quest'origine, e significò pure quella parte della grammatica che studia le parole nella loro derivazione e nelle loro forme.
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") perché aèi rei ("scorre sempre"). Le parole donde altre derivano si spiegano alla loro volta perché contengono elementi fonici atti a rappresentare la
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viva in noi e acquista il suo pieno significato per sé, ma in quanto è sentita come collegata con altre, per solito con parole che le siano più o meno
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mutamenti sino allora ammessi a capriccio, permettesse di comparare tra loro le parole nella loro fase più antica e fornisse una base sicura alle
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delle parole cercato attraverso l'etimologia dalla speculazione filosofico-poetica che fa capo al romanticismo. Infine nell'ambito ristretto della
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qualsiasi altra lingua indoeuropea: lat. duco, duo); il suo scopritore notò subito che così si apriva la via a identificare altre parole che si
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può raggruppare ciascuna delle famiglie di parole, sviluppatesi con infinita varietà nel lessico delle lingue indoeuropee. La ricerca è quindi di un
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discendono: la piena identità delle parole ricostruite è così strettamente cercata in una piena consonanza di significato, che manca qui ogni occasione
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l'ideale di una ricerca etimologica storicamente intesa; la quale, data una catena infinitamente estesa di parole, individuabile semplicemente per il
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mutato rapporto tra la parola e la cosa designata, donde l'interesse rinnovato per la storia delle parole in quanto rifletta quella delle cose e delle
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: manigoldi le bietole : le ferruche son succiole. Ma tu se' milanese vecchio. » Da queste ultime parole risulta che Lorenzo de' Medici sapeva il
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Accademia della crusca
