Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: moto

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 moto  ausiliario dell’angolo retto si può considerare sotto due
sotto due aspetti: a) direttamente; b) come generato dal  moto  rigido dato di l rispetto a λ, quale moto di trascinamento,
come generato dal moto rigido dato di l rispetto a λ, quale  moto  di trascinamento, e dal moto di strisciamento della IT
dato di l rispetto a λ, quale moto di trascinamento, e dal  moto  di strisciamento della IT lungo l, quale moto relativo.
e dal moto di strisciamento della IT lungo l, quale  moto  relativo.
posto, si determini il  moto  eliocentrico (cioè l’aspetto del moto riferito al Sole)
si determini il moto eliocentrico (cioè l’aspetto del  moto  riferito al Sole) della Luna e il moto geocentrico (cioè
(cioè l’aspetto del moto riferito al Sole) della Luna e il  moto  geocentrico (cioè l'aspetto che assume, per un osservatore
 moto  elicoidale uniforme si dice destrorso sinistrorso, secondo
si dice destrorso sinistrorso, secondo che è tale il  moto  componente circolare rispetto all’asse del moto, orientato
rispetto all’asse del moto, orientato nel senso del  moto  componente rettilineo. Siccome nelle (60) l’asse z positivo
si intende orientato in modo che, rispetto ad esso, il  moto  circolare appaia destrorso, avremo che le (60)
appaia destrorso, avremo che le (60) rappresentano un  moto  elicoidale destrorso o sinistrorso, secondo che nella terza
Dicesi rototraslatorio ogni  moto  rigido composto di un moto traslatorio e di un moto
Dicesi rototraslatorio ogni moto rigido composto di un  moto  traslatorio e di un moto rotatorio intorno ad un asse
ogni moto rigido composto di un moto traslatorio e di un  moto  rotatorio intorno ad un asse fisso. Se τ(t) è la velocità
intorno ad un asse fisso. Se τ(t) è la velocità del  moto  traslatorio, ω(t) la velocità angolare del moto rotatorio
del moto traslatorio, ω(t) la velocità angolare del  moto  rotatorio ed Ω un punto del suo asse di rotazione, la
asse di rotazione, la velocità di un punto qualsiasi P nel  moto  rototraslatorio sarà data (nn. 6 - 9) da
ogni istante di esso esiste pel sistema mobile S un asse di  moto  determinato m, cioè l’asse del moto elicoidale, tangente in
mobile S un asse di moto determinato m, cioè l’asse del  moto  elicoidale, tangente in quell’istante al moto rigido dato;
l’asse del moto elicoidale, tangente in quell’istante al  moto  rigido dato; e se v 0, ω sono i vettori caratteristici del
rigido dato; e se v 0, ω sono i vettori caratteristici del  moto  (rispetto ad un qualsiasi polo O), l’atto di moto rigido
del moto (rispetto ad un qualsiasi polo O), l’atto di  moto  rigido corrispondente a quell’istante risulta composto di
a quell’istante risulta composto di un atto di  moto  rotatorio di velocità ω intorno all’asse m e di un atto di
rotatorio di velocità ω intorno all’asse m e di un atto di  moto  traslatorio di velocità
rileva da queste ultime che il nostro  Moto  si può considerare composto (n. 5) di un moto uniforme di
che il nostro Moto si può considerare composto (n. 5) di un  moto  uniforme di velocità sull’asse x e di un moto uniformemente
(n. 5) di un moto uniforme di velocità sull’asse x e di un  moto  uniformemente vario sull’asse y, che è precisamente il moto
moto uniformemente vario sull’asse y, che è precisamente il  moto  considerato al n. prec.
Ciò premesso, riferiamoci ad un dato  moto  rigido di P su se stesso; e in un intervallo di tempo da t
alla durata del moto, consideriamo simultaneamente il  moto  effettivo e il moto fittizio, rotatorio o traslatorio
moto, consideriamo simultaneamente il moto effettivo e il  moto  fittizio, rotatorio o traslatorio (supposto ad es.
