Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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a lui e al Comandante, scritte in favor loro da parenti,  o  da altre persone sconosciutissime all'uno e all'altro. -
delle commendatizie evidentemente apocrife d'un padre  o  d'uno zio, come un modo indiretto di domandar protezione,
era il grand'affare in quei lunghi viaggi transatlantici.  O  fosse per effetto dell'ozio, che lasciava troppo libere le
già eccitate dalle molte commozioni dei giorni antecedenti,  o  per un particolare influsso fisiologico dell'atmosfera
ore della giornata, temo che non saprà risponderci  o  se si attenta ad affermarlo gli si affolleranno nella mente
in tutti i suoi manoscritti ciò che egli ha scritto la sera  o  il mattino. Questo che a molti parrà strano, può
di stabilire se anche l’attività, del cervello cresce  o  diminuisce secondo che s'accende o si smorza la vita, colle
del cervello cresce o diminuisce secondo che s'accende  o  si smorza la vita, colle variazioni diurne fisiologiche che
aumenta per raggiungere il suo massimo verso le tre  o  le quattro pomeridiane e poi diminuisce novamente. La
del corpo senza che le oscillazioni dipendano da questa,  o  dai pasti e dal sonno. Ci troviamo dinanzi a variazioni
dell'intero sistema nervoso, prodotte forse dalla luce  o  da qualche altra influenza che ci sfugge, e profondamente
proprio, formano una serie copiosa. Ben di rado un pranzo  o  un ballo contano fra i loro convitati una scarsa schiera di
forma e di ogni colore. Le gioie dei sentimenti più nobili  o  dei lavori intellettuali hanno pur sempre per indivisibile
bisogni meno nobili, le altre sono tutte soddisfazioni più  o  meno pure dall'amor proprio. Dall'individuo il quale
l'uomo adopera sempre un artifizio morale per render facile  o  possibile un lavoro che per se stesso sarebbe
pensando al valore immenso che abbiamo dato ad una parola  o  ad un premio, che cambiato di forma forse ancora ci
premio di un bravo, poi il maestro col biglietto di lode  o  il volume dorato, ora la società intera coi suoi applausi,
l’una dopo l’altra, non mi riesce più, perchè l’attenzione  o  la capacità a riprodurle si esaurisce. Però se volgo la mia
che siasi prodotta, colla fatica; e quando l' attenzione  o  la attività di produzione è esaurita anche per questa,
In molte persone il solo pensare ad una spugna,  o  ad un pezzo di panno stretto fra i denti, riproduce la
realtà della cosa. Lo stridere delle unghie sulla lavagna  o  sul vetro, di una sega sul ferro, o della picca quando
unghie sulla lavagna o sul vetro, di una sega sul ferro,  o  della picca quando passiamo in qualche strada dove stiano
memoria, e ci basta di vedere accostarsi la mano al vetro,  o  la sega al ferro, per averne la stessa molestia.
d'emigrazione fortunata della loro razza: avevan l'aria  o  se la davano, di trovarsi sul piroscafo a loro agio, come
vedevano poi, tra i moltissimi ritti impalati come automi,  o  accovacciati come fiere, parecchi di quegli spiriti allegri
l'uno di fronte all'altro, come sull'uscio di casa, fumando  o  lavorando, si capiva che s'erano strette molte di quelle
quelle amicizie di viaggio, alcune delle quali perdurano,  o  si riappiccano, dopo molti anni, in America, e rimangono le
chiamati con non so che nome dell'altro mondo,  o  in altri termini, che tutte quelle scintille erano bestie.
riproduzione, e si possono comprendere nel senso sessuale  o  erotico. Questa distintione è però del tutto artificiale, e
che li costituiscono: cioè l'impressione del corpo interno  o  esterno sulla parte sensibile, la struttura del nervo che
elementi può alterare la sensazione tattile, rendendola più  o  meno piacevole, indifferente o dolorosa. L'apparato
tattile, rendendola più o meno piacevole, indifferente  o  dolorosa. L'apparato sensorio, formato dagli organi
della debole sua forza sugli stessi oggetti; e, rompendoli  o  stracciandoli, ne cambia i caratteri fisici, e per questo
loro una sufficiente attenzione. Così nei momenti di ozio  o  di riposo si possono provare grandissime voluttà nel
voluttà nel passare il palmo della mano sopra il velluto  o  sopra la seta, o nel fare scorrere le dita fra lunghe e
il palmo della mano sopra il velluto o sopra la seta,  o  nel fare scorrere le dita fra lunghe e fine chiome, o nel
seta, o nel fare scorrere le dita fra lunghe e fine chiome,  o  nel premere, passeggiando, uno strato sottile di neve
sottile di neve appena caduta; mentre un uomo, preoccupato  o  disattento, potrebbe coi piedi nudi camminare sopra una
a pochi individui. Si hanno piaceri particolari toccando  o  fregando corpi lisci, come sarebbero i marmi, i metalli, il
hanno premendo fra le dita la mollica del pane, la creta,  o  altre materie consimili; nel preparare il glutine,
Si provano piaceri consimili maneggiando la gomma elastica,  o  materie affini, come le lamine d'acciaio, i giunchi, o
o materie affini, come le lamine d'acciaio, i giunchi,  o  premendo fra le mani un pallone di cuoio pieno d'aria, ecc.
