Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: era

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le peripezie della sua vita che da una caserma dove  era  nato lo condussero a morire nel convento dei Padri Scolopi.
nome di Alonso e prende quello di Borelli, dalla madre che  era  una popolana di Napoli. Giovane ancora fu chiamato ad
nello stato generale del dottor Maggiora: il quale  era  aumentato di peso ed era divenuto più grasso e più forte,
del dottor Maggiora: il quale era aumentato di peso ed  era  divenuto più grasso e più forte, tanto che diceva di non
dei tracciati scritti, quando la forza del dottor Maggiora  era  esaurita dalla sessione degli esami, per cui erasi dovuto
di bordo, in cui varii passeggieri avevano scritto; ma  era  pieno di sciocchezze, di luoghi comuni e di bugie. Allora
che andavano a cercare un'altra madre di là dall'oceano. Ed  era  inutile che cercassi di ragionarmi, analizzando il mio
e secche. Nemmeno lui rimpiangeva la patria, infine. Essa  era  riuscita troppo al di sotto dell'ideale per cui s'era
poco egualmente lontani: confrontiamolo col passato. Questo  era  così obbrobrioso e orrendo, che il solo fatto d'esserne
a sedici anni. Gli domandai, guardandolo con attenzione, se  era  stato ferito. - Mai, - rispose, naturalmente. Ma nello
un segreto della sua vita: un momento terribile, a cui  era  stato certo condotto da lunghe amarezze, e dopo un grande
feconda come il suo bel corpo di soldato e d'atleta. Ed  era  morto ogni entusiasmo, e forse anche ogni affetto in lui;
e forse anche ogni affetto in lui; ma lo scetticismo in cui  era  caduto, non era ignobile, perchè soffriva, e amava ancora
affetto in lui; ma lo scetticismo in cui era caduto, non  era  ignobile, perchè soffriva, e amava ancora il bene in cui
sponde dell'Anapo famoso. Tramontava il sole: l'orizzonte  era  d'oro, le acque dei ponti d'oro, tutto quanto s'alzava
di quel mare luminoso e queto, non mutato dai tempi, in cui  era  rapita la mia fantasia. Sentii le grida dei ventiquattro
si dileguarono, il sogno dell'antica grandezza svanì.  Era  il treno della strada ferrata di Catania che passava lungo
ne sia nella piccola e modesta Siracusa sopravvivente? Non  era  forse vero in quella più che in questa che la vita, come
per alcuni ed un duro peso per quasi tutti? La grandezza  era  pagata a prezzo di stragi inumane e quasi continue, di
dello stesso sangue e della stessa terra. La prosperità  era  mantenuta col dissanguamento delle città soggette,
di migliaia di esseri equiparati alle bestie. L'arte  era  fiorente e onorata; ma Dionisio cacciava in carcere il
loro il viaggio dall'America all'Europa  era  come per noi una gita da Genova a Livorno: l'avevan già
poichè prima dei trent'anni (doveva toccare i quaranta)  era  già stato redattore capo di un grande giornale, alto
dal governo a Parigi con un incarico finanziario. E non  era  un'eccezione fra la gioventù del suo paese. Egli diceva con
del suo paese. Egli diceva con ragione che il suo paese  era  nelle mani dei giovani, poichè la repubblica voleva che
per impedire che si ammucchiasse troppa gente di sopra.  Era  un vocìo, una curiosità da tutte le parti come per il
buia. Entrai con due o tre altri nella camera nautica, che  era  già affollata, e trovai a stento un po' di posto. Davanti a
e triste. La finestra in fondo, che dava sul castello,  era  addirittura riempita di facce di donne della terza classe,
