| particelle | costitutive della materia sono di due tipi: particelle |
Collected Papers (Note e memorie): volume I (Italy
1921-1938) -
|
particelle costitutive della materia sono di due tipi: | particelle | cariche di elettricità negativa. o elettroni; particelle |
Collected Papers (Note e memorie): volume I (Italy
1921-1938) -
|
particelle cariche di elettricità negativa. o elettroni; | particelle | cariche positivamente, o nuclei. |
Collected Papers (Note e memorie): volume I (Italy
1921-1938) -
|
| particelle | leggere: |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
e in tal caso evidentemente è soddisfatta la (83), cioè le | particelle | sono statisticamente indipendenti. E se ognuna delle |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
sono statisticamente indipendenti. E se ognuna delle | particelle | è in uno stato stazionario, (di indice ), cioè se |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
dapprima i sistemi con due sole | particelle | uguali (come è, p. es., l'atomo di elio); poi estenderemo |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
i ragionamenti a sistemi con quante si vogliono | particelle | uguali. |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
| particelle | pesanti: |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
tra la vita media dell'elemento, e la velocità delle | particelle | da esso emesse: relazione che era già stata osservata |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
GEIGER e NUTTALL su tutte le sostanze radioattive emettenti | particelle | . |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
sifratte: queste soluzioni rappresentano casi in cui le | particelle | non sono statisticamente indipendenti (benchè indipendenti |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
caso, finora escluso, che le due | particelle | abbiano gli stessi numeri quantici , non dà luogo a |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
unica autofunzione, che è simmetrica. Quando si tratta di | particelle | che obbediscono al principio di Pauli, questi stati sono |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
che non solo gli elettroni, ma tutte le | particelle | materiali lanciate in fascio contro un cristallo, danno |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
molecolare, idrogeno atomico ed elio: anche per tali | particelle | si è confermata la validità della formula (26). |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
indici non sia identico al gruppo , vale a dire che le due | particelle | siano in stati diversi: allora risulta diversa da , e |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
abbia un sistema costituito di due | particelle | uguali (immerse in un campo assegnato) e indichiamo |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
tutte le considerazioni fatte fin qui si sono trattate solo | particelle | soggette a forze derivanti da un potenziale U: il caso, |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
un potenziale U: il caso, fisicamente assai importante, di | particelle | elettrizzate muoventisi in un campo magnetico non rientra |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
alterata da queste proprietà dei sistemi contenenti | particelle | identiche. Possiamo chiarire la situazione con un esempio |
Enciclopedia Italiana -
|
semplice: si abbia un sistema contenente due | particelle | identiche, ciascuna suscettibile di occupare due stati |
Enciclopedia Italiana -
|
la probabilità che una osservazione simultanea di tutte le | particelle | al tempo t dia per le coordinate valori compresi tra e |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
si tratta di | particelle | con una carica elettrica e, il vettore rappresenta |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
non corrisponde certamente alle proprietà di nessuna delle | particelle | sperimentalmente osservate. |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
corrisponde a | particelle | che fossero fatte partire, senza velocità iniziale, da una |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
inesplicabile, dal punto di vista classico, come delle | particelle | abbiano potuto uscire dal nucleo, possedendo un'energia |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
tra lunghezza d'onda di De Broglie ed impulso delle | particelle | (v. § 33, p. I). |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
di trattare il problema più generale di quante si vogliano | particelle | distinte (1) "Distinte" vuol dire che supponiamo che ogni |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
cioè si possa distinguere dalle altre: se si trattasse di | particelle | identiche (p. es., elettroni) si dovrebbero fare altre |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
analogamente rappresenta la probabilità di trovare le due | particelle | scambiate. Come si vede, al tempo , con , le due particelle |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
particelle scambiate. Come si vede, al tempo , con , le due | particelle | si trovano con certezza scambiate, al tempo t sono di nuovo |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
Trascuriamo le azioni magnetiche tra le | particelle | del sistema le quali sono intimamente legate alle |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
della statistica di Fermi o di Bose-Einstein per le varie | particelle | elementari al carattere di antisimmetria oppure di |
Enciclopedia Italiana -
|
rispetto allo scambio delle coordinate di due delle | particelle | identiche. |
Enciclopedia Italiana -
|
questa quantità deve essere uguale al numero medio delle | particelle | che nell'unità di tempo entrano nel volume S attraverso la |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
il fatto che nessuna particella proviene da destra. Le | particelle | avranno evidentemente la stessa velocità nelle regioni I e |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
estende poi immediatamente al caso di più | particelle | il ragionamento fatto a pag. 471, per dimostrare che il |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
la frazione di | particelle | che vengono respinte indietro o riflesse, ovvero la |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