azione qualunque con un corpo sopra un altro, che cede più  o  meno facilmente. Per questa via si hanno infiniti piaceri,
molle tessuto d'una zucca con un coltello molto tagliente,  o  conficcando un chiodo entro una lastra metallica. Fra
giovane cuore vorrebbero gettarsi in tutte ad un tempo,  o  percorrerle successivamente. Più d'una volta s'inoltrano di
in un sentiero, e, impazienti di trovarlo troppo angusto  o  soverchiamente lungo, ritornano insodisfatti al centro
consentito che al genio, e pei mediocri è una profanazione  o  una bestemmia. La grandezza di questa passione
senza che una mano pietosa lo sostenga nell'aspra lotta,  o  gli additi all'estremo orizzonte il premio che lo aspetta.
solo e muto, per cui spesso teme di avere sbagliato la via,  o  di parlare in una lingua che gli altri non possono
Allora si arresta esitando, e domanda a se stesso se veglia  o  sogna, se pensa o delira; finchè, confortato dalla propria
esitando, e domanda a se stesso se veglia o sogna, se pensa  o  delira; finchè, confortato dalla propria coscienza, che
ancora essa non depone la sua corona che sopra un cadavere,  o  sul freddo sepolcro manomesso dagli archeologi. Una vita
dei pochi passi che si fanno fra le mura di una casa  o  dei movimenti con cui si agitano sotto un tavolo; e dopo un
chi che più di tutto li modifica è il grado di sensibilità  o  di intelligenza di ciascuno. Chi non passeggia che per
per passare alcune ore di una giornata trascorsa nell'ozio  o  trascinata in volgari occupazioni, non prova che il
gambe; mentre l'uomo che ha passato lunghe ore nello studio  o  nel lavoro, e che è squisitamente sensibile, si accinge ad
il suo passo è bizzarro, e volendo risparmiare il tempo  o  fare un grande esercizio di muscoli, lo accelera o alza i
il tempo o fare un grande esercizio di muscoli, lo accelera  o  alza i piedi a dismisura, come io ho veduto fare ad un
molto deboli non ne traggono che languidi piaceri,  o  perchè la vita sedentaria è diventata per essi un vero
la vita sedentaria è diventata per essi un vero bisogno,  o  perchè lo sforzo ch'essi devono fare per muoversi esige
negli altri casi la compiacenza di aver fatto uno sforzo  o  di aver dato una prova di coraggio, compensano della scossa
che tanto facilmente cede ai nostri movimenti. In un lago  o  nel mare mossi dalle onde si aggiunge il piacere
non costa fatica. L'occhio spazia in più ampio orizzonte,  o  si sofferma ad osservare i vari moti delle mobili orecchie,
dell'umano volere mentre l'altra accarezza la fine pelle  o  scherza fra la criniera. Ma il troppo facile moto del passo
scosse. II massimo piacere però si prova nel galoppo  o  nella carriera. Allora siam portati a volo e quasi senza
nei loro carri senza molle e sulle loro strade ineguali  o  sassose, non avranno certamente provati i piaceri che gode
ma per lo più molto attenuati. Il viaggiare in un piroscafo  o  in una barca sopra una superficie d'acqua tranquilla
ai piaceri del tatto. L'altalena, il giuoco della palla  o  del pallone, il calcio, il tennis, le bocce, il podismo, il
figliuoli di mezzo, che li costringessero a stare insieme;  o  un figlio unico, che in casi simili è un legame più forte
sanno che la loro infelicità è manifesta, e si vergognano  o  si sentono offesi della pietà, che essa ispira.
