Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: rapporto

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una velocità v (rapporto o limite di  rapporto  tra lunghezze e tempi):
geometricamente e materialmente simile, e sia ancora λ il  rapporto  di similitudine geometrica. Anche qui la similitudine
la similitudine materiale di Ω ed ω impone per le masse il  rapporto  μ = λ3; ma poiché, nel senso testé chiarito, possiamo
trascurare i pesi, non resta a priori determinato il  rapporto  delle forze omologhe. In altre parole si presenta qui una
una similitudine meccanica dipendente non più da un solo  rapporto  arbitrario (quello delle lunghezze) come nei nn. prec., ma
come nei nn. prec., ma da due rapporti arbitrari: il  rapporto  geometrico λ e un altro rapporto di tipo meccanico. Per
due rapporti arbitrari: il rapporto geometrico λ e un altro  rapporto  di tipo meccanico. Per determinare la similitudine possiamo
determinare la similitudine possiamo prefissare oltre λ, il  rapporto  φ delle forze o quello τ dei tempi o, infine, il rapporto
rapporto φ delle forze o quello τ dei tempi o, infine, il  rapporto  di una qualsiasi altra specie di grandezze meccaniche (non
da lunghezze e masse). Noi qui supporremo prefissato il  rapporto  ν delle velocità, in quanto queste hanno per se stesse, nel
espressivo in ordine agli scopi pratici del problema. Il  rapporto  ν delle velocità è legato ai rapporti λ e τ delle lunghezze
per la 3alegge il  rapporto  è sempre il medesimo, qualunque sia il pianeta che si
il pianeta che si considera; lo stesso può dunque dirsi del  rapporto 
 rapporto 
un dato tempo sta alla quantità di carbone consumato in un  rapporto  costante e caratteristico per il tipo della macchina,
il tipo della macchina, cosicché nel nostro caso codesto  rapporto  sarà lo stesso per le macchine di ω e di ω. Ne consegue che
lo stesso per le macchine di ω e di ω. Ne consegue che il  rapporto  delle quantità di carbone consumato sui due piroscafi
sui due piroscafi nell’unità di tempo non può differire dal  rapporto  delle potenze delle rispettive macchine, cioè, per la (25),
conto della duplice valutazione così ottenuta per il  rapporto  fra le quantità di carbone consumate sulle due navi, in
indicando con c il  rapporto 
dimensioni del campo; nel caso generale del n. 4, μ era il  rapporto  (o limite di rapporto) di una massa ad un volume, e quindi
lm -3; per le superficie materiali, si tratta del  rapporto  di una massa ad un’area colle dimensioni lm -2; per le
un’area colle dimensioni lm -2; per le linee materiali, del  rapporto  tra una massa e una lunghezza colle dimensioni lm -1 .
qualunque sia la forza F sollecitante un dato punto, il  rapporto  della intensità di F alla conseguente accelerazione scalare
conseguente accelerazione scalare è uguale a talché questo  rapporto  fornisce un carattere inerente al punto considerato.
alla definizione di t, pensando che esso è il limite del  rapporto  incrementale Ora la lunghezza del vettore si presenta come
incrementale Ora la lunghezza del vettore si presenta come  rapporto  fra la corda (lunghezza di OP) e l'arco corrispondente e,
e l'arco corrispondente e, come si sa dal Calcolo, questo  rapporto  ha per limite 1. Questo valore limite è la lunghezza di t.
in due diversi regimi di funzionamento, pei quali sia γ; il  rapporto  fra i numeri di giri compiuti rispettivamente dall’elica
rispettivamente dall’elica per secondo, si trova che il  rapporto 
 rapporto  incrementale di v ha per componenti
che, per ogni elica, è costante il  rapporto  delle due curvature; e che reciprocamente, se, lungo una
curvature; e che reciprocamente, se, lungo una curva, tale  rapporto  è costante, si tratta di un’elica cilindrica (circolare, se
agenti su Σ stanno alle forze omologhe, agenti su Σ', nel  rapporto  costante λτ-2μ. In altre parole, indicando con φ il
costante λτ-2μ. In altre parole, indicando con φ il  rapporto  di similitudine delle forze, sussiste tra i quattro
considerare le due traiettorie polari, cioè il luogo λ di I  rapporto  ad F, e l’analogo luogo l rapporto ad F'.
cioè il luogo λ di I rapporto ad F, e l’analogo luogo l  rapporto  ad F'.
