Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: dei

Numero di risultati: 165 in 4 pagine

  • Pagina 1 di 4
questo aumento (seppure non è dovuto alla diversità  dei  pluviometri impiegati o dei sistemi di misurazione) non è
non è dovuto alla diversità dei pluviometri impiegati o  dei  sistemi di misurazione) non è tanto costante né tanto
non è tanto costante né tanto evidente, e, quanto al numero  dei  giorni piovosi, vi è una sufficiente costanza. La maggior
periodi, durante i quali può anche darsi che I'enumerazione  dei  giorni piovosi non si facesse colla medesima cura, che fu
quali numeri, al pari  dei  coefficienti stessi, sono espressi in diecimillesimi
ora i valori assoluti di quei coefficienti con quelli  dei  loro errori probabili, si vedrà che molti coefficienti (e
si vedrà che molti coefficienti (e particolarmente quelli  dei  termini in ɸ e 2ɸ) eccedono assai volte il loro error
legge della natura: altri (e fra questi è la maggior parte  dei  coefficienti dei termini in 2ɸ) sono minori del loro error
altri (e fra questi è la maggior parte dei coefficienti  dei  termini in 2ɸ) sono minori del loro error probabile, o di
annua  dei  temporali. Legge diurna dei medesimi. Influsso delle fasi
annua dei temporali. Legge diurna  dei  medesimi. Influsso delle fasi lunari. Statistica della
l’unità è un millesimo. Si vede adunque, che l’incertezza  dei  numeri osservati è, in media, 10 millesimi, o un centesimo
è, in media, 10 millesimi, o un centesimo del numero totale  dei  giorni d’osservazione. Avendosi, per ogni giorno della
a 467 osservazioni, segue che l’error probabile sui numeri  dei 
giorno della rivoluzione anomalistica, furono, per ciascuno  dei  27 gruppi così formati, enumerate le osservazioni dei
dei 27 gruppi così formati, enumerate le osservazioni  dei  giorni sereni, nuvoli e misti; il risultato di questa
V, della tavola XV. La colonna VI contiene le somme totali  dei  giorni d’osservazione,
manifesto, che nessuno  dei  periodi indicati nella prima colonna, ha per sé una
Perché il periodo di 16 anni, per cui il rapporto  dei  numeri dei casi favorevoli al numero dei casi contrarii
il periodo di 16 anni, per cui il rapporto dei numeri  dei  casi favorevoli al numero dei casi contrarii arriva a
cui il rapporto dei numeri dei casi favorevoli al numero  dei  casi contrarii arriva a 1,120, è ancora più che dubbio.
 dei  giorni secondo lo stato del cielo e calcolo della serenità.
stato del cielo e calcolo della serenità. Maxima e minima  dei  giorni sereni, annuvolati e variabili. Fatto eccezionale
La distribuzione  dei  giorni sereni, nuvolosi e misti nelle diverse epoche
inferiore del quadro, e rappresentano le proporzioni  dei  giorni annuvolati di ciascuna decade. Le ordinate della
del quadro all’ingiù e rappresentano le proporzioni  dei  giorni sereni. Gl’intervalli fra le decadi omologhe delle
omologhe delle due curve rappresentano le proporzioni  dei  giorni misti, perché l’altezza del quadro nel senso delle
tre parti, delle quali l’inferiore esprime la proporzione  dei  giorni annuvolati, la media quella dei giorni misti, la
la proporzione dei giorni annuvolati, la media quella  dei  giorni misti, la superiore quella dei giorni sereni, e ciò
la media quella dei giorni misti, la superiore quella  dei  giorni sereni, e ciò per la decade dell’anno, il cui numero
 Dei  venti...pag. 62
 Dei  temporali e della grandine...78
 dei  giorni piovosi: maxima e minima annuali.
vede dall’ineguale andamento  dei  numeri, che è impossibile seguire, colla data copia di
seguire, colla data copia di osservazioni, la progressione  dei  venti di decade in decade, e che appena riunendo le
quali criterii invariabili sia stata fatta la distinzione  dei  giorni osservati a Vigevano in sereni, nuvoli e misti.