ma che tutte le molle della sua natura s'erano spezzate  o  allentate una dopo altra in una lunga lotta contro un
quando scambiava qualche parola con la signora argentina  o  con la brasiliana; davanti alle quali stava in
e vede in ognuna di quelle l'immagine d'una felicità,  o  almeno d'una vita tollerabile, che a lui non è concessa. E
Forse, a casa sua, avrà avuto la distrazione del lavoro  o  del movimento, qualche amico, o un vizio con cui cercava di
la distrazione del lavoro o del movimento, qualche amico,  o  un vizio con cui cercava di stordirsi: per qualche ora,
sotto i denti con infinito piacere un pezzo di carbone,  o  che si nascondono per abbandonarsi con trasporto a un lauto
con trasporto a un lauto pasto di cenere, di terra  o  di calce, provano piaceri morbosi. Il piacer patologico in
patologico in ogni caso è prodotto da un vizio congenito  o  avventizio e passeggero dell'organismo. Un signore
credevano di riconoscer la roba loro nelle mani dell'una  o  dell'altra, e ogni momento si vedevan venire dal
chiamar due perite che esaminassero la marca sfatta,  o  un ciabattino per lo stivaletto. Ma la piemontese rifiutava
sempre all'ingiustizia. Se condannava una napoletana  o  una siciliana, queste dicevano: - Già, l'altra è dei paesi
- Niente: gliel'aveva data perchè era una bella ragazza,  o  una donna sola, o perchè perchè: un secondo fine ci doveva
data perchè era una bella ragazza, o una donna sola,  o  perchè perchè: un secondo fine ci doveva essere. E da una
a vicenda, come per paura di essere impidocchiati,  o  affettando di abbottonarsi la giacchetta e di toccarsi in
si passavano accanto, come per salvare il portamonete  o  il fazzoletto. Oh miseria. ll Commissario, per quanto fosse
insomma. E ancora le quistioni che nascevan da furti veri  o  mentiti eran le meno difficili. Il peggio era che
proprio straordinaria, che s'adombrava d'una mezza parola  o  d'un mezzo sorriso, tanto che ogni momento si presentava
gioie molto diverse, secondo che chi ce le ispira ci è più  o  meno simpatico. Senza sapercene dare la ragione, molte
molte volte, al solo vedere un individuo, noi proviamo  o  un senso di repulsione o un'indifferenza assoluta, o più
vedere un individuo, noi proviamo o un senso di repulsione  o  un'indifferenza assoluta, o più spesso un piacere vivo e
o un senso di repulsione o un'indifferenza assoluta,  o  più spesso un piacere vivo e particolare, e siamo
siamo immersi nella meditazione intellettuale più profonda,  o  godiamo di uno spettacolo della natura, il nostro orecchio
insieme formano un'unica natura complessa, un tutto più  o  meno armonico. Basta però la più superficiale osservazione
che dalla venerazione, dal rispetto, dalla riconoscenza  o  dalla stima. II calore di due esistenze si confonde per non
Come l'età, così la soverchia distanza morale  o  intellettuale può frapporre un ostacolo insormontabile a
Fino dai primi tempi della civiltà l'uomo tagliò una canna  o  tese una corda per ricavarne un suono o una vibrazione
tagliò una canna o tese una corda per ricavarne un suono  o  una vibrazione armoniosa; ma in nessun tempo i piaceri
nel suo palchetto alla sinfonia del Guglielmo Tell  o  al Miserere del Trovatore.
di porticine riposte, somiglianti a quelle d'una carcere  o  d'un ministero: non par possibile che ci sia bisogno di
ciascuno dei quali si vede, passando, qualcuno che scrive,  o  cuce, o impasta, o cucina, o lava, o martella, quasi
dei quali si vede, passando, qualcuno che scrive, o cuce,  o  impasta, o cucina, o lava, o martella, quasi rimpiattato,
si vede, passando, qualcuno che scrive, o cuce, o impasta,  o  cucina, o lava, o martella, quasi rimpiattato, con appena
passando, qualcuno che scrive, o cuce, o impasta, o cucina,  o  lava, o martella, quasi rimpiattato, con appena tanto
qualcuno che scrive, o cuce, o impasta, o cucina, o lava,  o  martella, quasi rimpiattato, con appena tanto spazio da
per mezzo dei sensi, corrieri delle corrispondenze estere,  o  per mezzo della coscienza, ministro dell'interno, dove
rappresentata dalla parola, che, come un vaso di vetro più  o  meno trasparente, lascia vedere o indovinare il colore
come un vaso di vetro più o meno trasparente, lascia vedere  o  indovinare il colore della sostanza, la natura dell'idea
piccolo segno che rappresenti il sentimento che ci ispira  o  il piacere sensuale che ci inebbria; ma quando si tratta di
tempo rimanere inattivo, mostra, con una formula ardita  o  con parole tronche, ch'egli vive e vede. È per questo che,
all'istante alcune parole che, per la loro forma bizzarra  o  per l'energia con la quale sono pronunciate, ci scaricano
«mio Dio!» servono ad esprimere le voluttà più sensuali  o  i dolori più strazianti, e la diversità dell'espressione
e bizzarro rappresenta la confusione delle facoltà mentali  o  il predominio della sensazione, e talvolta è tanto sfrenato
quando essi sono presi dalla gioia, corrono al pianoforte  o  allo strumento ch'essi preferiscono, oppure dànno di piglio
il piacere in infiniti altri modi, fissandolo sulla tela  o  sul marmo. Noi possiamo in tal guisa aver comunanza di
fisica ci fa ridere molte volte con le sue goffe ingenuità,  o  ci interessa con la perfezione de' suoi artifizi. In ogni
modo è una passione piccina che non usurpa mai lo scettro  o  la corona da re, e che presenta sempre un'armonia fra la
la propria camera di libri tedeschi, inglesi, greci  o  spagnuoli, vuol far sapere a tutti che egli li sa leggere.