Se, tenuto fisso t, facciamo tendere Δt allo zero, il  moto  fittizio varierà da istante ad istante: ma al limite
da istante ad istante: ma al limite tenderà ad un certo  moto  infinitesimo, rotatorio o traslatorio, che, in quanto
punto A di P lo stesso spostamento (infinitesimo) d A del  moto  effettivo, non è altro che il moto elementare effettivo nel
(infinitesimo) d A del moto effettivo, non è altro che il  moto  elementare effettivo nel tempuscolo da t a t + dt. Resta
da t a t + dt. Resta così dimostrato che ogni atto di  moto  rigido piano è rotatorio o, in particolare, traslatorio.
fra i due casi riesce evidente se si considera un qualsiasi  moto  rototraslatorio, in quanto esso può riguardarsi tanto come
in quanto esso può riguardarsi tanto come un  moto  composto, quanto come un moto generato per trascinamento.
può riguardarsi tanto come un moto composto, quanto come un  moto  generato per trascinamento.
semplicemente la decomponibilità del  moto  in un moto traslatorio e in uno rotatorio, l’altra
semplicemente la decomponibilità del moto in un  moto  traslatorio e in uno rotatorio, l’altra espressione che
Come ultimo esempio di moto, consideriamo il  moto  composto (n. 5) di un moto circolare uniforme su di un dato
esempio di moto, consideriamo il moto composto (n. 5) di un  moto  circolare uniforme su di un dato piano π e di un moto
di un moto circolare uniforme su di un dato piano π e di un  moto  rettilineo uniforme lungo una retta perpendicolare a π.
senza restrizione di generalità, che la traiettoria del  moto  rettilineo sia la perpendicolare a π nel centro O della
la perpendicolare a π nel centro O della traiettoria del  moto  circolare. Supponiamo di contare i tempi dall’istante in
in cui il punto che descrive codesta perpendicolare di  moto  uniforme si trova in O; e assumiamo come origine dalle
dalle coordinate il punto O, come asse z la traiettoria del  moto  componente rettilineo, orientata nel verso rispetto a cui
rettilineo, orientata nel verso rispetto a cui il  moto  componente circolare appar destrorso, e infine, come asse x
alla posizione occupata su π dal punto P 1, che si muove di  moto  circolare uniforme, nell’istante t = 0, cioè nell’istante
in cui il punto P z, che descrive l’asse delle z, di  moto  uniforme, passa per O. L’asse orientato y risulta
L’osservazione precedente vale in quanto si consideri il  moto  assoluto in un intervallo finito di tempo; ma se ci
un solo istante t, abbiamo dalla (5) che ogni atto di  moto  assoluto si ottiene componendo i due atti simultanei di
assoluto si ottiene componendo i due atti simultanei di  moto  relativo e di moto di trascinamento cosicché trovano qui
componendo i due atti simultanei di moto relativo e di  moto  di trascinamento cosicché trovano qui applicazione le varie
la relazione intercedente fra v e v*, si consideri il  moto  M di S rispetto ad Σ come moto di trascinamento e il moto
fra v e v*, si consideri il moto M di S rispetto ad Σ come  moto  di trascinamento e il moto reciproco M* di Σ rispetto ad S
moto M di S rispetto ad Σ come moto di trascinamento e il  moto  reciproco M* di Σ rispetto ad S come moto relativo.
e il moto reciproco M* di Σ rispetto ad S come  moto  relativo. Manifestamente il moto assoluto così generato per
M* di Σ rispetto ad S come moto relativo. Manifestamente il  moto  assoluto così generato per Σ rispetto a se stesso si riduce
nel tempo i vettori v 0 ed ω, varia altresì codesto  moto  elicoidale, che ad ogni singolo istante dà luogo alla
istante dà luogo alla stessa distribuzione di velocità del  moto  rigido. Perciò esso dicesi moto elicoidale tangente al moto
di velocità del moto rigido. Perciò esso dicesi  moto  elicoidale tangente al moto rigido nell'istante
moto rigido. Perciò esso dicesi moto elicoidale tangente al  moto  rigido nell'istante considerato. Chiamando col Magli Cfr.
del movimento (Pisa : Spoerri, 1919) Cap. III. atto di  moto  la distribuzione istantanea di velocità, l’osservazione
si può enunciare in forma concisa dicendo che ogni atto di  moto  rigido è elicoidale.
ad ogni istante ω dà la direzione dell’asse di  moto  della terna Oxyz, risulta di qui che l'accelerazione è
di qui che l'accelerazione è sempre ortogonale all’asse del  moto  di trascinamento e alla velocità relativa, e si annulla :
quando la velocità relativa risulta parallela all'asse del  moto  di trascinamento; 2) quando v r = 0 (istante di arresto nel
di trascinamento; 2) quando v r = 0 (istante di arresto nel  moto  relativo); 3) quando ω = 0 (atti di moto di trascinamento
di arresto nel moto relativo); 3) quando ω = 0 (atti di  moto  di trascinamento puramente traslatori).
ha così la determinazione esplicita (del  moto  assoluto, quando siano dati il moto relativo e quello di
esplicita (del moto assoluto, quando siano dati il  moto  relativo e quello di trascinamento. Viceversa, basta
l’ufficio delle due terne per trarne la determinazione del  moto  relativo, quando sia dato, oltre il moto di trascinamento,
determinazione del moto relativo, quando sia dato, oltre il  moto  di trascinamento, quello assoluto.
