o pennelli luminosi vengono da una distanza che si può considerare infinita, p. e. dal sole e dalle stelle, essi si possono considerare paralleli. I
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dalla luce diffusa, e dalla luce riflessa dai corpi vicini. I corpi essendo sempre dal più al meno colorati, la luce che essi riflettono partecipa del
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oggetti che ad essi si presentano. Gli specchi sono piani o curvi. Gli specchi curvi sono sferici, parabolici , conici, ecc. Noi parleremo brevemente
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Infine, la lunghezza dei raggi rifratti da una lente variando presso ogni alterazione della sua apertura (essi, come abbiamo veduto, sono più lunghi
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Gli oggettivi da ritratti a molto larga apertura angolare, ossia a foco più corto dell’ordinario, dai fotografi chiamansi oggettivi rapidi. Essi non
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cadrebbero tutti in f; ma essi incontrando la lente di dietro nella posizione hk vengono maggiormente inclinati verso
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che permette il passaggio dei pennelli luminosi, affinchè essi possano penetrare in essa, e dipingervi una immagine degli oggetti esteriori. Quest
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ravvicinamento intorno all’asse, passando essi nell’umor vitreo, e così, coll’azione combinata dell’umor acqueo del cristallino e del vitreo, i raggi
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Siano o ed o’ i due occhi dell’osservatore. A ciascuno di essi viene un raggio oA o’A da ogni punto, come A del corpo
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I corpi della natura sono o semplici o composti. I corpi semplici sin ora conosciuti sono circa nel numero di 70; ma appena una metà di essi viene
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loro particolari proprietà, e secondo le circostanze in cui essi si trovano.
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Quando due corpi reagiscono chimicamente l’uno sull’altro, allora essi si uniscono assieme in modo così intimo, e profondo, che perdono le primitive
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La sorprendente trasformazione patita dal ferro e dall’ossigeno nel caso sovr’accennato, in conseguenza di una chimica combinazione tra di essi, ci
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circostanze in cui essi vengono tra di loro in contatto.
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si conservano al buio, ma basta il contatto di una debole luce diffusa per decomporli, per distruggere l’affinità chimica dominante sopra di essi.
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Gli acidi corrispondono ai metalloidi, e le basi ai metalli. Quelli si formano specialmente quando si combinano insieme due metalloidi; essi si
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Allorquando due corpi composti, di cui l’uno è un acido, e l’altro è una base, vengono tra loro a contatto, essi, come i corpi semplici, tendono a
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Acidi essenzialmente forti si possono chiamare l’acido solforico, l’acido nitrico, cloroidrico, iodoidrico, ecc.; essi si comportano sempre come
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dominerà ancora fra di essi un’affinità chimica, che li costringerà ad unirsi insieme, e dare luogo ad una combinazione chimica, in cui l’acido debole
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Nei sali può ancora incontrarsi un mutuo antagonismo chimico, in modo che essi manifestino ancora un’affinità chimica tra di loro.
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affinità, gli acidi forti decompongono le combinazioni che gli acidi deboli formano colle basi. Essi scacciano l’acido debole, lo pongono in libertà e lo
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Gli acidi si riconoscono adunque da ciò che scacciano gli acidi, o vengono scacciati col mezzo di questi dalle loro combinazioni colle basi. Ma essi
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I numeri proporzionali indicanti questi rapporti di peso vennero molto propriamente chiamati equivalenti chimici, perchè essi esprimono la relativa
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, ossia con quantità relative a questi numeri 1—8—16; ed in ciò obbediscono ad una legge generale che tutti i corpi seguono, per cui essi
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; imperocchè con esse, meglio che colla nomenclatura parlata, si arriva subito a conoscere il rispettivo numero degli equivalenti che essi contengono
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, iodoidrico, bromoidrico, fluoroidrico, ecc. Questi acidi vennero chiamati idracidi; ma essi devono la loro acidità al metalloido unito all’idrogeno, e
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sono, da soli, affatto privi di azione sopra di questo metallo; essi si sono modificati chimicamente nel miscuglio come qui si vede: 2HCI+NO5 = HO
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, ma ha molta tendenza a combinarsi cogli ossidi metallici, perchè forma con essi composti insolubili. Cogli ossidi metallici che cedon facilmente il
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I corpi grassi sono alcune volte di grande inciampo al fotografo nelle sue operazioni. Essi sono soprattutto da temersi nel dare il pulimento alle
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debbono considerare come veri composti salini decomponibili dalle basi. Gli alcali in contatto con essi producono i saponi combinandosi coll’acido grasso
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forma del sapone duro, mentre la potassa forma con essi del sapone molle. Si ottiene trattando col mezzo della calce estinta il carbonato di soda
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la potassa, la soda, la calce, la stronziana, la barite. Neppure coll’acido solfoidrico questi ossidi basici non vengono precipitati, laonde essi si
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I chimici adoperano ordinariamente certe carte colorate che essi chiamano carte reagenti, per scoprire la presenza degli acidi o degli alcali nelle
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batterlo in neve) hanno una gravità specifica debolmente più grande di quella dell’albumina liquida, per cui essi, non potendo seguitare il corso dell
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Si possono seguire tre metodi differenti per arrivare ad un tale risultato. Noi, con permissione del lettore, li descriveremo qui in disteso. Essi
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Colloca la camera oscura avanti gli oggetti che vuoi riprodurre fotograficamente. Se tali oggetti si trovano illuminati dal sole, procura che essi lo
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necessario che essi siano appaiati, che la loro azione sullo strato impressionato sia simultanea. Altri riduttori possono servire, p. e. l’acido
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che essi attrassero dall’aria atmosferica.
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Gli altri ioduri vennero in poco uso per la stessa proprietà che essi hanno di essere instabili quando trovansi in contatto della pirossilina nel
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spiriti o ricevono una alterazione nel collodio, o con essi distillano altre sostanze volatili, che li rendono improprii alla preparazione di altro
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aderenti seccando il collodio intorno ad essi, che alle volte si è costretti di rompere il collo del fiasco col mezzo di una lima e di una forte
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Clandet di Regent Street, preferiscono gli oggettivi a fochi separati, perchè trovano con essi maggior rapidità e maggior nitidezza.
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possiedono, e che è nociva alla formazione della immagine di essi nella camera oscura, se non viene evitata.
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Gli oggetti colorati che si hanno a ritrarre sono però sempre di tal natura, che, venendo essi incontrati da una luce intensa, non possono decomporre
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si manifesta dapprima soltanto nei lumi, e l’azione si continua in essi in modo da renderli esagerati senza che le ombre possano svilupparsi
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e solo contornata nei suoi margini di un filo nero prodotto dall’accumulazione in essi di un eccesso di nitrato di argento portatovi dallo
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, deponendo sopra di essi l’ossido metallico che è bruno presso il ferro, ed è nero presso l’argento.
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bagni fissatori vecchi, per ricavare con un piccolo processo chimico l'argento che essi contengono.
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la divisione del lavoro è portata al sommo grado, i fotografi quando vogliono gelatinare le loro fotografie non fanno essi medesimi questa operazione
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nuovamente seccare; si ottiene una carta nera sensibile che dà disegni di una grande bellezza, ma con questa singolarità, che essi spontaneamente anneriscono
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