I termini costanti di queste formole esprimono i valori medii di S, di N, di M e di F; gli altri danno quelle oscillazioni intorno al valor medio che
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29. Nella tavola XTV (colonne III, IV, V, VI) sono esposti i valori di S, N, M, F, calcolati dietro le formule precedenti: ad essi abbiamo unito
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circonferenza furono calcolate, seguendo un metodo conosciuto, le seguenti formule periodiche: dove S, N, M, F, esprimono rispettivamente in diecimillesimi
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Questa osservazione particolarmente riguarda i coefficienti di 2ɸ nella funzione S, i quali sono affatto trascurabili. Sembra adunque, che l’azion
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calcolato gli errori che restano nelle osservazioni non ammettendo come vera questa azione: ho fatto cioè le differenze semplici dei valori osservati di S
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Quindi nasce manifesta la necessità di termini periodici nelle formole che danno S, N, F: non così accade per M, dove l’introduzione dell’azione
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36. Noi dedurremo questo rapporto delle escursioni che fanno le quantità S N M F, durante il periodo annuo e durante il periodo menstruo
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. Si vede in quali periodi della lunazione cadono i massimi ed i minimi delle quantità S, N, F. Sopra ciascuna curva è tracciata la linea orizzontale
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del tempo s’intendono qui le sole variazioni della serenità del cielo, indipendentemente da altri elementi meteorici, che non sono senza influsso sul
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Nel quadro seguente diamo per ogni decade i valori 76 Δ 2/2+s e 76 Δ s/2+s, cioè il numero di gradi, per cui le variazioni semplici e le doppie
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seconde sarà data dalla frazione n/2N+n. Queste due frazioni, detto s il rapporto di n:N (dato nella tavola XVI, colonna XVIII), si possono anche
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76 Δs/2+s dai numeri della col. XVI rappresentanti l’eccesso delle variazioni semplici positive sulle negative in ciascuna decade. Similmente si
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dovrebbe, per le variazioni semplici, essere eguale a 76 Δs/2+s: e per le variazioni doppie, essere la metà di 76 Δ2/2+s. Ora, comparando la tavola
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altre variazioni secolari analoghe che s’incontrano nella meteorologia, una fonte di plausibile spiegazione.
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115. Per temporale s’intende generalmente ogni rannuvolamento passaggiero del cielo accompagnato da sviluppo più o meno evidente di fenomeni
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La longitudine Ovest da Roma (Cupola di S. Pietro) è 3° 15' 40", la differenza dei meridiani in tempo importa pertanto 13 minuti e 3 secondi, di cui
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