Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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di Milano debbono esser in ritardo sugli orologi regolati  al  tempo medio di Roma.
Duomo e nella specola astronomica un punto, che coincide  al  centro della cupola del grande Refrattore già indicata.
di triangoli, mediante la quale fu determinata, rispetto  al  Duomo ed alla Specola, la posizione di un certo numero di
tutte le cadute di grandine osservate a Vigevano dal 1827  al  1864. Il numero inscritto sotto ciascun anno e ciascun mese
Raccolte ora le osservazioni corrispondenti  al  medesimo giorno della rivoluzione anomalistica, furono, per
braccio (0m,60). Essa coperse il terreno di continuo fino  al  2 marzo. Numero totale delle nevicate: 19.
tavola X. Essa contiene per ogni mese, dal gennajo 1827  al  dicembre 1864, la deviazione della serenità osservata dalla
tutte le variazioni occorse nel passaggio dal 1°  al  2°, dal 2° al 3° giorno della luna ecc. durante 38 anni.
le variazioni occorse nel passaggio dal 1° al 2°, dal 2°  al  3° giorno della luna ecc. durante 38 anni. Osserveremo qui,
per ciascun periodo; il numero dei paragoni favorevoli  al  periodo, e quello dei paragoni contrarii: il rapporto del
paragoni contrarii: il rapporto del primo di questi numeri  al  secondo.
e la direzione di qualunque dei punti accennati rispetto  al  Duomo. Egualmente sarà facile derivare la distanza
all’anno straordinario 1834, e — 0.085 appartenente  al  1853. È notabile che l’intervallo di questi due anni è
non è tanto costante né tanto evidente, e, quanto  al  numero dei giorni piovosi, vi è una sufficiente costanza.
escursioni non fu minore di undici. Nei 19 anni dal 1827  al  1845 si ebbero 1143 escursioni, e 1017 soltanto nei 19 anni
Questa sproporzione forse non è dovuta interamente  al  caso.
8 grandini (di cui 5 furiose) dal principio del mese  al  dì 11. I giorni 16, 17, 18 maggio sembrano egualmente
egualmente presentare una particolare frequenza. — Circa  al  volume, i registri attribuiscono la grossezza di una noce
e press’a poco il loro stato è uniforme dal settembre  al  febbrajo.
che durante i 38 anni 1827-1864 il tempo subì rispetto  al  suo stato normale, oscillando intorno ad esso con legge
nuvolosi e misti, dei quali le proporzioni furono ridotte  al  medesimo totale di mille, onde rendere fra loro
del numero totale, e quindi il risultato corrispondente  al  30° giorno avrebbe avuto un peso assai troppo piccolo,
ai monti del Trentino e di Verona, e tutto l'Appennino fino  al  monte Cimone, che sovrasta a Pistoja. Fra il monte Cimone e
opposta, e l’una si accresce a danno dell’altra.  Al  minimum principale che le variazioni semplici presentano in
Adriatico; la quale indicazione propriamente si riferisce  al  livello del pozzetto del barometro principale.
soltanto delle mutazioni, che hanno luogo da un giorno  al  giorno seguente. Cosa che apparirà del resto assai
forza nell’apogeo dovrebbe stare alla forza corrispondente  al  perigeo come il quadrato di 0,9451 al quadrato di 1,0549,
forza corrispondente al perigeo come il quadrato di 0,9451  al  quadrato di 1,0549, ovvero come 0,8932 a 1,1128. La
avviene, che le escursioni estreme realmente osservate  al  termometro prendono un intervallo assai più grande che le
temperatura nel clima di Milano (Milano, Hoepli 1874),  al  quale rimandiamo chi desiderasse avere su questo argomento
vigevanesi per accrescere le nostre cognizioni intorno  al  clima della pianura padana. Prima di terminare la presente
la statistica dei temporali osservati da Vigevano dal 1827  al  1864, può aspirare a qualche rigore di numeri.
aspettarsi circa una volta su 8; non è dunque improbabile  al  punto che si deva ricorrere alla luna per ispiegarla. Per i
che esse non possano pure, come la precedente, ascriversi  al  caso.
16 anni, per cui il rapporto dei numeri dei casi favorevoli  al  numero dei casi contrarii arriva a 1,120, è ancora più che
non è tale che facilmente non si possa attribuire  al  caso. Difficilmente adunque si potrà, dallo stato che il
1848  al  1864; per ciascun anno furono enumerate le osservazioni dei
tale epoca il tempo cambierk più difficilmente dal brutto  al  bello lungo la giornata, che in ogni altra stagione. Si
che il minimum estivo è di piccolissima importanza rispetto  al  minimum invernale, il quale può riguardarsi come il minimum
delle escursioni immediate in un mese è apertamente eguale  al  numero delle variazioni doppie che ebbero luogo in quel
Onde mettere  al  netto il fenomeno residuo, e liberarlo dall’influenza degli
la persistenza dello stato atmosferico si estende ancora  al  di là del terzo giorno, sebbene con poca forza.
diversi, la somma algebrica di tutte le variazioni è eguale  al  valore di quella variazione che si ottiene mettendo
variabilità del tempo in un dato periodo è eguale  al  numero delle variazioni semplici più due volte il numero
quali numeri,  al  pari dei coefficienti stessi, sono espressi in
discrepanza; le basi delle mie conclusioni sono davanti  al  lettore, e lascio a lui il giudicare fino a che punto si
pioggie si manifesti con diversa legge nei diversi climi,  al  pari dell’influsso solare. Ma anche qui non si potrà nulla
aggruppamento di alcuni errori intorno all’apogeo ed  al  perigeo.
è da notare, che il barometro non spinge le sue variazioni  al  di là di certi limiti, ed oscilla continuamente intorno ad
è più forte riceve il nome di vento. Comincia a spirare  al  cadere del sole, e continua tutta la notte sino alle
o nella vicinanza piove o nevica: le valli che immettono  al  lago e le varie direzioni ed altezze dei monti circostanti
numero dei giorni di osservazione, che dal 1.° gennaio 1827  al  1.° gennaio 1865 avrebbe dovuto essere di 13880 giorni, si
nebbiosi. Una serie di anni poco nebbiosi si ebbe dal 1829  al  1839, in cui lo stato della nebbia si trovò costantemente
1839, in cui lo stato della nebbia si trovò costantemente  al  di sotto della quantità media. (Vedi col. XV e XVI della
l’error medio e l’error probabile di quantità osservate.  Al  che rispondiamo, non trattarsi qui di errori intieramente
del numero dei giorni piovosi e nevosi di ciascuna decade  al  numero totale dei giorni d’osservazione appartenenti a
zenit; ma è diretta ad un punto del cielo posto 11', 31"  al  sud del nostro zenit.
che la variabilità relativa si metta come proporzionale  al  numero di variazioni accadute in un dato intervallo, nel
è qui troppo piccola e può senza tema d’errore ascriversi  al  puro caso. Noi concludiamo che la regola è affatto
es. la forte media 1216mm della pioggia, che corrisponde  al  terzo anno del periodo, supera tutte le altre per la
succede di regola due o tre ore dopo mezzodì, il minimo  al  levar del sole o poco prima. Ecco su tale argomento
squilibrio della temperatura sopra accennato si cancella, e  al  declinar del sole s'inverte affatto, le vette dei monti si
più rapido sulle montagne; il tivano continua fino  al  levar del sole. E come lo squilibrio è tanto più grande,
altrettante permanenze, quante offrono variazioni. Se  al  contrario esiste una qualche relazione fra la perturbazione

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