Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Si  pesta l'ambra grossamente e si pone in un matraccio a secco
pesta l'ambra grossamente e  si  pone in un matraccio a secco per fonderla a fuoco vivo.
a secco per fonderla a fuoco vivo. Sciolta che sia, vi  si  getta sopra a riprese l’essenza già riscaldata a parte; si
si getta sopra a riprese l’essenza già riscaldata a parte;  si  tiene ancora sul fuoco finchè abbia ripreso il bollore, poi
tiene ancora sul fuoco finchè abbia ripreso il bollore, poi  si  lascia freddare e si filtra per cotone.
finchè abbia ripreso il bollore, poi si lascia freddare e  si  filtra per cotone.
scioglierla, la  si  rompe in pezzi, si pone nel bagnomaria, ricoprendola
scioglierla, la si rompe in pezzi,  si  pone nel bagnomaria, ricoprendola d’acqua, e la si lascia
pezzi, si pone nel bagnomaria, ricoprendola d’acqua, e la  si  lascia così per cinque o sei ore. Poi si fa bollire l'acqua
d’acqua, e la si lascia così per cinque o sei ore. Poi  si  fa bollire l'acqua del bagnomaria, rimestando la colla
l'acqua del bagnomaria, rimestando la colla perchè meglio  si  sciolga. Lasciandola nello stesso bagno rimane a lungo
violetti,  si  improntano di oltremare, carminio e bianco; e si
violetti, si improntano di oltremare, carminio e bianco; e  si  ombreggiano e finiscono coi medesimi colori. I bordi si
e si ombreggiano e finiscono coi medesimi colori. I bordi  si  ottengono col bianco.
di lino  si  chiarisce, prendendo 4 parti di esso che si pongono in una
di lino si chiarisce, prendendo 4 parti di esso che  si  pongono in una boccia di vetro con dentro 2 parti di acqua
calda, e una parte e mezza di carbone in polvere; indi  si  mescola ben bene la materia, sbattendola più volte, e dopo
sbattendola più volte, e dopo 24 o 38 ore di riposo,  si  decanta l’olio, che è a galla, si filtra per carta, e si
24 o 38 ore di riposo, si decanta l’olio, che è a galla,  si  filtra per carta, e si otterrà chiaro e di un odore meno
si decanta l’olio, che è a galla, si filtra per carta, e  si  otterrà chiaro e di un odore meno ingrato.
qualche tinta troppo forte e decisa oltre il bisogno,  si  adopera la mollica di pane, la gomma elastica, il
di seta e la pelle di daino, che sia ben pulita, e  si  procede nel modo seguente: Col pennello carico d’acqua
nel modo seguente: Col pennello carico d’acqua pura,  si  inumidisce la parte che si vuol modificare, poi vi si
pennello carico d’acqua pura, si inumidisce la parte che  si  vuol modificare, poi vi si applica sopra la carta
pura, si inumidisce la parte che si vuol modificare, poi vi  si  applica sopra la carta assorbente per togliere l’umidità
l’umidità superflua; (dimenticando quest’operazione, non  si  otterrà mai l’effetto voluto) in seguito si strofinerà la
non si otterrà mai l’effetto voluto) in seguito  si  strofinerà la parte umida (colla mollica di pane o gomma)
adagio, leggermente e ripetutamente, e se non basta,  si  aumenti di vigore, fino a quando si raggiungerà l’effetto
e se non basta, si aumenti di vigore, fino a quando  si  raggiungerà l’effetto voluto.
 Si  chiarisce ancora con calce viva, ponendo 1 litro di olio
dentro a un fiasco insieme con 1/4 di calce viva; e poi  si  agiti molto spesso. L’olio così trattato si chiarisce in
viva; e poi si agiti molto spesso. L’olio così trattato  si  chiarisce in pochi giorni e non si addensa.
L’olio così trattato si chiarisce in pochi giorni e non  si  addensa.
miniare delle figure in oro o in argento; se in oro,  si  preparano con un’imprimitura d’oro in conchiglia e si
oro, si preparano con un’imprimitura d’oro in conchiglia e  si  ombreggiano col giallo di fiele; se in argento, si
e si ombreggiano col giallo di fiele; se in argento,  si  improntano coll’argento e si ombreggiano coll’indaco.
di fiele; se in argento, si improntano coll’argento e  si  ombreggiano coll’indaco.
 si  prepara la superficie su cui si vuol miniare.
si prepara la superficie su cui  si  vuol miniare.
bianchi  si  preparano col bianco, e si lavorano collo stesso colore
bianchi si preparano col bianco, e  si  lavorano collo stesso colore mescolato coll’oltremare e col
colore mescolato coll’oltremare e col nero; e i loro bordi  si  ottengono col carminio.
