sarebbe stato misto, può, operando nel medesimo senso, far entrare nella categoria dei misti, un giorno, che altrimenti sarebbe stato intieramente
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per un giorno misto, da 0,500.
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decomporsi nella somma delle due variazioni semplici sereno-misto e misto-nuvolo. Rappresentando numericamente una variazione semplice, o un grado con 1
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misto costituirà dunque lo stato medio; i giorni sereni e nuvoli saranno le deviazioni estreme da questo stato: e considereremo come positive le
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Nuvolo Sereno Nuvolo Misto Misto Sereno Nuvolo Nuvolo
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designare i tre gradi del tempo, sereno, misto e nuvolo, per mezzo dei tre simboli ¯–_ composti di una semplice lineetta orizzontale collocata ad altezze
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tempo sereno, ma in dicembre ha luogo in favore del tempo annuvolato o misto.
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naturale, poiché ogni variazione semplice suppone un giorno misto, mentre le variazioni doppie si fanno soltanto fra lo stato sereno e lo stato
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arriverà così allo stato misto o medio. Da questo può ora continuarsi la mutazione del tempo nel medesimo senso, e si ottiene così una escursione primaria
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da un estremo al misto e ad altrettanti ritorni dal misto al medesimo estremo.
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per ogni giorno dato, λ la probabilità che esso sia sereno, μ la probabilità ch’esso sia misto, ν la probabilità ch’esso sia annuvolato. Una sequenza
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avesse voluto tener conto di sì minute circostanze, non di raro la distinzione fra il sereno ed il misto, fra il misto ed il nuvolo sarebbe stata dubbia
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che un giorno di una data decade dell’anno sia sereno, nuvolo, o misto. La colonna X contiene i così detti millesimi di sereno, o la frazione di
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Accademia della crusca