s'era aggravato il vecchio malato di polmonite, la puerpera  era  stata trasferita dall'infermeria in un camerino vuoto delle
vuoto delle seconde classi. Il tragitto da farsi non  era  che di pochi passi. Il Commissario ritornò subito, dicendo:
messo il sale sulla bocca? Dovettero ragionarla, spiegarle:  era  un battesimo di necessità, non si poteva farlo completo
completato in America; stesse tranquilla: il sacramento  era  valido lo stesso. Allora baciò con espansione il bambino,
quando sarà grande lo faranno crepare di fame.... Cretini!  Era  il vecchio tribuno dal gabbano verde, ritto sulla
parte dei cernieri dell'acqua dolce. La bella genovese  era  sempre là, col suo giubbino bianco e con la gonnella
in punta dei piedi per vederla, e poi se n'andavano.  Era  già, famosa, dunque, e sarebbe stata lei, senza dubbio, il
una passione tra le cazzaruole. La salute pubblica  era  in pericolo. Mentre l'osservavo, vidi che il suo sguardo,
viso del cerchio degli ammiratori, che mi distrasse da lui.  Era  un giovine di forse meno di vent'anni, spersonito e
aveva messo a bordo due commessi viaggiatori francesi. Uno  era  parigino, un buon giovane, benchè un poco lezioso; ma una
al capitolo delle catarrine. L'altro l'ho già accennato:  era  un marsigliese di cinquant'anni, con un busto di Patagone e
di letteratura, citando a ogni proposito un libro solo, che  era  il suo vangelo, e di cui certo non aveva mai letto che il
un italiano da far scappare i pescicani. Ma il più lepido  era  questo, che non avendo mai avuto in Italia, come si capiva
Thiers, qui a sauvé deux fois la France.... Ma l'altro  era  così felice del trionfo del suo moi je l'habite, che non
bellissimo, due ore prima di desinare tutto il "bel mondo"  era  in coperta; eccettuati gli argentini, che a quell'ora
Mestre e sua zia. Osservai questa bene per la prima volta:  era  un esempio; non raro a vedersi, d'uno sbaglio della natura,
tra la sua persona e il suo spirito, e che da un pezzo  era  rassegnata a non piacere, e a starsene in disparte, quasi
ma con un atto che rivelava una conoscenza di vari giorni.  Era  la prima volta che lo vedevo in colloquio con un'anima
colpa dell'uno o dell'altro, ch'io potessi immaginare,  era  una causa sufficiente a spiegar avversione che li separava,
Ma chi più attirava l'attenzione, fra tutta quella gente,  era  la famiglia brasiliana, marito e moglie, con tre fanciulli
non nascondeva la compiacenza d'esser guardata da tutti.  Era  davvero un bell'esemplare della bellezza opulenta del
la mia opinione, almeno. - Aveva però stima del cuoco, che  era  stato all'Hôtel Feder: forte nei piatti dolci, duecento
scrollò le spalle, indispettito. Il mare bello! Quella  era  un'idea strana! L'uomo, in casa sua, trova tutto bello,
altri. Egli si guardò intorno con diffidenza. Ma il buffo  era  che, parlando del mare, egli non vi fissava mai gli occhi:
grassa, col viso rosso, seduta lì vicino, che la mattina  era  sempre di cattivo umore, e la sera tutta espansiva? Era
era sempre di cattivo umore, e la sera tutta espansiva?  Era  svelato il mistero. Beveva come un tegolo. Si diceva che
ansa di una certa testa dell'Uomo delinquente del Lombroso,  era  stato posto il nomignolo di "incendiarlo." II francese
chiamava addirittura il ladro. E un altro, non so perchè,  era  designato comunemente col titolo di Direttore della società
