nero. Nel caso sopradetto ciò non succede. Tuttavia per prova della nostra teoria si potrebbe istituire un'analoga esperienza con tre vetri
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minimo, o nullo; mentre là, dove la luce è minima o nulla, l’attinismo è il massimo. Questo prova che l’attinismo, la luce, ed il calore, quantunque
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Nel versare il liquore albuminoso sulla lastra si deve aver cura, che non si producano delle piccole bolle d’aria, che potrebbero difettare la prova
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lastra, e si deve fissare a priori la parte del cielo nella prova che sarà la parte per cui si prende il vetro per introdurlo nel bagno.
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più del vetro produrrebbe una macchia rotonda disaggradevole nel centro della prova negativa. Una tale macchia dipende certamente da ciò, che il
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sulla lastra, non può a meno di deporre dei piccoli cristalli che aderiscono allo strato di albumina e macchiano la prova.
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minuti si versa il liquido nel bicchiere, e si ripete la soluzione del nitrato di argento 4 per 100 che renderà la prova più intensa di prima; e se
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di immagini positive senza guastarsi. Se la tua prova sarà ben riuscita, sarà la corona dell’opera; essa avrà un valore che compenserà largamente le
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di cotone, e la carta senza colla. Queste surrogazioni non presentano alcun vantaggio. reale, prova questa che non è alcuna impurità propria del
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non abbiamo alcuna prova di ciò, ci abbondano invece i fatti che provano non influire sulla sensibilità la quantità più o meno grande dell’ioduro
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più capace di dare una prova negativa perfetta. Perciò gioverà aggiungere al collodio una proporzionata quantità di ioduro. Per questo fine fa una
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parte opposta, nel qual caso sarebbe impossibile ottenere una prova passabilmente armonica.
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6aCorreggere il foco degli oggettivi da vedute. — Da ciò, che abbiamo premesso, si ricava, che basta una sola prova per riconoscere se in un
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dapprima la prova con acqua, quindi ricoprirla colla soluzione di nitrato d’argento al 4 per 100 sopraddetta, che si rimpiazza in ultimo con una nuova
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Questo bagno è, come gli altri agenti riduttori, insufficiente a sviluppare l’immagine se la prova sensibilizzata si lava nell’acqua prima di
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rinforzare la prova negativa, può facilmente macchiarla e guastarla intieramente.
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; sarà dunque una eccezione se si dovrà intensare la prova, o rigettare il rivelatore versato sulla lastra per insufficienza, o per timore delle macchie
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Se la prova, quantunque venuta con tutti i suoi dettagli non presenta una sufficiente intensità, l’operatore farà il miscuglio sopraddetto di acido
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Generalmente parlando, nello sviluppare non si deve temere di lasciar venir troppo robusta la prova negativa su collodio, perchè è più facile il
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prolungare l’azione della soluzione sulla lastra. Perciò l’operatore laverà con acqua la prova sviluppata col ferro e quindi la ricoprirà colla
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L’annebbiamento della prova negativa potrebbe anche essere dovuto ad una imperfezione dello sviluppatore, o da una troppo grande concentrazione di
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Gli agenti che vengono impiegati a fissare la prova su collodio sono l’iposolfito di soda ed il cianuro di potassio. L’iposolfito è quello che si
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La prova sviluppata e lavata con acqua si deve subito fissare appena sortita dal gabinetto oscuro, e per ciò eseguire la si ricopre tutta colla
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La prova che è lavata si pone a seccare inclinata contro ad un muro in modo che l’angolo più basso sia ancora quello da cui si fece partire il
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, non tarda a decomporsi come sappiamo. Se il miscuglio appena fatto si versa sopra di una prova, i neri di questa hanno la proprietà di attirare a se
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luce. Da ciò ne nasce che se la prova fissata coll’iposolfito di soda 40 per 100 si pone sopra di un fondo nero, si ha sottocchio una prova positiva, la
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immondizie, quindi vi si introduce la carta che venne destinata alla produzione della prova negativa. Non appena l’impregnazione apparisca essere uniforme, si
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prolungare molto più la sua esposizione alla luce sotto della prova negativa, per riprodurne il disegno. E quando si dovesse aspettare più di dieci giorni
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Dilungando l’albumina con maggior quantità di acqua, la prova resterebbe meno brillante, più nera, ciò che è utile in alcune circostanze. L’albumina
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, attraversando i bianchi della prova, annerisce parzialmente lo strato sensibile, l'immagine negativa viene riprodotta sulla carta sotto forma di un'immagine
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tra la carta e la prova negativa del vetro.
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per effetto di generare dell’iposolfito d’argento. Quest’iposolfito non deve rimanere sulla prova, ma sciogliersi nell’iposolfito di soda. Quanto più
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L’allontanamento dell'iposolfito si ottiene lavando la prova nell'acqua per molte ore nel modo che diremo a suo luogo. Sembra che l’acqua calda
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cloruro d'oro, e dopo 24 ore di riposo la soluzione è senza colore ed è atta a servire. La prova tolta dal torchietto a riproduzione si lava in due o
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Tolta che tu avrai la prova dal torchietto a copiare, sarà in tua balia il procedere subito all'opera del fissare, oppure lo aspettare ancora per
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Dopo che venne tolta dalla macchina a copiare la carta che contiene la prova, si lava nell’acqua fuori del contatto di una luce troppo viva
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5a Modo di riconoscere se il lavamento non è perfetto. — Quando si teme che nel seno della prova possa ancora trovarsi una quantità sensibile di
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voltare l'immagine da un colorito all'altro secondo le circostanze, effettuando sulla prova delle combinazioni o delle sovrapposizioni di altre materie
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Il dilettante di fotografia dovrà rammentarsi che il colore della prova, finchè rimane sotto l’azione dei diversi liquidi fissatori e coloratori
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prova seccando, e ciò per causa della sua durezza e fragilità. Ma quando si dilunga fortemente con acqua può servire vantaggiosamente a togliere le
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Nei casi in cui si volesse far senza di questa operazione si potrebbe rendere liscia la prova con un cilindro o macchina a satinare. La carta
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riguardo mi lasciarono molto a desiderare. Succedendo che la gelatina sotto della prova non si possa staccare dal vetro, non vi è altro modo, di
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3° Applicare la prova sullo strato di gelatina. — Dieci minuti dopo che la gelatina venne stesa sul vetro, introduci la prova da gelatinare in un
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Il mercurio nel momento dello sviluppare l’immagine fa vedere se la sostanza accelerante, se il bromo venne dato alla prova nella giusta quantità
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Si pone la prova su di un treppiede orizzontale, si ricopre con tanto cloruro d’oro, quanto la lamina è capace di contenerne, indi, transitando sotto
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Ora si può esaminare la prova al libero contatto della luce, essa è fissata. E se si trova che è ben riuscita sarà pregio dell’opera il fissarla col
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Riproduzione col messo del galvanismo. — Quando in una soluzione di solfato di rame si pone una prova dagherrotipa, ed una lastra di rame, e si fanno
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otterrà una magnifica prova, vigorosa, di un’estrema freschezza, con un insieme di tinte e di dettagli che non lascia nulla a desiderare, e non rimarrà più
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Queste soluzioni per inargentare ed indorare la lamina d’argento potrebbero anche servire coll’apparato galvanico, mettendo la prova in comunicazione
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facilmente la prova.
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