sicurezza al maneggio del pennello; qualità necessaria, per ottenere tinte brillanti e freschezza di tocco.
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’intonazione del vostro modello, per disporre il chiaroscuro con mestiche piuttosto magre, prendendo cioè poco colore sul pennello; cominciando dagli scuri, più
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Con un pennello piccolo di setola, preparate una tinta scura composta di nero, oltremare e terra verde bruciata, colla quale, lavorando con mestiche
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stessa porzione. Fatto questo, accennate i riflessi colla biacca e asfalto, per poi, con un pennello di martora piatto, mettere i lumi, accarezzandoli
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pennello di cammello o una spugna morbidissima inzuppata d’acqua pura, inumidite il foglio d’ambo le parti, avviluppandolo o coprendolo in seguito con
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fazzoletto di seta e la pelle di daino, che sia ben pulita, e si procede nel modo seguente: Col pennello carico d’acqua pura, si inumidisce la parte che si
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Qualora la prima o la seconda lavatura risultasse di sfumature ineguali, ripassate il tutto con un largo pennello piatto imbevuto d’acqua pura; e se
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non vi riuscisse caratteristica nella forma, intanto che la carta è ancora bagnata, e col pennello asciutto, aiutate la tinta a discendere verso il
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Col pennello ben pasciuto d’acqua, e con un largo tratto concentrico, seguite il contorno a matita del sole. Subito dopo, cominciando dall’alto
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pennello carico di poca acqua pura, si cavano nel modo descritto. Qualora però quest’operazione non bastasse per ottenere l’effetto voluto, dopo aver
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posto e con un altro pennello, la tinta dell’ombra, in modo, che per opera della scorrevolezza del colore le tinte si invadono reciprocamente, coprendo
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una forma speciale arrotondata e senza durezza, e come abitualmente si usa fare nel fogliame, conducete il pennello nella direzione dei rami. Mettete
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pennello. Nessun altro mezzo si adatta meglio per rendere la ruvidezza scabrosa della superficie delle rocce.
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asciutta, dovrà essere lavata con pennello largo e ben pasciuto d’acqua pura, applicandovi in seguito la carta assorbente, lasciandovi però ancora la
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, conducendo il pennello (che sia piatto e largo) in senso orizzontale, leggermente, evitando di muovere il colore sottostante. In seguito, preparate a
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Col colore, molto diluito, conveniente alle parti, e con sicurezza di pennello, fermate i contorni del disegno, per esempio: colla sepia segnata le
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Il pennello influisce molto sulla perfetta riuscita della miniatura; per cui, prima di comperarlo, bisogna provarlo se buono, nel modo seguente: dopo
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a tratteggi e a punteggiature. Abbiate l’avvertenza di mai ripassare le tinte, prima che non siano completamente asciutte poichè il pennello
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stoffa, o altro, accuratamente il disegno, che poi contornerete con molta finezza, colla punta del pennello carico di carminio chiaro. Spolverata la
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Se sereno: Mischiate dell’oltremare con molto bianco, e con pennello grosso, a pennellate larghe e unite, date al cielo uno strato di questa tinta
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colpetti a punta di pennello carico di bianco e massicotto.
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Terminato l’abbozzo, riprendete gli scuri più intensi, da essi traendo il colore verso le tinte locali a pennello quasi asciutto, che otterrete
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. Questa tinta a tempera, si distende sulla carta, sul cartone o sulla tela, con grosso pennello. Quando la prima mano è asciutta, vi si dà la seconda
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Questa preparazione richiede però una tela casalinga fortissima, sulla quale, dopo avere dato una o più mani d’acqua collata, con pennello largo
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colori, riempire questi spazi colle tinte desiderate, per poi uguagliare lo strato delle pennellate col tamponarle con pennello all’orientale).
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Esse si applicano (su colore asciutto) col pennello (che sia di setola, duro e corto di pelo) appena sporco del colore che si vuol adoperare, il
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Accademia della crusca