dare un'occhiata. - Gli osservai che quello che sospettava  era  impossibile, perchè sotto c'eran le cameriere. - Al
si riconosceva a primo sguardo che l'eterno femminino  era  passato in seconda fila, che molti amori dovevano esser
E aveva sempre quel suo viso placido, che da vari giorni  era  leggermente adombrato; ma non tardai ad accorgermi che
non si fosse accorto del prodigioso avvenimento che  era  accaduto. Ma nessuno intorno gli badava. E quella fissità
Cavour, Garibaldi, Nuova Torino, Candelaria. Ma, Dio santo,  era  una pena a veder la ignoranza tenebrosa in cui brancolavano
credevano addirittura moribonda; certe donne dicevano che  era  già morta, ma che lo tenevan segreto, perchè ci aveva colpa
dicendo quei mati del castello di prua. - Poi mi domandò se  era  vero quello che diceva l'ex cuoco sapiente del castello
 Era  il mugnaio, che tartassava l'Italia, dondolandosi in mezzo
pancia di nuovo acquisto, come d'un'insegna di signoria.  Era  vestito da fattore benestante, e aveva un grosso anello
nazionale. Ma bisognava sentire che vocabolario:  era  il primo saggio ch'io intendevo della strana lingua parlata
e badare la notte che nessuna donna uscisse dai dormitori,  era  un impasto bizzarro di filosofo e di buffone, che
in mano, girando lo sguardo languido sulle signore. Quello  era  una specie di Ruy Blas marino, che mirava in alto, e si
di far capire che dell'umiltà della sua condizione sociale  era  consolato a bordo da miracolose e misteriose fortune; e
la giornata fra i crocchianti del castello centrale.  Era  un ometto tra le due età, con la faccia rugosa come una
domandò che cosa fosse quel meccanismo. Quegli rispose che  era  il telegrafo. Il buon uomo rimase stupito. - Il telegrafo -
- esclamò. Per telegrafare ? L'ufficiale capì a volo:  era  un piccolo genovese, fino come la triaca, gran maestro di
quel giorno il mare  era  azzurro, e a traverso al buon umore della popolazione di
della pianista e l'agente di cambio facevano a poppa. Ed  era  un divertimento impagabile il sentirgli sfilar la corona
Uno di questi, un monferrino con un muso di cinghiale,  era  diventato addirittura canuto spettacolo per la contadina di
ferito da un emigrante svizzero, e la sua condotta notturna  era  dubbiosa; ma di giorno, tra la gente, serbava una dignità
pornografia a grossi bocconi; chè, quanto alla sostanza,  era  la stessa che in molti salotti come si deve si distribuisce
chiaro, il comandante non transigeva, e il piccolo gobbo  era  incorruttibile; ma la prua era vasta, rischiarata poco,
e il piccolo gobbo era incorruttibile; ma la prua  era  vasta, rischiarata poco, piena d'angoli bui e di ripari
a proteggere. Oltre di che, durante la notte, il gobbo non  era  sempre lì sulla scala del dormitorio a fare la guardia, e
a fare la guardia, e spesso s'addormentava; e allora  era  una baldoria di contrabbandi, una tarantella di peccati
luna e senza stelle, in special modo, e quando il caldo  era  forte, non sarebbe bastato un battaglione di gobbi. Giusto,
del suo ultimo trionfo amoroso. Il tropico del Cancro!  Era  l'annunzio sgradito di quasi tremila miglia di zona torrida
tutto, come l'alito d'un mondo ringiovanito. Il bastimento  era  un veliere svedese che veniva probabilmente dal Capo di
immaginare all'orizzonte le rive d'un giardino infinito.  Era  una di quelle mattine in cui i passeggieri si vanno
