Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: uno

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istante ad istante le configurazioni del sistema, cosicché  uno  spostamento virtuale, in quanto fa passare il sistema
di due configurazioni infinitamente vicine, relative ad  uno  stesso istante, non può corrispondere ad un moto effettivo;
corrispondere ad un moto effettivo; in altre parole non è  uno  spostamento possibile, bensì uno spostamento puramente
in altre parole non è uno spostamento possibile, bensì  uno  spostamento puramente ipotetico.
in particolare, il vettore di stato giace su  uno  degli assi principali di (cioè se ), il sistema è in uno
su uno degli assi principali di (cioè se ), il sistema è in  uno  stato tale che una misura di G dà con certezza il valore
ciò avviene in particolare per l'energia quando lo stato è  uno  «stato stazionario».
poi la radiazione, osservata allo spettroscopio, dà  uno  spettro continuo anzichè uno spettro di righe, dovremo
allo spettroscopio, dà uno spettro continuo anzichè  uno  spettro di righe, dovremo rappresentarla con un integrale
ε denota  uno  scalare infinitesimo arbitrario, (ma non nullo). Possiamo
arbitrario, (ma non nullo). Possiamo quindi assegnare  uno  spostamento infinitesimo soddisfacente a codeste equazioni
che per la sua stessa definizione, è caratterizzabile come  uno  spostamento di S compatibile con tutti i vincoli
ancora rilevare che, se in designa  uno  scalare e v 1, v 2 due vettori, l’uno e gli altri comunque
dimostrare che il sistema non può passare in alcun modo da  uno  stato simmetrico a uno antisimmetrico o viceversa.
non può passare in alcun modo da uno stato simmetrico a  uno  antisimmetrico o viceversa.
temporale, per  uno  stato qualunque:
costringe a pensare che lo stato di eccitazione indotto in  uno  dei gas dalla luce possa trasmettersi all'altro gas, e
di mercurio assorbono la radiazione incidente e passano ad  uno  stato eccitato: se, mentre ancora si trovano in questo
di eccitazione all'atomo di tallio e portandolo così in  uno  stato di eccitazione: l'atomo di tallio a sua volta,
di eccitazione: l'atomo di tallio a sua volta, tornando in  uno  o più salti allo stato normale, emette le righe che gli
contemporaneamente due sistemi di onde stazionarie,  uno  di frequenza ampiezza , fase , l'altro di frequenza ,
Allo stesso modo, se in un atomo vi sono due elettroni,  uno  in uno stato quantico definito da certi numeri quantici ,
stesso modo, se in un atomo vi sono due elettroni, uno in  uno  stato quantico definito da certi numeri quantici , l'altro
quantico definito da certi numeri quantici , l'altro in  uno  stato definito da , non ha alcun significato il dire che si
λ dovrà avere  uno  dei valori
impresso al sistema  uno  spostamento virtuale in uno dei due sensi: in quello per
impresso al sistema uno spostamento virtuale in  uno  dei due sensi: in quello per esempio secondo cui la forza F
Per sin α ≠ 0, la (6) stessa mostra che, al tendere di  uno  di essi a zero, lo stesso segue per l'altro. Ne risulta,
passando al limite, che, se il centro di curvatura di  uno  dei due profili cade in I (ciò che corrisponde
del corrispondente moto, e perciò varia, in generale da  uno  ad un altro sistema di riferimento (quando, beninteso, si
per punti potenzianti Q i . Quando P si avvicina ad  uno  qualsiasi di questi, v' è uno (e uno solo) dei denominatori
Q i . Quando P si avvicina ad uno qualsiasi di questi, v' è  uno  (e uno solo) dei denominatori r i, che tende verso zero, e
P si avvicina ad uno qualsiasi di questi, v' è uno (e  uno  solo) dei denominatori r i, che tende verso zero, e la
tratta pertanto di  uno  stato di equilibrio (impropriamente) stabile.
poiché l’opposto di  uno  spostamento si ottiene cambiando segnoa tutte le variazioni
delle coordinate lagrangiane e quindi anche alla δφj,  uno  spostamento virtuale, a partire dalla considerata
quindi, in particolare, per  uno  spostamento lungo la funicolare dP = t ds
particolare, per  uno  spostamento infinitesimo dP, si ha il lavoro infinitesimo o
Le orbite dei pianeti sono ellissi e il Sole ne occupa  uno  dei fuochi.
In questo ordine di considerazioni,  uno  scalare significa una quantità costante (rispetto a ).
