Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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condizioni sono soddisfatte nello stereoscopio di cui ci  rimane  a trattare nel seguente capitolo.
quest'ultimo sale deve essere quello che  rimane  sul disegno, e che al contatto dell’acido gallico prende la
caso si produce contemporaneamente del nitrato di rame che  rimane  mescolato col nitrato di argento. Il nitrato di rame si
raffreddamento si scioglie il sale nell’acqua e l'ossido  rimane  insolubile.
che viene posto in libertà sarà un acido, ed il corpo che  rimane  in combinazione con l’acido decomponente il sale stesso
che esercitano questi due componenti del collodio. Ora ci  rimane  a considerare una tale azione relativamente alle operazioni
per poter produrre la prova positiva, la tinta del disegno  rimane  per lo più disarmonica, le ombre accusandosi in modo
di ferro; in questo caso si decompone dell’acqua, e  rimane  nella soluzione dell’acido cloroidrico.
che  rimane  a considerare in questa lente è l'aberrazione sferica, ed
una tinta troppo uniforme, e senza opposizioni, il disegno  rimane  confuso, e nei casi in cui il negativo è egli stesso con
nitrato l’albumina si coagula, diventa insolubile e  rimane  sopra di essa dell’ioduro d’argento sensibile alla luce.
nel modo che diciamo, la carta non  rimane  abbastanza aderente alla negativa, condizione impreteribile
si scioglie, ed il cloruro d’argento, essendo insolubile,  rimane  sulla carta. Ora l’immagine positiva, benchè molto più
viene coperto con uno strato di gomma arabica, il colore  rimane  più bello seccando.
dovrà rammentarsi che il colore della prova, finchè  rimane  sotto l’azione dei diversi liquidi fissatori e coloratori,
nella proporzione con cui questi corpi formano l’acqua, e  rimane  il carbone, sopra di cui l’acido solforico è privo di
insormontabile per operare colla camera senza lenti, ma  rimane  e rimarrà forse sempre a vincere quello della nitidezza,
la formazione di una certa quantità di ammoniaca che  rimane  in combinazione coll’acido. Ciò spiega perchè il ferro, il
che si volesse fissare con esso. L’iposolfito d'argento che  rimane  nel bagno concorre in un grado molto minore alla produzione
nel liquido, e il liquido stesso quando viene filtrato  rimane  di una purezza perfetta, come se fosse nuovo.
Se tu lasci il retro per troppo lungo tempo inclinato,  rimane  su di esso uno strato troppo sottile di albumina, e trovi
disegni che in esso si producono. Uno strato troppo forte  rimane  poco aderente al vetro, e principalmente se questo non
colla di pesce, l’acqua trasuda lentamente, mentre l’alcool  rimane  nella vescica, e si concentra sino a non contenere più che
tenera, mentre con una quantità maggiore di gomma essa  rimane  troppo cruda e fragile. Dunque anche qui non è cosa di niun
viene sempre riflessa irregolarmente, ed una parte di essa  rimane  estinta, o, come dicesi, assorbita dal corpo. Da
ha già servito alcune volte a sensibilizzare, e quando  rimane  esposto all’aria, si ricopre costantemente di un
equivalente di una base, la combinazione non è perfetta, vi  rimane  sempre una parte di base senza combinarsi, la quale
bagno. — Il bagno sensibilizzatore quando è nel bacino e vi  rimane  in riposo, anche quando si tiene coperto con un cartone, p.
di nitrati, mentre il formatosi ioduro e bromuro d’argento  rimane  sciolto nel bagno. La presenza dell’ioduro di argento nel
giallo che si depone col solfato di barite, ed il liquido  rimane  privo di arsenico.
allo stato di bisolfato, e l’acido nitrico posto in libertà  rimane  mescolato con molto acido solforico idratato, formando un
dall’aria, e depone del sesquiossido di ferro; ma essa  rimane  inalterata se si copre con un piccolo strato di olio
solfuro d’argento. Si ottiene in altro modo l’argento che  rimane  in soluzione nei bagni fissatori. Secondo le esperienze
perchè non è allora necessario di fastidiarsi se la carta  rimane  più o meno lungo tempo sotto l’influenza della luce gialla.
più denso, ottenuto con albumina poco o nulla dilungata,  rimane  per più mesi senza perdere la sua sensibilità primitiva.
più presto senza produrre una specie di coagulo, che  rimane  aderente alle pareti del vaso.
del collodio, imperciocchè se nel cotone fulminante  rimane  dell’acido, questo decompone più tardi il ioduro che si
stato naturale e si svolge in forma di gas, mentre quello  rimane  nella storta in forma di mercurio metallico. Al contrario
mentre dà origine ad un cloruro d'argento insolubile, che  rimane  sulla carta, produce nel tempo stesso un nitrato di soda
il bicromato venne impressionato, la polvere del carbone  rimane  aderente alla carta anche quando si lava nell’acqua e nelle
mano la materia filamentosa per far cambiare l’acqua che  rimane  tra di essa. Dopo si comprime il cotone torcendolo forte
come già dissimo, un precipitato bianco lattiginoso che  rimane  per qualche tempo in sospensione nel liquido, per cui
molto più forte lo stesso acido solforico viene cacciato, e  rimane  indietro il solo ossido di ferro cambiato in perossido,
che si ottiene è non solo imperfettamente fulminante, ma  rimane  corto, agglutinato insieme, per cui si lascia lavare con
con acqua si precipitano 3 equivalenti di iodio, e  rimane  in soluzione un deutoioduro di idrogeno. Le soluzioni di
ancora raffreddando; quando invece ne contiene solo 1/150  rimane  liquida. Quando la gelatina viene ripetutamente riscaldata,
e cessando di più aggiungerne quando il precipitato  rimane  in esso senza sciogliersi, e comunica al bagno una tinta
sale si decompone, annerisce assai prontamente, mentre esso  rimane  pressochè inalterato nella zona dei raggi gialli ed aranci.
una riduzione, per cui esso cede il suo argento che  rimane  aderente sullo strato, mentre il iodio si porta in altre
ed al calore di 150°C una parte del cloro si evapora, non  rimane  che un cloruro d’oro di color giallo AuCl che si decompone
che l’estremità del termometro, la temperatura del mercurio  rimane  sempre minore, epperciò esso non accusa tutta la
5 centimetri circa, e si chiude ermeticamente lo spazio che  rimane  vuoto nella incanalatura col mezzo di un miscuglio fatto a

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