Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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vasto. Il color rosso bruno delle prove si lascia tirare  al  giallo, al rosso, al blù, al violetto e quindi al nero puro
color rosso bruno delle prove si lascia tirare al giallo,  al  rosso, al blù, al violetto e quindi al nero puro o
bruno delle prove si lascia tirare al giallo, al rosso,  al  blù, al violetto e quindi al nero puro o mescolato con
delle prove si lascia tirare al giallo, al rosso, al blù,  al  violetto e quindi al nero puro o mescolato con rosso,
tirare al giallo, al rosso, al blù, al violetto e quindi  al  nero puro o mescolato con rosso, giallo e blù, in un numero
oppure in un altro. Così le une fanno volgere il disegno  al  blù, le altre al rosso od al giallo. Perciò quando
Così le une fanno volgere il disegno al blù, le altre  al  rosso od al giallo. Perciò quando l'operatore, nel far
une fanno volgere il disegno al blù, le altre al rosso od  al  giallo. Perciò quando l'operatore, nel far voltare il
nel far voltare il colorito di una prova, vuol trarlo  al  rosso od al blù, dovrà evidentemente maneggiare la prova in
voltare il colorito di una prova, vuol trarlo al rosso od  al  blù, dovrà evidentemente maneggiare la prova in modo
in modo diverso da quello che si debba seguire per voltarlo  al  giallo.
termina fissando la prova nell’iposolfito  al  15 % al modo ordinario.
termina fissando la prova nell’iposolfito al 15 %  al  modo ordinario.
guardinghi, per non oltrepassare certi limiti. Se si arriva  al  nero olivastro, non si potrà ritornare indietro al nero
arriva al nero olivastro, non si potrà ritornare indietro  al  nero puro, e da questo sarà più difficile ritornare al
al nero puro, e da questo sarà più difficile ritornare  al  color violetto, e sarà impossibile tornare al rosso. Dopo
ritornare al color violetto, e sarà impossibile tornare  al  rosso. Dopo l’azione degli acidi o del cloruro d’oro gli
il colore primitivo rosso bruno, e tanto meno farlo passare  al  giallognolo. Ciò succede per la natura dei precipitati che
due altri colori sulle due opposte estremità di esso; cioè  al  di là della striscia rossa, si scoprì un rosso volgente al
al di là della striscia rossa, si scoprì un rosso volgente  al  cremesi, ed oltre al violetto si trovò una striscia color
rossa, si scoprì un rosso volgente al cremesi, ed oltre  al  violetto si trovò una striscia color di lavanda. Più
color di lavanda. Più recentemente il signor Stokes osservò  al  di là dello spettro, e dalla parte dei raggi più
 al  centro.
le applicazioni  al  nostro caso.
preventivamente una soluzione satura di acido gallico,  al  momento di sviluppare l’immagine su carta si aggiunge al
al momento di sviluppare l’immagine su carta si aggiunge  al  liquido 1/100 del suo peso di nitrato d’argento e si versa
in cui si riuniscono, dopo la rifrazione, i raggi paralleli  al  suo asse principale. La lunghezza dalla lente al punto F è
paralleli al suo asse principale. La lunghezza dalla lente  al  punto F è la lunghezza o distanza focale principale della
lente. Essa si ottiene facilmente ponendo una lente davanti  al  sole, ed avvicinandola, od allontanandola poscia da un
sempre maggiore. La sua concentrazione può essere ridotta  al  10 per 100 quando è nuova, e deve servire nei casi
servire nei casi ordinari, oppure può essere portata sino  al  20 ed al 25 per 100 quando essa si vuole far servire nei
nei casi ordinari, oppure può essere portata sino al 20 ed  al  25 per 100 quando essa si vuole far servire nei casi in cui
la soluzione si passa per tela, e si conserva  al  bisogno.
rendono più pesante l’apparato, perchè è possibile mettere  al  foco col solo movimento a ingranaggio che ha l’oggettivo, e
si hanno solo oggetti lontani a ritrarre si può mettere  al  foco una volta per tutte, facendo un segno sul tubo
facendo un segno sul tubo dell’oggettivo che corrisponde  al  foco degli oggetti lontani.
pone un foglio di carta in un bagno di nitrato di uranio  al  10 per 100, si estrae, si fa seccare al buio, e si espone
nitrato di uranio al 10 per 100, si estrae, si fa seccare  al  buio, e si espone sotto di una negativa alla luce per un
si porta in un bagno di nitrato di argento cristallizzato  al  5 per 100; si vedrà svilupparsi la positiva e terminarsi in
di mercurio, si lava, e poscia si immerge in una soluzione  al  3/100 di nitrato d’argento.
dice il D. Wood autore di un procedimento analogo  al  precedente, che il sale d’argento impressionato debolmente
effetto, riceva un’azione catalitica che si comunica  al  sale di ferro o di piombo, e che continua dopo che lo
è sottratto; donde il nome di catalissotipia dato da Wood  al  suo procedimento. Mi pare che sotto un tal punto di vista
questo nome si possa anche con maggior esattezza applicare  al  mio procedimento descritto trattando dell’albumina, per cui
sensibilizzare la carta si opera  al  lume di una candela nel modo seguente:
soluzione concentrata di acido gallico, e con una soluzione  al  4 per 100 di nitrato d’argento preparata a bella posta, non
a sensibilizzare il collodio, e si fissa coll’iposolfito  al  15 per 100.
si può esaminare la prova  al  libero contatto della luce, essa è fissata. E se si trova
il riflesso metallico dell’argento farà acquistare  al  disegno una tinta più ricca, vigorosa e piacevole.
