spiegò e collegò, con Gran Paradiso, è etimologia giusta in | quanto | oggi in questo nome ciascuno sente una connessione appunto |
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empirica, quella di essere cosa viva, sia in | quanto | si riferisca direttamente alla coscienza dei parlanti, come |
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rettamente composti, quali argentifodinae, sia in | quanto | abbia fornito dettami alla retorica classica e medievale, |
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curiosità con cui chi parla esamina la propria lingua in | quanto | la sua riflessione la concepisce come materia esterna e |
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di dove vengono i vocaboli che usa, tanto più facilmente | quanto | questi sono meno abituali, o per sé oscuri, come p. es. i |
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è legata in sistema tutta la materia linguistica, in | quanto | essa sia sentita come cosa nostra, animata dal nostro |
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in noi e acquista il suo pieno significato per sé, ma in | quanto | è sentita come collegata con altre, per solito con parole |
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parola si pone un problema fondamentalmente insolubile, in | quanto | per un residuo di empirismo insegue l'individualità di una |
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traduzione al seguente (cioè tanto lat. pater: it. padre, | quanto | lat. ensis: gladius: it. spada), consiste nel ritrovare gli |
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complemento della contemporanea grammatica di F. Bopp, in | quanto | soprattutto stabiliscono quali decomposizioni e quali |
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avviene il vero distacco dall'etimologia empirica; e, in | quanto | questa poggiava sul sentimento etimologico comune, |
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E questa assume un aspetto sperimentale, in | quanto | essa chiede all'analisi stessa della parola il segreto |
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allargamento di possibilità comparativa, trova un freno in | quanto | l'indagine etimologica viene ristretta nettamente a gruppi |
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(teoria, dal Pott allo Schuchardt, non mai abbandonata), in | quanto | l'uniformità di essi potesse astrattamente spiegarsi come |
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sensibile e conoscibile, tratto che rimarrà tradizionale. | Quanto | di etimologico invece Platone applica al presupposto che le |
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principalmente dai grammatici alessandrini i quali, sia in | quanto | ponevano teoricamente che il linguaggio fosse convenzione, |
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della tendenza alessandrina è l'intento filologico, in | quanto | con l'etimologia si spiegassero voci rare di poeti, o voci |
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insiti nella ricerca. La tendenza alessandrina, che per | quanto | sappiamo trovò il suo principale espositore in Filosseno |
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sia che aprioristicamente si derivasse dal greco tutto | quanto | il latino, sia che, come in Varrone o in Gellio, si |
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da identificarsi con la radice verbale duh "mungere", in | quanto | la figlia nella famiglia primitiva fosse designata come "la |
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rappresentato dal lat. duco, got. tiuhan "tirare"), in | quanto | fosse "colei che è educata nella casa paterna, o condotta |
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creatore della parola con verosimiglianza tanto maggiore, | quanto | più si cerca di postulare nella preistoria trapassi |
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i suoi risultati si ridussero a poco più di una formula, in | quanto | tendeva alla ricostruzione globale del lessico indoeuropeo, |
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lingua, o a gruppi di esse; il metodo ricostruttivo in | quanto | porta a isolare sottounità indoeuropee fu infatti fecondo, |
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con la fonologia, divenisse pure una ricerca autonoma, in | quanto | sempre più intimamente si univa alla lessicografia. |
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donde l'interesse rinnovato per la storia delle parole in | quanto | rifletta quella delle cose e delle idee, interesse che |
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più fruttuosamente corregge le "etimologie da tavolino", | quanto | più si esercita su ambienti culturalmente remoti; donde |
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delle lingue classiche e romanze ed è tanto più concreta, | quanto | più ristretto e noto era il campo storico al quale si |
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Cinna può parere, se non proprio un cinese, certo tanto o | quanto | forestiero. E già, dugent'anni addietro il Meneghino del |
Il dialetto milanese -
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Si noti, per esempio, la lunga di sporg, incorg, confort | Quanto | alle vocali in fin di parola, parte sono brevi, parte |
Il dialetto milanese -
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dell'o sulla bocca di chi parla sbottasciaa; tanto più, | quanto | maggiore la lunghezza. Nelle scritture del secolo passato a |
Il dialetto milanese -
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seguire e insegnare l'uso cittadino. E siamo al l606. | Quanto | all'ipotesi che supporrebbe avvenuto nella pronunzia un |
Il dialetto milanese -
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noto di passaggio hin, sono, anomalo sì, ma non punto | quanto | lo fa parere senza sua colpa quell'h peggio che ostrogota; |
Il dialetto milanese -
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dialetti sono brutti e belli ad un modo. Non assento : per | quanto | il mi piace e non mi piace renda malagevole il giudizio, |
Il dialetto milanese -
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che da una vera necessità e dal logorio delle forme; chè, | quanto | a forme, il milanese è forse tra i dialetti cittadini |
Il dialetto milanese -
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è copioso, tanto per i sostantivi che per gli aggettivi. E | quanto | al dizionario, non s' ha proprio motivo di portare invidia |
Il dialetto milanese -
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si trasforma, e sempre s'è venuto trasformando in tutto | quanto | il corso della sua vita. Ben si sa: la trasformazione è |
Il dialetto milanese -
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