alcuno spazio all’arbitrio, i numeri ottenuti per mezzo  dei  medesimi dovranno riguardarsi come l’espressione
tavole, subito appare una grande analogia nell’andamento  dei  loro numeri. Nell’una e nell’altra si vede la proporzione
loro numeri. Nell’una e nell’altra si vede la proporzione  dei  giorni sereni preponderare e diventar massima verso il
verso l’ultimo quarto. L’opposto si vede nella colonna  dei  giorni nuvolosi. Finalmente le proporzioni dei giorni misti
colonna dei giorni nuvolosi. Finalmente le proporzioni  dei  giorni misti non mostrano variazioni regolari, ma in ambe
La frazione di serenità segue press’a poco l’andamento  dei  giorni sereni.
Distribuzione  dei  venti nei 38 anni delle osservazioni. Tale distribuzione si
I numeri di ciascuna casella esprimono la forza complessiva  dei  venti che soffiarono in ciascuno dei 456 mesi
la forza complessiva dei venti che soffiarono in ciascuno  dei  456 mesi d’osservazione. Furono in questo calcolo
Furono in questo calcolo trascurate le brevi lacune  dei  registri, ad eccezione dei 3 primi mesi del 1838, i quali
trascurate le brevi lacune dei registri, ad eccezione  dei  3 primi mesi del 1838, i quali sono totalmente mancanti.
poco sopra esposta. Nella colonna XIV si ha la forza totale  dei  venti che soffiarono in ciascun annoPer calcolare la forza
perequati di 5 in 5. Negli ultimi anni la forza complessiva  dei  venti è quasi triplicata rispetto a quella che aveva luogo
Esaminando in seguito la distribuzione oraria  dei  temporali, noi li abbiamo distinti in tre classi, cioè in
mezzodì alla totale oscurità), ed in notturni. La forma  dei  registri non permette distinzione più precise di ore.
L’ispezione di questa figura mostra che le proporzioni  dei  giorni sereni e nuvolosi sono soggette lungo l'anno a
corrisponde alla decade XX (2a di luglio): la massima  dei  giorni nuvolosi e minima dei sereni alla decade XXXIII
XX (2a di luglio): la massima dei giorni nuvolosi e minima  dei  sereni alla decade XXXIII (ultima di novembre). Notabile è
operando nel medesimo senso, far entrare nella categoria  dei  misti, un giorno, che altrimenti sarebbe stato intieramente
si può perfettamente comprendere come le sole categorie  dei  giorni sereni e nuvoli vengano sensibilmente influenzate
Abbiamo infatti più sopra osservato (cap. I), che il numero  dei  giorni misti è poco variabile nelle varie stagioni,
che soffrono dall’estate all’inverno le proporzioni  dei  giorni sereni ed annuvolati.
XVII. Numero  dei  cambiamenti di tempo avvenuti in 38 anni (dal 1827 al
un altro invece lieve nebbia in basso. E così dicasi  dei  giorni nuvolosi, per non parlare dei misti, dei quali la
basso. E così dicasi dei giorni nuvolosi, per non parlare  dei  misti, dei quali la varietà è press’a poco infinita. Per
così dicasi dei giorni nuvolosi, per non parlare dei misti,  dei  quali la varietà è press’a poco infinita. Per valutare a
che tre specie di giorni, sereni, nuvolosi e misti,  dei  quali la classificazione è stata fatta in modo da escludere
nei 19 anni considerati e disposti secondo l’ordine  dei  giorni della luna: la colonna VI contiene la somma dei
dei giorni della luna: la colonna VI contiene la somma  dei  numeri precedenti, ossia il totale dei giorni
VI contiene la somma dei numeri precedenti, ossia il totale  dei  giorni d’osservazione. In ogni enneadecateride avendosi 235
e un po’fra loro diversi a cagione delle piccole lacune  dei  registri (v. sopra capo I). Per questa causa le proporzioni
VII, VIII, IX, nelle quali si trovano le proporzioni  dei  giorni sereni, nuvoli e misti, ridotte all’ipotesi, che il
nuvoli e misti, ridotte all’ipotesi, che il numero totale  dei  giorni osservati sia 1000. Così dalla prima linea nella
La distribuzione  dei  temporali secondo le varie epoche dell’anno si vede anche
