d’aria tra la carta ed il liquido, e che la soluzione non | venga | a portarsi sul rovescio della carta. |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
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fa sì che, nello sviluppare più tardi l’immagine, la carta | venga | a macchiarsi tutta. |
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ha per iscopo di renderlo più resistente, onde la prova non | venga | a rigarsi e screpolarsi nella riproduzione delle prove |
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una certa latitudine prima che il caso che ora enunciamo | venga | a manifestarsi. Così, rimanendo la soluzione del nitrato |
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senza inconvenienti aggiungere alla soluzione d’argento | venga | a produrre delle prove che non abbino più il vigor |
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vetro in modo che lo strato che porta l’immagine negativa | venga | a combaciare colla superficie della carta. Se ora tu porti |
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temperatura ordinaria, non si ha a temere che la sostanza | venga | danneggiata da vapori acidi. |
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la luce non sia così intensa, che la parte più illuminata | venga | a proiettare un’ombra troppo pronunciata sulla parte |
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Ma ove una parte soltanto di un equivalente di un acido | venga | a combinarsi con un equivalente di una base, la |
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versare il collodio sulla lastra val meglio che esso | venga | versato in troppo grande quantità, che in quantità troppo |
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metamorfosi chimica, per cui la medesima quantità di solfo | venga | trasformata in un nuovo composto, senza che più nulla vi si |
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che per caso potesse ancora rimanere sulla lastra, | venga | allontanato. |
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obliquamente, e che la luce riflessa metallicamente non | venga | a cadere sulla camera oscura, e neppure vicino ad essa. Gli |
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mano con un guanto, onde evitare che il calore delle dita | venga | a far evaporare il collodio, ma l’operare senza tanti |
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di mira. Così si evita anche il pericolo che il modello non | venga | a prendere l’aspetto di un guercilocchio nel ritratto. |
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Napoli 1830. Si dovrebbe dire lastra oppure anche piastra. | venga | a scorrere sotto la pellicola, tra essa ed il vetro, perchè |
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una tale precauzione potrebbe svolgersi dalla pirossilina, | venga | a guastare il disegno. |
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soddisfacenti bisogna dunque evitare che nell’orifizio | venga | inviata una luce troppo viva, e sarà bene di riparare |
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possibile di solidità e permanenza. Tuttavia mi pare che | venga | d’assai esagerata la difficoltà, e che sia affatto inutile |
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di forza dispersiva differente, si può ottenere che la luce | venga | solamente deviata dal suo corso, ma non alterata o |
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Ora si tira la prova procurando che lo strato sensibile | venga | ad occupare esattamente il piano o la posizione occupata |
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