rossi  si  improntano di cinabro; si finiscono collo stesso colore
rossi si improntano di cinabro;  si  finiscono collo stesso colore coll’aggiunta di carminio o
coll’aggiunta di carminio o lacca negli scuri. I bordi  si  dispongono colla gomma gutta, aggiungendo, nelle
 Si  copra tutto il dipinto con un foglio di carta sostenuta,
il dipinto con un foglio di carta sostenuta, nel quale  si  avrà intagliato un foro grande abbastanza da lasciar vedere
inopportuna. Poi, colla spugna bagnata d’acqua calda,  si  strofinerà, senza paura, la parte esposta, fin tanto che,
senza paura, la parte esposta, fin tanto che, col colore,  si  leverà anche la macchia.
sì che molta superficie dell’olio sia tocca dall’aria. Se  si  adoperano ossidi metallici, come il litargirio, la biacca e
come il litargirio, la biacca e la capparosa bianca,  si  hanno a mettere in un sacchetto che si sospende al collo
la capparosa bianca, si hanno a mettere in un sacchetto che  si  sospende al collo del fiasco, in modo che nuoti nell’olio.
biacca se ne mette 1/4 o 1/5 o 1/6 dell’olio, a seconda, se  si  vuol fare più o meno seccativo. L’ossido di zinco o la
o la capparosa, che fanno un olio seccativo più leggero  si  possono adoperare in quantità maggiore. Dovrà bollire
quantità maggiore. Dovrà bollire almeno 16 ore, ma dopo 12,  si  apra il sacchetto e si mescolino le sostanze nell'olio, poi
bollire almeno 16 ore, ma dopo 12, si apra il sacchetto e  si  mescolino le sostanze nell'olio, poi si lasci in riposo per
apra il sacchetto e si mescolino le sostanze nell'olio, poi  si  lasci in riposo per una settimana o due, acciocchè le
una settimana o due, acciocchè le impurità vadano al fondo.  Si  farà anche migliore, mettendolo in un fiasco di vetro
pennelli sporchi di colore  si  lavano con sapone comune e acqua, meglio se calda. Si
si lavano con sapone comune e acqua, meglio se calda.  Si  possono anche sgrassarli bene con benzina, e, dopo averli
asciugati con uno straccio, imbeverli d’olio d’oliva, che  si  manterranno flessibili per molto tempo. Quando si vuol
che si manterranno flessibili per molto tempo. Quando  si  vuol farne uso, bisogna però liberarli dall’olio
un incidente irreparabile capita nel primo piano, e non  si  vuole ricominciare tutto il lavoro, talvolta riuscitissimo
tutto il lavoro, talvolta riuscitissimo nelle altre parti,  si  ricorre all’espediente seguente: col temperino
col temperino affilatissimo, seguendo il contorno,  si  tagliano fuori gli oggetti del primo piano, così da poter
Se l’acquerello è una veduta di lago o di marina,  si  tagli nettamente, seguendo la linea d’orizzonte. Poi, colla
la linea d’orizzonte. Poi, colla lama del temperino,  si  assottigliano gli orli delle parti tagliate, e dopo aver
e dopo aver inumidito bene il rovescio della porzione che  si  vuol conservare, levata l’acqua superflua colla carta
levata l’acqua superflua colla carta assorbente, la  si  incollerà su di un altro foglio della medesima grandezza
e in ispecie di quelli screziati. Alcuni screziati di rosso  si  abbozzano con carminio e bianco; terminandoli col carminio,
che seguano l’andamento delle striscie stesse. Altri,  si  preparano con un’impronta di cinabro; si abbozzano con
stesse. Altri, si preparano con un’impronta di cinabro;  si  abbozzano con carmìnio e cinabro e si finiscono con
di cinabro; si abbozzano con carmìnio e cinabro e  si  finiscono con carminio puro, o anche colla lacca.
foglie degli anemoni  si  dispongono di verde malachite e massicotto, e si
anemoni si dispongono di verde malachite e massicotto, e  si  ombreggiano col verde vescica.
non abbia sofferto alterazioni. Per decolorarla alquanto  si  fa uso di vetro pesto, e quando è chiarita si decanta e si
alquanto si fa uso di vetro pesto, e quando è chiarita  si  decanta e si filtra per cotone o per carta assorbente.
si fa uso di vetro pesto, e quando è chiarita si decanta e  si  filtra per cotone o per carta assorbente.
è quasi sempre di tinta fredda,  si  allontana e si regge in tutti i colori rotti.