dà il  rapporto  incrementale della velocità ed ha le componenti
dalla (319), si vede che il  rapporto  dei semiassi è
α il  rapporto  tra l’altezza e il raggio del cilindro.
 rapporto  sarà perciò un numero puro che indicheremo con ω2.
quindi il  rapporto  delle probabilità dei due risultati + 1 e —1 è:
derivata, per la sua stessa definizione, ogni velocità:  rapporto  (o limite di rapporto) tra una lunghezza e un tempo.
le componenti del vettore ΔP, quelle del  rapporto  incrementale sono date da
parte il  rapporto  dei tonnellaggi è sempre quello dei volumi, cioè λ3. Ne
dicesi  rapporto  incrementale di v (t) rispetto all’intervallo da t a t +
alla seconda, assunta per unità, si trova così espressa dal  rapporto 
 rapporto  di similitudine λ (di due generici segmenti omologhi) si
omologhi) si può in particolare interpretare come il  rapporto  delle lunghezze dei due pendoli. Donde sotto forma
è il  rapporto  tra il numero dei sistemi nello stato e il numero totale N.
più precisamente che la curva γ è simile a C, con per  rapporto  di similitudine.
applicate ai pendoli sono i rispettivi pesi, il cui  rapporto  è λ3, se λ è il rapporto di similitudine geometrica; talché
sono i rispettivi pesi, il cui rapporto è λ3, se λ è il  rapporto  di similitudine geometrica; talché risulta applicabile il
ad ogni retta a rispetto a cui T a risulti positivo, il  rapporto  supera (o almeno uguaglia) l’unità; e quanto maggiore è
valori generici dell’intervallo considerato; e formiamo il  rapporto  incrementale
che, per la possibilità della similitudine meccanica, il  rapporto  dei tempi dev’essere uguale a
formule analoghe per le derivate  rapporto  ad y e a z, come appunto volevamo dimostrare.
quanto alle dimensioni, il coefficiente di attrito, come  rapporto  di due forze, è un numero puro.
effetti giromagnetici) i quali permettono di determinare il  rapporto  tra il momento magnetico e quello meccanico (cioè momento
e quello meccanico (cioè momento angolare) dell'atomo,  rapporto  che dovrebbe risultare, a norma del § precedente, costante
è trovato che esso ha talvolta valori diversi, ma sempre in  rapporto  razionale semplice con questo. La spiegazione più ovvia è
di origine diversa da quella dei moti orbitali, e che il  rapporto  di questi momenti sia diverso da quello ora detto. E si è
proporzionali ai rispettivi volumi, che stanno fra loro nel  rapporto  λ3; e poiché l'accelerazione g della gravità non varia da Ω
terrestre abbastanza ristretta) è pur eguale a λ3 il  rapporto  μ di similitudine fra le masse. Se, come accade nella
per i pesi omologhi le ipotesi poste impongono già il  rapporto  λ3 , non si potrà aver similitudine meccanica tra Ω, ed ω
che entrano in giuoco, stiano fra loro nel medesimo  rapporto  λ3.
macchine, la velocità cresce come la radice cubica del  rapporto  di similitudine geometrica.
f(λ) in un generico intervallo (λ l, λ 2) si intende il  rapporto 
naturalmente, significa il  rapporto  fra gli incrementi delle coordinate, lungo la funicolare,
soltanto dalla posizione delle origini A l,A 2 e dal  rapporto  rimane cioè sempre la stessa qualunque sia la direzione
e comunque si allunghino o si accorcino nello stesso  rapporto  le loro lunghezze. Ed anche qui il punto C dicesi centro
per la massa che fu definita da noi (Cap. VII, n. 14) quale  rapporto  di un peso ad una accelerazione
componenti dell’attrazione, bisogna precisamente derivare  rapporto  a x, y, z.
 rapporto  ha un senso fisicamente determinato anche per un corpo C
costante; e, come nel caso del punto materiale, codesto  rapporto  del peso di C alla accelerazione della gravità va assunto
a lunghezze, tempi e masse le dimensioni n 1, n 2, n 3, il  rapporto 
sui caratteri del moto una contrazione (smorzamento) nel  rapporto 
 rapporto  dicesi massa del punto materiale e si indica con m,
punto materiale la nozione di massa è stata stabilita come  rapporto  fra il peso del punto e l’accelerazione della gravità (Cap.
mostri che, derivando  rapporto  ad s la formula p = - ρ x n si ricava la notevole

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