(Chénier si porta sotto alla gran lanterna appena accesa e vi legge declamando i versi appena scritti. Roucher dietro alle sue spalle ne segue cogli occhi la lettura.)
. – Verso il proscenio, sempre a sinistra, un tavolo, sul quale una lampada accesa e un vaso in cui sta il ramoscello d’alloro tolto da Fidelia alla bara di Edgar. – Alla sinistra del tavolo un seggiolone. – Tutto ha impronta patriarcale. – Poco prima dell’alba.
Poco discosto sta un vasto tavolo, sul tavolo una face accesa, una clessidra, una conca marina formata in guisa di portavoce. Accanto al tavolo un sedile sul quale Ero siede, e osserva la clessidra. Notte. Un raggio di luna incerto penetra or sì or no dal verone. Il vento porta le voci lontane dal mare.
Calamaio, penne, carta, una candela accesa. Una scopa appoggiata al muro. Uscio nel fondo, porta a sinistra.
Gianni schizza a letto; i parenti rendono la stanza semi oscura; mettono una candela accesa sul tavolo dove il notaio deve scrivere; buttano un mucchio di roba sul letto; aprono.)
. – Da un lato gran tavola apparecchiata con sopra una lucerna accesa. – L’Oste e l’Ostessa, che non parlano, sono affaccendati ad ammanir la cena. L’Alcade è seduto presso al foco; uno Studente presso la tavola. Alquanti Mulattieri, fra’ quali Mastro Trabuco, ch’è al dinanzi sopra un suo basto. Due Contadini, due Contadine, la Serva ed un Mulattiere ballano la Seguidilla. Sopra altra tavola, vino, bicchieri, fiaschi, una bottiglia d’acquavite.
. – Da un lato gran tavola apparecchiata con sopra una lucerna accesa. – L’Oste e l’Ostessa, che non parlano, sono affaccendati ad ammanir la cena. L’Alcade è seduto presso al foco; uno Studente presso la tavola. Alquanti Mulattieri, fra’ quali Mastro Trabuco, ch’è al dinanzi sopra un suo basto. Due Contadini, due Contadine, la Serva ed un Mulattiere ballano la Seguidilla. Sopra altra tavola, vino, bicchieri, fiaschi, una bottiglia d’acquavite.
Sul davanti un altarino della Vergine con una lampada rossa accesa. – HÈCATE, il nome del brigantino, sta scritto a prua. Alcune lanterne sul ponte.
Sera; lampada accesa. – Da un lato un’armatura antica.
Sul davanti un altarino della Vergine con una lampada rossa accesa. – HÈCATE, il nome del brigantino, sta scritto a prua. Alcune lanterne sul ponte.
Sera; lampada accesa. – Da un lato un’armatura antica.
Sul davanti un altarino della Vergine con una lampada rossa accesa. – HÈCATE, il nome del brigantino, sta scritto a prua. Alcune lanterne sul ponte.
Sul pointe, la lampada del Cristo è accesa e gitta una tremula luce rossastra intorno a sé).
Davanti al Crocifisso la lampada è accesa.
Una lampada accesa inchiodata al muro. Un cancello nel fondo.
Una lampada accesa inchiodata al muro.
Entra la Suora clavaria con una lucernina accesa che pone sul tavolo. La zia Principessa parla alla Suora. La Suora esce e ritorna con la Badessa recando in mano una tavoletta, un calamaio e una penna. Suor Angelica ode entrare le due Suore, si volge, vede, comprende; in silenzio si trascina verso il tavolo e con mano tremante firma la pergamena. Quindi si allontana di nuovo e si ricopre il volto con le mani. Le due Suore escono. La zia Principessa prende la pergamena, fa per andare verso la nipote, ma al suo avvicinarsi Suor Angelica fa un leggiero movimento con tutta la persona come per ritrarsi. Allora la zia procede verso la porta, batte col bastoncino: la clavaria apre, prende il lume, va avanti. La zia Principessa la segue. Di sulla soglia volge uno sguardo alla nipote. Esce. Scompare. La porta si richiude. – La sera è calata; nel cimitero le Suore vanno accendendo i lumini sulle tombe.)
Spegne il candelabro sulla tavola e va per uscire, ma si pente e vedendo accesa una delle candele sullo scrittoio, va a prenderla, accende l’altra, e colloca una candela a destra e l’altra a sinistra della testa di Scarpia. Alzandosi, cerca di nuovo intorno e scorgendo un crocifisso va a staccarlo dalla parete e portandolo religiosamente s’inginocchia per posarlo sul petto di Scarpia – poi si alza e con grande precauzione esce rinchiudendo dietro a sé la porta).
Spegne il candelabro sulla tavola e va per uscire, ma si pente e vedendo accesa una delle candele sullo scrittoio, va a prenderla, accende l’altra, e colloca una candela a destra e l’altra a sinistra della testa di Scarpia. Alzandosi, cerca di nuovo intorno e scorgendo un crocifisso va a staccarlo dalla parete e portandolo religiosamente s’inginocchia per posarlo sul petto di Scarpia – poi si alza e con grande precauzione esce rinchiudendo dietro a sé la porta).
(alcuni de’ suoi rientrano con fiaccola accesa)