strisce della faccia di Giove. Il bel mare della mattina  era  stato l'ultimo sorriso della zona temperata, blandita
che il mattino dopo furono trovati sulla spiaggia, vi  era  il cadavere di una donna con un bambino morto stretto al
faccia. Molti stringevano la spada in pugno. Un soldato  era  nell'atteggiamento di caricare il facile. Alcuni li trovò
che avevano evocato nel momento della morte. Un soldato  era  caduto sul dorso tenendo le braccia lunghe e rivolte al
essere certi che raccontasse qualche storia allegra tanto  era  viva l'espressione di contentezza che gli rimaneva ancora
ma gli mancava il cranio; e della faccia mutilata non gli  era  rimasta che la mandibola inferiore. Essendo profonda la
la fossa, nella quale si erano riparati nessuno pel colpo  era  caduto in terra ed erano rimasti seduti, o sdraiati, in
in modo che guardandoli dall' alto parevano vivi, se non  era  di quel tale colla tazza in mano in atto di bere, al quale
gli emigranti passavano davanti a un tavolino, a cui  era  seduto l'ufficiale Commissario; il quale li riuniva in
le donne e i ragazzi erano condotti ai loro dormitori. Ed  era  una pietà veder quelle donne scendere stentatamente per le
cuccetta: intesi dire che poche ore prima d'imbarcarsi le  era  morta quasi all'improvviso una bambina, e che suo marito
sghignazzavano; ma, in alcuni, si capiva che l'allegria  era  forzata. Il maggior numero non mostrava che stanchezza o
numero non mostrava che stanchezza o apatia. Il cielo  era  rannuvolato e cominciava a imbrunire. A un tratto s'udiron
dei passaporti e si vide accorrer gente. Si seppe poi che  era  un contadino, con la moglie e quattro flgliuoli, che il
il pugno alla patria. Quando fummo fuori del porto,  era  notte. Rattristato da quello spettacolo, tornai a poppa, e
proposte d'un impiegato di una Società d'assicurazione, che  era  venuto a tentarmi il giorno prima della partenza; e
cero. Non capii. Voleva dirmi che la macchina del Galileo  era  costata un milione. Lo ringraziai, scansando il dito, e mi
sentimentale, che s'alzava grado a grado al drammatico. Sì,  era  Ia sua autobiografia, una delle solite: una famiglia
la voce del Commissario che la confortava. E intanto si  era  formato davanti all'uscio un gruppo di donne e d'uomini
io...: non ho fatto altro che una supposizione.... -  Era  il reo. Infatti, essendosi affacciato all'uscio il
quella sola del colpevole. Diamine! La cagione della lite  era  proprio il contenuto ipotetico di quella famosa borsa,
un: Nom de Dieu! - e poi una risata forzata. II marsigliese  era  stato scappellato e infradiciato da capo a piedi. Nello
- Allora s'intese un grido dell'anima: - Oh Dio! Dio mio! -  Era  la sposa. Non si può immaginare l'eco intima che ha in
tolsero l'ultimo dubbio a chi ne poteva ancora avere:  era  una tempesta.
amici e conoscenti intorno al da farsi. L'affare più grave  era  l'iscrizione per lo sbarco, il decidere, cioè, se
viaggio gratuito. Quell'atto di farsi o non farsi iscrivere  era  chiamato dagli emigranti "dichiarar di voler essere o no
perchè avevan saputo che il governo tradiva. E con questi,  era  un affollarsi d'altri emigranti che venivano a chiedere
tanto lontana da ogni loro consuetudine. Da vari giorni  era  scoppiata la malattia contagiosa del piccolo ladroneccio, e
cui la ladra aveva levato la marca, d'uno stivaletto a cui  era  stata strappata la fettuccia col nome del calzolaio.