È interessante notare che ogni  moto  centrale è necessariamente un moto piano.
notare che ogni moto centrale è necessariamente un  moto  piano.
caratteristica delle velocità simultanee di due punti in un  moto  rigido. - In un moto rigido due punti quali si vogliano P
velocità simultanee di due punti in un moto rigido. - In un  moto  rigido due punti quali si vogliano P 1, P 2 conservano
tempo T dicesi periodo del  moto  armonico e il suo reciproco (numero, intero o no, dei
di tempo) frequenza del moto, mentre (velocità angolare del  moto  circolare) si designa col nome di costante di frequenza o
di frequenza o pulsazione. Il punto O è il centro del  moto  ed r (metà dell’oscillazione semplice) dicesi ampiezza.
ad ogni istante il rispettivo polo I. Consideriamo il  moto  sul piano mobile p del punto che istante per istante occupa
con p, vien trascinata da questo piano nel suo dato  moto  rigido sul piano fisso π; onde il moto di I rispetto a π si
piano nel suo dato moto rigido sul piano fisso π; onde il  moto  di I rispetto a π si può riguardare come un moto assoluto,
π; onde il moto di I rispetto a π si può riguardare come un  moto  assoluto, definito dal moto dato di p, quale moto di
a π si può riguardare come un moto assoluto, definito dal  moto  dato di p, quale moto di trascinamento, e dal moto di lungo
come un moto assoluto, definito dal moto dato di p, quale  moto  di trascinamento, e dal moto di lungo la rulletta, quale
dal moto dato di p, quale moto di trascinamento, e dal  moto  di lungo la rulletta, quale moto relativo; e in codesto
di trascinamento, e dal moto di lungo la rulletta, quale  moto  relativo; e in codesto moto assoluto la traiettoria di I su
di lungo la rulletta, quale moto relativo; e in codesto  moto  assoluto la traiettoria di I su π è appunto la base λ.
 Moto  reciproco. - Dati due sistemi rigidi Σ ed S, in moto l'uno
Moto reciproco. - Dati due sistemi rigidi Σ ed S, in  moto  l'uno rispetto all’altro, distinguiamo il moto M di S
Σ ed S, in moto l'uno rispetto all’altro, distinguiamo il  moto  M di S rispetto a Σ dal moto reciproco M* di Σ rispetto ad
all’altro, distinguiamo il moto M di S rispetto a Σ dal  moto  reciproco M* di Σ rispetto ad S; e consideriamo le velocità
rigidamente connesso con S o con Σ e se ne riferisca il  moto  rispettivamente a Σ o ad S.
il  moto  di P è univocamente determinato dal moto di P 1 sul piano z
il moto di P è univocamente determinato dal  moto  di P 1 sul piano z = 0 e dal simultaneo moto di P z
dal moto di P 1 sul piano z = 0 e dal simultaneo  moto  di P z sull’asse z, giacché, istante per istante, la
sul piano z = 0 e sull’asse z le proiezioni P 1 e P z. Il  moto  di P dicesi ancora compostodei due moti indicati di P 1 e P
una retta, fra loro ortogonali, arbitrari, si vede come il  moto  di un punto nello spazio si possa decomporrein un moto
il moto di un punto nello spazio si possa decomporrein un  moto  rettilineo e in un moto piano secondo una retta e un piano
spazio si possa decomporrein un moto rettilineo e in un  moto  piano secondo una retta e un piano fra loro ortogonali
Riprendiamo a considerare un  moto  rigido, per indagare il suo andamento geometrico, cioè la
una volta di applicare come metodo ausiliare la teoria del  moto  relativo.
 Moto  armonico. - Riferendoci ancora al moto circolare uniforme
Moto armonico. - Riferendoci ancora al  moto  circolare uniforme di P, consideriamo il moto rettilineo
ancora al moto circolare uniforme di P, consideriamo il  moto  rettilineo della proiezione di P su un diametro qualsiasi
P x sull’asse delle x. Mentre P proseguendo il suo  moto  descrive quante volte si vogliono la circonferenza, il
punto P, oscilla altrettante volte da A a B e viceversa. Il  moto  rettilineo di P x,dicesi moto armonico ed ha un’importanza
da A a B e viceversa. Il moto rettilineo di P x,dicesi  moto  armonico ed ha un’importanza tutta speciale, in quanto
dei campi magnetici rotanti) fenomeni in cui tanto al  moto  armonico di P x, quanto al moto rotatorio uniforme del
fenomeni in cui tanto al moto armonico di P x, quanto al  moto  rotatorio uniforme del vettore P- O si può attribuire un
fisico. Notiamo inoltre che ogni fenomeno periodico di  moto  si può rappresentare mediante la composizione di un numero
come generato dal  moto  (di trascinamento) del profilo γ rispetto a Φ e dal moto
moto (di trascinamento) del profilo γ rispetto a Φ e dal  moto  (relativo) di Φ' rispetto a γ.
