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Risultati per: prova

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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

519601
Venanzio Giuseppe Sella 50 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
  • w
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Infatti niuna fotografia di un monumento presa con gli attuali oggettivi può stare alla prova di un regolo applicato alle linee marginali, che sono

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principianti, e piuttosto impiegare cinque minuti di più del dovere anzichè esporsi a mancare una prova che avrà costato tempo e fatica.

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, eccettuati i casi in cui i difetti si possano far cadere nel cielo della prova.

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La prova negativa, che tu giudicherai venuta abbastanza, lavala nell’acqua per arrestare la combinata azione dell’acido gallico e del nitrato d

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Questo metodo di rendere più intenso il disegno è buono quando si ha tempo di sorvegliare bene lo svolgimento. Altrimenti si rinforza la prova troppo

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Per poter giudicare della venuta del disegno, metti sul tavolo, che ti sta davanti, un foglio di carta bianca. Portando la prova a leggiera distanza

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La prova negativa dopo il suo lavamento nell'acqua si può dire che è già fissata per metà, imperocchè ora si potrà illuminare molto più liberamente

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Tu, approfittando di questa proprietà, esaminerai di nuovo con attenzione la tua prova per poterla, mentre sei ancora in tempo, riprendere con acido

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chimico, e poi si tira una seconda prova. Questa ordinariamente non sarà ancora sufficientemente nitida, perciò si fa un’altra prova avanzando di un

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più basse, più vicine all’oggettivo. La massima nitidezza nella prova ottenuta trovisi p. e. alla distanza di 20 centimetri dal centro del cartone, e

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È però d’ordinario cosa più vantaggiosa, perchè si ottiene più facilmente una grande intensità nelle tinte, il rinforzare la prova con un miscuglio

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Il solfato di ferro, quando viene adoperato a sviluppare una prova sensibilizzata con nitrato d’argento fortemente acidulato con acido nitrico

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si filtra la soluzione se riesce torbida, per liberarla dalle materie in sospensione che potrebbero inquinare lo strato della prova, che deve

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Quando si ha una prova a fissare, bisogna dunque fare attenzione che nella camera attigua al gabinetto oscuro, in cui si vuole eseguire questa

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Appena che l’operatore vede essere perfetta la trasparenza, verserà nel vaso ad hoc la soluzione fissatrice, e quindi laverà la prova facendo cadere

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1a Rinvigorire una prova debole. — Quando le tinte dell’immagine fissata coll’iposolfito di soda non sono della intensità che si desidera, vi è modo

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Alcuni operatori, invece della gomma, fanno uso dell’albumina dilungata con acqua, che stendono sulla prova e poi fanno seccare; altri poi ricorrono

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Queste vernici resinose mi sembrano più convenienti che non la vernice alla gomma ed all’albumina, perchè sono più efficaci nel riparare la prova

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(a) A Hand book to the waxed paper process in Photography, by WILLIAM CROOKES. London, 1857. volte l’acqua in cui si pone la prova stessa, quindi

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vuole ottenere una prova positiva con una grande intensità di tinte, p. e. che sia fatta con

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La carta sensibile e la prova negativa si mettono tra la lastra di cristallo e la tavoletta di legno in modo che durante l'esposizione alla luce

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Con questa semplice macchina la carta si fa combaciare esattamente colla matrice, o prova negativa, e si può a volontà visitare l'immagine in via di

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Lasciando venire solo all’intensità che il disegno dovrebbe aver definitivamente, la prova diventa poi troppo chiara e senza vigoria, fissandola nell

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dissolvente dell’iposolfito di soda, per poter levare a tempo la prova dalla macchina a copiare.

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degradare o di modificare abbastanza profondamente il coloramento acquistato dall’immagine, la prova sarebbe fallita.

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Quando la negativa richiede un’esposizione troppo lunga per poter produrre la prova positiva, la tinta del disegno rimane per lo più disarmonica, le

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(a) Photographie sur métal, sur papier, et sur verre. 2 vol. Paris, 1862. semplice di quella che consiste nel formare la prova positiva. Ma la cosa

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Ma l’iposolfito di soda, mentre spiega sulla prova la sua azione solidificante, ha per effetto di alterare, di degradare la bella tinta neroviolacea

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Ciò non si può ottenere in altra guisa che trattando la prova con sostanze che abbiano la facoltà di sciogliere il cloruro di argento rimasto intatto

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Per poter ottenere questo cambiamento sul colorito della prova si deve esporre il disegno all’azione di materie che reagiscano sopra dell'argento

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Il coloramento ottenuto col mezzo dell’oro è più solido e durevole di quello ottenuto col solfo, epperciò l’operazione di fissare e colorare la prova

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che nel momento in cui si porta la prova nel bagno fissatore, l'iposolfito d'argento, che si produce, si decomponga parzialmente sulla carta stessa, e

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3a Necessità di eliminare l'iposolfito di soda dalla prova terminata. — L’iposolfito di soda della soluzione fissatrice non solo non fa l’ufficio di

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, che la prova potesse eventualmente aver ricevuto, per un momento di disattenzione, nella macchina a copiare. La sua applicazione sulla prova deve

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essa abbia a produrre, si deve lavare copiosamente la prova nell'acqua, diversamente non si potrebbe contare sulla sua durata e solidità.

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Perciò, come dissimo, nel fissare e colorare la prova usasi, oltre l’iposolfito, impiegare anche un'altra sostanza, il cloruro d'oro. Operando nel

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Per fissare usavasi dapprima il solo iposolfito di soda sciolto nell’acqua, nella quale immergevasi la prova, e si terminava mettendola nell’acqua

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Dopo si porta la prova nella mistura predetta, dove essa acquisterà una bellissima tinta nera in uno spazio di tempo più o meno lungo secondo la

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In fine la prova si lava mettendola nell’acqua per 8 ore, avendo cura di rinnovare l’acqua nel frattempo. Se si mettesse la prova nell’acqua corrente

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Quando si è ottenuto la tinta che si desidera, si toglie la prova da questo bagno e la si immerge nella soluzione di iposolfito al 15 per cento, ove

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Infatti, se si osserva la prova per trasparenza poco tempo dopo che essa venne introdotta nell’iposolfito di soda, si vede che essa non è

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La quantità del bagno fissatore, che, lavando la prova in questa maniera, può tuttavia rimanere aderente all’immagine, è in quantità estremamente

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. Così le une fanno volgere il disegno al blù, le altre al rosso od al giallo. Perciò quando l'operatore, nel far voltare il colorito di una prova

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A. Coll’Albumina. — Per inverniciare la prova con questa sostanza prendi l'albume d'uovo, battilo in neve, e lascialo liquefare col riposo, nel modo

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alla prova.

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coperto di fiele, la gelatina o colla di pesce; 3° Applicare la prova sulla gelatina.

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seguito non produca sulla prova terminata una tendenza troppo forte a curvarsi colle variazioni igrometriche dell’aria.

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Per ottenere un risultato passabile bisogna che la prova sia fortemente accusata, ed è indispensabile che essa sia stata fissata col cloruro d’oro

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Se invece di mettere la prova nell’acido gallico sciolto nell’acqua si mette in una decozione di campeggio, si ottiene una immagine nera su fondo

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Si termina lavando la prova per mezz’ora nell’acqua per renderla affatto inattaccabile dai raggi luminosi, e dall’azione del tempo. Una debole

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