Aggiungete alla stessa tinta pochissimo bianco di China, e ripassate un’altra volta il cielo, che darete all’aria maggior delicatezza e profondità.
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Cielo azzurro; alla sinistra una nube orlata di bianco coll’ombra interna d’intonazione calda, che coll’aumentare d’intensità, tende a raffreddarsi.
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Colori: ocra gialla e garanza rosa; garanza bruna; ocra gialla; ocra gialla e rosso chiaro; cobalto; garanza rosa; garanza rosa e bianco Chinese.
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Passate sulla parte inferiore colla garanza rosa e bianco Chinese, che otterrete maggior profondità, brillantezza e vaporosità.
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Colori: giallo indiano; giallo indiano e ocra gialla; minio e garanza rosa; garanza bruna; cobalto; poca garanza rosa e bianco di China.
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Intonazione aranciata: Cinabro, ocra gialla e poco bianco chinese. Terra di Siena bruciata e poco bianco chinese.
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Colla Iª tinta suesposta, passate parzialmente su ogni porzione di corteccia, lasciandovi all’ingiro un margine stretto in bianco, per i massimi lumi
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Quantunque il bianco e il nero siano materie indispensabili nella pittura per poter esprimere le gradazioni dei colori e tutti gli effetti della luce
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Aggiungendo un po’ di bianco nelle tinte chiare, dando loro, così, più corpo, si ottiene maggior solidità e consistenza.
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Tinte per la carnagione: Terra di Siena naturale e garanza rosa. Rosso chiaro. Cinabro e garanza rosa. Cinabro ranciato e bianco chinese.
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Quando le macchiette o gli animali possono durante il lavoro essere lasciati in bianco, è meglio; altrimenti, a opera finita, si disegnano fuori con
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Disponete i colori sulla tavolozza di porcellana, piccola quanto una mano, e nell’ordine seguente: Nel mezzo: il bianco d'argento odi Venezia; alla
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Se la carnagione è di colorito delicato, come quella di donna o bambini, darete al viso una tinta generale di bianco e pochissimo oltremare; di
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Componete una tinta giallastra di bianco, ocra gialla o giallo di cromo o poco cinabro, e applicatela sulle parti più sporgenti del viso; sulla
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Ombreggiate il bianco degli occhi collo stesso azzurro (bianco e oltremare) coll’aggiunta di un poco color carne; e toccate gli angoli laterali
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Dopo una larga sfumatura di chiaroscuro nei capelli, lumeggiateli, se biondi con bianco e ocra; se castani o neri con bianco, azzurro, cinabro e
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In seguito segnate le palpebre con bistro e carminio; sfumando le durezze di contorno del colore con poco cinabro, bianco e azzurro. Applicate un
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Abbozzate le sopraciglia e la barba colla tinta d’ombra della carnagione, e secondo il loro colore, finiteli col bistro, ocra, bianco e poco cinabro
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Dopo aver disegnate e improntate le pieghe di bianco, schizzate e finite le ombre con una mescolanza di oltremare, nero e, più o meno, bianco
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tinta dell’ombra un po’ del colore di ciò che deve trasparire, e non mettendovi altro fuorchè i lumi predominanti toccati con massicotto e bianco, se il
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Un altro modo è il seguente: Data una tinta generale chiarissima composta di oltremare, nero e bianco; abbozzate colla medesima tinta, ma più forte
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Fatto questo, scaldate le parti necessarie, velandole con una tinta molto liquida composta di giallo e bianco, che applicherete leggermente e in modo
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In seguito, colla medesima tinta, ma meno carica di bianco, leggermente, a grandi tratti, abbozzate le ombre, rinforzando, gradatamente, la tinta di
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Quei violetti, si improntano di oltremare, carminio e bianco; e si ombreggiano e finiscono coi medesimi colori. I bordi si ottengono col bianco.
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Il campo bianco dei petali, le cui striscie sono di color carminio, si ombreggia ordinariamente con bianco e indaco; quello le cui striscie sono di
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Gli stami si dispongono, in alcuni di indaco, nero e bianco e si ombreggiano con indaco; in altri di massicotto e bianco.
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Altri si improntano di lacca e bianco, terminandoli cogli stessi colori.
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I semplici violetti, si abbozzano di violetto e bianco; si finiscono coi medesimi colori, aggiungendo però del carminio in quelli tendenti al rosso.
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I bianchi si preparano col bianco, e si lavorano collo stesso colore mescolato coll’oltremare e col nero; e i loro bordi si ottengono col carminio.
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Quelli rossi, si improntano di carminio, oltremare e molto bianco; si finiscono cogli stessi colori, ma di tinta più carica. Quelli bianchi, come
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Se il terreno è rossastro, preparatelo con bruno rossastro, bianco e poco verde, caricando la tinta di verde sul finire.
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Volendo disporre il cielo senza lasciare in bianco le nubi, allora miniatele direttamente sull’azzurro del cielo, prima completamente ultimato
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Se sereno: Mischiate dell’oltremare con molto bianco, e con pennello grosso, a pennellate larghe e unite, date al cielo uno strato di questa tinta
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Effetto di notte: cielo burrascoso. Operando come nei casi precedenti, stendete una tinta di indaco, bianco e poco nero, per il cielo. Aggiungete a
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Disponete i tronchi, se chiari, con bianco ocra e poco verde; se bruni, con ocra e nero, aggiungendovi talora del bistro e del verde. Queste tinte
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Gli effetti d’acqua si ottengono coll’indaco mescolato col bianco in diverse proporzioni, e, in certi casi, coll’aggiunta di verde; si ombreggia
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Cavate le ramificazioni fra il fogliame, secondo il modo che sono illuminate, con ocra e malachite, o con bistro e bianco, ombreggiandole con bistro
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I castelli, i fabbricati vecchi in pietra, se nel primo piano, disponeteli con indaco, bistro e bianco, e ombreggiateli colla stessa tinta meno
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Il bianco è il colore che nel guazzo occupa il posto principale, perchè le tinte non possono, come nell’acquerello, essere chiarite colla semplice
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Prendete un poco di color semplice e macinatelo collo spirito di vino, aggiungendovi una parte circa di bianco lavato sopra tre parti di colore
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Il colore semplice essendo in questo modo fatto, si comporranno in seguito diverse tinte mescolandolo col bianco. Essendo venti le gradazioni della
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Bianco.
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Bianco è luce, assenza di ogni colore e ha la massima affinità col giallo pallido.
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Il bianco è il colore di cui si fa maggior uso, facendo egli parte in quasi tutte le mestiche.
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Il più bel bianco di cui si valgono i pittori, pare grigio in confronto della luce rimandata da un corpo brillante colorato; come, per esempio l’oro
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Bianco di piombo, biacca o cerussa — muriato di soda, litargirio — un bel bianco di una finezza estrema.
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Bianco d'argento — carbonato di piombo — resistente, copre bene.
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Bianco di zinco — ossido di zinco — non si altera, copre poco, non sopporta i colori a base di piombo.
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N. B. Per biacca si intende sempre il bianco d’argento o altro bianco; escluso però quello di zinco. Adoperate nelle mescolanze poco indaco, perchè
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Un animale di mantello bianco, per esempio, può benissimo servire di base per la disposizione dei lumi.
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