(184) e dalla (190) risulta che la E deve avere  uno  dei valori
uguali a quelle delle corrispondenti Xr: se invece la X ha  uno  spettro continuo di valori X', con densità di probabilità
probabilità P(X'), i valori G' della osservabile G formano  uno  spettro continuo con densità di probabilità .
la quale, come abbiamo già detto, si avevano due modelli,  uno  ondulatorio ed uno corpuscolare, ciascuno dei quali
già detto, si avevano due modelli, uno ondulatorio ed  uno  corpuscolare, ciascuno dei quali permetteva di interpretare
spazi percorsi in  uno  stesso intervallo di tempo da t 1 a t 2.
verso l'interno). Trasformando l'integrale di volume in  uno  di superficie si ha
ora che il sistema non può mai passare da  uno  stato simmetrico ad uno stato antisimmetrico o viceversa, e
il sistema non può mai passare da uno stato simmetrico ad  uno  stato antisimmetrico o viceversa, e che, per conseguenza,
assumere il segmento orientato AB o, indifferentemente,  uno  qualsiasi dei suoi equipollenti, nello stesso modo in cui a
impropria della Geometria proiettiva) si può assumere  uno  qualsiasi dei piani paralleli, che la contengono.
si trova infine che, se E è negativo, esso deve avere  uno  degli autovalori
sollecitazione conservativa, la identità (13) al caso di  uno  spostamento virtuale.
osservando che la derivata di  uno  scalare è manifestamente indipendente dalla terna di
delle due particelle, ma anche che se (1, 2) rappresenta  uno  stato possibile del sistema, anche (2, 1) rappresenti uno
uno stato possibile del sistema, anche (2, 1) rappresenti  uno  stato possibile: si può allora dimostrare che (1, 2) deve
temporale di Schrödinger (o di Dirac), non rappresenta  uno  stato fisicamente possibile del sistema.
la quale seguita manifestamente a sussistere anche quando  uno  dei due vettori considerati sia nullo.
materializzare mediante un peso bisogna rendere uguale ad  uno  p = mg, ossia prendere un corpo di massa
fa l'ipotesi che  uno  spazio privo di cariche elettriche non debba pensarsi come
spazio privo di cariche elettriche non debba pensarsi come  uno  spazio in cui non vi sono elettroni, ma che invece vi siano
esso infiniti elettroni a energia negativa, e precisamente  uno  per ogni stato stazionario. Questa particolare
principio di Pauli che vieta ad un elettrone di occupare  uno  stato già occupato da un altro elettrone. La distribuzione
ora modifichiamo la distribuzione normale, facendo passare  uno  degli elettroni da uno degli stati a energia negativa
normale, facendo passare uno degli elettroni da  uno  degli stati a energia negativa (rappresentato, p. es.,
negativa (rappresentato, p. es., dalla autofunzione ) a  uno  di energia positiva (la cui autofunzione sia , la nuova
positrone, nello stato n'. Più generalmente un positrone in  uno  stato generico sarà rappresentato sottratendo dalla
non già come un pacchetto d'onde esistente, ma come  uno  mancante, si elimina la difficoltà, cui si è accennato
 uno  dei due punti della superficie (polo), si ha
sistema, due o più spostamenti virtuali, si ottiene ancora  uno  spostamento virtuale.
come l'azione esercitata sul punto considerato da  uno  degli r + s vincoli
la U non contiene , l'operatore si spezza nella somma di  uno  , contenente solo , l'altro, , che contiene solo x, y, z:
esatto senza che tale sia il lavoro elementare per  uno  spostamento del tutto arbitrario
delle tre costanti arbitrarie, si può individuare  uno  qualsiasi di codesti moti, prefissando, come condizione
di tempo, e cioè quello durante il quale la luce percorre  uno  spazio 2l: supponiamo di ricevere tale radiazione in uno
uno spazio 2l: supponiamo di ricevere tale radiazione in  uno  spettroscopio (di infinito potere risolutivo) e
ordinaria ad un valore di E corrispondono due valori di p,  uno  positivo ed uno negativo.
valore di E corrispondono due valori di p, uno positivo ed  uno  negativo.
a dire: il sistema è in  uno  stato stazionario, e la sua energia è la somma delle
(quanto all’intensità). Per  uno  spostamento, lungo il raggio, di ΔR a partire da ρ = R,
lavoro elementare della forza F per  uno  spostamento elementare da essa impresso al punto materiale

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