linneana, del mondo dei viventi, e dei precursori dell’evoluzionismo; poi dell’opera del primo assertore di un’aperta e chiara teoria evoluzionistica
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spiegazione scientifica e consente di formulare ipotesi che si possono poi controllare, anche se talvolta le possibilità pratiche del controllo siano
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Figura 8. Ricostruzione (di W. E. Spradbery) di un paesaggio del Carbonifero (350 milioni di anni da oggi) con felci, equisetacee, selaginelle e
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Figura 9. Una Ammonite, Parapeltoceras annulare, del Giurassico medio (150 milioni di anni da oggi): diametro cm 4,8.
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particolareggiato. Parecchie di queste forme si estinguono completamente alla fine del Mesozoico o al principio del Cenozoico, e i discendenti dei Rettili - le
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primi Mammiferi (Alloteri) propri del Cretacico, cioè dell’ultimo periodo dell’era Mesozoica, ma compaiono i principali ordini di Mammiferi
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Attraverso vicende geologiche che sono abbastanza facilmente ricostruibili per i periodi più recenti, si giunge così alla soglia del periodo Attuale.
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Figura 12. Un Ittiosauro (rettile marino), Ichtyosaurus acutirostris del Giurassico inferiore dell’Inghilterra (180 milioni di anni da oggi).
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Figura 14. Paesaggio marino del Cretacico: Nel cielo Pterodattili, rettili volanti (apertura alare 8 metri); nel mare un ittiosauro e una tartaruga
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(inizio della Mesozoica). Nei Mammiferi si ha l’evoluzione di alcuni caratteri anatomici e fisiologici, quali la riduzione del numero dei denti e il
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del Tuo possesso!»
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L’uomo che si accinge ad entrare nel teatro del mondo si chiede «chi è», «donde è nato?”: dall’atto della creazione; «a che tende?”: alla vita beata
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L’importanza del fatto che le mutazioni sfavorevoli in un dato ambiente si conservino allo stato recessivo, protette dalla dominanza, è evidente. Se
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È indubbio, tuttavia, che la selezione, nella grande maggioranza dei casi, abbia la massima importanza. Possiamo quindi passare all’esame del secondo
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Con meccanismi di questi tipi, o altri basati su geni che intervengono per esempio nella determinazione del sesso,
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A distanza di sessant’anni non si può non sottoscrivere completamente il giudizio del Giardina e v’è da stupirsi
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Ciò che sorge dal fondo stesso della concezione è una specie di «armonia prestabilita tra i cambiamenti del mondo degli organismi e quelli delle
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È nel Settecento, il secolo dell’illuminismo, fucina del pensiero moderno, che troviamo i precursori dell’evoluzionismo veramente degni di questo
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Verso la metà del Settecento quasi tutti i naturalisti erano ormai convinti della inesistenza della generazione spontanea
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pluricellulari (batteriofagi, virus del mosaico delle foglie del tabacco, della rabbia,
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Il Darwin, con la sua opera del 1871, L’origine dell’uomo, sostenne che la specie umana si è originata da antenati scimmieschi, per evoluzione, e
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II cranio di Swanscombe, scoperto nella valle del Tamigi nel 1933 e quello di Steinheim, trovato nel 1933 in Germania
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Infine il Dubois, che intanto era divenuto professore di geologia all’Università di Amsterdam, scoraggiato, deluso e contrariato, chiuse le ossa del
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nome di Australopithecus hafariensis. Parecchie ossa sono state composte in uno scheletro quasi completo (ad eccezione del cranio, rappresentato da
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. Forse anche lo straordinario sviluppo del cervello e la conseguente riduzione del prognatismo facciale sono derivati da questa nuova abitudine: la
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CH. Darwin - A. R. Wallace, Evolution by Natural Selection, Cambridge University Press, 1958 (contiene uno «sketch» del 1842 e l’Essay del 1844
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The life and letters of Charles Darwin, a cura del figlio Francis Darwin, 3 voll., Murray, London 1888.
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M. T. Ghiselin, The triumph of darwinian method, University of California Press, Berkeley 1969; trad. it. Il trionfo del metodo darwiniano, Il Mulino
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valutazione dell’importanza del pensiero scientifico.
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polemiche, appare ai biologi moderni troppo semplicistica, ma se applicata «cum grano salis» alla sola parte posteriore del cranio è tuttavia
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molto lungo. Tuttavia il Goethe non vide chiaramente le conseguenze del suo ragionamento, e non può dirsi un evoluzionista. Certo si è che il poeta
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Tutto concorre dunque a provare la mia affermazione, cioè, che non già la forma, sia del corpo, sia delle sue parti, dà luogo alle abitudini e al
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Prima legge. In ogni animale che non abbia superato il termine del suo sviluppo, l’impiego più frequente e continuo di un organo qualsiasi fortifica
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Queste osservazioni e queste conclusioni, che fanno del Cuvier il fondatore non soltanto della paleontologia, ma di quella parte della geologia che
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La sua prima pubblicazione su questo argomento è del 1798, e fu ben presto seguita da una serie di altre. Tanto furono richieste in diversi paesi
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Vediamo dunque, in quel mirabile fervore di studio e di pensiero che fiorisce a Parigi all’alba del secolo XIX, nel fulgore dell’impero napoleonico
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Il più famoso è quello ch’ebbe luogo il 15 febbraio del 1830. In quel giorno il Geoffroy Saint-Hilaire lesse all’Accademia delle scienze una memoria
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stima e considerazione. Certo si è che l’autorità del grande anatomico schiacciò col proprio peso la fragile teoria lamarckiana. E tuttavia questa
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l’ottantenne poeta, il due di agosto di quello stesso anno 1830, lo ricevette esclamando: «Che ne pensate del grande avvenimento? Il vulcano è in
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L’importanza di questo viaggio per la formazione del Darwin è molto chiaramente riconosciuta da lui stesso nei suoi appunti autobiografici. Ecco come
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Hooker di pubblicare un riassunto del mio manoscritto e una mia lettera a Asa Gray, in data 5 settembre 1857, contemporaneamente alla pubblicazione del
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presentare le opinioni nuove con una certa ampiezza, se si vuole richiamare su di esse l’attenzione del pubblico.
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Egli si rifà allora alla teoria geologica di Charles Lyell, la teoria dell’attualismo, che si contrappone alle catastrofi del Cuvier, e spiega le
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Giovanni Canestrini espone la divergenza fra le due interpretazioni in un suo libro, La teoria del Darwin criticamente esposta, pubblicato nel 1878.
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del libro presento la mia denigrata ipotesi della pangenesi. Un’ipotesi non verificata ha un valore scarso e nullo, ma se in futuro qualcuno sarà
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brillanti livree del maschio dei fagiani, del pavone, degli uccelli del paradiso, sembrano nettamente in contrasto con la selezione in quanto
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della Origine delle specie, dovuta a Giovanni Canestrini, professore di zoologia nell’Università di Padova. Il ghiaccio era ormai rotto, per merito del De
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Accanto alle reazioni dello spiritualismo, di cui abbiamo voluto dare una esemplificazione, venne, anche in Italia l’apprezzamento del darwinismo
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E così, per tutta la seconda metà del secolo XIX, la diatriba sulla evoluzione fu viva, accesa, sempre alimentata
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, rimase al Weismann ancora ignota. Nondimeno egli poté elaborare, con acuto ingegno, molte considerazioni sulla ereditarietà, sulla struttura del
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