seguono, fra i quali Rolando, che si avanza taciturno ed a | capo | chino. I suddetti. |
La battaglia di Legnano -
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porta una ciarpa ad armacollo, su cui avvi effigiato il | capo | d’uno scheletro umano. |
La battaglia di Legnano -
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è assiso, col | capo | nelle mani, assorto nei suoi pensieri. Rodrigo entra, parla |
Don Carlo -
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Carlo è assiso, col | capo | nelle mani, assorto nei suoi pensieri. Rodrigo entra, parla |
Don Carlo -
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Carlo è assiso, col | capo | nelle mani, assorto nei suoi pensieri. Rodrigo entra, parla |
Don Carlo -
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a | capo | chino, eseguisce tutti i comandi di Simon Mago. Simon Mago |
TITOLO -
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d’onde è entrato. Nerone rimane ginocchioni ad aspettare a | capo | chino, toccando amuleti appesi al petto e applicandoli alla |
TITOLO -
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è assiso, col | capo | nelle mani, assorto nei suoi pensieri. Rodrigo entra, parla |
Don Carlo -
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Simon Mago e Gobrias poveramente vestiti. Simon Mago ha il | capo | coperto da una calàutica i cui lembi sciolti gli mascherano |
TITOLO -
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sopraggiungono, curiose e giulive; e tutte hanno intorno al | capo | ghirlanda per allegrezza; e traggono seco inghirlandati tre |
Francesca da Rimini -
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di Lerma entra nella lettiga. Carlo resta desolato, col | capo | nelle mani, appoggiato alla roccia ove Elisabetta era |
Don Carlo -
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di Lerma entra nella lettiga. Carlo resta desolato, col | capo | nelle mani, appoggiato alla roccia ove Elisabetta era |
Don Carlo -
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ora tace. Mariòla, che gli è seduta vicina, appoggia il | capo | contro la spalla di lui, presa da una struggente dolcezza |
Fra Gherardo -
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entra a | capo | della fanfara, poi l’Imperatore che sale sul trono; |
Mefistofele -
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dalle mani la lettera e Tartaglia sempre crollando il | capo | entra in casa. Rosaura gira e rigira la lettera fra le |
Le Maschere -
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che sta a | capo | chino, lo guarda di sotto in su, incontra il suo sguardo ed |
La Fanciulla del West -
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col | capo | avvolto in un velo, è trascinata fuor dell’alcòva da Frank |
Edgar -
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aggruppate, gittando fiori e cantando, le Ambubaje cinte il | capo | di mitre siriache. Le fanciulle Gaditane seguono la teoria |
TITOLO -
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di Lerma entra nella lettiga. Don Carlo resta desolato, col | capo | nelle mani, appoggiato alla roccia ove Elisabetta era |
Don Carlo -
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la testa. – Fedora ne beve un sorso, ma poi lo rifiuta: il | capo | le ricade pesantemente sui cuscini. – Loris, spaventato, |
Fedora -
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di testa il cilindro a un signore grave, e cacciatoselo in | capo | s’avvia. Questi appena se ne accorge la insegue, smettendo |
La Rondine -
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pausa. Il Re riappare: scende lentamente il declivo; a | capo | chino si avvia verso la macchia a destra. Ma la liana lo |
La leggenda di Sakùntala -
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che vi accorre. Lescaut, in disparte, guarda, crolla il | capo | e si allontana). |
Manon Lescaut -
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alla chiusura, la offre a Paolo Malatesta. Samaritana a | capo | chino se ne va su per la scala piangendo. Le donne |
Francesca da Rimini -
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Borov resta impassibile. – Fedora, appoggiato il | capo | sul petto di Loris, scorge a un tratto il canestro di fiori |
Fedora -
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che vi accorre. Lescaut, in disparte, guarda, crolla il | capo | e si allontana). |
Manon Lescaut -
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che sarà portato in giro dal tempiere. Un vecchio coi | capo | coperto da un palliolum che gli ripara anche le spalle, e |
TITOLO -
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si ravviva e riarde. La donna s’inginocchia, inclina il | capo | sulla tomba, congiunge le mani e, nell’alto silenzio che la |
TITOLO -
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coprirà a Sakùntala, genuflessa ai piedi dall'ara, il | capo | e le spalle. Poi con solennità. |
La leggenda di Sakùntala -
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vanno a baciare i piedi dell’idolo, altri abbassano il | capo | davanti la colonna del serpente di bronzo e tutti escono |
TITOLO -
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a lui, che stendendo solennemente le mani sopra il suo | capo | intuona: |
La forza del destino -
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Gianciotto è cupo in sembiante e mastica in silenzio, a | capo | chino, senza inghiottire il boccone, muovendo le mascelle |
Francesca da Rimini -
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dinanzi alla quale Filippo s’inginocchia per un istante a | capo | scoperto: quindi prosegue il suo cammino colla Regina) |
Don Carlo -
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Ed io la seguo! Dovunque ella vada!… Fosse pure in | capo | al mondo!…») |
Manon Lescaut -
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