Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L’inverno fu precoce, e  ai  4 di dicembre la terra avea più di 20 centimetri di neve;
4 di dicembre la terra avea più di 20 centimetri di neve;  ai  9 dicembre 50 centimetri. Questo rigore non tardò a
e sua legge annua. Sono ripartite simmetricamente rispetto  ai  due solstizi. L’influenza delle fasi lunari sulle nebbie è
prevalenza dei giorni sereni nelle prossimità della luna  ai  suoi apsidi, ai quali corrispondono altresì le minori somme
giorni sereni nelle prossimità della luna ai suoi apsidi,  ai  quali corrispondono altresì le minori somme di nuvolosità.
19,5. Sopra il numero totale osservato 750, appartengono  ai  diciannove primi anni (1827-45) 361 temporali, ai
ai diciannove primi anni (1827-45) 361 temporali,  ai  diciannove seguenti 389.
e XVI, si vede non esservi alcuna somiglianza, né rispetto  ai  segni, né rispetto ai valori assoluti. Dal che si conclude
alcuna somiglianza, né rispetto ai segni, né rispetto  ai  valori assoluti. Dal che si conclude che la differenza
della luna. L’influenza della posizione della luna rispetto  ai  suoi apsidi è insensibile.
loro e la direzione della retta che li congiunge, rispetto  ai  punti cardinali. Dati questi, che possono servire di base a
complessivo dei venti di tutte le classi, attribuendo  ai  venti della classe I la forza zero: poi successivamente le
I la forza zero: poi successivamente le forze 1, 2, 3, 4  ai  venti delle classi II, III, IV, V. La somma di tutte le
hanno luogo due massimi e due minimi, corrispondenti quasi  ai  massimi ed ai minimi dei giorni misti (capo I). Nel primo e
massimi e due minimi, corrispondenti quasi ai massimi ed  ai  minimi dei giorni misti (capo I). Nel primo e principale
senza influsso sul giudizio ordinario degli uomini intorno  ai  cambiamenti di tempo, p. e. la temperatura, la pioggia, e
stazioni si ha un maximum estivo di serenità corrispondente  ai  mesi di luglio e di agosto, ma a Tremezzo i mesi di
mesi d’inverno, per cui la variabilità osservata non arriva  ai  tre quarti della eventuale.
il meglio possibile tutte le osservazioni, fu applicato  ai  risultati perequati il metodo di correzione, che con
(col. V), e sui medesimi assi la curva corrispondente  ai  numeri corretti della col. VII, la quale offre il risultato
siccome fondato sopra troppo minor numero di osservazioni.  Ai  numeri della colonna VII aggiungendo la metà di quelli
di tutti i temporali di un anno più che i ¾ appartengono  ai  mesi di maggio, giugno, luglio ed agosto, nel qual periodo
continua variabilità della pressione atmosferica dà  ai  movimenti del barometro un carattere d'irregolarità. Pure
domina tutte le Alpi occidentali e settentrionali fino  ai  monti del Trentino e di Verona, e tutto l'Appennino fino al
sue fasi, e delle sue posizioni rispetto agli apsidi ed  ai  nodi della propria orbita, ha diversa forza per determinare
di tutti i temporali di un anno più che i 3/4 appartengono  ai  mesi di maggio, giugno, luglio ed agosto: nel qual periodo
considerabili: i maxima degli uni corrispondono per lo più  ai  minima degli altri. La massima quantità di giorni sereni e
secondarie. Questo maximum è dovuto particolarmente  ai  temporali estivi, i quali interrompendo i lunghi periodi di
è massimo nel mezzo di ciascun periodo, nullo o piccolo  ai  suoi termini. Ilprimo ed il terzo periodo sono simili, e
spesso invocano senza frutto la pioggia così necessaria  ai  campi nel luglio e nell'agosto.
Ecco su tale argomento indicazioni più precise riferentisi  ai  singoli mesi dell'anno. I tempi notati del massimo o del
contenuti nella tavola XVIII; la quale dà in corrispondenza  ai  29 giorni della luna il numero delle sequenze osservate
relativa per le 36 decadi dell’anno (tavola XVI).  Ai  numeri della colonna XII (variazioni semplici) fu aggiunto
per le variazioni del tempo. Né ciò contraddice punto  ai  nostri risultati precedenti relativamente all’influsso
andamento La sola Colonna degli errori corrispondenti  ai  giorni misti fa eccezione (Colonna XIII): ciò conferma
Per distruggerne alla meglio i cattivi effetti,  ai  numeri delle colonne VII, VIII, IX, X fu applicato il
è tanto evidente, che un nome speciale è stato assegnato  ai  due venti periodici dal medesimo derivanti. « Due venti
ed allora non ci conduce molto al di là di quanto insegna  ai  nostri campagnuoli la lunga esperienza del clima locale; o

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