ad es.; se il  moto  (rigido) relativo e quello di trascinamento sono entrambi
atti di moto, che (Cap. prec., n. 29), anche il  moto  assoluto è parallelo alla assegnata giacitura fissa. La sua
è data da ωr + ωτ ed (esclusi gli eventuali atti di  moto  traslatorio) l'asse di moto assoluto giace istante per
(esclusi gli eventuali atti di moto traslatorio) l'asse di  moto  assoluto giace istante per istante nel piano dei due assi
giace istante per istante nel piano dei due assi di  moto  relativo e di trascinamento e ne divide la striscia in
come assoluto il  moto  di un dato punto P rispetto ad un riferimento stellare, e
P rispetto ad un riferimento stellare, e come relativo il  moto  di P rispetto alla Terra: il moto di trascinamento sarà
e come relativo il moto di P rispetto alla Terra: il  moto  di trascinamento sarà perciò il moto della Terra, che, come
alla Terra: il moto di trascinamento sarà perciò il  moto  della Terra, che, come si è notato pocanzi, si deve
si deve risguardare rototraslatorio Prescindiamo qui dal  moto  che trascina l'intero sistema solare verso la costellazione
nostre conoscenze, tutto fa ritenere che si tratti di un  moto  sensibilmente rettilineo ed uniforme e perciò privo di
di  moto  risulta indeterminato in tutti e soli quegli istanti in cui
in tutti e soli quegli istanti in cui l’atto di  moto  rigido è puramente traslatorio.
un  moto  piano la velocità, in quanto è ad ogni istante tangente
giace costantemente nel piano del moto: e così per un  moto  rettilineo la velocità è diretta ad ogni istante secondo la
di qui si conclude appunto che il dato  moto  rototraslatorio può anche ottenere componendo il moto
dato moto rototraslatorio può anche ottenere componendo il  moto  traslatorio uniforme di velocità V col moto rotatorio
componendo il moto traslatorio uniforme di velocità V col  moto  rotatorio uniforme di velocità angolare ω parallela a V,
. Velocità scalare in un  moto  qualsiasi. - Passiamo al caso, in cui su di una traiettoria
in cui su di una traiettoria prefissata l sia definito un  moto  di equazione oraria qualsiasi
e indipendente da P, si può assumere come velocità di un  moto  traslatorio dell’intero sistema rigido, il prodotto
ω Λ (P - O) si può interpretare come velocità in un  moto  rotatorio soltanto con riferimento ad una tema, rispetto a
assi paralleli a ξ, η, ζ, e che, perciò, si muove con O di  moto  traslatorio di velocità v 0. Così in base alla (17) il dato
traslatorio di velocità v 0. Così in base alla (17) il dato  moto  rototraslatorio risulta decomposto in un moto traslatorio
(17) il dato moto rototraslatorio risulta decomposto in un  moto  traslatorio di velocità v 0 e in un moto rotatorio di
decomposto in un moto traslatorio di velocità v 0 e in un  moto  rotatorio di velocità angolare ω intorno ad un asse
un asse trasportato (parallelamente a se stesso) da codesto  moto  traslatorio di velocità v 0.
la velocità del  moto  traslatorio è costante e, quindi, l’accelerazione è nulla,
tutti i punti del sistema si muovono (Cap. II ; n. 16) di  moto  rettilineo uniforme (su traiettorie parallele, con la
(su traiettorie parallele, con la stessa velocità) e il  moto  rigido si dice traslatorio uniforme.
