La Sapienza, particella dello spirito divino; è il sommo attributo dell’«Homo sapiens». Il primo grado della sapienza è conoscere le cose. La
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, insieme con le scimmie. Gli aveva dato un nome scientifico, come ad ogni altra specie animale, e questo nome gli è rimasto: Homo sapiens, e aveva
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parte da uno stadio in cui non v’ha dubbio che possa parlarsi di genere Homo nel senso zoologico. La seconda, andando a ritroso, è quella rappresentata
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La comparsa di esseri sicuramente umani, appartenenti al genere Homo, può collocarsi nel periodo Pleistocenico o Quaternario, cioè nel più recente
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antropologi lo considerano come una specie diversa dall'Homo sapiens e lo hanno chiamato Homo neanderthalensis, distinguendone una forma più antica e
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Pitecantropi come appartenenti al genere Homo, e hanno attribuito questi fossili alla specie Homo erectus. Rozze armi di selce, e ossa semilavorate furono
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che scheggiavano in modo molto primitivo. Si ritiene che A. africanus sia il progenitore di Homo.
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, e furono attribuiti ad un altro fossile, chiamato Homo habilis.
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milioni di anni dal presente. Agli Australopiteci sarebbe seguito Homo habilis, che è una forma intermedia fra Australopithecus e Homo erectus. Da
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, e di qui Homo habilis, o Homo erectus sarebbe migrato in Asia. In Europa l’uomo giunse relativamente tardi, durante l’interglaciale Mindel-Riss, cioè
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ponte di congiunzione della famiglia Hominidae (a cui appartengono Australopiteco, Pitecantropo cioè Homo erectus, e Uomo) alla famiglia delle scimmie
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. Lewis, 1934) è oggi considerato dai paleoantropologi come il più primitivo rappresentante degli Ominidi, progenitore degli Australopiteci e di Homo
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