parentele di lingue e di popoli. Questo indirizzo, già evidente in alcuni scritti di G. G. Leibniz (Collectanea Etymol., 1a ed., Hannover 1717
linguistica
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, da alcuni, per esempio, dal Cherubini, che nel secolo passato la medesima pronunzia fosse pure in città; da altri che gli scrittori della città
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