tutti dalla sodisfazione dell'approbatività degenerata,  o  portata ad un grado morboso. Per lo più si combinano fra
ed ella si è già persuasa che la turba che applaude  o  fischia sarà più pronta a ricompensarla di un voluttuoso
pronta a ricompensarla di un voluttuoso piegar dei fianchi,  o  della studiata posa di una gamba accavallata sull'altra,
sull'altra, che per i tesori più preziosi della mente  o  del cuore. La vanità in tutte le sue forme è sempre fatale
che ha sperperato, un cuore artificiale di cartapesta  o  di gomma elastica, che giunge talvolta ad ingannare gli
allegria, sghignazzando, saltando, gesticolando, parlando  o  canticchiando.
essa medesima sulle sue miserie, e mi oppresse l'anima.  O  miseria errante del mio paese, povero sangue spillato dalle
e che combatteranno per la terra in cui non poterono  o  non potranno vivere, io non v'ho mai amati, non ho mai
più piacere. Quando l'azione che genera la gioia può, più  o  meno legittimamente, avere un altro scopo più elevato,
per prenderne uno meno frivolo. Si può andare a teatro  o  alla caccia per l'unico scopo di godere; ma questi svaghi
un piacere; ma quando si beve un buon bicchier di vino,  o  si prende un gelato, o ci si abbandona a una gioia nella
si beve un buon bicchier di vino, o si prende un gelato,  o  ci si abbandona a una gioia nella quale si inganna e si
il piacere nel giuoco, è il lavoro facile che ci riposa  o  ci distrae, e che, in ogni caso, non ci fa sentire il peso
guadagno può essere del tutto escluso dalle passioni più  o  meno piccine che lottano fra loro in ogni giuoco, ma quando
si adopera sempre un fermento vizioso, una passione bassa  o  colpevole. Se sopra il telaio costituito dai piaceri
all'amor proprio che deriva dalla compiacenza di esser più  o  meno esperti (bigliardo, palla, birilli, bersaglio, bocce,
Chi è capace di godere dei tesori dell'intelligenza  o  delle squisitezze del sentimento, non dedica ai piaceri
di se stesso, mentre altri, per imperfezione congenita  o  per abbrutimento della condizione sociale, dedica la
vita di molti non porta altre tracce che una serie più  o  meno interrotta di punti segnati dai labili delirii di
le tartine e le gelatine. Altre volte la tenerezza  o  finezza di tessuto è sorgente di piacere, ciò che si
cede poi a un tratto, lasciando in bocca una minuta polvere  o  una molle pasta. Si provano dei piaceri di questo genere
e lo si prova, per esempio, nel mangiare il croccante  o  il torrone, nel rompere fra i denti le nocciole e le noci.