decadi di 11 giorni è stata sottratta la undicesima parte  dei  numeri osservati, perché tutti si riferiscano alla decade
XXII. Proporzione  dei  giorni piovosi nelle 36 decadi, dedotta da 38 anni
lunghezza delle decadi ed a cagione delle piccole lacune  dei  registri. Tutte le decadi incompletamente osservate furono
osservate furono escluse da questo calcolo. La proporzione  dei  giorni sereni, nuvoli e misti, ridotta al medesimo totale
di serenità che si ottiene aggiungendo alla proporzione  dei  giorni sereni la metà di quella dei giorni misti. Questo
alla proporzione dei giorni sereni la metà di quella  dei  giorni misti. Questo calcolo suppone che ogni giorno misto
Affinché si possa giudicare a vista dell’andamento  dei  numeri osservati, e del grado di certezza con cui si può
del grado di certezza con cui si può affermare l’esistenza  dei  maxima e dei minima sopra notati, noi abbiamo rappresentato
certezza con cui si può affermare l’esistenza dei maxima e  dei  minima sopra notati, noi abbiamo rappresentato nella figura
non che le fasi principali, co’soliti segni. L’andamento  dei  punti è tale che nessun caso può aggrupparli in quel modo;
ma bensì il suo modo di comportarsi rispetto al tempo  dei  giorni precedenti e dei giorni seguenti.
di comportarsi rispetto al tempo dei giorni precedenti e  dei  giorni seguenti.
uniforme larghezza della striscia compresa fra le due curve  dei  giorni sereni e nuvolosi dimostra, che il numero dei giorni
curve dei giorni sereni e nuvolosi dimostra, che il numero  dei  giorni misti varia poco da una stagione all’altra, non
paragoni altresì la colonna IX della tavola I. L’andamento  dei  suoi numeri è molto irregolare, per guisa che non è facile
della loro distribuzione, noi faremo la perequazione  dei  numeri della colonna IX, cioè sostituiremo a ciascuno di
serie d’osservazioni. Basterà per questo sottoporre ognuno  dei  dati periodi alla prova precedente, ed enumerare i paragoni
di osservazioni. Il quadro seguente offre il numero totale  dei  paragoni fatti per ciascun periodo; il numero dei paragoni
totale dei paragoni fatti per ciascun periodo; il numero  dei  paragoni favorevoli al periodo, e quello dei paragoni
il numero dei paragoni favorevoli al periodo, e quello  dei  paragoni contrarii: il rapporto del primo di questi numeri
mesi di agosto, di settembre e di ottobre, la distribuzione  dei  temporali lungo la giornata è alquanto meno disuguale. così
è alquanto meno disuguale. così in settembre il numero  dei  temporali vespertini è soltanto i ¾ del numero totale, ed
proporzione  dei  sedici venti in tutto l'anno 1880 fu la seguente (sempre
compiere le indicazioni dell’inverno 1864-1865 profittammo  dei  tre primi mesi delle osservazioni del 1865, i quali non
del 1865, i quali non furono mai impiegati nel resto  dei  nostri calcoli. La colonna XII dà il numero dei giorni di
nel resto dei nostri calcoli. La colonna XII dà il numero  dei  giorni di neve osservati in ciascun inverno; la XIII dà
soluzioni di continuità dovute alle deviazioni accidentali  dei  numeri, e mostrano a colpo d’occhio, che nei mesi estivi la
a colpo d’occhio, che nei mesi estivi la successione  dei  giorni sereni, nuvoli e misti si approssima, col crescere
giorni sereni, nuvoli e misti si approssima, col crescere  dei  loro intervalli, assai più rapidamente alla legge
V. Proporzione  dei  giorni variabili per ogni mese dal 1827 al 1864 (la durata
parte non piccola nella miglior temperie invernale  dei  colli prealpini ha anche il fenomeno dell'inversione della
della pioggia caduta e il numero de' giorni piovosi  dei  singoli mesi. Nella tabella seguente si hanno i massimi e i
si hanno i massimi e i minimi di pioggia notati in ognuno  dei  dodici mesi durante l'intervallo 1764-1878.
