Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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premesso che il cielo  sia  ultimato.
premesso che il cielo  sia  ultimato.
che  sia  questa preparazione, lavate il tutto coll’acqua pura,
e corretto; spolverandolo con una pezzuola morbida, appena  sia  finito.
fare tali operazioni, accertatevi però che tutto il dipinto  sia  perfettamente asciutto, altrimenti, si sciuperebbero le
(Tavola XII)  sia  AB la lista di carta; 2, 3, 4, 5, 6 i punti di distanza sul
 Sia  A B D C, un quadrato posto obliquamente in rapporto colla
che  sia  — non prima — capovolgete la tavoletta, e, coll’acqua pura,
questo lavoro porrete il vostro disegno (in modo che  sia  riflesso tutto) davanti a uno specchio, il quale,
molto allungata coll’acqua; altrimenti, una volta che  sia  asciutta, la preparazione si screpolerebbe facilmente.
che il disegno  sia  stato accuratamente delineato, prima di colorirlo,
colori, i pennelli e la tavolozza sempre puliti, quantunque  sia  opinione generale, che una tavolozza oltremodo imbrattata e
con un pennello largo e flessibile, che  sia  pulito, passate leggermente su tutto il dipinto, e senza
locale del vestito e dei capelli, e, prima che la carta  sia  completamente asciutta, rinforzate le ombre. Tav. XXIV.
la carta, e prima che l'umidità  sia  evaporata — eccettuato i lumi brillanti — passate su tutto
in questo studio con un’esecuzione la quale, sebbene non  sia  la più simpatica come effetto artistico, ha però il
il disegno sulla tavola accertatevi che la sua superficie  sia  a livello e che gli angoli siano esattamente retti, se la
che nei ritratti è quasi sempre sfavorevole, a meno che non  sia  di una purezza classica di disegno.
secondo il grado di intensità e di forza, prima che  sia  messo in opera; e si dice parimenti del colore già disteso
i lumi devono predominare in un quadro il cui fondo  sia  scuro, è necessario che appariscano non solo vari nella
10;  sia  O l’occhio davanti alla superficie B1 C1 ove l'asse (O P)
finale, ove la naturalezza resa spontaneamente,  sia  piacevole all’occhio; effetto che non si potrà mai
la tinta azzurra indebolendosi gradatamente, all’orizzonte  sia  completamente scolorita. Lasciate asciugare. (In questo
che  sia  questa seconda sovrapposizione, lavate il tutto coll’acqua
le parti che si vogliono far brillare, e prima che la carta  sia  completamente asciutta, col fazzoletto di seta avvolto al
incertezza, contrapponendole un oggetto qualsiasi, purchè  sia  di colore più brillante, basta per ottenere il contrasto
si vuol copiare, distante dall’occhio destro (l’altro  sia  chiuso) 3 volte almeno la sua dimensione verticale, e,
ora, che la tavoletta  sia  adagiata in F C1 di piatto sul tavolino; cadendo, così,
tali differenze di valori: infatti, sebbene il cielo  sia  molto chiaro, pure, la luce predomina con maggior vigore
di seta; e al contrario un panno non fino, sottoposto che  sia  a una forte pressione, potrà dare quel pieghettare rotto e
mezzi ar tificiali, disponendo la luce nel modo seguente.  Sia  O Fig. 18. il punto di stazione del disegnatore, M il posto
che abbia la superficie lucida e levigata (che non  sia  però uno specchio, poichè non rimanderebbe la luce, ma
un esempio.  Sia  S il punto opposto al sole e P la sua proiezione sulla
di applicare le velature sulla pittura, tosto che essa  sia  sufficientemente secca, onde non restino troppo isolate,
fattura dettagliata o leccata, ma, purchè la loro grandezza  sia  rigorosamente subordinata alla proporzione della scena,
secondo caso, fig. 11, la superficie D E, per quanto  sia  uguale alle B1 C1, e distante ugualmente quant’essa dal
si applicano (su colore asciutto) col pennello (che  sia  di setola, duro e corto di pelo) appena sporco del colore
si vuol copiare, tenendola davanti a un occhio (l’altro  sia  chiuso), e a una certa distanza dal medesimo; segnando
movenza, oppure, lorquando la loro forma d’elevazione  sia  ben apparente, decisa e simile nel ripetersi. Non basta
e complessivo; bisogna assolutamente che il loro disegno  sia  esatto; e la luce, l’ombra e i riflessi devono essere
si specchiano, e ripetiamo, non importa che la riflessione  sia  più bassa di tono in un’acqua limpida e più offuscata in
di rosso Venezia sarà asciutta, colla medesima tinta, che  sia  chiara e liquida, cominciando dalla fronte, tratteggiate
procurate che la vostra posizione, rispetto al modello,  sia  scelta in modo, che i raggi luminosi vengano dalla
utilizzate la semplice carta bianca ordinaria,— purchè  sia  poco gommata — oppure, se volete, coloritela con una
che il cielo  sia  terminato, occupatevi della distribuzione dei lumi e delle
con semplice acqua, non è sempre necessario che la carta  sia  completamente asciutta) per ricevere bene le prime tinte
che  sia  il tutto, eccettuato il bianco degli, occhi passate su
e tenete, a poca distanza dall’occhio, una riga in modo che  sia  parallela a una delle pareti di fianco, rimovendola fino a
del vero; perchè una tinta sovrapposta a un’altra che  sia  uguale, non produrrà mai armonia nè rinforzo di tono o di
piccola boccetta di vetro, e si lasci posare finchè l’olio  sia  chiarito, poi dividasi l’olio dall’acqua, e si lasci posare

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