consiste nella miscela dei corpi solidi coi corpi liquidi,  o  di alimenti di varia coesione. Basta rammentare il piacere
vecchio convento. Quando si facevano le lanciate da Bologna  o  da Ancona, appena erano messi in libertà i colombi, il
Verso l'ora in cui potevano arrivare salivo solo,  o  coi miei assistenti, sul campanile della chiesa vicina e
può essere piano, ondulato, montuoso, ricoperto di sabbia  o  di ghiaia o di roccie, secco od acquitrinoso, brullo per
piano, ondulato, montuoso, ricoperto di sabbia o di ghiaia  o  di roccie, secco od acquitrinoso, brullo per intero o con
o di roccie, secco od acquitrinoso, brullo per intero  o  con dei pascoli, e in una parola possiamo congiungere
che egli le senta nello stesso modo nostro. Il dolore  o  il piacere che provo insieme ad un altro, per una medesima
del mondo esterno, a procurarci degli eccitamenti piacevoli  o  dolorosi che siano utili per la nostra conservazione. L'
come succede ad esempio nella febbre. Immergendo un dito,  o  la mano, nell' acqua calda fra latemperatura di 33° e 37°,
accorgiamo neppure di una differenza di un grado e mezzo,  o  due gradi, come capita nella febbre, dove senza adoperare
sangue e le condizioni della vita, senza che l' avvertiamo  o  dando appena qualche segno oscuro di esaurimento. È un
ad uno, non si può dire, avrò uno di fatica; e per due  o  per tre di lavoro successivo, avrò due o tre di fatica in
fatica; e per due o per tre di lavoro successivo, avrò due  o  tre di fatica in più. Il dottor Maggiora con una serie di
sia che il peso debba sollevarlo per tutta la contrazione,  o  solo durante una parte della medesima. In questa prima
di più è troppo pesante. Ma se non è stanco e ne solleva 80  o  100, uno o due di più oltre il cinquantesimo passano
pesante. Ma se non è stanco e ne solleva 80 o 100, uno  o  due di più oltre il cinquantesimo passano inavvertiti.
dove non ci accorgiamo se nell'orchestra vi sono 35  o  40 violini. Entrando in una sala sfarzosamente illuminata,
illuminata, non ci accorgiamo se le candele accese solo 90  o  100, ma quando non vi sono più che due candele accese, o
90 o 100, ma quando non vi sono più che due candele accese,  o  due violini che suonano, ci accorgiamo subito se uno cessa
che suonano, ci accorgiamo subito se uno cessa di suonare  o  l'altra di splendere. Così noi intravediamo una prima legge
la nostra curiosità: dovrebbe essere assai ributtante  o  contrario alle leggi del bello, perchè il piacere che
corpo può arrecarci piacere, quando sia estremamente grande  o  straordinariamente piccola. Queste sensazioni sono quasi
quasi mai da sola, ma arreca piacere col ridestarci idee  o  sentimenti diversi. I limiti del nostro orizzonte visuale
complesso, e per il quale sono necessari almeno tre oggetti  o  tre elementi geometrici di uno stesso corpo. Nella
in questo modo, noi giudichiamo simmetrico un corpo  o  un sistema d'oggetti, quando le linee lo definiscono e
semplicissime, quali sarebbero le linee parallele  o  perpendicolari fra loro, i triangoli, i rombi, i quadrati,
curvilinee, dal cerchio, dall'ellissi, dalla parabola,  o  dalla combinazione delle linee curve colle linee rette.
fin dalla nascita, per il solo caso che ci volle maschio  o  femmina. In ogni modo, nella funzione del sesso non ci sono
che alcuni piaceri, e la forza più prepotente della volontà  o  del genio non potrebbe sotto questo rapporto farci
nei quali la natura ci ha rinchiusi. Nel mondo morale  o  intellettuale, sebbene la differenza dei sessi sia
L'unica eccezione è segnata dai sentimenti di padre  o  di madre, i quali naturalmente non possono essere comuni ai
affetti. In qualche raro caso l'orizzonte di un sol uomo  o  di una sola donna abbraccia i due emisferi di gioie. È
circostanze, sono fra loro divisi, possono disprezzarsi  o  odiarsi di tutto cuore, o anche rimanere sconosciuti a
loro divisi, possono disprezzarsi o odiarsi di tutto cuore,  o  anche rimanere sconosciuti a vicenda, senza che mai la voce