essere l’ultima ed inversamente, si troverà nelle due serie  dei  numeri a destra ed a sinistra un notabile parallelismo. Già
un notabile parallelismo. Già che indica l’andamento  dei  temporali essere simmetrico. approssimativamente rispetto
nebbie fu avvertito, si potrebbe esprimere la frequenza  dei  temporali in funzione della sola declinazione del sole; in
e deviazione dalla serenità normale per ciascun mese. Esame  dei  cicli di Toaldo, e di altri cicli.
per ciascun giorno della luna, dividendo il numero  dei  giorni piovosi osservati (col. IV) per il numero totale dei
dei giorni piovosi osservati (col. IV) per il numero totale  dei  giorni d’osservazione (col. Ill); la frazione così ottenuta
 dei  venti secondo la loro forza. Legge annua di questa forza.
con legge ignota. A tal fine furono raccolti, per ognuno  dei  456 mesi contenuti nel detto intervallo, i numeri dei
dei 456 mesi contenuti nel detto intervallo, i numeri  dei  giorni sereni, nuvolosi e misti, dei quali le proporzioni
intervallo, i numeri dei giorni sereni, nuvolosi e misti,  dei  quali le proporzioni furono ridotte al medesimo totale di
di mille, onde rendere fra loro paragonabili i risultati  dei  mesi di diversa lunghezza; e tali proporzioni trovansi
nullità. Infatti nell’assenza di ogni ciclo il numero  dei  paragoni d’una specie deve aspettarsi, secondo la
secondo la probabilità, esattamente eguale a quello  dei  paragoni della specie contraria.
cercato di collegare i numeri osservati delle proporzioni  dei  giorni sereni, nuvolosi e misti, e la frazione della
arco di 12° del movimento sinodico della luna. Per ciascuno  dei  29 primi giorni fu adottato uno dei 29 valori della tavola
luna. Per ciascuno dei 29 primi giorni fu adottato uno  dei  29 valori della tavola XIII: pel 30° giorno fu assunta,
si potrà anche trovare il numero probabile  dei  gradi o delle variazioni unitarie sommando il doppio del
Per acquistar la certezza, che la legge  dei  numeri trovati ha realmente luogo nella natura, e non
anni delle osservazioni in due periodi di 19 anni ciascuno,  dei  quali il primo comprende l’intervallo 1827-1845, l’altro
parve ancora particolarmente plausibile per ciò, che ognuno  dei  due intervalli venendo ad abbracciare una intera
(col. VI, VII, XIII e XIV); e dalle inesattezze inevitabili  dei  calcoli, come pure dall’andamento assai irregolare dei
dei calcoli, come pure dall’andamento assai irregolare  dei  numeri osservati delle variazioni, è nata in questa serie
in questa serie una qualche discordanza colla precedente  dei  numeri 76 Δ, sebbene l’andamento generale sia perfettamente
seconda colonna si ha il numero  dei  paragoni eseguiti per ciascun mese durante i 38 anni delle
i 38 anni delle osservazioni: nella terza si ha il numero  dei  gradi o delle variazioni unitarie osservate in questi
questo numero per il doppio numero delle sequenze o  dei  paragoni, si ottenne la variabilità relativa da un giorno a
Noi saremo ancora obbligati ad escludere la considerazione  dei  cambiamenti avvenuti nel corso di una giornata, e terremo
avvenuti durante la giornata, costituiscono il carattere  dei  giorni misti, e per mezzo di questi vengono pure presi in
dappertutto alcune unità a cagione delle brevi lacune  dei  registri d’osservazione. Nelle colonne seguenti VII, VIII,
colonne seguenti VII, VIII, IX, si trovano le proporzioni  dei  giorni sereni, nuvolosi e misti, ridotte al medesimo totale
Con questi dati è stato facile calcolare l’error probabile  dei  coefficienti delle formule qui sopra esposte. Considerando
numero è la media di molti numeri fra loro assai discordi,  dei  quali il più grande è 0,76 e il più piccolo 0,06.

Cerca

Modifica ricerca