queste irregolarità principali, altre minori si manifestano nell’andamento della curva, le quali tuttavia in parte possono attribuirsi alle inevitabili
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. Si vede in quali periodi della lunazione cadono i massimi ed i minimi delle quantità S, N, F. Sopra ciascuna curva è tracciata la linea orizzontale
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perequata per medie di 5 in 5, o nella curva della figura 11, inscritta Variabilità relativa perequata, che è la rappresentazione grafica della predetta
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espressi nella curva delle variazioni semplici, (figura 12). Ilnumero delle variazioni semplici essendo in media 6 a 7 volte più grande che quello
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59. Legge annua delle variazioni doppie. Si deduce questa considerando la colonna VIII della tavola XVI e la curva delle variazioni doppie (figura 13
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106. In questa ricerca noi supponiamo che le grandi deviazioni dalla curva, le quali si manifestano nelle decadi XIV e XXXII (seconda di maggio e
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il rispetto della regolarità, si eseguì la perequazione di tali numeri di 5 in 5, ed i risultati stanno nella colonna VI. Onde ricavare poi una curva
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105. Assai singolare è l’andamento di tal curva. Il valore massimo della piovosità (0,329) corrisponde alla decade XIII (1a di maggio); il minimo
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I risultati sono graficamente espressi nella fig. 7. La curva ha un’analogia molto spiccata con quella dei giorni nuvolosi (fig. 6), il che del resto
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curve), rispondono alle 36 decadi; le ordinate della curva inferiore sono contate a parte dall’orlo inferiore del quadro, e rappresentano le proporzioni
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esatto della curva dei temporali con quella dei giorni nuvolosi e delle pioggie; il quale sembra dimostrare, che queste tre specie di fenomeni variino
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