ci han sempre modo, e che modo! di farsi dar ragione. - Ed  era  inutile che cercasse di persuaderle: - Ma sentite,
a una delle vostre parti! - Niente: gliel'aveva data perchè  era  una bella ragazza, o una donna sola, o perchè perchè: un
noi. - Si sa, ora sono quelli di laggiù che comandano. -  Era  una cosa che faceva doppia pena, così lontano dalla patria,
sbarcata in America. La povera signora dal vestito di seta  era  disperata perchè le avevan rubato una piccola spilla
da furti veri o mentiti eran le meno difficili. Il peggio  era  che l'irritazione aveva svegliato in tutti una delicatezza
all'altro, non levando che un leggiero mormorìo. Il cielo  era  rannuvolato; il fiume immenso, d'un color giallo di mota; e
signore cercavano con gli occhi il comandante. L'avvocato  era  già scomparso. Alcuni altri se n'andarono pure,
giorni dinanzi a un esercito invasore. Il Commissario, che  era  sceso più volte nei dormitori, ci fece delle descrizioni da
bastimento, per tornare indietro. Una delle più atterrito  era  stata quella falsa leonessa bolognese, che singhiozzava e
in mano settanta lire in argento, l'aveva pregato, già che  era  destino che s'andasse a fondo, che gli facesse la carità di
loquace che suol succedere ai pericoli scampati non  era  nata ancora. Tutti erano ancora agitati per modo che ad
cacciati tutti su, non ci avevo mai visto tanta gente:  era  una folla densa dalle cucine fino alla punta di prua, e
Perfino il gruppo dei belli umori del castello centrale  era  muto: il contadino snasato dormiva, il cuoco enciclopedico
di bordo, gli aveva rifilato un ceffone maiuscolo, per cui  era  stata chiamata dal Commissario. E come accade sempre,
la cucina, dove, per rivalità di vendite di contrabbando,  era  scoppiato un accanito diverbio fra il cuoco e i suoi
arrivai, verso sera, l'imbarco degli emigranti  era  già cominciato da un'ora, e il Galileo Non è il Galileo
edizione Levy. Poi, improvvisamente, la processione umana  era  interrotta, e veniva avanti sotto una tempesta di legnate e
smarrivano come in una piazza affollata. Due ore dopo che  era  cominciato l'imbarco, il grande piroscafo, sempre immobile,
andai a passare un'ora sulla piazzetta, uno spazio che  era  dalla parte sinistra del piroscafo, compreso tra il
le prime notizie della piccola cronaca quotidiana.  Era  un cantuccio dove si fumava il sigaro con piacere, come
le ore passarono, e la terra non spuntava. Il cielo  era  sparso di nuvole, ma l'orizzonte sgombro, e il mare
Dio sa quando si sarebbe arrivati. - Piroscafi italiani! -  era  tutto detto: fortuna quando s'arrivava dentro l'anno. E
silenzio; e non ricominciava il mormorìo se non quando  era  tolta ogni speranza dall'atto d'indifferenza con cui egli
venuta, dopo iI trabocco di sangue. Per la prima volta  era  vestita tutta di nero, e la chiarezza diafana delle sue
per sè, per lei, per gli altri, per l'universo, che  era  come la smorfia simbolica della sua quieta filosofia. Su
per maledire alla sua spaventevole sepoltura. Ed  era  l'argomento di tutti i discorsi, i quali si facevan
non sarebbe arrivato che lo scheletro. Il comandante  era  del secondo parere. Il chileno, invece, sosteneva il
delle spiegazioni al prete sulla costellazione dell'Orione.  Era  una notte incantevole, un ridentissimo augurio per il buon
che si vedano sul nostro orizzonte. La chiarezza del cielo  era  tale che il bastimento vi disegnava netti i suoi cordami e
sonoro e come la respirazione d'una moltitudine commossa.  Era  il flusso d'un mare d'anime prodotto dall'avvicinarsi d'un
pagò più prezioso tributo alla natura. Egli a diciott' anni  era  entrato così addentro nel latino e nel greco, che queste
vista dei giovanetti, e che il lavoro del cervello in essi  era  eccessivo, e che lo sviluppo corporeo era trascurato. I
cervello in essi era eccessivo, e che lo sviluppo corporeo  era  trascurato. I tedeschi colla facilità che hanno di creare e
Vincendo la sua ripugnanza istintiva per l'acqua salsa,  era  andato a fare un bagno; ed entrato nella tinozza, s'era
a una stupida rappresentazione d'un teatro meccanico. Non  era  più tedio, ma una vera malinconia, che stringeva il cuore.