pazienza le interminabili geremiadi di supposte sventure,  o  che soffre con noi dei nostri grandi dolori. La sorella,
esso ci fa godere dei piaceri più squisiti. Nell'età adulta  o  nell'estrema vecchiaia, la morte ci ha quasi sempre privati
È allora che ci si rifugia fra le braccia di un fratello  o  di una sorella, e si sente ancora un cuore tiepido e
del padrone senza di cui il lavoro dei servi languisce  o  cessa. Nello stato ordinario la mente vede, cioè presta
e l'attenzione crescendo ravviva il piacere se esiste,  o  lo fa nascere, se la sensazione per se stessa non può
loro riguardo, ci eccitano a un grado diverso di attenzione  o  di riflessione, per cui, in ogni caso, non essendo eguale
appena le vediamo. Altre sono scritte con caratteri nuovi,  o  portano un suggello speciale: le guardiamo, e proviamo un
mentale, questa ricognizione è il fenomeno del conoscere  o  del percepire. In questo lavoro, che è il più semplice ed
e la novità, e allora predomina il piacere di conoscere  o  di imparare; altre volte si vuole riconoscere e
tutto pieno di caricature oscene, di sciarade sporche  o  di aneddoti, i quali, letti a pagina piegata, eran brani di
e camminava con le gambe per aria, faceva il serpente  o  la ruota, in mezzo a un subisso di applausi, sempre torvo
Si gittavano alle volte in cento contro it parapetto  o  s'affollavano in cerchio precipitatamente, levando un rumor
agli ufficiali: ed era per un cappello caduto in mare,  o  perchè un di loro s'era tinto il naso di nero, cadendo
carboniera. E quando passava in mezzo a loro una ragazza  o  una donna che non appartenesse a nessuno, era un coro di
sopra tutto, quando passava di là per andar a mangiare  o  a dormire nelle terze, mostrando il bianco degli occhi e
quando si passava di là, sorprendevamo sempre tre  o  quattro che si ammiccavano, o ricomponevano in fretta il
là, sorprendevamo sempre tre o quattro che si ammiccavano,  o  ricomponevano in fretta il viso da una smorfia di
dovuto tutti non pensare ad altro che agli affetti  o  agli interessi che avevan lasciati in Europa o da cui erano
agli affetti o agli interessi che avevan lasciati in Europa  o  da cui erano attesi in America, là, su quelle quattro
maligni, e in ostentazioni reciproche di trascuranza  o  di avversione. Una metà dei passeggieri avrebbe messo le
erotici, mentre un bagno caldo li esalta mantenendo  o  ridestando l'erezione dei genitali. Questi piaceri hanno la
di voluttà sotto la pioggia minuta di una doccia fredda,  o  gettandosi nelle acque di un fiume, e non si sentono pieni
generale, e, quindi, produce alcuni piaceri particolari  o  modifica quelli che provengono da altre sorgenti. A questo
Il vecchio, quando non è ripulsivo per deformità fisiche  o  morali, è sempre venerabile, e la sua vista ci può
gli affetti umani. Sono sempre le stesse gioie di amare  o  di essere amato, di fare il bene o di esser beneficato,
le stesse gioie di amare o di essere amato, di fare il bene  o  di esser beneficato, colla differenza che ogni sentimento
mania di dipingere ogni cosa, e non appena una sensazione  o  una idea si riflette nella coscienza, il magico pennello la
coscienza, il magico pennello la tocca, e l'oggetto fisico  o  morale si presenta così vestito quasi in abito di gala.
un tocco di verga far scaturire una storia da rabbrividire  o  da piangere di gioia. Nulla vi ha di sterile e di inutile
e di inutile per la fantasia. Essa trova sempre una miniera  o  un tesoro in ogni oggetto, e sopra un granello d'arena
oggetto, e sopra un granello d'arena fabbrica una piramide  o  un palazzo, che non saprebbero accontentarsi di avere per
la spugna sulle immagini già fatte, rendendole più pallide  o  cancellandole del tutto; mentre può con uno sforzo di
Qualche volta si riesce a rammentarci subito di un'immagine  o  di un'idea, mentre altre volte bisogna stentare e sudare.
