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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

515861
Venanzio Giuseppe Sella 50 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
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Noi divideremo questo studio in tre parti. Nella prima parte tratteremo delle proprietà della luce. Nella seconda parte tratteremo delle lenti e

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Velocità della luce. È veramente prodigiosa la velocità con cui la luce si propaga. La più grande distanza che si possa avere tra due punti presi

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della sfera, e lo specchio convesso li riceve nella parte esterna. Il centro della sfera, di cui lo specchio è parte, si chiama centro di curvatura, o

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Egli è dal non aver tenuto conto della differenza essenziale che passa tra corpo colorato e raggio colorato, che i fisici, alcune volte, credono

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Il fenomeno della diffrazione della luce ha una grande influenza nella produzione delle immagini fotografiche, come si può arguire dal caso narrato

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Le proprietà della luce polarizzata sono fotograficamente più deboli, ma i colori che ne risultano, e le sue leggi di interferenza non differiscono

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d la distanza del suo foco o della sua immagine, ossia aC,

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Ponendo invece D = 2F, avrassi 1/d = 1/F-1/2F = 1/2F ossia d = 2F. La distanza dell’immagine sarà ora doppia della distanza focale principale. In tal

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d la distanza della sua immagine (rappresentata anche da C b, per esempio):

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Inoltre, se l’oggetto è tale che ogni suo punto possa senza grande errore ritenersi come equidistante dalla lente, i varii punti della sua immagine

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della faccia. Tuttavia un divario di alcuni centimetri nella posizione delle varie parti della faccia non porterebbe un gran divario nella grandezza

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porzione di sfera, il cui raggio di curvatura è circa la metà della lunghezza focale della lente. Se le curvature del vetro sono allora quelle che

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(a) I fotografi dicono campo della camera oscura la base del cono che formano i raggi dopo di avere attraversato la lente, la qual base trovasi nel

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Sia m' =l’indice rifrattivo della linea x dall’aria nell’acqua.

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Sia n = l’indice rifrattivo della linea y dall’aria nel vetro.

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Sia F =la lunghezza focale principale della lente per le linee x e y quando unite.

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Nella seconda sezione tratteremo della camera oscura stereoscopica, ossia della camera oscura che serve a produrre le prove destinate ad esser

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minore a distanza minore, e a distanza maggiore si avrebbe una lentezza maggiore; e questa lentezza crescerebbe come il quadro della distanza dal piccol

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Copiare oggetti trasparenti. — Quando si vuole copiare col mezzo della camera copiatrice le prove negative su collodio, come si usa frequentemente

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c. Coroide. — Sulla faccia interna della sclerotica trovasi una seconda membrana di color nero, detta coroide.

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L’occhio è dunque una piccola camera oscura. I limiti della sua visione, ossia della sua capacità, è generalmente da 25 centimetri ad una distanza

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Quindi è che onde i nostri sensi ricevessero dall’osservazione della prospettiva lo stesso

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Ma se si oltrepassa la distanza da una camera all’altra, che abbiamo prescritta, l’influenza della mancanza del parallelismo nelle due camere si farà

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non si può fare con profitto che da chi è iniziato ai primi principii della chimica generale, i quali fanno conoscere le leggi che presiedono alla

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I corpi della prima classe si possono ancora distinguere col nome generale di corpi

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La seguente tavola della solubilità del cloruro di ammonio è del sig. Leone Krafft.

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nella pianta da cui si estrae. Il miele contiene inoltre una materia colorante gialla, della cera, della gomma, e qualche volta della mannite. Lavando

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Le soluzioni alcaline si possono assai bene dosare col mezzo della carta di curcuma, la quale è capace di svelare nelle più favorevoli circostanze la

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Nella terza parte esporremo: 1° il modo di produrre le immagini su piastra metallica, praticato nei primi tempi della fotografia; 2° il modo di

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Un tal modo è utile, perchè dispensa dalla noia che accompagna l'uso della gutta perca o della cera. Alcuni finalmente prescrivono di introdurre la

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Il ioduro di potassio, dopo due o tre giorni che venne sciolto nel collodio, è nel momento più favorevole della sua azione, ma dopo alcune settimane

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Il sintomo più certo che la mescolanza e compenetrazione dell’etere e dell’alcool della lastra collodionata sono perfette, si ha nella facilità con

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3aTempo della posa. — Ma tutti questi precetti sarebbero insufficienti, se il fotografo non si sovviene che la buona venuta del ritratto dipende dal

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Perciò l’operatore avrà questa regola sicura per determinare il tempo della posa.

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poi l’impressione è giudicata troppo debole di due gradi, ossia due volte di più della prima, si prolungherà di 2/10 il tempo della posa, e così via

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Per ottenere una immagine della massima nitidezza il fotografo dovrà diminuire il diaframma in modo, che esso sia minore di 1/40 della lunghezza

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una cattiva posizione della camera oscura. Quest’ultimo caso si verifica se si trovano avanti all’oggettivo della camera oscura oggetti luminosi, od

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Ciò rende possibile l’applicazione che si fa della fotografia nel copiare i quadri dipinti all’acquerello ed i quadri dipinti ad olio, ecc. Quest

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In un bacino di latta, più grande della carta da incerare, si fa fondere a calore moderato della cera vergine ben purgata dalle naturali sue

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La differenza consiste solo nello adagiare la carta sensibile nel quadro della camera oscura. Questo quadro dovrà esser provvisto di due lastre di

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impregna la carta annerita con questa soluzione, ed esponi umido per 10-20 minuti, giusta la natura della luce, delle lenti, ecc., ed otterrai un

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Questa proprietà della carta non deve esser posta in dimenticanza dal fotografo per poter sempre sensibilizzare la carta dalla parte più liscia, la

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Nell’inspezionare l’andamento della formazione della positiva si deve naturalmente fare in modo che i raggi del sole non vengano a dardeggiare sopra

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corrispondente di acido. Questo colla sua continua e lenta formazione è forse la sola causa della decisa acidità che viene suscitata e mantenuta nel bagno

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Il modo di operare per ottenere questo scopo lo abbiamo descritto a pagina 264 trattando della chimica fotografica.

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I sali sono pure generalmente perniciosi quando vengono col mezzo della vernice in contatto col disegno.

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della pratica sono in fondo sempre della stessa natura. Sempre si ha bisogno di produrre uno strato di ioduro d’argento, impressionarlo, rendere visibile

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D = il rapporto della forza dispersiva del vetro di fronte col vetro di dietro,

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col zinco della pila, e l’anodo in comunicazione col rame. Mescolando 10 parti del bagno d’oro con una parte della soluzione d’argento, e facendo

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Dopo dell’azione della luce l’immagine è visibile, è di color verde sopra fondo giallo.

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