che significa che tutte le | particelle | sono riflesse. Però la u è diversa da zero anche a destra |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
generale delle proprietà di simmetria delle autofunzioni di | particelle | è stato fatto coi metodi della teoria dei gruppi da E. |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
agevolmente come queste peculiarità dei sistemi contenenti | particelle | identiche vengano ad alterare i pesi statistici da |
Enciclopedia Italiana -
|
e CONDON, per rendere conto dell'emissione spontanea di | particelle | da parte dei nuclei delle sostanze radioattive. |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
condizioni (e non agenti tra loro): la densità media delle | particelle | sarà . Perciò in un qualsiasi spazio chiuso S ve ne saranno |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
casi ordinari (corrispondenti cioè nel modello classico a | particelle | dotate di velocità piccole rispetto a c, sì da potersi |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
sopra si estende immediatamente a un sistema di N | particelle | distinte: l'operatore hamiltoniano è in tal caso (usando le |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
classica dell'hamiltoniana di un sistema di N | particelle | in coordinate cartesiane: supponiamo che su di esse |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
delle forze (2) Trascuriamo le azioni magnetiche tra le | particelle | del sistema le quali sono intimamente legate alle |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
cioè si possa distinguere dalle altre: se si trattasse di | particelle | identiche (p. es., elettroni) si dovrebbero fare altre |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
tendere simultaneamente a zero i volumi di tutte le singole | particelle | di C, tende sempre ad una ben determinata posizione limite |
Lezioni di meccanica razionale. Volume primo -
|
legge con cui si son fatti tendere a zero i volumi delle | particelle | di C. Quando sarà assodata questa circostanza, risulterà |
Lezioni di meccanica razionale. Volume primo -
|
al caso delle N | particelle | elementari, diremo che esse sono «statisticamente |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
P è determinata dalla conoscenza delle Pk. Si noti che le | particelle | possono non essere statisticamente indipendenti, anche se |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
Metodo. - Sappiamo che | particelle | materiali di grande energia, come le particelle , possono |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
che particelle materiali di grande energia, come le | particelle | , possono rendersi isolatamente visibili, sia mediante la |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
eseguita dal RUTHERFORD nel 1911 sul passaggio delle | particelle | a attraverso la materia. Tali particelle (che sono come è |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
passaggio delle particelle a attraverso la materia. Tali | particelle | (che sono come è noto atomi di elio doppiamente ionizzati, |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
viene sparpagliato in varie direzioni, provando così che le | particelle | a nell'attraversare la materia vengono deviate, alcune più |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
Queste deviazioni non possono essere dovute agli urti delle | particelle | a contro gli elettroni contenuti nella sostanza |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
una massa varie migliaia di volte minore di quella delle | particelle | a, non possono farle deviare sensibilmente. Esse debbono |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
si devono distribuire nei diversi angoli di deviazione le | particelle | di un fascetto di raggi a, si trova una distribuzione in |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
in perfetto accordo con quella osservata (eccetto per le | particelle | che arrivano assai vicine al centro del nucleo, per le |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
generalmente ai fenomeni caratteristici dei sistemi con | particelle | uguali (1) V. W. HEISENBERG, ZS. f. Phys., 3S, (1926) p. |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
f. Phys., 3S, (1926) p. 411. . Supponiamo perciò che le due | particelle | in questione, pur essendo dinamicamente uguali, siano in |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
il principio di indeterminazione debba valere anche per le | particelle | materiali, lo si può dedurre logicamente dalla validità del |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
sono verificate in tutti i fenomeni di interazione tra | particelle | materiali e .fotoni. Difatti, se non valesse il principio |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
se non valesse il principio di indeterminazione per le | particelle | materiali, si potrebbe approfittare di uno di questi |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
di potenziale più alta dell'energia che essa possiede. Le | particelle | a del nucleo si comporteranno, qualitativamente, come le |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
a del nucleo si comporteranno, qualitativamente, come le | particelle | del problema unidimensionale studiato nel § precedente (da |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
Ciò è in perfetto accordo col fatto sperimentale che le | particelle | emesse da una data sostanza hanno tutte certe energie ben |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
il sistema consta di | particelle | uguali, e si indicano con le coordinate e i momenti della |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
positroni: restava però inesplicabile che la massa delle | particelle | positive fosse tanto diversa da quella degli elettroni. Con |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
Se noi assegnamo, p. es., le coordinate di un sistema di | particelle | in un dato istante, abbiamo già raggiunto una descrizione |
Fondamenti della meccanica atomica -
|
Si dirà allora che la misura di tutte le coordinate delle | particelle | costituisce un «gruppo completo di osservazioni» o anche |
Fondamenti della meccanica atomica -
|