è quasi sempre di tinta fredda, si allontana e  si  regge in tutti i colori rotti.
steli  si  improntano di massicotto e si finiscono con lacca e bistro,
steli si improntano di massicotto e  si  finiscono con lacca e bistro, aggiungendo del verde per i
gesso vi facciamo osservare che, temperando i medesimi, non  si  procede come si usa fare colla matita, ma al contrario e
osservare che, temperando i medesimi, non si procede come  si  usa fare colla matita, ma al contrario e nel modo seguente:
ma al contrario e nel modo seguente: l’estremità che  si  vuol aguzzare deve essere appoggiata al polpastrello
, sgrossando l’ottusità dall’alto al basso, fin tanto che  si  avrà ottenuta la punta desiderata. Nel raffinarla non
sorpassare l’estremità del polpastrello del dito, poichè  si  spazzerebbe facilmente.
 Si  stendono sul dipinto con pennello di martora piatto, largo,
piatto, largo, fino e flessibile. Asciugano presto, e  si  levano con spugna e acqua pura, il che si può fare, appena
presto, e si levano con spugna e acqua pura, il che  si  può fare, appena essiccato completamente il dipinto, per
consiste in una stricia di carta sostenuta, che  si  applica, in senso orizzontale o verticale, di fronte a
in senso orizzontale o verticale, di fronte a quanto  si  vuol copiare, tenendola davanti a un occhio (l’altro sia
carta colla matita, le distanze principali delle linee che  si  riscontrano sul vero, per poi trasportarle sulla tela o
vero, per poi trasportarle sulla tela o carta, sulla quale  si  vuol disegnare.
in un matraccio a bagno di smeriglio. Sciolta la resina, vi  si  aggiunge, a riprese, ugual peso di essenza di trementina o
agitando di tanto in tanto il vaso, onde la materia  si  sciolga coll’essenza. Per purificarlo si fa riposare e poi
onde la materia si sciolga coll’essenza. Per purificarlo  si  fa riposare e poi si decanta.
sciolga coll’essenza. Per purificarlo si fa riposare e poi  si  decanta.
punto di comune incontro,  si  chiama punto di vista, il quale, in effetto, rappresenta il
di vista, il quale, in effetto, rappresenta il punto che  si  trovava dirimpetto all’occhio vostro, quando copiavate il
le linee che fuggono perpendicolarmente verso l’orizzonte,  si  congiungeranno in questo punto.
verdi delle foglie  si  abbozzano con verde malachite, massicotto e gomma gutta e
abbozzano con verde malachite, massicotto e gomma gutta e  si  finiscono colle lacche verdi o verde lilla.
effetti d’acqua  si  ottengono coll’indaco mescolato col bianco in diverse
proporzioni, e, in certi casi, coll’aggiunta di verde;  si  ombreggia colla medesima tinta, ma più robusta sul finire.
tinta, ma più robusta sul finire. Invece di punteggiare  si  ricorre ai tratti sciolti, i quali seguano la direzione
o la sua increspatura, qualora fosse agitata. I lumi vivi  si  ottengono col bianco schietto.
preparati, e ancora umidi,  si  ripongono in piccoli alberelli, da dove si levano colla
e ancora umidi, si ripongono in piccoli alberelli, da dove  si  levano colla spatola di corno o d’avorio, per allinearli su
sulla tavolozza di latta smaltata o di porcellana, ove  si  impasteranno le tinte durante il lavoro. Le tinte che
il lavoro. Le tinte che devono coprire grandi porzioni,  si  preparano invece in alberelli.
velature  si  applicano quasi sempre quando il quadro è quasi terminato,
nella pittura è di addolcire l’esecuzione; perciò quando  si  vuole che una parte destinata ad essere velata abbia
risolutezza, bisogna esagerare un poco di fermezza allorchè  si  dipinge d’impasto.
stami  si  dispongono, in alcuni di indaco, nero e bianco e si
stami si dispongono, in alcuni di indaco, nero e bianco e  si  ombreggiano con indaco; in altri di massicotto e bianco.
seta  si  prepara stendendola su di un telaio come se fosse per
stendendola su di un telaio come se fosse per ricamare, vi  si  passa sopra con una pennellessa di setola finissima, una
o meglio ancora, sul rovescio, del fissativo Vibert, e  si  lasci ben seccare. La stoffa, così preparata, si fissa con
Vibert, e si lasci ben seccare. La stoffa, così preparata,  si  fissa con puntine su un cartone resistente, procurando di
semplici violetti,  si  abbozzano di violetto e bianco; si finiscono coi medesimi
semplici violetti, si abbozzano di violetto e bianco;  si  finiscono coi medesimi colori, aggiungendo però del
quindi, che il sole  si  trovi in S. Eccovi l’operazione per trovare le ombre degli
Eccovi l’operazione per trovare le ombre degli oggetti che  si  trovano nella Tav. IX.
colorito è una delle parti colla quale  si  danno i lumi, le ombre e i colori convenienti agli oggetti
i lumi, le ombre e i colori convenienti agli oggetti che  si  vogliono rappresentare.
farne uso,  si  stemperano coll’acqua, e con un macinello di agata o di
coll’acqua, e con un macinello di agata o di vetro,  si  macinano sulla superficie di una lastra di cristallo opaco.