a lungo fra le immagini per trovarne una fuori posto,  o  che portava un abbozzo così pallido che appena si poteva
portava un abbozzo così pallido che appena si poteva vedere  o  distinguere da altre consimili. Nel lavoro di formazione
di formazione delle idee il cuore non entra quasi mai,  o  soltanto in modo affatto secondario, e non si prova che il
comunica almeno la compiacenza di esercitare uno sforzo  o  di riuscire. Quando l'esercizio della memoria è tanto
escono mille fantasmi di adorate immagini che, più  o  meno distinte, ridestano a vita una gioia o un affetto. Ora
che, più o meno distinte, ridestano a vita una gioia  o  un affetto. Ora è la casa dove siamo nati che si disegna
affetto. Ora è la casa dove siamo nati che si disegna bigia  o  vaporosa presso il giardino dove abbiamo tentato i primi
l'arrestiamo e, a lungo guardandola, le parliamo con calma  o  con veemenza, ma sempre con affetto intenso, ed essa ci
che un abbozzo nebuloso e incerto dei nostri piaceri  o  dei nostri dolori, e la fantasia, dovendo supplire al vuoto
di parecchi passeggieri, coi quali aveva già fatto una  o  due volte Ia traversata dell'oceano; e dopo dieci minuti di
cominciò a domandarmi familiarmente, accennando l'uno  o  l'altro: - Sa chi è quello lì? Sa chi è quella signora? -
della vista non consente di discernere donde vengano  o  dove s'indirizzino, e non sa nemmeno determinarne
un corpo che ci tocca colle sue molecole, colla luce,  o  col suono; un oggetto insomma che ci manda qualche cosa,
che partono da noi e si dirigono verso un punto fisico  o  morale; sono emanazioni calde e vaporose colle quali l'io
non sa guidarci a studiarli nè a riconoscerne l'origine  o  la ragione. Prima noi ci siamo serviti della mente per
nettamente dagli altri due regni della natura umana,  o  se almeno un abisso avesse separato il sentimento
i sentimenti ideali, quelli che nascono cioè da un'idea  o  ad essa si indirizzano, formano un anello che congiunge i
sulla faccia opposta, per mezzo di un'altra cordicella  O  si attacca un peso S, di 3, o 4, o più chilogrammi, come è
mezzo di un'altra cordicella O si attacca un peso S, di 3,  o  4, o più chilogrammi, come è indicato nella figura. La
di un'altra cordicella O si attacca un peso S, di 3, o 4,  o  più chilogrammi, come è indicato nella figura. La
far lezione, che variano secondo che la lezione è teorica  o  sperimentale. Alcuni professori si fidano completamente
che qualche volta imparano a memoria tutta una lezione,  o  quelli che fanno scuola en grande toilette come mi diceva
una data od un nome, che se lo scrivevano sulle unghie  o  sui polsini prima di entrare nella scuola. Poi non se ne
è prodotto quasi sempre dal contrasto rapido di due affetti  o  di due idee, o dal cozzo di un sentimento e d'un pensiero.
sempre dal contrasto rapido di due affetti o di due idee,  o  dal cozzo di un sentimento e d'un pensiero. Nella stessa
può qualche volta essere eccitato da una minima causa,  o  può tacere sotto le irritazioni più forti, così il
il solletico, or prorompe, come una bomba, da un'immagine  o  da un oggetto indifferente, mentre altre volte sonnecchia
in modo particolare coi sentimenti del bello, del buono  o  del vero che abbiamo in noi. Un cozzo più forte delle
eretismo nervoso; così per poter ridere di una caritura  o  di una goffaggine bisogna avere la sensibilità morale in
sul dolore altrui. Chi ride vedendo cadere un galantuomo,  o  si compiace di tutte le piccolo sventure che diventano
anche quando la morale ci comanderebbe di tenerci seri  o  di mettere il broncio. Qualche volta noi non siamo
sono una sensazione tattile, ed una sensazione specifica  o  gustatoria. Gli elementi secondari sono la vista del cibo,
agli altri elementi di voluttà, renda più deliziosa  o  più completa la sensazione. L'uomo, più che ogni altro
e maggiore riesce anche il piacere. Qui però la maggiore  o  minore intensità della gioia dipende dalla natura
i gusti dei figli possono tener solo del padre  o  della madre, o possono combinarsi in modi diversi. I
gusti dei figli possono tener solo del padre o della madre,  o  possono combinarsi in modi diversi. I piaceri del gusto
fare altrimenti, lavorerebbe con lo scalpello nella nebbia,  o  misurerebbe col braccio i confini del cielo. Le sensazioni
se la natura inesorabile non sdruscisse il loro ventricolo  o  non ostruisse le vie per le quali scorre un sangue troppo
non devono incoraggiare i mangiatori, perchè in quelli  o  il ventricolo era di una potenza straordinaria, o
in quelli o il ventricolo era di una potenza straordinaria,  o  l'attività grandissima della vita intellettuale abbruciava
quelli che mangiano con molta pacatezza sono sempre più  o  meno egoisti. Spesso la ghiottoneria va unita a sentimenti