Conosciuto in qualche modo il  moto  di un punto materiale di data massa, cercare la forza atta
forza atta ad imprimergli, come forza totale applicata, il  moto  Considerato.
ogni  moto  centrale è costante il prodotto della velocità intensiva
come generato dal  moto  (di trascinamento) del profilo c rispetto a Φ e dal moto
moto (di trascinamento) del profilo c rispetto a Φ e dal  moto  (relativo) di Φ' rispetto a c;
alla equazione geometrica (5) di un  moto  rigido qualsiasi, si ha perciò che, se esso è traslatorio,
vettori fondamentali i, j, k. Inversamente, se durante un  moto  rigido i, j, k sono costanti, tale risulta in virtù della
P 2 – P 1 = (P 2 - 0) - (P 1 - 0), onde si tratta di un  moto  traslatorio. Perciò la (5) rappresenta un moto traslatorio
tratta di un moto traslatorio. Perciò la (5) rappresenta un  moto  traslatorio sempre e solo quando i tre versori fondamentali
punto P, per l’effetto simultaneo di codesto suo  moto  (relativo) rispetto ad S e del dato moto rigido di S
di codesto suo moto (relativo) rispetto ad S e del dato  moto  rigido di S rispetto ad Ωξηζ (moto di trascinamento),
risulta animato, rispetto a questa terna, di un certo  moto  (assoluto) in cui descrive come traiettoria una determinata
la velocità di trascinamento v τ, o velocità spettante nel  moto  rigido a quel punto di S, con cui P si trova
talché la v τ è la componente traslatoria lungo l’asse di  moto  della velocità del moto elicoidale tangente ed è perciò
traslatoria lungo l’asse di moto della velocità del  moto  elicoidale tangente ed è perciò diretta ad ogni istante
sostituire le (7) nella (6) per avere l’equazione del  moto  di P sotto la forma (l). Anche le (7) diconsi, in tal caso,
Se infine il  moto  di trascinamento è elicoidale uniform e e l’origine O della
(18) e quindi nella (20), V = 0, talché: Componendo con un  moto  rotatorio uniforme un moto traslatorio uniforme di
V = 0, talché: Componendo con un moto rotatorio uniforme un  moto  traslatorio uniforme di direzione ortogonale all’asse di
di direzione ortogonale all’asse di quello, si ottiene un  moto  rotatorio uniforme avente la stessa velocità angolare
Quantità di  moto  e impulso di una forza nel moto impresso. - Applicata la F,
Quantità di moto e impulso di una forza nel  moto  impresso. - Applicata la F, come forza totale, ad un punto
massa m, consideriamo l’impulso di da t 0 a t 1 rispetto al  moto  impresso al punto dalla forza stessa. Avremo, per la
8. -  Moto  epicicloidale.
muove di  moto  rotatorio uniforme intorno ad Ω1 (nn. 9-12) : onde risulta
ad Ω1 (nn. 9-12) : onde risulta (Cap. II, § 9) che il  moto  (risultante) del punto generico P del sistema è elicoidale
ha poi, come al n. 15, che: Per un  moto  piano o rettilineo l’accelerazione giace costantemente sui
posto, il  moto  rigido di S risulta definito quando si conosca il moto
il moto rigido di S risulta definito quando si conosca il  moto  della terna Oxyz rispetto alla Ωξηζ; per il che basta
Oxyz rispetto alla Ωξηζ; per il che basta conoscere: a) il  moto  O(t) della origine; b) l'orientazione, istante per istante,
Ogni istante, in cui l’atto di  moto  è rotatorio, il centro I della rotazione elementare (limite
dicesi centro (istantaneo) di rotazione o polo del  moto  rigido nell’istante considerato; ed. è l’analogo nel piano
considerato; ed. è l’analogo nel piano dell’asse di  moto  rigido nello spazio (Cap. III, n. 23). Se poi l’atto di
rigido nello spazio (Cap. III, n. 23). Se poi l’atto di  moto  è traslatorio, il centro si può immaginare all’infinito (in
e base. - Se durante il  moto  rigido di P su π sono degli intervalli di tempo, in cui
di P su π sono degli intervalli di tempo, in cui l'atto di  moto  è ad ogni istante traslatorio (cioè il centro istantaneo di
avere una rappresentazione schematica del  moto  di un grave qualsiasi, basterà studiare il moto di un punto
del moto di un grave qualsiasi, basterà studiare il  moto  di un punto P, avente l’accelerazione costante g; ed è
in questo caso, varrà, senza modificazioni di sorta, pel  moto  di un punto ad accelerazione costante qualsiasi.
Esaminiamo da ultimo anche il caso di un  moto  rototraslatorio uniforme del triedro Oxyz. Osservando che
uniforme del triedro Oxyz. Osservando che in un  moto  composto da due o più altri, l'accelerazione è la somma di
che una traslazione uniforme (sovrapposta ad un altro  moto  rigido) non ne altera l’accelerazione di trascinamento.
non ne altera l’accelerazione di trascinamento. Così per un  moto  rototraslatorio uniforme, le cose vanno come nel caso di

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