questo caso la luce  si  spande sul resto della figura e si armonizza colle
questo caso la luce si spande sul resto della figura e  si  armonizza colle mezzetinte dello stesso grado di cui è
 si  applica davanti a quanto si vuol copiare, distante
si applica davanti a quanto  si  vuol copiare, distante dall’occhio destro (l’altro sia
Fig. 6. delle posizioni delle linee in rapporto ai fili,  si  copia il vero, riscontrando tali posizioni sui lati dei
 Si  sciolga a secco la coppale polverizzata, e quando è
a secco la coppale polverizzata, e quando è liquefatta vi  si  aggiunga tre volte il suo peso di essenza di trementina
gialli,  si  abbozzano di gomma gutta; ombreggiando coll’ocra e terra
ombreggiando coll’ocra e terra d'ombra, o bistro. I bordi  si  miniano con cinabro, aggiungendo, qualche volta, poco
parti chiare del viso che staccano sul fondo,  si  contrappongano delle mezze tinte incolore fredde, e alle
fredde, e alle oscure, le più chiare del fondo, che  si  otterrà maggior rilievo.
anemoni doppi e screziati  si  abbozzano, se rossi, di cinabro e si ombreggiano di cinabro
doppi e screziati si abbozzano, se rossi, di cinabro e  si  ombreggiano di cinabro e carminio; toccando le ombre
rossi,  si  improntano di carminio, oltremare e molto bianco; si
rossi, si improntano di carminio, oltremare e molto bianco;  si  finiscono cogli stessi colori, ma di tinta più carica.
attraverso un quadro  si  descrive una linea diagonale, e se il massimo scuro e la
e la massima luce sono collocati negli angoli opposti,  si  produrrà sicuramente il più largo effetto possibile; ma se
produrrà sicuramente il più largo effetto possibile; ma se  si  vuole ottenere una fusione fra queste due parti, non si ha
se si vuole ottenere una fusione fra queste due parti, non  si  ha altro mezzo per raggiungerla, se non d’inframmettere una
seccativo, che  si  fabbrica a Parigi dal signor Duriorez, supplisce ai sali di
ai sali di piombo e all’olio grasso come seccativi.  Si  mescola con i colori sulla tavolozza assottigliandolo con
screpolature, serve nei ritocchi e solidifica le velature.  Si  conserva lungamente, ma se col tempo perdesse la sua
lungamente, ma se col tempo perdesse la sua fluidità, le  si  rende, colla stessa essenza.
le rose gialle,  si  prepara un’imprimitura di massicotto e si ombreggiano con
le rose gialle, si prepara un’imprimitura di massicotto e  si  ombreggiano con gomma gutta, giallo di fiele e bistro;
bianco dei petali, le cui striscie sono di color carminio,  si  ombreggia ordinariamente con bianco e indaco; quello le cui
e indaco; quello le cui striscie sono di tinta laccosa,  si  lavora con bianco e nero, aggiungendo, in certi casi, del
del verde, qualora il vero lo richiedesse. Il campo giallo  si  tratteggia di gomma gutta e terra d'ombra.
non  si  dipinge alla prima, e quand’anche si è obbligati di tornare
non si dipinge alla prima, e quand’anche  si  è obbligati di tornare più volte sulle parti di maggior
delle vernici nell’abbozzo, e metterne pochissima quando  si  comincia a rimpastare; solamente sul finire, importerà di
e quando essi diventano più diffusi e più estesi, la luce  si  mostra naturalmente più debole e si spande in mezzatinta.
e più estesi, la luce si mostra naturalmente più debole e  si  spande in mezzatinta.
pasta ben manipolata  si  riduce a cilindri, e le si dà forma regolare colle stampe.
pasta ben manipolata si riduce a cilindri, e le  si  dà forma regolare colle stampe. A certi colori artificiali
la pietra all’ombra; ripetuto questo più di una volta,  si  rendono polverosi e atti a fare buoni pastelli.
aver accuratamente piallata la parte su cui  si  deve dipingere, la si pulisce strofinandovi sopra l'olio di
piallata la parte su cui si deve dipingere, la  si  pulisce strofinandovi sopra l'olio di lino, con un pezzetto
Per avere un fondo di lunga durata e tosto servibile,  si  immerge l’assicella nella colla calda diluita in modo che
asciutta, colla spatola e sulla parte buona vi  si  stende uno strato sottile di gesso purgato (gesso da
cioè che formano coll’incontro di questo un angolo retto,  si  congiungono nel punto di vista, si ha che tutte le
questo un angolo retto, si congiungono nel punto di vista,  si  ha che tutte le orizzontali che incontrando la linea
di 45 gradi, cioè, quello della diagonale di un quadrato,  si  congiungeranno, nel punto di distanza.

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