secco  al  tannino.—Nelle Photographic notes del 1861, N° 118, noi
noi troviamo descritto il procedimento del collodio secco  al  tannino del maggiore Russel, il quale procedimento viene
si fabbricano aggiungendo differenti ossidi metallici  al  miscuglio di
corpo luminoso, B un obice, ossia corpo opaco posto avanti  al  corpo A.
l'immagine  al  sortire dalla macchina a copiare potesse rimanere
quantità essendo sufficientemente prossime  al  vero pel nostro caso. Sostituendole nella formola
 Al  cautschouc è molto somigliante per le sue proprietà la
gutta perca. Questa è solida alla temperatura ordinaria ed  al  calore dell’acqua bollente si ammollisce e diventa capace
Se le curvature del vetro sono allora quelle che riducono  al  minimum l’aberrazione, la trasfigurazione sarà al maximum,
riducono al minimum l’aberrazione, la trasfigurazione sarà  al  maximum, e viceversa.
sono facilissime, non si ha che a riscaldare sino  al  calor rosso la parte del tubo sulla fiamma della lampada,
le sue estremità e facendolo girare continuamente intorno  al  suo asse, quindi, il tubo essendo diventato molle, tirarlo
agisce sopra di esso modificandone i caratteri fisici  al  modo che fanno gli alcali, cioè il collodio contrattile,
non glutinoso. Una tale proprietà dell’alcool è molto utile  al  fotografo, perchè gli offre il mezzo di correggere il
collodio capace di produrre una pellicola uniforme, adesiva  al  vetro, e facilmente penetrabile dai liquidi
 al  collodio si vuole aggiungere la massima quantità di alcool
che questo sia della massima concentrazione, cioè che sia  al  98 per 100, come è l’alcool assoluto del commercio, il cui
come è l’alcool a 40°, se viene aggiunto in forte dose  al  collodio, tende ad inspessirlo, e nel tempo stesso a
coll’acido solforico nella proporzione di 2:3 serve  al  fotografo per rendere fulminante il cotone.
 al  foco il vetro spulito, o appannato (a) della camera oscura,
degli oggetti vi si dipinga sopra ben nitida e distinta sia  al  centro, sia alle estremità. Tu osserverai quest’immagine
troppo aspra, fragile, riscaldare nuovamente portandola  al  calor rosso con carbone di legno;
a fare alcune esperienze per ottenere delle positive  al  bicromato di potassa.
portare la soluzione del cloruro di sodio sino  al  grado 8° dell’areometro, e si possono ancora ottenere
la soluzione sino a che questa si trovi essere soltanto  al  grado 3°.
convenevolmente sviluppata, la prova si lava nell’acqua  al  riparo dalla luce, rinnovando due o tre
applicare sulla carta il cloruro di sodio, e dopo si passa  al  nitrato d'argento.
il coloramento bluastro che caratterizza l’ozono, ma  al  sole il coloramento succede prontamente. La carta
La carta amido-iodurata all’oscuro non si altera, ma  al  sole prende una tinta violacea.
è l’aberrazione cromatica che la lente fa soffrire  al  fascio di raggi. Questa distanza è presso a poco la
distanza è presso a poco la distanza dal foco chimico  al  foco visuale, il foco visuale essendo quel punto in cui
sale deve essere quello che rimane sul disegno, e che  al  contatto dell’acido gallico prende la tinta nera.
della prima gradazione si dovrà ancor pagare L. 9,70  al  chilogramma.
di vapori acquei. Questi possono essere assai nocivi  al  fotografo su lamina metallica ed al fotografo su collodio
essere assai nocivi al fotografo su lamina metallica ed  al  fotografo su collodio rendendo umide le lastre da
prova per renderla di una trasparenza perfetta, confaciente  al  suo uso di produrre le positive.
di ogni punto luminoso dell’oggetto deve essere formato  al  punto in cui l’asse del pennello incontra il parafuoco
non solo alla determinazione degli acidi, che fanno volgere  al  rosso la carta di girasole, degli alcali che fanno volgere
rosso la carta di girasole, degli alcali che fanno volgere  al  rosso bruno la carta di curcuma; ma pur anche a determinare
il fotografo deve già aver posto il suo modello  al  foco della camera oscura, ed ora non deve rimanergli altro
smerigliato, per verificare che il modello si trova ancor  al  foco, che tutto va bene, e quindi mettere nella camera
come per es. alla forza di gravità, di coesione, alla luce,  al  magnetismo, e via dicendo. Così i composti chimici
rimangono lungo tempo inalterati, se si conservano  al  buio, ma basta il contatto di una debole luce diffusa per
col nome di cloruro d’oro è una preparazione dovuta  al  signor Fizeau, la quale si può ottenere
del collodio semplice sopraddetto. Esso può servire a dare  al  collodio fotografico la consistenza che si desidera.
luce elettrica potrebbe pure servire  al  fotografo, ma questa sarebbe troppo costosa per un tal
Densità conveniente  al  collodio. — Solamente nell’operazione di applicare il
sopra una grande esattezza dovrà piuttosto attenersi  al  peso specifico trovato colla bilancia che non al grado
attenersi al peso specifico trovato colla bilancia che non  al  grado segnato dall’areometro che è raramente costrutto con
non si potrebbero adoperare). Quando si è arrivato  al  calor rosso nascente, si comprime il tutto sotto di un
si comprime il tutto sotto di un cilindro di ferro fuso,  al  qual calore e pressione i due metalli incominciano saldarsi

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