dimostra la natura chimica della fiamma che lo vibra. Non  era  nè d'ansietà, nè di paura, e neppure di curiosità dubitosa;
se una disgrazia Ii avesse divisi per sempre. Ma che cosa  era  accaduto tra loro perchè nello stesso tempo s'odiassero a
lotta contro un avversario più forte e più tenace di lui.  Era  facile accorgersi, in fatti, che egli temeva sua moglie, ma
respirare alito suo in una segreta senza luce e senz'aria,  era  insieme il supplizio della reclusione, della berlina e
dispersero qua e là, per domandare che cosa fosse accaduto.  Era  accaduto che due pesci volanti, spiccando il volo ad arco
quella compostezza gentile un grande vigore di passione, ed  era  una pietà ardente per le miserie umane, il cui spettacolo
violento per tutti quelli che soffrivano, dal quale le  era  nata non so che idea di socialismo religioso, confusa nella
- Chi? Quale? - e facendo uno sforzo per ricordarseli. Ed  era  rassegnata veramente? Cercai di scoprirlo poco dopo, mentre
il pensiero triste del paragone. Nulla. La grande rinunzia  era  già fatta, senza dubbio. L'amore e il desiderio della vita,
di me un fruscìo vivo di gonnelle e una risatina trillante.  Era  la signora bionda, vestita di color celeste, incipriata da
scritti altre affermazioni che dicono l' opposto. Rousseau  era  nato con un sistema nervoso anormale, e l’attivita
Ora leggevo le opere di Rousseau per vedere se egli  era  un nevrastenico, e mi persuasi che realmente aveva il
sua vita e il genere stesso della sua morte, provano che  era  un uomo degno di compianto più che di ammirazione.
dovrebbe importar di conoscere a un italiano. Il deputato  era  il maggiore d'età, e credo anche la testa quadra della
voti elettorali e di sì femminili. Il marito della signora  era  un avvocatino biondo, segretario di non so che ministro
oltraggio alle teste brizzolate. Il più originale di tutti  era  il quinto, un pezzo d'uomo sulla trentina, di viso audace e
armento di mille teste. Un tratto comune a tutti e cinque  era  la finezza della bocca e la piccolezza del capo, che tutti
argentina, con una profusione di vini di Champagne, che  era  una bella prova dei buoni frutti delle loro vittorie. Ma
Una sola cosa avrei desiderato in alcuni di essi, ed  era  un'espressione più aperta di pietà nella voce e negli
orribili tutte. Ma, nel complesso, la impressione prima  era  gradevolissima, e tale da render viva doppiamente la
In mezzo alla grande comunanza di cognizioni e idee che  era  fra noi, io riconoscevo vagamente in loro le tracce d'una
professor Vittorio Aducco scritta nel 1884. La mano destra  era  fissata nell'ergografo, come è rappresentato nella figura
si vede come  era  disposta l' esperienza che ora descriverò. Bertino aveva
quando vidi che scompariva il polso feci cessare.  Era  così tutto pronto per l'esperienza. Bertino non disse
carne dei poveri si butta ai pesci. Quello lì, per esempio,  era  già condannato dal primo giorno. Sfido io, non lo
perchè va mal le façende nel mondo vecio? Questa domanda  era  come una tastata ch'egli mi dava per vedere s'io fossi un
di Modena, smorto, senza cappello, con una faccia che  era  una vera quietanza di scapaccioni. Un corteo di facce
del Commissario; il corteo s'affollò davanti all'uscio.  Era  accaduto questo. Scoppiato l'acquazzone, lo scrivano s'era
s'era gittato con gli altri nel passaggio coperto, ed  era  rimasto chiuso egli pure nella calca, come un'acciuga in un
scarica delle vigorosissime pacche paterne. Alla seconda  era  rientrato in sè, come chi rinviene da un delirio, e s'era
fate di me quel che volete. - E poi tornava a giurare che  era  un galantuomo, a domandar scusa, a offrire la lettera del
scusa, a offrire la lettera del sindaco. Il commissario  era  molto imbarazzato a concludere. Io gli vidi passar negli
non intaccava punto la reputazione della sua figliuola, che  era  stimata da tutti, e via dicendo. Poi li mise fuori tutti e
mare  era  orribile; ma lui un originale divertentissimo. Avevo fatto
isole Canarie, e parlato con lui due o tre volte, la sera.  Era  sui trentacinque, ma d'aspetto giovane: un viso di primo
se seguisse il torso d'una meditazione muta; ma niente: non  era  altro che un nome che gli veniva su, come una bolla d'aria.