non le davan più pace. Tutti gli spasimanti non guardati  o  ributtati con uno sguardo o con un atto di disgusto, le
gli spasimanti non guardati o ributtati con uno sguardo  o  con un atto di disgusto, le eran diventati nemici, e quel
che la faccia terribile d'un sultano offeso. Per due  o  tre giorni le aveva ronzato intorno il toscanello di prima
si accomoda i mustacchi, si aggiusta la cravatta  o  consulta furtivamente un piccolo specchio per vedere se la
mostrare che i suoi denti sono di una spiccata bianchezza,  o  abbandona in mostra con artificiosa indifferenza la sua
ad una vera ipocrisia del sentimento. Ogni affetto buono  o  cattivo può avere le proprie vanità; e sebbene in questo
è un inganno della natura per farci ubbidire volenti  o  nolenti alle sue leggi. 15. Il piacere è la politica
e al vero bene. 17. Il piacere è l'accordo di armonia  o  di melodia che nasce dalla combinazione dell'anima e del
qualunque. "Non ho la grande rapidità di concepimento  o  di spirito, tanto notevoli in qualcuno degli uomini
vagamente che ho letto od osservato qualche cosa di opposto  o  di favorevole alle conclusioni che tiro. La mia memoria
potuto ricordarmi più di qualche giorno, una semplice data  o  un verso di poesia. "Ho tanto spirito d'invenzione, di
che mi fa stabilire in primo luogo la mia esposizione,  o  la mia proposizione, sotto una forma difettosa, e
della materia. Facevo prima un abbozzo grossolano in due  o  tre pagine; alcune parole ed anche una sola,
serie di fatti. Ciascuna di queste divisioni era aumentata  o  trasposta prima di cominciare il libro in extenso. Siccome
loro etichette e che mettevo in questi gli appunti staccati  o  le note. Ho comperato un grande numero di libri, e alla
le lettere e qualche pagina dei giornali, di un romanzo  o  di viaggi. Alle dieci e mezzo ritornava nel suo studio;
ritornava nel suo studio; dove lavorava fino a mezzo giorno  o  mezzogiorno e un quarto." A questo momento egli considerava
Egli usciva allora a passeggiare, senza badare se era sole  o  se pioveva. Suo figlio ricorda un motto di Darwin che egli
di sei persone si facevano inscrivere con un conoscente  o  col primo venuto; e durante quel lavoro dell'inscrizione
di maraviglie e di misteri; e non uno guardava intorno  o  in alto o s'arrestava a considerare una sola delle cento
e di misteri; e non uno guardava intorno o in alto  o  s'arrestava a considerare una sola delle cento cose
con molta attenzione un oggetto qualunque, come la valigia  o  la seggiola d'un vicino, o un numero scritto sopra una
qualunque, come la valigia o la seggiola d'un vicino,  o  un numero scritto sopra una cassa; altri rosicchiavano una
scritto sopra una cassa; altri rosicchiavano una mela  o  sbocconcellavano una pagnotta, esaminandola a ogni morso,
era forzata. Il maggior numero non mostrava che stanchezza  o  apatia. Il cielo era rannuvolato e cominciava a imbrunire.
di sfuggita il viso ridente d'una bella signora bionda, tre  o  quattro barboni neri, un prete altissimo, e una larga
i giorni di cattivo tempo, e dei mille pensieri inquieti  o  tristi che avrei dovuto ruminare là dentro per lo spazio di
individui, li rende atti a raggiungere gradi maggiori  o  minori di piacere in una medesima sensazione, come la
piaceri. Molti uomini sono, a questo riguardo, monomaniaci,  o  poco meno. L'esercizio di una data facoltà e dei relativi
singolare, che seguì in me quel giorno, e che presto  o  tardi, in una lunga traversata, segue a tutti, credo,
alla stiva. Sul serio, voi pensate a pigliare un narcotico,  o  siete tentati di stordirvi col cognac, o di far
un narcotico, o siete tentati di stordirvi col cognac,  o  di far l'esperimento, come il genovese, con lo stantuffo
tutto fugge, ogni indizio di vita dispare; e se il vento  o  la tempesta vi gettano qualche volta un bastimento
è la scienza del piacere. Mascherata dal pudore  o  dall'ipocrisia degli uomini, profondamente nascosta fra le
nascosta fra le pieghe della coscienza individuale,  o  nelle istituzioni civili dei popoli, essa trovasi sparsa
i frammenti in ogni luogo dove è passato un uomo  o  una nazione. Se il cercare il piacere morale e il
cerebrale. La stessa sensazione può essere voluttuosa  o  torturante secondo lo stato dell'io. VI. - Non è dunque un
la fisonomia di un luccio che gode nel ghermire una trota,  o  la voluttà di un insetto che muore fra gli spasimi di
gangli: ma, sia che questi sfuggano alle nostre indagini,  o  sia che in essi la facoltà del sentire sia distribuita e
potesse a sua voglia godere l'uno dopo l'altro,  o  tutti contemporaneamente, i piaceri che furono dispensati

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