raggi luminosi.
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tanto più piccola, quanto sarà più acuto l’angolo, che i raggi della luce formeranno colla superficie stessa.
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trasmessa come abbiamo detto di sopra. La intensità della luce riflessa cresce col pulimento del corpo, e coll’angolo che i raggi incidenti fanno colla
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cade perpendicolarmente sulla superficie, i raggi di incidenza e di riflessione sono nulli e si confondono insieme.
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Specchi sferici. Gli specchi sferici sono quelli, la cui curvatura forma parte di una sfera. Lo specchio concavo riceve i raggi nella parte interna
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Fochi coniugati e immagini degli specchi sferici. Se, invece di essere paralleli, i raggi luminosi che cadono sopra lo specchio sferico fossero
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formerà a una distanza infinita, perchè i raggi riflessi dallo specchio hanno acquistato una direzione parallela.
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di densità o di natura chimica, e con una tale disposizione che i raggi passino obliquamente dall’uno all’altro mezzo, allora la luce è deviata dal suo
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riflettente dei raggi luminosi. È per un tal principio che si fa servire il prisma riflettente invece delle lenti nelle camere lucide ad uso dei pittori, e
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sua direzione, ma, invece di avvicinarsi alla perpendicolare p’i’ se ne allontana, e così i raggi luminosi sono piegati, rifratti verso l’altra faccia
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, giallo, arancio, rosso. Quella striscia colorata che venne prodotta dai raggi più rifrangibili, dalle onde luminose più corte, è quella che si trova più
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Colori semplici della luce. — I fisici ammettono che ognuno dei colori, o raggi colorati dello spettro è un color semplice, dal quale è impossibile
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spettro, e dalla parte dei raggi più rifrangibili, un’altra striscia colorata blù, di cui non si sospettava neppur l’esistenza.
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insieme corpi colorati, e mescolando insieme raggi colorati.
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succederebbe, se si mescolassero dei raggi di luce di egual colore; e, che ciò debba così essere, si dimostra facilmente coll'aiuto della seguente figura.
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uniti nei raggi del sole, sono cose tra loro distinte da non confondersi insieme, e che si comportano con proprietà diverse.
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forza dispersiva differente quando uno rifrange i raggi di un certo calore più dell’altro, e meno di questo i raggi di un altro calore.
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Il centro ottico di una lente è un punto C sull’asse della lente (Figura 16). I raggi luminosi, che passano pel centro ottico di una lente, non
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Chiamasi foco principale di una lente il punto F (Figura 17), in cui si riuniscono, dopo la rifrazione, i raggi paralleli al suo asse principale. La
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tal caso i raggi che emergono dalla lente vanno ad incontrarsi in un punto posto a distanza infinita, vale a dire sono paralleli.
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incontrare in b. Gli altri raggi emessi dal punto B venendo a concorrere pure in b, questo punto è il foco coniugato del punto B. Se ora si tira l’asse
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La distanza tra i due fochi estremi, rosso e violetto, è l’aberrazione cromatica che la lente fa soffrire al fascio di raggi. Questa distanza è
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focale. La massima apertura angolare si ha quando la lente si presenta con tutto il suo diametro ai raggi paralleli, e la minima quando si avvicina il più
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Infine, la lunghezza dei raggi rifratti da una lente variando presso ogni alterazione della sua apertura (essi, come abbiamo veduto, sono più lunghi
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attribuibile alla minore interferenza dei raggi luminosi, che ha luogo con un diaframma conveniente, cioè non tanto piccolo da dare egli stesso origine al
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piano convesse (ciascuna all’estremità di un tubo, e colla parte convessa rivolta all’infuori), e di una piccola lente biconcava a raggi eguali, posta
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Il diaframma interno, anche quando non è molto piccolo, arresta i raggi troppo obliqui, e quelli che cadendo sulle pareti annerite del tubo
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Quando la camera senza lenti si pone avanti gli oggetti dirimpetto al sole, in modo che i raggi solari vengano a rasentare obliquamente il piccolo
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I raggi trasmessi da questa lente producono ad una conveniente distanza una immagine ingrandita dell’oggetto. L’ingrandimento è quello che abbiamo
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Camera solare. — Invece di una luce artificiale per copiare oggetti trasparenti, trovasi maggior vantaggio nel far servire i raggi solari stessi, che
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di essere prodotto da raggi, che vengono dallo spazio del cielo fg, è prodotto dai raggi del cielo tra m ed n, e vi è solo una perdita di luce per la
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raggi luminosi, prima che entrino nell’occhio.
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presbiti debbono far uso di lenti a foco negativo, le quali diminuiscono la divergenza dei raggi prima che entrino nell’occhio.
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’occhio si fa in superficie curva, e viene prodotta da raggi che concorrono tutti nel loro vero foco, il che non succede nell’immagine della camera
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la distanza mR = mP, come abbiamo dimostrato parlando degli specchi piani. Lo stesso si dica dei raggi partiti dal punto Q, e riflessi dallo specchio
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essendo SS’, i due punti PQ, simmetrici nelle immagini, sono veduti riuniti in un sol punto R per causa della rifrazione, o deviazione dei raggi
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Br + 10HO, e venendo esposta ai raggi del sole si decompone, si scinde in acido bromoidrico ed acido bromico. L’alcool ne scioglie una quantità molto
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Viene usato in fotografia in concorrenza coll’ioduro di potassio per produrre del bromuro d’argento che viene impressionato dai raggi gialli, verdi e
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siano obbliquamente onde ottenere maggiore effetto di lumi e di ombre, e soprattutto procura che i raggi del sole non vengano a rasentare gli orli
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impressionate dalla luce, mentre la loro azione è poco o nulla nelle parti della lastra, sopra cui l’impressione dei raggi luminosi fu di poco o niun riguardo.
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ad 1 atomo di bromuro per 1 atomo di ioduro. La impressibilità del collodio bromurato ai raggi luminosi colorati è però poco pronunciata in paragone
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esporlo per alcune ore ai raggi solari, esponendolo al sole nella bacinella che serve a sensibilizzare, coperta di una lastra di vetro per preservarlo
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piano, e che il foco non è realmente giammai un punto geometrico, perchè nell’acromatizzare la lente non si tien conto di tutti, ma solo di due raggi
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focale per cui l’angolo del cono di raggi è molto ottuso, ed il foco che si forma nella sua sommità non è distinto che sopra un sol piano perpendicolare
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’oggettivo. Nella parte ottica abbiamo spiegato in qual modo ciò succeda per la diversa rifrangibilità dei raggi colorati della luce.
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sviluppare, in modo da togliere tutto il nitrato d’argento dallo strato impressionato dai raggi luminosi, ma nel caso opposto l’immagine istantaneamente si
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che lo strato che porta l’immagine negativa venga a combaciare colla superficie della carta. Se ora tu porti il tutto ai raggi del sole, la luce
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Nell’inspezionare l’andamento della formazione della positiva si deve naturalmente fare in modo che i raggi del sole non vengano a dardeggiare sopra
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non è così. L'immagine non essendo debitrice della sua formazione che agli ostacoli incontrati dai raggi luminosi nel loro passaggio attraverso della
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’istrumento positivante, appena che venne immersa nella soluzione di iposolfito di soda, si può portare (purchè continui a rimaner sotto del liquido) ai raggi
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