spalle, non si vedeva l'ombra d'un pensiero maligno. E non  era  rispetto per la signora; ma per la triste sentenza che le
che passeggiava con un giovane argentino, il quale  era  stato fino allora uno dei suoi più impertinenti e patenti
un'imminente voltata di schiena. Ma la gran novità  era  dietro al timone: il marito della signora svizzera in
a cui pareva che spiegasse il meccanismo del solcometro; ed  era  comicissima la profonda attenzione che questi fingeva di
Quando salii sul palco di comando, poco dopo le otto, che  era  l'ora della colezione, la prua offriva l'aspetto tra d'un
anche lì; non solo, ma che per effetto della scarsità ne  era  già, cresciuto il valore, come in America. Pochi uomini
che faceva tremare il Governo. Già dalla prima sera  era  andata da lui a chieder giustizia contro un contadino, il
risposto alteramente: - Per prender aria! - Bene, quella  era  una finta spostata; ma c'erano anche degli spostati veri; e
famiglie, delle persone sole, rincantucciate, per quanto  era  possibile, fuor della folla, le quali dal contegno, dai
un ragazzetto in piedi, che aveva l'aria d'un suo fratello.  Era  una ragazza grande, bionda, con un viso ovale d'una
più vago sospetto che quel contegno fosse un artificio. Ed  era  così diversa in tutto dalla folla circostante, che sembrava
a che cosa sarebbe accaduto in un momento di pericolo. Non  era  altro che il primo saluto che ci mandava la zona torrida,
poppa, come da una miniera in combustione. In alcuni punti  era  oro, in altri argento; lo spazio luminoso si stendeva a una
delle Molucche. Ma vicino a noi l'acqua ardeva e viveva,  era  una bellezza, un inseguirsi e un incrociarsi di fuochi
dell'oceano, dove si baciano quasi i due continenti,  era  molto facile un abbordo, che poteva mandarci tutti a fondo,
Uno solo pareva indifferente sul cassero di poppa, ed  era  il mio vicino di tavola, l'avvocato, seduto con le spalle
passando, uno sterminato strascico di trina bianca. Non  era  diverso il nuovo mare da quello donde uscivamo; eppure ci
il nostro pensiero con un volo di seimila miglia. Il cielo  era  tersissimo, e pendeva sull'orizzonte uno spicchio bianco di
disse Marchetti, aveva bellezza e soavità. Malpighi che  era  già famoso a quei tempi volle essere discepolo del Borelli,
e andato dopo tre anni a Bologna egli confessò "che gli si  era  disgombrato in quella scuola la caligine, nella quale era
era disgombrato in quella scuola la caligine, nella quale  era  stato fino a quell'ora involto, della verbale filosofia, e
occhi e a stirare le braccia. Mi sentii toccare la spalla:  era  l'agente, in veste da camera, con un livido a traverso il
là andai sul castello di prua, che  era  pieno di gente. Salendo, intesi dire accanto a me: - Già,
dire accanto a me: - Già, vegnen chì al teater. Quel vegnen  era  per me, naturalmente. Qui fui accolto peggio che altrove,
camerino. Mi riferì nello stesso tempo che la sera innanzi  era  seguita una scenata, per causa di quella lingua serpentina
voci calunniose che correvano sul suo conto a bordo, questi  era  andato dal comandante a domandare a voce alta quali fossero
e risatine spostate di sartina brilla, ci persuase che essa  era  felice d'aver rimesso la sua zampetta bianca nel Parlamento
e maligna, che volesse ricominciare la lotta. Il piroscafo  era  tutto bagnato come se in quelle sette od otto ore fosse

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